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Mag 6, 2011 - AZIONI DINANIMISTE    No Comments

COMUNICATO DI ZAIRO FERRANTE PRO GRAZIANO CECCHINI

230609_197162220328836_100001051791122_578227_3279577_n.jpgFONTANA DELLE NAIADI TRICOLORE: UN GESTO D’IMPORTANTE SENSIBILIZZAZIONE ARTISTICA.

Con questo comunicato, che pubblico a titolo personale sulla pagina ufficiale del DinAnimismo (movimento poetico/artistico rivoluzionario delle anime), intendo manifestare il mio sostegno nei confronti dell’Artista Graziano Cecchini per aver voluto, con la sua estemporanea artistica del 5 maggio 2011 (Fontana delle Naiadi Tricolore – Roma -), sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni su temi d’indiscusso valore Popolare come: la liberalizzazione dell’acqua, il taglio dei fondi alla cultura e l’incuria istituzionale nei confronti del NOSTRO patrimonio Artistico.

Ritengo inoltre che l’Artista, avendo utilizzato dei pigmenti naturali che non hanno assolutamente danneggiato la fontana (come da Lui Stesso dichiarato), abbia ancora una volta dimostrato un profondo rispetto verso l’Arte.

Pertanto, invito Tutti a riflettere sul vero senso di quest’Azione, sperando che, almeno questa volta, si possa evitare la solita retorica e demagogia “politica”, tanto cara a chi per professione cerca sempre di sviare l’attenzione da quelli che sono i veri problemi.

 

Ferrara 5-5-2011

Zairo Ferrante

 

 

*Per leggere le motivazioni dell’Artista ed avere una panoramica completa sull’azione:  http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2011/05/05/temp-2bdd7173724df8940f886ca4053b94b7.html

 

 

**Per leggere il proseguo e la reazione delle Autorità: http://lasinorosso.myblog.it/archive/2011/05/05/futuristi-di-roma-zampillizzare-l-addetto-alla-cultura-koatt.html

 

 

***Per leggere qualche reazione del mondo politico: http://www.lunico.eu/2011050546817/politica/fontana-naiadi-schiuma-pdl-qda-cecchini-gesto-artistico-e-nessun-dannoq.html

 

 

****Foto tratta dalla pagina ufficiale Facebook di Graziano Cecchini

 

 

 

Versi di Adriana Scanferla

DE_GRO~1.JPGULTIMO TRAGITTO   di Adriana Scanferla

 

 

Ti ho conosciuto privo di vita

steso sul gelido marmo

di un disumano obitorio

in un dicembre senza sole.

 

E freddo faceva davvero

da farti morire così

per strada coricato

presso  il muro dei giardini.

 

Ultimo tragitto all’isola quieta

la lancia scava l’onda in laguna.

Mia madre taceva afflitta

e  io nemmeno ti conoscevo.

 

Ti era stata matrigna la guerra

undici anni di azzardi e paure

e nemmeno uno straccio di pensione

da potere tirare i remi in barca.

 

Successe qualche tempo prima

procedendo di sera sulla riva

un’ombra discosta intabarrata.

Lei  si arresta sgomenta e dice

“Quello è tuo padre”.

 

 Settembre 2010

*Poesia Pubblicata sull’Antologia blu IL FEDERICIANO (2010- Edizioni Aletti) e ricevuta dalla stessa Autrice.

**Quadro di Henri De Groux “Soldato morto tra armi e filo spinato -1916-” spontaneamente postato dalla Redazione e tratto da: http://www.artegrandeguerra.net/2011/02/la-grande-strage.html

Versi dinanimisti di Carlo Rinaldi

Quadro_contemporaneo_In_mezzo_alla_folla_umana_1.jpgFermata Cadorna di Carlo Rinaldi     

nata qualche tempo fa sulla metropolitana di Milano, in una giornata affollata di dicembre…

…forse anche per questo molto dinanimista…

 

Metro di giorno

io ci resto seduto

e mi scrollo di dosso

la gente

mentre un viaggio

di frenetici urbani sentieri

mi separa ormai sveglio confuso

da fantasmi di notti vissute

E mi assale

di nuovo la folla

i pensieri di facce che scorrono

e mi spolvera

di dosso distratto

di sporche stressate sgualcite sensazioni.

 

*Versi inviati dallo stesso Autore

 

**Quadro (“In mezzo alla folla umana” di  Xavier Hall)  scelto liberamente dalla Redazione e tratto dal sito: http://www.bimago.it/quadri/quadri-astratti/figure-umane/in-mezzo-alla-folla-umana.html

Versi di Carina Spurio – quadro di Carofalo Vincenzo

26305_105589992795970_100000349098153_132037_3395745_n.jpgLe cose importanti

di Carina Spurio

Se questa fosse poesia

sussurrala piano

falla volare su terre del sud

dove bruciano le cicale

mentre i nostri passi

ai bordi del mondo

si susseguono nel tempo

che frantuma le ore.

Se questa fosse poesia

la nostra storia non sparirà

quando nessuno avrà

la forza di raccontare

il punto in cui l’albero

sembra finire e invece

si infila tra pezzi di cielo

e gli esseri cozzano

sulle accese chimere

per bramare altre vite

e introdurre le cose importanti

nella cruna del nuovo millennio

tra libere espressioni

fissate su dispaly luminosi

e codici automatici.

Se questa fosse poesia

nei secondi di un minuto spezzato

che inghiotte i nostri corpi

potremmo ancora amarci

dentro l’involucro del fato

con le ultime parole tra i denti.

 

*”tratta da Sporca Chimera” Triumvirati. LiminaMentis, 2010.

 

 Carina Spurio è nata a Teramo. Si è diplomata all’Istituto Magistrale Giannina Milli di Teramo. Ha scritto e pubblicato cinque raccolte poetiche: Il Sapore dell’estasi 2005 Edizioni Kimerik riproposto in edizione aggiornata nel 2006, Lacca di Garanza 2007 Ed. Il filo s.r.l Roma. Tra Morfeo e vecchi miti 2008 Ed. Nicola Calabria Editore. Narciso Evoè Edizioni 2009. Le sue poesie sono state pubblicate in 38 Antologie Poetiche. Due sue Antologie Poetiche sono testo scolastico: Antologia “I Nuovi Poeti Italiani”. 2007 e “Conoscere la Metrica” attraverso i Poeti Classici Contemporanei. 2008, entrambe edite da Vincenzo Grasso Editore. Una sua poesia è stata pubblicata sul mensile Internazionale di cultura poetica “Poesia” di Crocetti editore. Di recente una sua minisilloge è stata pubblicata su “La Clessidra” semestrale di cultura letteraia Joker Edizioni. Collabora con: “Hermes” Periodico Mensile Di Informazione e Cultura, “Buono e Bello” tracciati di cultura, tradizione e società, “Notizie Donna” Editoriale della Provincia di Teramo, “L’Unico” quotidiano web di Roma, “Il ReteGiornale”, “Teramani.net”, “ePress” il portale della scrittura creativa on-line, “L’estroVerso”, informazione, attualità e cultura, Catania, “Gente & Piazza” mensile, Lanciano (Ch), “Piazza Grande”, Teramo, “Il mascalzone.it” San Benedetto del Tronto, “Il capoluogo.it” L’Aquila, “Osservatorio Letterario” Ferrara e l’Altrove, “Portalemarche.eu”, “Marche Cultura”,“oubliettemagazine.com”.

 

 

C’è più menzogna o più verità, in una poesia? (domanda tratta da: Intervista a Carina Spurio
di Simone Gambacorta)

La poesia è in grado di mettere l’autore in relazione alla profondità del suo essere, pertanto si è portati a pensare che essa esprima la verità. Di tale asserzione, non sono assolutamente convinta. La lirica, si sa, trae origine da intense percezioni soggettive, alle quali unisce l’esigenza della libertà creatrice coerente alle sue ossessive patologie, nel luogo in cui il pensiero si condensa in un’altra forma e tocca i territori della finitudine e del nulla. Questo per dire che nell’altro lato del sé, luogo praticamente inesplorato, possono tranquillamente giocare suggestioni, fascinazioni e un “sentire” del tutto personali. Ma chi ama la poesia sa che è necessario viverla entrando e uscendo dal suo ritmo, rispettando il suo canto, seguendo il suo percorso. E il poeta che vive il presente sa di essere estraneo al suo tempo ma non sa da dove nasce e muore il canto né, se il suo viaggio avrà mai un termine.

 

*Scritti gentilmente ricevuti dalla stessa Autrice

**Quadro “L’amore” gentilmente concesso dall’Artista Carofalo Vincenzo

 

ZAIRO FERRANTE ED IL DINANIMISMO SUL MENSILE “STYLE voglia d’Italia” (supplemento de “Il Giornale”)

Cover_EmiliaRomagna4.jpgNel prossimo numero del mensile “STYLE voglia d’Italia”, supplemento del quotidiano Nazionale  “Il Giornale”, sarà presente un articolo dedicato a Zairo Ferrante, scrittore originario di Aquara (Sa) ma Ferrarese d’adozione, ed al Dinanimismo , movimento poetico-artistico da lui ideato e già riconosciuto da una parte della critica come avanguardia letteraria.

Le pagine di “Style voglia d’Italia” – che puntualmente descrivono meraviglie, usi, costumi e Persone delle più belle Regioni italiane – sono curate ( per “Visibilia” ) da Girolamo Melis e, nel prossimo volume, saranno interamente dedicate alla regione “Emilia Romagna  Terra di cantanti”.

Il volume sarà distribuito in tutte le edicole, unitamente al quotidiano, nel mese di Marzo 2011.

 

 

EmiliaRomagna5.jpg

 

 *Per avere un’anteprima dell’articolo:

http://girolamo.melis.it/2011/02/prossimamente-con-il-giornale-voglia.html

 

*Per avere  maggiori informazioni e leggere qualche numero arretrato, sempre a cura di Girolamo Melis con Luisa Allena e Patrizia Colombo, accedere al seguente link:

http://girolamo.melis.it/2010/12/girolamo-melis-presenta-il-giornale.html

 

*Notizia tratta da : http://www.gumwriters.it/2011/02/23/zairo-ferrante-e-il-dinanimismo-su-style/

Versi ed immagini dinanimiste

thumbs.jpgBENEFICIARIO INGRATO di Maria Teresa Sica

 

L’ira di Chi del tutto è Osservatore

mentre la sconfinata infinità sotterra

l’uomo, sola creatura priva di memòre:

dolore, odio, crudeltà e guerra.

 

La madre spodestata perde ogni suo valore,

soccombe sempre più, e terra cade a terra;

nato beneficiario diviene distruttore:

odio, crudeltà, guerra e sempre guerra.

 

Fuoco che non più mezzo utile servitore,

Eolo che incombe infuria e tutto interra,

Acqua che non più pura privata di chiarore:

crudeltà, guerra, guerra e ancora guerra.

 

I cieli e gli astri ormai senza splendore

e le creature tutte il truce bruto atterra;

non era questo l’auspicio del Creatore.

Guerra, guerra, più guerra e solo guerra.

*Versi ceduti dalla stessa Autrice:  http://xoomer.virgilio.it/simartes/ciao/miolibro/miolibro.htm

*Quadro “IL leader” di Generoso D’Alessandro, pubblicato con il consenso dello stesso Artista: http://www.gigarte.com/iscritto/index.php?username=generosodalessandro

*Per regolamento su collaborazioni e/o sostegno al dinanimismo clicca qui

Per la scrittrice – nonchè amica – Giovanna Mulas: di Salvatore Fittipaldi

161543_1599732497_3913096_n.jpgPer te

che metti l’oceano dei golfi d’occidente

nei tuoi testi

e il sapore del mirto

e l’arsura del sughero:

 

per te

che strappi la roccia d’ Orosei

dai tuoi capelli neri

e per amore del mondo

scali il Gurtei e il Gennargentu:

 

 

…ci vorrebbe un critico e un poeta:

ognuno deve fare il suo mestiere:

 

qui, mi pratico il mio

quello dell’amico e niente più…

Il linguaggio di Giovanna Mulas è talmente personalizzato che mi verrebbe di dire”personificato” se non addirittura “pietrificato”, nel senso metaforico del termine:

lo stile di Giovanna è qualità pregiata: scrittrice non per “imposizione” di natura ma per intelligenza, sapienza e rigore:

i libri di Giovanna sono un “documento unico”, se pure nelle piccole differenze che li uniscono:

la sua è la scelta di misurarsi subito, senza indugi, senza mezzi termini, con le delusioni, le sconfitte, le catastrofi, con le cose che “succedono” ma anche con i paradossali margini della speranza, del riscatto , della redenzione:

nessun altro scrittore ha condotto una lotta così radicale, così lucida, così “ripugnante” (?), con le lunghe ombre della consolazione, a rischio di distruggersi, di diventare la lavagna della propria scommessa, di sparire nella frana di ghiaia della funzione identificata:

il linguaggio, lo ripeto, è avvincente, glorificante, come una croce di ghisa, ricco e poetato: amarezze e stranezze della vita, diversamente “capite” e sublimate, hanno determinato nella sua”visione linguistica” del mondo un nuovo equilibrio tra amore e ripudio, tra rassegnazione e durezza:

in questo senso, credo, vanno intesi alcuni scritti di Giovanna: ed è tipico, a livello di scrittura, il suo disegno metrico, il suo riempire il naturale corso del discorso: ed ecco…che Giovanna butta, più che in faccia, nel cuore del lettore, le monete taglienti di un impegno letterario tanto irrefutabile quanto ai limiti dell’impossibilità.

Salvatore Fittipaldi 17 giugno 2010  (scritto ricevuto dell’Autore il 17-2-2011)

POESIA DI ZAIRO FERRANTE

 

***Alcuni dei seguenti versi di Zairo Ferrante sono stati inseriti ne “I bisbigli di un’anima muta”.

Libro del medesimo autore, edito da  CSA EDITRICE   (2011).


A ME CHE SON DI-VERSO

di Zairo Ferrante

sindrome-di-down-300x236.jpgA me che son di-verso

qualche verso mi decanto,

per sberleffo

e dis-canto del normale.

A me che sono gay

quando, solo, cerco e trovo

la carezza di un amico.

A me che sono cieco

quando, forte, chiudo gli occhi

nell’amore della Donna,

assaporando quel suo bacio.

A me che sono down

quando, perso, nell’abbraccio di mia madre

dolcemente allungo gli occhi,

che si perdon’in un sorriso.

A me che son barbone

quando, al freddo, d’una panchina

mangio pane e bevo birra.

 

E decanto qualche verso

a Chi semina parole

per il mondo degli Uguali.

A Chi in silenzio,

per amore del di-verso,

si vergogna del normale.

 

Zairo Ferrante

4-2-2011

Copyright©2011: http://zairoferrante.xoom.it/ (sito ufficiale di Zairo Ferrante)

 

( Liberamente ispirata dalla lettura di “Io mi prendo cura di te” .

Libro di Girolamo Melis e vera professione d’Amore verso il dis-uguale. )

 

 *Immagine tratta dal sito blogzine indipendete: MONDORARO.org

Versi di Adriana Scanferla

Altare-della-Patria-2000.jpgESTRANEA A QUESTA PATRIA

di Adriana Scanferla

 

 

Povero cuore disperso

che insegui la via di casa

a tentoni tastando i muri

e rincorrendo gli odori natii…

 

Incagliano vacillando i passi

negli incavi polverosi tra i lastrici

o risucchiati da acquitrini paludosi

dove affondano le speranze.

 

In questa cecità straziata

dove il lamento straniero

è strangolato dalle regole

predisposte con crudele vigilanza;

vorrei sentirmi anch’io

estranea a questa Patria

di cui non distinguo l’accento

né lingua di pietà natia.

 

 

Solcando mari

e strascicando deserti

giungono;

schiavi, reduci dall’inferno

deportati alle nostre fornaci

o nei cantieri ad ingrassare l’asfalto.

 

Modernità sgretolata dai bacteri

dello squilibrio e dell’ ingiustizia

grava inerte su rotaia assorta

porto fantasma tra le nebbie

 

 

In questo tempo che s’incaverna

e schianta la voce in gola alle donne

possa illuminarsi il mio cuore

al dolce canto di una ninna nanna.

 

22/11/2010

 

*Foto tratta da: http://www.malignani.ud.it/WebEnis/aer/aerobatic_flight/gallery.html

Prosa poetica di Roberto Lo Presti

beata-madre-teresa-di-calcutta.jpgPoesia “Su Madre Teresa di Calcutta”

di Roberto Lo Presti

La forza,l’intelligenza nascosta e spesso velata,l’energia del mondo nelle tue piccole dolcissime mani di mamma,sorella,amica,confidente,suora,infermiera,madonna vestita di poco,esile ed apparentemente vacillante,dolcissima nel sorriso amaro dello specchio della sofferenza immane di:uomini senza casa,vita,respiro,speranza,dignità,sporchi legni sanguinanti gettati nel fango più del fango,immagine unica irrepetibile,misticissima,serenissima,decisissima,Vangelo aperto e voluminoso,ricchissimo di vita,di fascino,di infinito amore e serenità…Grazie,sorella mia,mia mia mia tutto…, il mondo intero ti abbraccia con un profondo sorriso ,misto al pianto dirotto,di chi ha capito di aver tanto sbagliato…Amen

Roberto Lo Presti: Laureato in  Economia e Commercio a Messina-  Conseguita Specializzazione in Economia Aziendale c/o l ‘Università ”L.Bocconi” in Milamo (corso biennale con 18 discipline d’esami)- Abilitato all’insegnamento di: Matematica x le Scuole Medie- Abilitazione per le Discipline Economico-tecniche aziendali  nonchè Giuridiche economiche e Turistico-alberghiere;dottore   commercialista e Revisore dei conti- Docente ruolo presso gli I.T.C. ( Ragioneria e Tecn.comm.le) –Cultore della materia: Statistica (Univ. Messina)–Docente a Contratto (Univ. ME) e Docente a contratto integrativo  da   8  anni c/o l’Ateneo di Messina-( di Economia Aziendale- Economia  -Economia applicata). Libero appassionato di Arte e di Poesia.

*Foto tratta da: http://www.frasibelle.net/madre-teresa-di-calcutta.html/beata-madre-teresa-di-calcutta