Versi di Carina Spurio – quadro di Carofalo Vincenzo
Le cose importanti
di Carina Spurio
Se questa fosse poesia
sussurrala piano
falla volare su terre del sud
dove bruciano le cicale
mentre i nostri passi
ai bordi del mondo
si susseguono nel tempo
che frantuma le ore.
Se questa fosse poesia
la nostra storia non sparirà
quando nessuno avrà
la forza di raccontare
il punto in cui l’albero
sembra finire e invece
si infila tra pezzi di cielo
e gli esseri cozzano
sulle accese chimere
per bramare altre vite
e introdurre le cose importanti
nella cruna del nuovo millennio
tra libere espressioni
fissate su dispaly luminosi
e codici automatici.
Se questa fosse poesia
nei secondi di un minuto spezzato
che inghiotte i nostri corpi
potremmo ancora amarci
dentro l’involucro del fato
con le ultime parole tra i denti.
*”tratta da Sporca Chimera” Triumvirati. LiminaMentis, 2010.
Carina Spurio è nata a Teramo. Si è diplomata all’Istituto Magistrale Giannina Milli di Teramo. Ha scritto e pubblicato cinque raccolte poetiche: Il Sapore dell’estasi 2005 Edizioni Kimerik riproposto in edizione aggiornata nel 2006, Lacca di Garanza 2007 Ed. Il filo s.r.l Roma. Tra Morfeo e vecchi miti 2008 Ed. Nicola Calabria Editore. Narciso Evoè Edizioni 2009. Le sue poesie sono state pubblicate in 38 Antologie Poetiche. Due sue Antologie Poetiche sono testo scolastico: Antologia “I Nuovi Poeti Italiani”. 2007 e “Conoscere la Metrica” attraverso i Poeti Classici Contemporanei. 2008, entrambe edite da Vincenzo Grasso Editore. Una sua poesia è stata pubblicata sul mensile Internazionale di cultura poetica “Poesia” di Crocetti editore. Di recente una sua minisilloge è stata pubblicata su “La Clessidra” semestrale di cultura letteraia Joker Edizioni. Collabora con: “Hermes” Periodico Mensile Di Informazione e Cultura, “Buono e Bello” tracciati di cultura, tradizione e società, “Notizie Donna” Editoriale della Provincia di Teramo, “L’Unico” quotidiano web di Roma, “Il ReteGiornale”, “Teramani.net”, “ePress” il portale della scrittura creativa on-line, “L’estroVerso”, informazione, attualità e cultura, Catania, “Gente & Piazza” mensile, Lanciano (Ch), “Piazza Grande”, Teramo, “Il mascalzone.it” San Benedetto del Tronto, “Il capoluogo.it” L’Aquila, “Osservatorio Letterario” Ferrara e l’Altrove, “Portalemarche.eu”, “Marche Cultura”,“oubliettemagazine.
C’è più menzogna o più verità, in una poesia? (domanda tratta da: Intervista a Carina Spurio
di Simone Gambacorta)
La poesia è in grado di mettere l’autore in relazione alla profondità del suo essere, pertanto si è portati a pensare che essa esprima la verità. Di tale asserzione, non sono assolutamente convinta. La lirica, si sa, trae origine da intense percezioni soggettive, alle quali unisce l’esigenza della libertà creatrice coerente alle sue ossessive patologie, nel luogo in cui il pensiero si condensa in un’altra forma e tocca i territori della finitudine e del nulla. Questo per dire che nell’altro lato del sé, luogo praticamente inesplorato, possono tranquillamente giocare suggestioni, fascinazioni e un “sentire” del tutto personali. Ma chi ama la poesia sa che è necessario viverla entrando e uscendo dal suo ritmo, rispettando il suo canto, seguendo il suo percorso. E il poeta che vive il presente sa di essere estraneo al suo tempo ma non sa da dove nasce e muore il canto né, se il suo viaggio avrà mai un termine.
*Scritti gentilmente ricevuti dalla stessa Autrice
**Quadro “L’amore” gentilmente concesso dall’Artista Carofalo Vincenzo