DINANIMISMO: FUTURISMO INVERSO, ALLA RICERCA DELL’ANIMA SMARRITA
DINANIMISMO: FUTURISMO INVERSO, ALLA RICERCA DELL’ANIMA SMARRITA
di
Zairo Ferrante
“Ciclista” Enzo Benedetto 1926, quadro che qui potete ammirare capovolto
Il grande merito del futurismo, e lo si evince già dal nome, è stato quello di saper leggere il futuribile. Infatti, Marinetti e i Suoi intuirono che il mondo stava per cambiare, capirono prima di tutti gli altri che il progresso e la tecnologia stavano per diventare delle costanti della società e non più eventi estemporanei.
Fu così che grazie ad una genialità senza paragoni, seppero elevarsi a “Maestri di Anime” e, per mezzo della loro produzione artistica, presero per mano l’uomo dell’inizio ‘900, ricco di “pathos” ma non pronto per il progresso, e lo accompagnarono nel “mondo tecno-sviluppabile”.
Oggi, in un mondo “tecno-sviluppato” in cui la scienza e il progresso sono delle costanti giustamente inarrestabili, l’Artista deve fare esattamente il contrario.
Bisogna, infatti, che la produzione artistica aiuti l’uomo “pre-robot” a ritrovare e a far ripartire la sua Anima disorientata dall’eccessiva velocità e dai numerosi input che arrivano dai media, dalle vetrine e dalla globalizzazione.
Queste parole possono sembrare eccessive – o meglio folli – ma sono, secondo me, necessarie affinché tutti si rendano conto che a breve quello che distinguerà l’uomo dal “post-umano” sarà proprio il suo sapere e dovere “fare anima”.
Quel “fare Anima” che si compie nell’introspezione, nella riflessione, nella capacità critica e discriminativa tra ciò che è bene e ciò che è male.
Quel “fare anima” che in un turbine di velocità si sta perdendo e che il DinAnimismo, invece, invita a non sottovalutare.
Anima che va recuperata anche per mezzo dell’arte, che deve essere semplice, della gente, immediata, per la gente, forte e sconvolgente proprio come quella futurista.
Ecco che, in virtù di quello appena scritto, ritengo che il DinAnimismo, la sua idea di arte, la sua indipendenza (intesa anche come assenza di vincoli per tutti coloro che in qualche modo sono in sintonia con esso) e la sua singolarità (mantenuta anche incarnando un sentimento probabilmente comune e diffuso), dovrebbero essere da tutti considerati, rispettati ed eventualmente ampliati e/o modificati in comune, dalla gente, per il futuro comune e per la gente futura.
Il DinAnimismo è un’idea libera, ne accetta altre e difende le opinioni di tutti, non in virtù del loro essere favorevoli o contrarie, ma in base al loro esistere, essere e voler continuare a essere libere.
Ricordate: il Futuro senza l’Anima non esiste perché non lo si può né immaginare né costruire.
ZF