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Versi di Un poeta per tensione

barbari_fondo-magazine1.jpg“Barbari”

di Martin Ricco

Ieri 

Ho visto le rondini ( tante ).


In un rovo centinaia d’api a suggere un fiore.


A casa con voce lontana il tg. parlava della fame nel mondo

del rincaro del riso, di scontri nelle piazze asiatiche e mediorientali

accaparramenti di cibo nei super market americani.


Beati i barbari che con 10 kg. di riso si illudono

di comprare l’immortalità.


Alzo lo sguardo e le rivedo..

gioiose

testimoni di continuità.

Martin Ricco (questo è il suo pseudonimo): è poeta e pittore ferrarese, scrive e produce per vocazione e tensione d’Animo. Non cerca verità, ma solo momenti. Ecco perchè non vuole essere ricordato, se non per il momento descritto.

*Immagine “i Barbari” tratta da: http://www.mirorenzaglia.org/?p=15756

Versi di Maria Teresa Sica

34521_138222812874476_100000602747842_288468_8217882_n.jpgIMMOBILI  da “Voli Emozionali”

di Maria Teresa Sica

 

Seduta di fronte a te sfioro i contorni del tuo viso, i tuoi capelli,

sorrido, dolcemente, ed i miei occhi sembrano sereni.

La tua espressione è grave, ma i tuoi occhi lucenti la tradiscono,

vorresti accarezzarmi, resti immobile.

Dolci sensazioni fanno vibrare i nostri corpi, le nostre menti,

comunichiamo, silenziosamente, ed intorno sembra esserci il vuoto.

Vorremmo poterci scambiare in dono un magico istante carico d’affetto,

non possiamo, restiamo immobili.

Per un attimo ti regalerei tutta me stessa,

per riempire, con amore, quel vuoto che pare ti accompagni,

colmare fugacemente un bisogno d’amore che ci teniamo dentro,

e dare, a te che sento così dolce, ma resto immobile.

Scompare il mio sorriso, sparisce la luce dei tuoi occhi,

la mia mano s’allontana dal tuo viso.

Rumori.

Scompare il vuoto intorno.

*Quadro: “Donna e Dama” della pittrice messinese Francesca  Lo Presti

 

 

 

Biografia della Poetessa:

 

Nata a Napoli il 15 Aprile 1967 Maria Teresa Sica è una maestra di scuola elementare. Diplomata ISEF, per un breve periodo ha gareggiato come mezzofondista; tecnico audiometrista, nel periodo in cui era tirocinante in ospedale ha seguito un corso di LIS (lingua italiana dei sordi) perché trovava necessario saper interagire con i pazienti che ne avevano bisogno. Molto di quanto appreso nella sua formazione, in particolare le nozioni di fonetica, logopedia, fonologia e linguistica, le utilizza nell’espletamento della sua attuale professione; ricorre anche alle conoscenze di acustica, per avvicinare i suoi alunni alla musica ed al canto, il quale rappresenta da sempre una sua passione cui si dedica a livello amatoriale. Il percorso professionale è affiancato da molteplici interessi: oltre il canto c’è la matematica, intorno alla quale ha effettuato uno studio sui numeri primi pubblicato su una rivista on-line; la grafica pubblicitaria, che ha perfezionato seguendo un corso inerente; l’astrologia, cui si è dedicata per un periodo interessandosi a quadri astrali, effemeridi, aspetti ed relative influenze sulla personalità; la scrittura, che ha abbracciato sin da adolescente dando origine a poesie, testi ed altre produzioni molte delle quali… ancora inedite.

Nel dicembre 2009 ha pubblicato “Voli Emozionali” una raccolta di poesie caratterizzate, più che da una metrica, da un ritmo musicale interiore; il libro, a detta di chi lo ha letto, è un profondo viaggio nelle emozioni che, espresse in maniera semplice e fluida spingono alla riflessione ed aprono, in parte, la via per meglio conoscere la natura dell’autrice.

PER ALDA MERINI…di Francesco Masia

01_352-288.jpg Sa torrada de Alda” ……………………… “Il Ritorno di Alda”

Tue delicadu puzzoneddu……………………Tu fragile uccellino
bennida a plagiare ……………………………venuta a sedurre
chie già t’amaiada…………………………….chi già ti amava
pro ettare subra sa pedde nostra……………….per versare sulla nostra pelle
durchesa e poesia………………………………dolcezza e poesia
chi nd’est brinchende de innozenzia…….che trabocca d’innocenza.

Milli farses………………………………….Mille frasi
isparghes dae cue subra…………………….espandi da lassù
comente ddelizia de asos…………………….…come delizia di baci
inondas su tou passare………………….….. inondi il tuo passar
gemende de tanta innozenzia………………gemendo di tanta innocenza
in d’unu mare de eterna mitezza…..in un mare di eterna mitezza!!!

*Foto tratta da: il sole 24 ora.com

Estratto di Roberta Murroni

iceberg.jpgIn verità vi dico: dissolvetevi.
Si ,dissolvetevi! Perché tanto, come ben vedete, non potrete mai scaldare il cuore di un iceberg.
Ride di voi, si prende gioco di voi.Poi vi frantuma. Mille piccoli pezzi, sparsi per terra, uno sull’altro,uno sotto l’altro.
Tanti pezzi di carne e sangue.
Non so più dove raccogliere parti di me.
Mi mancano delle dita, un occhio, una delle mie tre paia di labbra: non mi trovo più.
E non mi riconosco.
Esternamente tutto è perfetto, ma basta cercare.. trova il tarlo! Trovalo e buttalo fuori!

Ah, dissolvetevi! Allontanatevi finchè potete! Sotto viso d’angelo Mostro si nasconde!
Annientatelo con il fuoco! L’iceberg perirebbe solo con un alito caldo dopo un bicchiere di caffè.

PRINCìPI E MANIFESTI DEL DINANIMISMO

 

 

***Alcuni dei seguenti saggi di Zairo Ferrante sono stati inseriti, in versione modificata e/o corretta, ne “I bisbigli di un’anima muta”.

Libro del medesimo autore, edito da  CSA EDITRICE   (2011).


PREFAZIONE

 

 

Il Dinanimismo (Movimento Poetico/Artistico Rivoluzionario Delle Anime), fondato da Zairo Ferrante nel 2009, è stato già ufficialmente riconosciuto come avanguardia da una parte della Critica letteraria. Il movimento si pone l’obiettivo di riavvicinare la Poesia e l’Arte, tramite un linguaggio semplice ed immediato, alla gente e di contrapporLe alla dilagante superficialità dei nostri giorni. La parola dinanimismo nascedalla crasi tra “dinamismo” e “Anima”, volendo in questo modo sottolineare il principale compito dell’Arte e soprattutto della Poesia: smuovere l’Animo umano e costringere l’Uomo a riflettere liberandoLo, così, dal giogo del “pecora-pensiero”. In poco più di un anno il Dinanimismo è stato segnalato su diversi siti e periodici culturali ed ha prodotto due e-book gratuiti. Attualmente è un movimento poetico-artistico vivo ed attivo, è in sinergia con le più attive Avanguardie artistiche italiane (sia di matrice romantico-umanistica che “futuristica”) ed è sostenuto da numerosi Artisti sia Italiani sia Stranieri, alcuni anche molto noti, i quali collaborano con il movimento in modo del tutto libero inviando le proprie opere che periodicamente vengono pubblicate in modo del tutto gratuito sulle pagine on-line del Dinanimismo e sulla rivista “Il mulo dinanimista”, fondata insieme alla giornalista Roberta Murroni nel 2010 e distribuita gratuitamente tramite e-mail.  Nel 2012 il Movimento ha inaugurato una collaborazione mediatica on-line con l’Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori (A.L.I.A.S.: Pres. Cav. Giovanna Li Volti Guzzardi).

 

Link utili: http://zairoferrante.xoom.it/ http://ilmulodinanimista.wordpress.com/

**leggi anche special dal 1° blog di poesia della RAI – “Poesia di Luigia Sorrentino” RAI news 24: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/08/28/la-vostra-voce-zairo-ferrante/

 

 

Manifesti

del

DinAnimismo”

MOVIMENTO POETICO/ARTISTICO RIVOLUZIONARIO DELLE ANIME

Già riconosciuto ufficialmente da parte della Critica come Avanguardia letteraria

 

1° Manifesto (luglio 2009)

POESIA: LA VOCE DELL’ANIMA

di

Zairo Ferrante


 

A chi mi rivolgo? A tutti, proprio tutti, a coloro che amano la Poesia, a coloro che La odiano, a coloro che fanno, a coloro che pensano di fare o di non fare Poesia, a coloro che dicono: “la Poesia non fa per me”, a coloro che pensano che la Poesia sia fortuna di pochi, qualità e virtù di certa cerchia ristretta di persone. Sempre più gente si allontana o evita di avvicinarsi a questa forma “Innata d’Arte” e sempre più “Dotti” cercano di spacciare la Poesia come un qualcosa di non accessibile a tutti. Signori miei, “mercanti di classismo” secondo me, siete sulla strada sbagliata!

La Poesia è Anima, anzi è la voce dell’Anima, è istinto, è voglia di vivere, è uno dei pochi mezzi (insieme alla Musica ed alle Arti visive e figurative) che permette, a mio avviso, di dialogare in silenzio con noi stessi. E partendo dal presupposto che tutti abbiamo un “Anima”, mi sembra facilmente intuibile che tutti abbiamo la capacità di ascoltarla e soprattutto capirla. Basta imparare la sua lingua, una lingua che può essere semplice o complessa questo non importa, una lingua che adotti termini “antichi” o che inventi parole nuove questo non è un problema, una forma che contempli le rime o che le fugga questo è personale. L’importante è che sia Poesia, l’importante è che sia Anima, l’importante è che si ascolti quest’Anima. Ormai signori miei, il mondo corre veloce.

E la fatica per seguirlo è tanta. Difficilmente possiamo sottrarci a questa maratona, ed allora qual’è la soluzione?

Capirsi!!!

Ascoltare, le vere richieste della coscienza, in silenzio, scrivendo, dipingendo o componendo quello che l’Anima detta.

Ed a coloro che dicono ma io non ne sono capace, rispondo: Impossibile!!!

Hillman in Re-visione della psicologia (1975) scriveva: “La terapia o l’analisi non è solo un qualcosa che gli analisti fanno ai pazienti, essa è un processo che si svolge in modo intermittente nella nostra individuale esplorazione dell’anima, negli sforzi per capire le nostre complessità, negli attacchi critici, nelle prescrizioni e negli incoraggiamenti che rivolgiamo a noi stessi. Nella misura in cui siamo impegnati a fare anima tutti siamo ininterrottamente, in terapia”.

La vera difficoltà, secondo me, sta nel capire che “stiamo facendo Anima”, ma quando riusciamo in questo, allora stiamo riuscendo anche a fare Poesia; e quando la Poesia viene fuori , è come un suono silenzioso, che farà sicuramente vibrare qualche altra corda. Questa vibrazione potrà essere percepita da un’altra persona che in quel momento capirà che “sa fare Anima” ed ecco che si farà nuovamente e diversamente splendida Poesia! Ecco la Rivoluzione: un altro nel mondo avrà capito che come tutti sa e può fare Poesia. Un altro nel mondo avrà ascoltato la sua anima. Un altro nel mondo non avrà paura del futuro perché sa che quel futuro non lo travolgerà.

Sparisse il lusso, le automobili, gli aperitivi, la tv al plasma, l’aria condizionata, il riscaldamento ed il petrolio, l’uomo non ritornerebbe agli albori perché a quel punto avrebbe il suo Futuro, avrebbe la sua Poesia, avrebbe la consapevolezza della propria Anima.

Mi auguro allora, che tutti un giorno possano avere una personale raccolta di Poesie, che racchiuda propri componimenti e componimenti di Altri.

Poesie messe insieme non perché appartenenti allo stesso autore, ma perché semplicemente appartenenti alla Poesia.

Poesie messe insieme non perché appartenenti ad una corrente letteraria ben precisa, ma perché semplicemente appartenenti all’Anima.

Poesia intesa come: “DinAnima” (crasi tra Dinamismo ed Anima).

Poesia, innata ed istintiva terapia del “normale”, sublime voce di Tutte le Anime, nemica del male del ventunesimo secolo; nemica della superficialità.

 Zairo Ferrante

 

 

2° Manifesto settembre 2009

“DINaNIMISMO E POESIA INTESA COME DINaNIMA”

 

Sento la forte necessità di chiarire ulteriormente il significato dei concetti, da me espressi, di Dinanimismo (movimento poetico rivoluzionario delle anime) e di Poesia intesa come Dinanima onde evitare che il mio, continuo, parlare di “movimento poetico” possa essere frainteso o scambiato per un atto di presunzione.

Tranquillizzo tutti!

Non ho ha la pretesa di stravolgere la Poesia ed infangare chi abilmente scrive da anni per professione, sia perché nutro immensa stima nei confronti di Questi, sia perché non credo di esserne capace e per età e per cultura.

Il termine “movimento” deve essere inteso come una “quasi provocazione” volta a far riflettere sul perché si assiste, specialmente da parte dei più giovani, ad un allontanamento dalla Poesia ritenuta sempre più spesso, una forma di scrittura incomprensibile o addirittura vecchia e fuori moda.

Ovviamente non ritengo possedere una risposta assoluta o inopinabile; ma quello che ho pensato è stato ingenuamente che forse non è stato l’uomo ad allontanarsi dalla poesia ma il contrario.

Ho pensato che, da alcuni anni a questa parte, il fare Poesia si sia allontanato dal fare immagine non riuscendo più neanche a “fare Anima”.

(A tal proposito, riporto le parole di James Hillman rilasciate in una Sua intervista tanto illuminante da divenire uno splendido saggio edito da BUR “Il piacere di pensare” conversazione con Silvia Ronchey “…I grandi epici, e anche i poeti di oggi non usano astrazioni. Cercano di esprimere il mondo interiore con immagini e suoni molto precisi e concreti. I nostri sogni non dicono <<paura>> o <<sesso>>. Nei sogni incontriamo eventi e immagini….. Ciò che la psiche fa per prima cosa è presentare la sua interiorità nei sogni….non in parole, non in concetti, non in sentimenti: in immagini! Quindi se l’attività primaria e congenita della psiche è <<fare-immagine>>, poiesis in greco, allora la psicologia deve essere prima di tutto uno studio dell’immaginazione…”)

Ecco che il mio parlare di “DinAnimismo” vuole essere un’esortazione a ritornare ad una Poesia capace di smuovere le anime servendosi, semmai, di parole semplici ed immagini immediate in grado di mettere il lettore in condizione di raggiungere, con la fatica dell’immaginazione e della riflessione, la “personale emozione”.

Poesia che adotti un linguaggio consono a quello dell’anima.

Non parole come serenità e tranquillità ma il “naufragare dolce” Leopardiano.

Non la parola Amore, ma immagini di gioia, fatica, difficoltà, ansia, etc. etc. che unite danno una precisa sensazione, quella che l’anima definisce Amore.

Poesia come fedele Cicerone, che accompagnandoci lungo la strada più ardua e difficile, ci conduca alla riscoperta dell’anima interiore ed esteriore fondendole in un’unica e dolce musica.

Ovviamente questa non è cosa semplice, e riconosco che non sempre sia facile per il Poeta creare una Poesia o addirittura un intero libro fatto di “immagini pure”, quindi quello che auspico è un “semplice tendere” della Poesia verso l’anima, da me definita come “Dinanima”, in modo da suscitare nell’animale-uomo l’interesse e soprattutto il piacere nel metabolizzare l’immagine e sviluppare l’emozione.

Contrastando, in questo modo, quella superficialità che sempre più frequentemente usiamo nell’approcciarci agli avvenimenti quotidiani che si susseguono nella nostra vita.

É un poco come mangiare un piatto pronto da riscaldare al microonde o mangiare un piatto che ci siamo, con fatica, preparati con le nostre mani partendo dai singoli ingredienti consigliatici da un amico.

Credo che solo in quest’ultimo caso si possa riscoprire il vero piacere del cibo e del mangiare.

Detto questo mi auguro che sia stato felice nello spiegarmi e spero vivamente che le mie parole vengano prese per quello che sono: riflessioni di un ventiseienne innamorato della Poesia.

Inoltre auspico che questi pochi righi possano far riflettere anche Coloro (ed immagino siano tanti) che non condividono il mio modesto pensiero, forse per Loro poco poetico, ma, almeno, ingenuamente sentito.

 Zairo ferrante

 

3° Manifesto

ANIMA E POESIA NEL FUTURO TRANSUMANISTA

Documento Del DinAnimismo (movimento poetico rivoluzionario delle anime)

di Zairo Ferrante

 

Robot,umanoidi con circuiti di memoria infiniti, vita quasi illimitata, intelligenze potenziate artificialmente, colonizzazione di nuovi mondi da tutti,ora, considerati impossibili; il tutto condito da una miriade di poteri post-umani nel 2010 inimmaginabili.

Questo è uno degli scenari possibili che si prospetta in un futuro, forse neanche troppo lontano.

Pensiate sia fantascienza?

Beh lo era anche la penicillina agli inizi del ‘900, lo erano i robot negli anni ’40, la nanotecnologia negli anni ’50, l’adsl e le linee senza fili nel ’90, l’antimateria ottica nel 2000 etc. etc.

Ecco quindi che chiedo solo il beneficio del dubbio per queste mie parole, in virtù della formidabile evoluzione scientifica degli ultimi trent’anni.

Però immaginando tutto questo, io che sono un DinAnimista, mi chiedo: e l’Anima?

Che posto occuperà nella futura civiltà transumanista? Continuerà ad esistere oppure cesserà inglobata o fagocitata da milioni di nanoparticelle volte a rilevare e far sparire l’essenza sublime che accompagna l’uomo fin dai suoi primi passi?

Poi sorrido, forse sono andato un poco oltre con la fantasia e mi dico: sia essa Spirito Divino, Essenza ed Alito di vita, coscienza dell’Io, parte del super-io o nella meno poetica delle ipotesi semplice circuito neuronale, l’Anima non può sparire.

Anzi, ritengo proprio che in uno scenario transumanista l’Anima sia cosa fondamentale ed indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo, ritengo che questa Sconosciuta possa essere l’unica risorsa in grado d’aiutare l’essere umano ad affrontare e gestire nel migliore dei modi il progresso illimitato che altrimenti potrebbe segnare la fine dell’umanità.

Ecco che in questo scenario in cui l’Anima e la Coscienza rappresentano l’unica risorsa intrinseca dell’uomo la Poesia e quindi i Poeti hanno la possibilità di risorgere ed elevarsi nuovamente, per l’ennesima volta nel corso della storia, a “maestri dell’Animo umano”.

Poesia come vincastro dell’Anima in quest’era nuova e veloce, Poesia come supporto e compagna dell’uomo in questo futuro viaggio alla scoperta di “nuovi mondi, sfavillanti galassie ed infiniti universi”.

Poesia semplice ed umano fucile in grado di colpire ed affondare l’umana e troppo diffusa superficialità.

A questo punto sorrido ancora e penso…tutto questo può essere chiamato DinAnimismo?


DINANIMISMO: FUTURISMO INVERSO, ALLA RICERCA DELL’ANIMA SMARRITA

di

Zairo Ferrante

Il grande merito del futurismo, e lo si evince già dal nome, è stato quello di saper leggere il futuribile. Infatti, Marinetti e i Suoi intuirono che il mondo stava per cambiare, capirono prima di tutti gli altri che il progresso e la tecnologia stavano per diventare delle costanti della società e non più eventi estemporanei.

Fu così che grazie ad una genialità senza paragoni, seppero elevarsi a “Maestri di Anime” e, per mezzo della loro produzione artistica, presero per mano l’uomo dell’inizio ‘900, ricco di “pathos” ma non pronto per il progresso, e lo accompagnarono nel “mondo tecno-sviluppabile”.

Oggi, in un mondo “tecno-sviluppato” in cui la scienza e il progresso sono delle costanti giustamente inarrestabili, l’Artista deve fare esattamente il contrario.

Bisogna, infatti, che la produzione artistica aiuti l’uomo “pre-robot” a ritrovare e a far ripartire la sua Anima disorientata dall’eccessiva velocità e dai numerosi input che arrivano dai media, dalle vetrine e dalla globalizzazione.

Queste parole possono sembrare eccessive – o meglio folli – ma sono, secondo me, necessarie affinché tutti si rendano conto che a breve quello che distinguerà l’uomo dal “post-umano” sarà proprio il suo sapere e dovere “fare anima”.

Quel “fare Anima” che si compie nell’introspezione, nella riflessione, nella capacità critica e discriminativa tra ciò che è bene e ciò che è male.

Quel “fare anima” che in un turbine di velocità si sta perdendo e che il DinAnimismo, invece, invita a non sottovalutare.

Anima che va recuperata anche per mezzo dell’arte, che deve essere semplice, della gente, immediata, per la gente, forte e sconvolgente proprio come quella futurista.

Ecco che, in virtù di quello appena scritto, ritengo che il DinAnimismo, la sua idea di arte, la sua indipendenza (intesa anche come assenza di vincoli per tutti coloro che in qualche modo sono in sintonia con esso) e la sua singolarità (mantenuta anche incarnando un sentimento probabilmente comune e diffuso), dovrebbero essere da tutti considerati, rispettati e eventualmente ampliati e/o modificati in comune, dalla gente, per il futuro comune e per la gente futura.

Il DinAnimismo è un’idea libera, ne accetta altre e difende le opinioni di tutti, non in virtù del loro essere favorevoli o contrarie, ma in base al loro esistere, essere e voler continuare a essere libere.

Ricordate: il Futuro senza l’Anima non esiste perché non lo si può né immaginare né costruire.



PRECISAZIONI SUL DINANIMISMO

Preciso che il Dinanimismo è un movimento poetico/artistico, che non ha nessun indirizzo politico, chiunque vi aderisca, e in modo passivo e in modo attivo (con scritti o altro), lo fa solo in nome della Poesia e dell’Arte.

Questo movimento si ripropone di difendere e diffondere la Poesia e l’Arte, intendendole soprattutto come elemento di unione culturale (quindi anche politico-religioso). Ecco perché non sono ammessi interventi che non siano strettamente artistici e/o culturali.

Il dinanimismo, infatti, considera la Cultura e l’Arte come elementi che, assolutamente, devono trascendere le idee e le divisioni politico-religiose.

Sia che l’Arte e la Poesia si trovino a Destra, sia che si trovino a sinistra, restano sempre espressioni dell’animo umano con una  loro dignità ed individualità  (purché non siano, ovviamente, offensivi verso popoli, comunità e singoli individui).

Ritengo, inoltre, che ognuno sia libero di esprimere le proprie idee politico-religiose dove vuole e come meglio crede, senza per questo mescolarle ed attribuirle a questo gruppo.

Ho voluto scrivere questa nota, nel rispetto e nell’interesse di tutti i Gruppi ed i Singoli che collaborano ed intrattengono rapporti e sinergie artistiche con il dinanimismo, affinché si possano sentire liberi di esprimere la propria Arte senza essere bloccati o fuorviati da inutili equivoci che sottraggono soltanto tempo prezioso al “mirabile lavoro del fare”.

Con la speranza che il buon senso possa prevalere auguro a tutti una Buona Poesia ed una produttiva Arte trasversale

ZF

 

PAGINE UFFICIALI DEL DINANIMISMO:

 

http://e-bookdinanimismo.myblog.it/  (Blog ufficiale del movimento)

 

http://ilmulodinanimista.wordpress.com/ (Rivista gratuita “il mulo dinanimista”)

 

 

http://recensionedinanimista.myblog.it/ (Webzine ufficiale del movimento)

 

http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=204519892143 (il Dinanimismo su facebook)

 

 

 

 

UFFICIALIZZAZIONE Critico/Letteraria DEL DINANIMISMO :

 

Con immenso piacere vi comunico che il DinAnimismo (movimento poetico/artistico rivoluzionario delle anime) è stato ufficializzato da una parte della Critica come Avanguardia letteraria (vedere articolo seguente tratto dal network Nazionale Controcultura).

A questo punto mi sembra doveroso fare qualche precisazione, soprattutto per sfatare eventuali false credenze sul senso della desinenza  “ismo”, che può essere facilmente banalizzata e/o spaventare il lettore, rappresentando, così, motivo di critica poco costruttiva.

Parlando di DinAnimismo si parla di un movimento del tutto libero, che ha come unico scopo quello di difendere e promuovere la Poesia e l’Arte come voci ed espressioni insostituibili ed irrinunciabili dell’Anima.

Appare chiaro che tale visione è figlia di un pensiero Romantico, che deve, inevitabilmente, evolversi per restare al passo col tempo che fugge veloce e per essere di supporto all’Uomo nuovo, all’Uomo del XXI sec.

Ecco, quindi, spiegato il perché delle varie e possibili sinergie (alcune già avvenute con evidente successo), che il Dinanimismo si propone e s’impegna a promuovere con i singoli Artisti e con gli altri (contemporanei) Movimenti artistici di matrice Romantica, Umanista e Futurista.

Movimento, quest’ultimo, ben consolidato ed aperto a tutte le correnti artistiche, filosofiche e scientifiche (soprattutto operanti nel web) che mirano a supportare, aiutare e proiettare l’Uomo nel futuro imminente.

In tale ottica, infine, invito a pensare al Dinanimismo come ad un enorme contenitore nel quale Poeti, Scrittori ed Artisti di ogni genere, possano interagire e crescere senza ostacolarsi, con la speranza che tali scambi possano far nascere opere libere, non vincolate e frutto della personale Anima.

Opere partorite dall’Uomo presente per esser consegnate a quello Futuro e, possibilmente, migliore.

 

 

Detto questo Vi ringrazio e Vi invito a leggere sia l’Ufficializzazione Critica, pubblicata sul network Nazionale ” Controcultura ” e disponibile al seguente link,

( http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/dinanimismo-e-neofuturismo-letterario/ )

e sia l’articolo sul Dinanimismo pubblicato sulle pagine on-line di “Roma Capitale Magazine “: Il Dinanimismo (Movimento Poetico/Artistico Rivoluzionario Delle Anime), fondato da Zairo Ferrante nel 2009, è stato già ufficialmente riconosciuto come avanguardia da una parte della Critica letteraria. Il movimento si pone l’obiettivo di riavvicinare la Poesia e l’Arte, tramite un linguaggio semplice e immediato, alla gente e di contrapporLe alla dilagante superficialità dei nostri giorni. La parola dinanimismo nasce dalla crasi tra “dinamismo” e “Anima”, volendo in questo modo sottolineare il principale compito dell’Arte e soprattutto della Poesia: smuovere l’Animo umano e costringere l’Uomo a riflettere liberandoLo, così, dal giogo del “pecora-pensiero”. In poco più di un anno il Dinanimismo è stato segnalato su diversi siti e periodici culturali ed ha prodotto due e-book gratuiti. Attualmente è un movimento poetico-artistico vivo ed attivo, è in sinergia con le maggiori Avanguardie italiane (sia di matrice romantico-umanistiche che “futuriste”) ed è sostenuto da numerosi Artisti sia Italiani sia Stranieri, alcuni anche molto noti, i quali collaborano in modo del tutto libero con il movimento inviando le proprie opere che vengono pubblicate sulle pagine on-line ufficiali del dinanimismo e sulla rivista “Il mulo dinanimista”, fondata dallo stesso Ferrante e dalla giornalista Roberta Murroni nel 2010 e distribuita gratuitamente tramite e-mail… continua su: http://www.romacapitalemagazine.it/index.php?option=com_content&view=article&id=247:il-dinanimismo&catid=7:notizie&Itemid=115

Versi in lingua Sarda di Francesco Masia

168237_190404407643206_100000209438038_767934_2478882_s.jpg**”Versos pro s’ischidada” “Versi per il risveglio”

di Francesco Masia

Non bi ada peraulas o versos .. /Non ci sono parole o versi,
solamente sentimentos /
solo sentimenti.
Abbaidende! /
Guardando!
fiores pius bellos de ammirare /
fiori più belli, da ammirare,
fiores chi faeddana /
fiori che parlano
De calchi cosa chi ada a suzzedere. /di qualcosa che accadrà.

Chelzo arrivire a cras manzanu /Voglio solo arrivare all’alba
a cando sa lughe /a quando la luce
est pius’acculzu a domo mia /è più vicino alla mia casa.
e si ada a bidere chi appo iscrittu /Si vedrà che ho scritto
e tue tes’aere leggidu calchi cosa /e tu avrai letto qualcosa.

Sovente suzzedidi a mie! /Succede spesso a me!
e non isco si tue las legges /Non so se tu leggerai,
non isco si ti ana a toccare /non so se sentirai qualcosa.
Isco solu/ So soltanto!
Chi onzi notte mi auguro /Che ogni notte mi auguro,
chi siada cuntentu su tou ischidare./ felice il tuo risveglio.

Franco(Francesco) Masia madre Algherese e padre Ittirese, nasce nel 1954 in un piccolo centro della Sardegna, Tula in provincia di Sassari, dove attualmente risiede, sposato con Graziella.
Sin da ragazzo è appassionato di poesia e letteratura, dovette abbandonare presto gli studi per dedicarsi al lavoro attivo negli anni 70 per necessità contigenti.
IL secondogenito di un nucleo familiare composto da un fratello minore e 4 sorelle.
Da giovanissimo continua ad acculturarsi in privato frequentando con sacrificio vari corsi di specializzazione, intraprende ed è titolare di una piccola impresa edile (figlio d’arte), lavorando quasi sempre fuori dal paese, ed in particolare in Costa Smeralda.
La sua alta propensione all’ associazionismo lo porta nell’organizzazione imprenditoriale a ricoprire i massimi livelli dirigenziali:Presidente Provinciale,
dirigente Regionale e per 10 anni componente la direzione Nazionale.

Nel 2004 è colpito da ischemia acuta, gli viene riscontrata una cardiopatia, è costretto all’infermità,ed i medici ne consigliano il totale riposo.

Oggi con piglio si dedica più assiduamente a quanto, da piccolo abbandonato, mettendo a frutto tutte quelle sapienze ed esperienze: umane, sociali, lavorative, sindacali e associazionistiche vissute.

OPERE:

a) libro in lingua Sarda pubblicato nel 2007 composto da ottanta liriche edito dalla Magnum Edizioni dal titolo “Tribulias”.

b) libro in lingua Sarda pubblicato nel 2009 composto da 130 liriche edito dalla Cirronis Editore dal titolo “Istinchiddias e Buttios”.

c) Libro in lingua italiana dal titolo “Canti,Pianti e rimpianti” 32 pesie edito dalla Riflessione Edit. pubblicato nel 2010;

d) Romanzo-verità in lingua Italiana, pubblicato dalla Magnum Edizioni dal titolo “disFAIDAnte”.

e) In itinere pubblicazione del libro “Boghes a bentu”-“Voci al vento” 52 Poesie in lingua sarda con a fianco traduzione editerà la Riflessione Edit.

f) In itinere pubblicazione del libro “Duas limbas duos coros”-“Due lingue due cuori” 52 Poesie in lingua sarda con a fianco traduzione.

**Versi ricevuti dallo stesso autore

VERSI DI BEPPE COSTA

Beppe_costa.jpgAmore e Dio di Beppe Costa

Certo avrei voluto fossi Dio
se avesse saputo che molti soffrono l’amore
avrei creato come l’universo
le coppie eterne
le coppie senza fine
ad ogni innamorato la donna giusta
ad ogni donna un uomo senza frusta.
Ma Dio e, certo per distrarci,
e dare giustificazione anche all’inferno,
ha sbagliato pure in questo:
l’amore non è eterno

*Versi gentilmente concessi, dietro richiesta, dallo stesso Autore

Beppe Costa (pseudonimo di Concetto Costa) (Catania, 25 agosto 1941) è un poeta, scrittore ed editore italiano.

Vittoriano Esposito descrive Costa come l’ultimo autore post-romantico e neo-romantico: la continua ricerca (impossibile) di un amore puro, nella sua anima più intima, e la lotta contro il consumismo ed il profondo senso anti-sociale della cultura moderna, auspica, quasi in maniera visionaria nell’arco della sua produzione poetica, il momento in cui l’uomo riuscirà a vivere senza rubare / a vivere senza odiare / a vivere senza ammazzare….BIOGRAFIA CONTINUA SU WIKIPEDIA

Versi dei collaboratori

7129_101285196559783_100000349098153_31580_1563053_n.jpg“Io resto nudo” di Nicola Matteucci
 
L’esercito dei neri corvi
mastica e depreda la trama
e le storie d’attori e assassini,
forse per questioni teatrali
o forse per la breve fama.
 
Ecco la sottile scatola di vetro, sole nero
che attrae noi pianetini ignoranti
e risucchia la feccia umana, idioti concorrenti,
falsi intellettuali, papi e puttane sculettanti.
 
Spero che non frantumino in mille prismi
la scatola: così ne nascerebbero cocci in dialetti
locali e immorali, falliti e televenditori.
 
Rabbuiati, finto mondo che luce mi succhia,
nel fuoco inconsumabile della testa
diverrò l’inossidabile obsolescente,
in quel che resta il vero lollardista!

Quadro dell’artista Vincenzo Carofalo

Versi dei collaboratori

sole.jpgOra solare

Versi di Marco Nuzzo

 Resto in seguirti

a scandagli di vento

– a che profondo siamo? –

e da che strade

alzate di sabbia

e di nebbie abbattute

cresci fantasma;

 

solare,

ora tra madide dita

leccate di piovere costante,

stellata di pane asciutto

sulla faccia,

saziata in eterno

con lische di giochi per pesci;

 

ti leggerò la pelle

ancora intatta

scarna e mutevole

di sonni rivali

e dei corpi a contrasto

con frattaglie di passati

in perpetui moti

spersi.

*Immagine tratta da: http://www.scienze.tv/node/4746