

on line da/di Ferrara, il nuovo eBook di Futurguerra (alias Roby Guerra, futurista ferrarese e tra gli ultimi a livello nazionale di questo Duemila), Visualpoetry (Asino Rosso ebook) sulla scia dei celebri protagonisti di una delle ultime avanguardie di fine novecento: tra altri, anche i ferraresi già protagonisti, Michele Perfetti, Federica Manfredini, Romolina Trentini, in Italia ad esempio tra altri Vitaldo Conte, Enzo Benedetto, lo stesso quasi futurista ancora storico Carlo Belloli… gli stessi Ufagrà (quadri messaggio), Lamberto Pignotti, Enzo Minarelli. Vere e proprie poesie visive o net art, traformazioni ed elaborazioni al computer. …., alcune composizioni dedicate anche a scrittori o artisti ferraresi contemporanei, Riccardo Roversi,scrittore, Vitaliano Teti, videomaker, Zairo Ferrante, Sylvia Forti, poetssa cosmica, Maurizio Ganzaroli. artista fantanoir e il dinaminista scrittore Zairo Ferrante-Oltre a un omaggio poetico visivo ai genitori Giancarlo e Maria (Brugnara) Guerra. Anche nel 2022 il futurismo romantico di Guerra continua e anche la sinergia con il Dinanimismo-
Visualpoetry: libri Asino Rosso eBook : Futurguerra: Amazon.it: Kindle Store
Il Centro di poesia contemporanea UniBO è Nato nel 1997; riunisce studenti e docenti, poeti e critici, favorendo lo scambio di esperienze e documentazione sulla poesia contemporanea in ambito nazionale e internazionale. A tal fine promuove incontri, festival, laboratori, premi dedicati alla poesia.
Il Blog “Poesia, di Luigia Sorrentino” è on line dal settembre 2007; con i suoi 15 anni di attività e migliaia di post pubblicati, ha avuto il merito di promuovere e diffondere la poesia anche tra i “non addetti ai lavori”.
Un’opera di divulgazione lodevole e con rari precedenti (almeno nel nostro Paese). Un lavoro certosino di (ri-)scoperta della Poesia Italiana, anche contemporanea, che ha portato ad una capillare diffusione della Stessa perfino sui social. Cosa, quest’ultima, assolutamente non scontata e fondamentale per tutta la comunità poetica Italiana; soprattutto per chi, come il Dinanimismo, considera la Poesia quale possibile mezzo per arginare la dilagante superficialità dei nostri giorni che, spesso, proprio nelle reti sociali virtuali, trova terreno fertile per piantare radici.
Tale piattaforma, dal 27 dicembre 2021, non è più visibile on-line perciò, per amor d’Arte e per quanto nelle nostre possibilità, intendiamo manifestare il nostro incondizionato sostegno a Luigia Sorrentino ed al suo Staff, con l’augurio di ritornare al più presto a leggere ed a meravigliarci dei loro post, delle loro interviste e dei loro articoli; beni collettivi a cui non vogliamo disabituarci.
*Si riporta il Comunicato del 28 Dicembre, pubblicato sulla pagina facebook “Poesia, di Luigia Sorrentino (Sito ufficiale), alla quale si rimanda anche per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/raipoesia.luigiasorrentino
Kevin Lynch, noto architetto statunitense, in una sua personale definizione, affermava che “Un luogo è dotato di qualità quando, in qualche modo appropriato alla persona e alla sua cultura, rende l’individuo consapevole dell’appartenza ad una comunità, della propria storia, dello svolgersi della vita, e dell’universo spazio-temporale che racchiude tutto ciò”.
Il prendere consapevolezza di questo nostro essere e appartenere, come spesso ripeto, equivale a ricongiungerci con la nostra intima essenza, con il nostro sentire più profondo, con la nostra Anima.
Perciò, il luoghi, “quelli dotati di qualità”, sono inevitabilmente quelli capaci di parlare alla nostra Anima; quelli in grado di mostrarci il nostro esistere nel mondo e nell’Universo.
Un luogo non può essere soltanto un “spazio”, un banale “contenitore”.
I luoghi, quelli veri, quelli dell’Anima, sono un concentrato di suoni, di colori, di profumi e di volti in grado di trasmetterci un dono preziosissimo: la “consapevolezza dell’appartenenza”.
Tutto questo è ben chiaro al cantautore emiliano Alberto Bertoli che, nel suo brano “Meridione mon amour”, ha saputo fondere suoni e parole, riuscendo a donarci il vero senso del viaggio e del luogo.
Un posto, culturalmente e fisicamente lontano, che abita nei giorni. Una meta che rischiara. Volti, profumi e sapori -dolci ed ingenui – di “fichi rubati” e di vino bevuto che ci fanno riscoprire le nostre radici più profonde, con un tremito al cuore.
Questo è il luogo dell’anima che Bertoli, in punta di piedi e con sonorità dal sapore country-folk, ci ha regalato nel suo brano.
Una felice e rara scoperta che ho deciso di condividere con voi.
Un poesia da leggere ma che fortunatamente si può anche ascoltare.
Estratto da “Meridione mon amour” di ALBERTO BERTOLI
album “STELLE” (2020)
In un posto lontano
dentro a un giorno Cilentano
un paese schiude gli occhi piano, piano.
Dalla Bruma di collina
mentre il giorno s’incammina
qualche cosa ha rischiarato la mattina.
C’è un cartello che porta su un titolo
Venditore di sogni in città
organizza la festa del secolo
Cosi bella che la gente tornerà
Luminarie di festa risplendono
il paese oramai è un abat-jour
gente allegra che balla la musica
di questo meridione mon amour.
Il patrono è contento
e la luna per l’evento Brilla chiara
i monti Alburni del Cilento.
La fontana sembra pazza
agitata e ormai paonazza
Sgorga vino per la gente nella piazza.
I bambini che ridono complici
san di fichi rubati più in là
chi si abbuffa dei piatti più tipici
chi di bancarelle e di curiosità.
Luminarie di festa risplendono
il paese oramai è un abat-jour
gente allegra che balla la musica
di questo meridione mon amour.
Chi se n’è andato allora oggi se ne tornerà
e colmerà quel vuoto nello spirito
dagli olmi hanno imparato
le radici stanno qua e
il cuore lo ricorda con un tremito.
Luminarie di festa risplendono
il paese oramai è un abat-jour
*Per ascoltare il brano: VIDEO YouTube
** Foto 1: Aquara (SA) di Notte – liberamente tratta da https://it.wikipedia.org/wiki/Aquara
*** Foto 2: Alberto Bertoli – liberamente tratta da https://www.facebook.com/Albertoli
Noi siamo sardi
Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi,
romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono
sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina,
del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Vede la luce, in seno a WikiPoeisa, il “Comitato Nazionale per i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda”.
Si tratta di un’iniziativa che riunisce associazioni e singoli cittadini che desiderano celebrare il 150-esimo anniversario della nascita dell’unica poetessa italiana che ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura il 10 dicembre 1926 (consegnatole nel 1927), con la seguente motivazione:
“Per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”.
Il Comitato vuole commemorare Grazia Deledda, in particolare il suo coraggio e l’alto ideale. Per essere stata una donna, una poetessa, una madre, che ha raggiunto una personale emancipazione, mediante la propria competenza.
La Presidenza è stata affidata al Dott. Renato Ongania; tra i Membri del comitato figurano Poeti e Poetesse contemporanei come Michela Zanarella, Lorenzo Spurio, Emanuele Marcuccio, Elena Capomastro Orofino, Hafez Haidar, Zairo Ferrante, Zef Mulaj e tanti altri (ndr. ad oggi circa 60 Autori).
Inoltr, tra gli aderenti al Comitato, si sottolinea la presenza anche di diverse Associazioni e Movimenti culturali e artistici, tra cui:
L’elenco completo delle adesioni al Comitato verrà comunicato al Ministero della Cultura (MiC) unitamente ad un sommario delle attività patrocinate nel corso del 2022 (10 dicembre 2021 – 10 dicembre 2022).
La moda futurista fu fin dai gilet di Balla e i vestiti antineutrali, Depero e Volt, una delle principali intuizioni futuribili dell’avanguardia di Marinetti.
Da tempo la stessa celebre Laura Biagiotti (oggi gli eredi) s’ispira al futurismo, il tentativo di elevare a arte una dinamica di costume affascinante fin dalle origini, almeno nella modernità, ma contaminata da superficialità e velleitarismi…
A conferma dell’ottimo lavoro editoriale svolto dalla Bertoni Editore, casa editrice Umbra (indipendente NOEAP) fondata da Jean Luc Bertoni nel 2000, di seguito segnaliamo due prestigiose pubblicazioni realizzate proprio nel 2021:
Elena è una donna. Una vera donna. Femminile, passionale, trasgressiva, ma anche materna, decisa, coraggiosa. Vive intensamente ogni attimo della sua vita, soprattutto il sentimento più profondo che l’essere umano può provare: l’amore. La sua lunga storia si snoda attraverso ben sei decenni di storia italiana, dagli anni Quaranta, devastati dalla Seconda Guerra Mondiale al 2020, soggiogato dall’epidemia del coronavirus, passando attraverso i boom economici degli anni Sessanta e Ottanta, il terrorismo degli anni Settanta, i mutamenti sociali degli anni Duemila. Una storia personale, intima nella quale si può leggere anche la storia del nostro bel paese. https://www.bertonieditore.com/shop/it/libri/901-confessioni-spudorate-le-quattro-stagioni-di-una-donna-italiana.html?search_query=pingitore&results=2
Progetto editoriale della Bertoni editore, con testi di Franco Arminio e immagini di Francesca Ascione che ha fotografato e cucito al foglio bastoncini secchi. Sono i bastoni della vecchiaia che non servono più e vengono costretti all’immobilità.
Progetto realizzato su carta riciclata di alta qualità con fibre certificate FSC, riciclate al 100%
Edizione limitata di 1000 copie, con copie numerate. https://www.bertonieditore.com/shop/it/libri/873-ospedale.html?search_query=arminio&results=1&HTTP_REFERER=https%3A%2F%2Fwww.bertonieditore.com%2Fshop%2Fit%2Fricerca%3Fcontroller%3Dsearch%26orderby%3Dposition%26orderway%3Ddesc%26search_query%3Darminio%26submit_search%3D
Nel corso degli anni, l’Editore ha creato cinque marchi, la “Bertoni editore” per la narrativa, la “Poesiaedizioni” per la poesia (coordinata dal Poeta Bruno Mohorovich), la “Bertoni Campus” per la saggistica, la “Bertoni Junior” per le pubblicazione rivolte ai ragazzi ed ai bambini e la “Bertoni Scuola” nata per la realizzazione di pubblicazioni prodotte in collaborazione con le scuole.
Il Marchio Produce annualmente cento titoli e realizza eventi culturali in tutto il territorio nazionale.
In Futurismo Duemila, dello scrittore ferrarese Roby o Roberto Guerra (Diverse pubblicazioni in Italia per Armando Editore – Roma e Heliopolis-Pesaro) per Tiemme/TED digitali, di Ferrara, eBook,maggio 2021), è incluso un poemetto fantasy e fantascientifico ,dal titolo Lucrezia Cyberlove: ovvero brevi racconti in chiave sia futuribile che romantici e elegiaci dedicati a Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara ai tempi degli Estensi. Un omaggio, tramite la figura della duchessa e delle altre dame, oltre a altri “archetipi” (dal Bembo all’Ariosto, alla Micol di Bassani stesso, ai manichini di De Chirico, alle mura incantate, le stanze del castello e di Palazzo Schifanoia) alla Ferrara, a suo tempo capitale del rinascimento.
*Ferrante e il Dinanimismo: NEO-NET-FUTURISMO E DINTORNI
… Su tutti, tornando alle news on line, da segnalare, i nuovi manifesti e blog
dello stesso Guerra (2005), soprattutto Antonio Saccoccio (Latina, 2005
eccetera), il massimo promotore del Futurismoweb. Il Futurismo ferrarese
nel Duemila, in sinergia con Rosso Trevi, oltre a Guerra, ha tra i suoi
animatori i vari Maurizio Ganzaroli (scrittore multimediale), Zairo Ferrante
(scrittore di origini salernitane fautore del Dinanimismo), la poetessa Sylvia
Forty, il pittore Marco Jannotta, gli stessi multimediali Landini e Eugenio
Squarcia, lo scrittore Giovanni Tuzet e la fotografa Ms Larsen (italo-danese).
Oltre al centenario, sono attive le webzine Futurismo 2009, Sands From
Mars, Recensione Dinanimista, il netquotidiano L’Asino Rosso e la casa
editrice on line Futurist Editions (diversi ebook nel 2009, tra cui le biografie
e i manifesti dei neofuturisti contemporanei, due volumi su certo
Neofuturismo letterario a più voci, curati dagli stessi Zairo Ferrante e
Gianluca D’Aquino, di Alessandria, con la presenza della nota scrittrice
veneziana, tra gli altri, Manuela Vio).
Da segnalare off line, oltre al centenario, off line la rassegna multimediale
Tiffany Art Club (culminata con un’anteprima del centenario futurista
Futurismo Renaissance nel 2007, oltre alla personale Spazio Tempo di
Ganzaroli), video partecipazioni al video festival The Scientist (2009, Guerra,
prodotto dai Transumanisti e, 2008, l’anteprima sempre del centenario
Futurismo Marinetti 100, con lo stesso Rosso Trevi, Guerra, oltre a Croce
dei Netfuturisti).
Saccoccio, dal canto suo, ha poi lanciato Netfuturismo, coagulando attorno
a sé numerosi altri neofuturisti. A tutt’oggi Netfuturismo è la rete
neofuturista più organizzata (a parte i Transumanisti), disseminata in Italia
e anche all’estero. Con ulteriori manifesti, una rivista on line ma anche off
line, distribuita nelle università e nelle biblioteche – Ad Futurum POST.
Numerosi, poi, i centenari curati o con la partecipazione di Netfuturismo,
supportato anche dalla giovane storica dell’arte Francesca Barbi, ultima
giovane nipote di Marinetti: e Saccoccio anche presente in un volume
collettivo importante sulla cultura contemporanea italiana (con un saggio
sul web) e ad un importante convegno a Madrid in Spagna con alcuni dei
più autorevoli “intellettuali” iberici e non solo. attuali.
Oltre a Saccoccio, da segnalare tra i Netfuturisti, i vari Giorgetti, performer,
Ballarani, scrittore visivo e artista multimediale, gli stessi Mattia, Balice,
Zappa, Peterlin, Croce e altri.
**Un racconto: estratto da
LUCREZIA CYBERPUNK
“Cari contemporanei del XXII secolo, sono felice di confessarvi finalmente come Dio mi abbia creata (è stato il primo, una celeste volta quindici miliardi di lune fa). Con le dodici poesie più belle, innocenti, estatiche e vertiginose della mia breve ma godutissima passeggiata terrestre: dove ancor oggi cadono le rose a primavera, fiorisce la neve d’inverno, inciampano le viole in autunno, sbocciano i seni turgidi nell’ibernato sole d’estate. Sotto i segni della Ninfa e della Vergine, in quelle stanze intrise ancora delle mie notti innamorate, giacciono il do e il sol dei miei innumerevoli baci, tutti mese-luce incantati.
…………. Io Lucrezia del 1000, Moana del 2000, Biancaneve del 3000, passeggiatrice tra le stelle, a voi la mia password… prenotate i vostri versi nella cometa preferita, chioma o coda… Bevete i miei filtri di ciliegia. Bevete la mia polvere cosmica.”