Versi di Adriana Scanferla
di Adriana Scanferla
Povero cuore disperso
che insegui la via di casa
a tentoni tastando i muri
e rincorrendo gli odori natii…
Incagliano vacillando i passi
negli incavi polverosi tra i lastrici
o risucchiati da acquitrini paludosi
dove affondano le speranze.
In questa cecità straziata
dove il lamento straniero
è strangolato dalle regole
predisposte con crudele vigilanza;
vorrei sentirmi anch’io
estranea a questa Patria
di cui non distinguo l’accento
né lingua di pietà natia.
Solcando mari
e strascicando deserti
giungono;
schiavi, reduci dall’inferno
deportati alle nostre fornaci
o nei cantieri ad ingrassare l’asfalto.
Modernità sgretolata dai bacteri
dello squilibrio e dell’ ingiustizia
grava inerte su rotaia assorta
porto fantasma tra le nebbie
In questo tempo che s’incaverna
e schianta la voce in gola alle donne
possa illuminarsi il mio cuore
al dolce canto di una ninna nanna.
22/11/2010
*Foto tratta da: http://www.malignani.ud.it/WebEnis/aer/aerobatic_flight/gallery.html