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I mestieri di Carlos Sanchez

Los oficios

imagesUn buen zapatero protege sus herramientas y trata con sabiduría los cueros un buen panadero prepara sus ingredientes y pone el horno a su temperatura un buen poeta trabaja sus palabras afila su experiencia de vida abre la jaula de sus pájaros vuela con ellos y con las cosas que sabe en un cielo solitario sus pies siguen a tierra en el mundo que le toca vivir. Paga la boleta de la luz el teléfono trafica en la cocina pero vuela sin pies para no perder el sentido de la realidad descubre las cosas que nunca se ha dicho y busca compartirlas respetando el ritmo no siempre con buenos resultados. A veces se maravilla de sus descubrimientos a veces se calla por puro respeto. Le gusta reconocer la naturalidad de su oficio no se siente privilegiado admira a sus colegas ama a sus maestros pero sus alas pequeñas no le impiden caminar.

I mestieri

Un buon calzolaio protegge i suoi attrezzi e tratta con saggezza i cuoi un buon panettiere prepara i suoi ingredienti e mette il forno alla sua temperatura un buon poeta lavora le sue parole affila la sua esperienza di vita apre la gabbia dei suoi uccelli vola con loro e con le cose che sa in un cielo solitario i suoi piedi rimangono a terra nel mondo che gli tocca vivere. Paga la bolletta della luce il telefono traffica nella cucina ma vola senza piedi per non perdere il senso della realtà scopre le cose che non si è detto mai e cerca di condividerli rispettando il ritmo non sempre con buoni risultati. A volte si meraviglia delle sue scoperte a volte tace per rispetto. Gli piace riconoscere la naturalità del suo mestiere non si sente privilegiato ammira i suoi colleghi ama i suoi maestri ma le sue ali piccole non gli impediscono di camminare.

GUERRA E PACE

*Scritto ricevuto direttamente da Carlos Sanchez tramite social network

**Foto del Rilke postata dalla Redazione e liberamente tratta da:http://www.lindro.it/societa/societa-news/societa-news-italia/2013-07-04/90088-langelo-custode-di-rainer-maria-rilke

Versi… di Giancarlo Fattori… nella categoria coll. e sosten. del dinanimismo

PARTENOPE

di

Giancarlo Fattori

 

donna-di-fuoco1Tu non muori, nei riflessi dorati del tramonto,

ché t’aggrappi al nutrimento delle fiamme,

a scintille, ai barocchi splendori delle gemme

nella cui ombra, fievolmente, m’addormento.

 

Di fuoco, terra, acqua, è il corpo tuo sublime,

le radici abbarbicate tra le rocce, sotto il sole,

capelli come foglie, sguardi come fumarole,

la passione che sprigioni, e che l’anima m’opprime.

 

L’amore diviene amaro, è sconforto e poi schiuma

d’un mare antico sul quale è fatica navigare,

le vele rattoppate, avvolte ai nostri corpi come bare,

si gonfiano al vento, mentre tutt’attorno si fa bruma.

 

Passione mia che attrae, passione che respinge,

di languide occhiate, di scaltri tuoi veleni,

ché morte t’accompagna, pallore che ti tinge

 

del pianto della cetra, in un sonno senza tomba:

il mare già ti accoglie, ti veste di licheni,

t’accarezza col suo vento, come ali di colomba.

 

Ed io, che al tuo abbraccio non ho forza di fuggire,

lascio l’amore morire dell’amore, il fuoco dentro

languire di bellezza, del bagliore un po’ rossastro

del vulcano, che la notte s’appresta a illividire.

 

Avvinta mollemente alla pelle eccitata del Vesuvio,

a greco amante, al labbro seducente di Odisseo,

mi plasmi di una triste, angusta morte da museo:

petraia della storia, ghiaia, polvere, e declivio.

 

E alla mia mestizia dai la forma di conchiglia,

di strada lastricata per la mia anima viandante,

con gli occhi furibondi di bella cartomante

che imprigiona il cuore come dentro una muraglia.

 

Lacrima di mare, lacrima di raminga luce,

lacrima di terra ridotta a zolle aspre, dure,

sontuosa carne che all’amplesso mi seduce

 

ascolto senza fiato la tua voce di nudo scoglio,

le ferite tue antiche, il tuo pianto, le cuciture

del tuo ventre su cui stendo, silenzioso, un giaciglio.

 

 

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori ©2013

**Foto pubblicata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://viadellebelledonne.wordpress.com/2012/11/17/fammi-giocare-col-fuoco-di-francesco-de-girolamo/

IL DINANIMISMO PRESENTA SARA RODOLAO ( nuova amica nella categoria ” collaboratori e sostenitori del dinanimismo” )

LATTE DI MANDORLE

di

Sara Rodolao

sara-rodolaoEra il tempo

delle mandorle pestate nel lino,

dei giorni colorati dalle cose umili,

dell’infanzia inviolata,

il tempo buono

delle speranze intatte.

Era il tempo del galoppo,

scalzi in riva al mare,

dei mandarini affacciati negli orti,

dei pomodori nei vicoli a seccare,

del pane spigolato tra le stoppie,

il tempo serio,

delle strette di mano senza inganni.

Era il tempo

delle danze al ritmo del tamburo,

delle favole davanti al focolare,

delle partenze senza ritorno,

del muschio intorno al Presepe,

il tempo sacro,

delle zampogne nelle notti di Vigilia.

Era il tempo

del ruscello bevuto nelle mani,

della terra calpestata con garbo,

dei vecchi scaldati al sole sui gradini,

di mamme ricurve sul telaio.

Il tempo romantico

del latte di mandorle nella brocca d’argilla.

*Versi e foto ricevuti direttamente dall’Autrice

Sara Rodolao, Poetessa e Scrittrice, vive a Imperia.

Ha pubblicato 11 raccolte di poesie, quattro romanzi e tre libri di racconti, ha scritto e messo in scena con successo tre monologhi per voce femminile .

Ha iniziato a scrivere poesie negli anni 80 in un momento di profonda crisi esistenziale e nel tempo per lei è diventata una vera e propria passione, irrinunciabile come il respiro.

Dice :

” Non sono io a cercare la Poesia, è la Poesia che mi cerca. Seguo soltanto il Mare dell’Ispirazione e mi lascio cullare dall’onda del Verso…”

Al suo attivo più di 150 premi di Poesia conferitole in ogni parte d’Italia, tra gli ultimi il 1°Premio SpoletofestivalArt- Letteratura 2012, 1° La Pulce Letteraria 2013, 1° Premio Nestore a Savona e il 1° Premio città di Diano Marina, 1° Premio San Leonardo- Città di Imperia 2013 (Onorificenza al Merito di cittadini che onorano Imperia in Italia e nel Mondo); è Medaglia D’Oro dell’Operosità nell’Arte per meriti Culturali e Premio Donna in Opera 2009/ 2011.

 

 

Il dinanimismo presenta una nuova Amica: la Poetessa Angela Maria Tiberi

 

Tristezza

di

Angela Maria Tiberi

944505_572973689390929_482682434_nTristezza che attanagli la mia vita,

sola non mi lasci.

Sei una mia amica sincera,

fedele come la luna piena che illumina

la notte senza stelle dell’Amore

su questa folle Terra per la ferocia umana.

Stringi la mia mano,

non mi lasciare morire come i bimbi

abbandonati dai genitori dentro l’auto

per lo stress di questa amara vita.

Preferisco te che l’odio umano

che uccide senza senso la donna

che ama i cani e fa il vecchio mestiere

per campare in questo mondo senza lavoro.

Voglio te che l’odio che acceca

gli uomini ed uccidono la moglie e i figli

per l’incomprensione umana e l’avidità …

Pontinia li, 5/5/2011 (Poesia finalista in Latina in versi Latina li, 1/9/2012)

*Scritti e biografia ricevuti direttamente dalla stessa Autrice.
**Foto quadro del Maestro e Amico del dinanimismo ENZO CAROFALO  (Dimensioni: cm. 120,00 x 80,00 Tecnica: Olio su tela) postato dalla redazione del blog e liberamente tratto dalla pagina facebook dell’Artista.

 

                                                            Pontinia

Paese silenzioso e schivo, tu sei la luce del mio desio. Vorrei essere amata da te ma è un sogno per dirti addio. Non ami i tuoi poeti e li allontani da te senza una stretta di mano, li lasci nel loro lungo cammino.

Dimentichi i tuoi albori e i tuoi artisti senza ragione. Io conosco il motivo.

Amano i contadini che con lacrime e sudore difendono l’economia del tuo territorio.

La mozzarella di bufala ha un sapore soave. Ora, è diventata internazionale.

Si deve difendere come produzione doc, dalle antiche imitazioni e da onerosi tributi che hanno fatto scappare le imprese multinazionali dal tuo territorio”Agro Pontino”.

Dopo la seconda guerra mondiale, queste sono state impiantate come aquile che salvavano i tuoi abitanti.

Dimmi hai dimenticato che i tuoi abitanti scappavano dalle campagne per rifugiarsi nelle grandi città come Roma e Milano o emigravano in Belgio,Francia, USA, Germania?

Tanto sudore è stato versato  dai tuoi abitanti, per impiantarle con erogazioni gratuite della Cassa del Mezzogiorno e la mano d’opera a buon mercato.

Tutto è stato dimenticato.

 Con l’erogazione della luce ed altre spese sono  stati prosciugati i portafogli dei tuoi cittadini.

Il lavoro manca perché le imprese industriali dell’Agro Pontino sono state chiuse.

Dobbiamo dimostrare solidarietà ed unità. Come i minatori sardi dobbiamo lottare.

Vogliono eliminare le piante di eucalipto così importanti per il nostro ecosistema e sono state abbandonate al loro destino.

Voi che dall’alto guardate, sappiate che state rovinando la nostra storia che fa parte dell’Umanità.

Unesco, Greenpeace  Italia dove state?

Non dimenticate l’Agro Pontino.

Latina vogliono fare sparire per le spese di bilancio, così la nostra storia si deve dimenticare.

Quante spese inutili signori ci sono?

Ditemi perché non facciamo un elenco di spese per smascherare gli intelligenti predoni?

Nipotino mio, insieme ad altri piccini lottate perché la nostra storia, gli intellettuali padroni

vogliono cancellare.

Gridate e siate uniti come i minatori sardi.

 Il vostro vagito e il vostro rigurgito, dolci bambini, sveglieranno gli abitanti dell’Agro Pontino addormentati dai programmi tivù  e dallo scandalo delle squadre calcistiche.

Diventiamo come i minatori sardi, uniti e solidali, difendiamo la nostra dignità e gli artisti.

Sappiate che l’Unità d’Italia fu infiammata dai versi poetici degli artisti che unirono

i cuori dal nord al sud, dall’est ad ovest di tutti gli abitanti chiamati ad onorare la nostra Patria.

 Non ci vuole violenza ma solidarietà nel combattere e forte motivazione a difendere quei valori che  gli intelligenti vogliono cancellare con il silenzio e il tramonto della nostra dignità di ricordi del nostro amato “Agro Pontino”.

Mi appello agli abitanti dei paesi limitrofi: “Velletri, Anzio, Nettuno, Lariano,” lottate insieme a noi come fecero i vostri cittadini al tempo della bonifica dell’Agro Pontino, scegliete come provincia Latina e la vostra storia continuerà e crescerà insieme a noi.

Unitevi a difendere la nostra Provincia e a far conoscere i nostri musei in tutto il mondo tramite scambi culturali fra le varie associazioni culturali e la mia amata e dolce “Poesia” di tutti i poeti dell’Agro Pontino.

Vi invito a scrivere miei amati poeti per difendere la nostra amata provincia “Latina” e il mio bel paese che ha fatto un grande dono all’Umanità.  Si,  è il Museo dell’Agro Pontino che Pontinia a messo a disposizione  per difendere i nostri ricordi e la nostra dignità storica.

Poetessa Angela Maria Tiberi

Pontinia li, 30/8/2012

L’autrice Angela Maria Tiberi, insegnante di ruolo in pensione, ha conseguito notevoli premi.

Si ricordano alcuni:

2007 – II  ° Premio “ Il Convivio” la poesia dei mesi

2008 – II °  Premio Amico Rom

2009 – II °   Premio Amico Rom

2009 – II °   Premio Assurdi – Confilosofare

2009  – II °   Premio Domenico Rea – Diritti umani

2010 – I ° Premio Mi presento sono …

2010 – I ° Premio Ugo Foscolo

2010 –  III ° Premio Accademia Giacomo Leopardi RC

Oscar della Poesia 2009 , Oscar della Poesia 2010

2011 2° posto Poesia edita “La vita raccolta in un gomitolo” All’Italia XVII ed.2011. Accademia Internazionale “G.Leopardi”

2011 Secondo posto  – poesia edita “Prendi la mia mano…” Premio Aspasia XIX ed. 2011. Accademia Internazionale “G. Leopardi”

2011 Procuratore accademico Leopardiano e Ambasciatore dell’arte e letteratura italiana nel mondo.

2011 Diploma di Accademico Associato e l’inserimento nell’Albo d’oro dell’Accademia Arte e Cultura

2012  I ° posto “Verità poetiche” associazione teatro Beniamino Joppolo  Patti Me

2012 Premio speciale della Critica Ercolano 2012- Concorso nazionale di Poesia “Rosa Formisano” XXVIII edizione.

2012 Premio per la letteratura edita, XV edizione  Associazione Internazionale Magna Grecia, delegazione di Latina e di New York

2012 Nomina di Commendatore alla cultura dall’Accademia Internazionale Giacomo Leopardi di Reggio Calabria

2012  Secondo premio XXII edizione Premio internazionale di poesia e prosa Città di Pomezia, poesia “Prigioniera d’amore”

2012 Premio speciale libro edito “Prendi la mia mano …” del Premio Letterario Internazionale Poesia e narrativa Calliope  Ovada (AL)

2012 Premio speciale Poeti per la Repubblica “Vette poetiche” Associazione Teatro- Cultura “Beniamino Joppolo” Patti (Me)

2012 8° Premio- Premio di Benemerito Culturale d’onore Trofeo Medaglione Aureo (Foglia d’oro) su 245 partecipanti con l’opera Cos’è la poesia?

2013 Terzo premio Internazionale  Sezione Narrativa XVII edizione Accademia Internazionale Arte e Cultura 2013 di Michelangelo Angrisani

2013 2° classificato –Ex aequo sezione B “Poesia, narrativa e saggisitica edita “ IX edizione concorso di Poesia e Narrativa – La Pulce Letteraria Viggiano PZ 27 Ottobre 2013

Ha scritto:

Prendi la mia mano … incominci ad amarmi Aletti editore

Amare in versi – Ibiskos _ Ulivieri

Il parapendio dell’amore- MGC Mamagement edizione

La vita raccolta in un filo – MGC Management edizione

Il risveglio della vita- Centro studi Tindari Patti

Universo femminile _ Centro studi Tindari Patti

 

 

 

Giancarlo Fattori… tra amore, odio e poesia

SIA MALEDETTA L’OMBRA…
di
Giancarlo Fattori

nebbia_clima-300x238Sia maledetta l’ombra, la tua figura

spoglia che si dissolve nella nebbia,

a intrecciar una gotica architettura

di lacrime, e ricordi chiusi in gabbia;

 

mentre i lampioni ricamano la pioggia,

anelli d’acqua in argentea miniatura,

in una lingua di fuoco che dardeggia

io respiro parole, dal tempo congelate.

 

E il canto dell’upupa, ai margini d’un campo,

con il suo dedalo di atmosfere accorate,

solingo tinge la mia tenebra d’un lampo.

 

 

*Versi ricevuti direttamente da giancarlo fattori 2013

** Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.vip.it/clima-scomparsa-nebbia/

Carlos Sanchez… pensiero invernale

untitledNieva
Dejé de mirar por la ventana por el tercer ojo de la casa derretí la tanta nieve sobre las llamas del hogar encendí la luz en pleno día y me puse a dibujar en el papel extrañas palabras. El ruido del quitanieves que despejaba la calle me distrajo de este otoño de invierno repentino. Conté los años con los dedos del pie para hacer más lento el resultado. Sonreí a la vida vivida sin dolor sin añoranzas en esta soledad que es casi un pecado original. Pensé en vos porqué me sobraba tiempo y volví a garabatear en el papel que parecía nieve.
Folignano City, noviembre 2013
Nevica
Smisi di guardare per la finestra per il terzo occhio della casa sciolsi la tanta neve sulle fiamme del camino accesi la luce in pieno giorno e mi misi a disegnare nella carta strane parole. Il rumore dello spazzaneve che sgombrava la strada mi distrasse di questo autunno di inverno repentino. Contai gli anni sulle dita del piede per fare più lento il risultato. Sorrisi alla vita vissuta senza dolore senza nostalgie in questa solitudine che è quasi un peccato originale. Pensai a te perché mi avanzava tempo e tornai a scarabocchiare nella carta che sembrava neve.
GUERRA E PACE di: Carlos Sanchez
**Scritto e foto ricevuti direttamente dall’Autore tramite social-network

“Il pianto di un’Isola” di Giovanna Mulas

IL PIANTO DI UN’ ISOLA

di

Giovanna Mulas

201311200940-800-sardegna_alluvione_fotoansa“…L’immensa onda di acqua e detriti giunse, in un rombo furioso, a ingoiare terra e cristiani

Ssssssssssssiiiiiissooscriistianooooooos… .

Passò la notte e passò un giorno di pioggia, prima dell’arrivo deisoccorsi, passarono ancora due notti prima che Elvira potesse rivedere ciò che restava della sua casa e della terra d’intorno. E Mama de sa Suferentzia cadde in ginocchio sul deserto di fango, pietre e legni, non un cadavere da piangere, e strappò il fazzoletto dai capelli e i capelli li strappò a ciocche e le ciocche le affidò al fango perché potesse inghiottirle come i figli suoi, e a Iddio ché potesse serbarle, battè i pugni sul cuore e allargò le braccia, crocifissa, il volto alto al cielo, sempre fiero, non una lacrima, non un sospiro, né più un urlo suo echeggiò. E così rimase, e rimase. E rimase. “

( Giovanna Mulas, Estratto da ‘Mater Doloris’, romanzo, 2002 )

Dal Blog ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2013/11/20/mama-de-sa-suferentzia/ In questi casi sappiamo quanto le parole possano essere inutili, perfino dannose, ma si desidera comunque esprimere la vicinanza alle famiglie duramente colpite dall’alluvione. Dopo la disperazione, solo dopo, che vengano rabbia e domande: perché il cedimento di una struttura e di chi le responsabilità, perché disabili e allettati lasciati soli, il perché dei soccorsi in ritardo o dei Non soccorsi. Ma ora solo rispetto, e pianto.

PREMIO SIRMIONE LUGANA ARTE & CULTURA 2013

Il prestigioso Premio Internazionale Arte e Cultura Sirmione Lugana 2013 e’ stato assegnato a Giovanna Mulas. Nella ristretta rosa dei candidati al Premio erano presenti, con la Mulas, l’attrice di teatro Lina Sastri, il cantautore Roberto Vecchioni, la cantante lirica Cecilia Gasdia, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, lo scrittore Mauro Corona, la Poetessa Alda Merini (in memoria).
“Riservato ad artisti”, scrive la causale della Giuria, “… che nel panorama nazionale siano riferimento non solo sotto il ristretto punto di vista artistico ma che con la loro personalità, impegno sociale e artistico, la loro creatività, lascino in continuazione impronte indelebili nel patrimonio culturale del nostro paese, diventandone essi stessi patrimonio.”.
L’annuncio ufficiale dell’assegnazione del Premio avverra’ il 23 c.m., in occasione della premiazione del Concorso Letterario Sirmione Lugana – CircumnavigArte.
Il Premio della Critica verrà consegnato alla Mulas durante serata a Tema.

*Articolo ricevuto direttamente da Ufficio stampa Isola Nera per Giovanna Mulas

**Foto postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.parmaonline.info/notizie/2013/11/20/sardegna-allerta-meteo-dopo-lalluvione_45300

 

Nuovi versi di Giancarlo Fattori

CHE TU SIA LA PIOGGIA
di
Giancarlo Fattori

imagesChe tu sia la pioggia, in cosmico fluire

t’accolgo, come pensiero che si muove lento,

sulla mia pelle, in un tiepido sgualcire

di emozioni intrecciate a guisa di vitigno,

di onde d’un mare intrepido e sgomento

ove riposa il mio cuore dentro a un sogno.

 

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori©2013

**Foto postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.cadoinpiedi.it/2012/01

dal blog di Rai news 24 “Poesia di Luigia Sorrentino” l’incipit del manifesto dinanimista e alcuni versi di Z. Ferrante

 

 

IL LAMPIONE

di

Zairo Ferrante

( dal libro: “I bisbigli di un’anima muta” – CSA-editrice 2011 – )

Tratta da: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/08/28/la-vostra-voce-zairo-ferrante/

blackmail_lampione.jpgPiazza: irta foresta di gente sgomenta.
Che incredula osserva
danzar dolce musica
dai tondi e vuoti
neri buchi d’ottone
e dai legni a fatica
dall’uomo soffiati.
Piovono applausi! Mentre
una grigia voce annuncia
una calda dolce nanna…
… e di nuovo la gente,
muta e sgomenta,
col pensiero si finge
nel lento sbuffare
dei freschi orchestrali…
… e Lui lì, in disparte,
che fissa la folla
mentre illumina l’orchestra.
Solo,
si chiede se qualch’occhio
per errore l’ha veduto.
Sospettoso
si domanda
sulle bocche bisbiglianti.
E quasi infastidito
dalla voce del soprano
resta lì,
fermo e vecchio a lavorare
in rima attesa col mattino
nel suo buio da sopportare.

*Come segno di gratitudine a Fioravante Serraino per avermi invogliato a cercare i miei miti.

Continua sul blog “Poesia di Luigia Sorrentino” di Rai news 24: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/0/28/la-vostra-voce-zairo-ferrante/

**Foto postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.nonsolocinema.com/Ricatto-di-Alfred-Hitchcock_11481.html

 

Conti con me stesso di Carlos Sanchez

carlos sanchez,pensieri,dinanimismo,inediti,ferrara,folignano,argentinaQuanto dolore mi produce che si asciughino i fiumi che taglino le montagne che si violenti i campi che imputridisca l’aria che si denudino i boschi che si estinguano le fiere che si inventino le guerre che se muoia di fame in questa gran ricchezza che si canti al progresso. Quanto dolore mi produce tanti discorsi eloquenti tante parole intelligenti tanta indignazione eterea tanta denuncia sterile. Quanto dolore mi produce essere un uomo piccolo in questo gran disastro.

Folignano City, 2013


Cuentas conmigo mismo Cuánto dolor me causa que se sequen los ríos que corten las montañas que se violente los campos que se pudra el aire que se desnuden los bosques que se extingan las fieras que se inventen las guerras que se muera de hambre en esta gran riqueza. que se cante al progreso. Cuánto dolor me causa tantos discursos elocuentes tantas palabras inteligentes tanta indignación etérea tanta denuncia estéril. Cuánto dolor me causa ser un hombre pequeño en este gran desastre.

GUERRA E PACE
 
*Scritto ricevuto direttamente dall’Autore tramite Social Network
 
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