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Poesie di Roby Guerra sul sisma emiliano del 2012 in Gramsci 2017…

Gramsci 2017 ebook  armando editorePoesie di Roby Guerra sul sisma emiliano del 2012 in Gramsci 2017…

Info Roby Guerra wikipedia

http://www.amazon.com/Gramsci-Italian-Edition-Roberto-Guerra-ebook/dp/B00N7T7XG0

Nel recentissimo Gramsci 2017… di Roberto o Roby Guerra, futurista ferrarese, edizioni Armando, Roma, eBook, revisione del progressismo storico italiano, da Gramsci a Berlinguer, Pasolini, Cacciari, Matteo Renzi ecc. , “Ripercorrendo le tappe della storia politica italiana del primo Novecento, Roberto Guerra riflette sull’attuale crisi culturale e sulla possibile rinascita, nel nostro Paese, nell’era di Internet, di una sinistra realmente democratica associata al Futurismo. Chiudono il libro, caratterizzato da uno stile inconsueto e personale, una serie di interviste” (a Giuseppe Manias Biblioteca Gramsciana Ales), Sandro Giovannini (Scuola romana di filosofia politica), a Graziano Cecchini e al poeta Zairo Ferrante e di Luca Siniscalco – Circolo Antares-Milano all’autore) “ una raccolta di poesie che l’autore ha voluto dedicare al terremoto emiliano del 2012”. Ovvero Chip Chip Microchip, con “Fiori della Scienza”, prima raccolta in assoluto del poeta-futurologo (1983) e – in particolare un poemetto dedicato sempre a Gramsci e al terremoto emiliano del 2012. Una delle poesie vinse già in tempo reale, nel 2012 un premio on line curato dalla stessa Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano), luogo natale di Gramsci, ovvero:

 

MICRO-CANTO DI UN USIGNOLO ELECTRO (DALLA TERRA ROSSA)

Le ceneri al formaggio doc

dal quaternario

quartina in libertà

sbocciano come zampilli

nanovulcani impazziti

nella MadreTerra rossa

di futuro e aurora del mondo nuovo

perduto e dissolvenza del radioso raggio

ma neppure un Sole femmina cassandra!

Chip Chip l’usignolo dell’ottobre

in blusa gialla

horror microchip

sublime vezzoso volo

l’usignolo del maggio

fatale 2012

rave della solitudine

il sogno banale popolare

dell’Isola felice

senza Scosse

mutazione delle ceneri

in vagiti di Quiete senza tempeste di panico

riflesso il dio minore del flauto

e dei belati a pastello

di un Giotto a 3D

di pelle e sangue nuovamente pulsante

Perfida Madre Natura

ma specchio

tra fango padano e silicio a 360° marino

della preistoria differenza

tra pre-visioni del domani

in versi sbarrati

e allucinazioni degli amici del popolo

in piedistalli sempre maleodoranti

d’argilla sempre al quadrato da abbattere

Verso l’im-possibile

Verso l’im-probabile

Umanomoto!

SOFTWARE/Sommario
COLLAUDI
Nota da Nuova Sardegna: Da Marinetti a Guerra, sguardi sul futurismo
Nota da Literary : Gramsci e il 2000… di Emilio Diedo
Nota da Salerno Magazine: ….Riflessioni su Antonio Gramsci: di Marcello Francolini
Nota da Il Tempo La Storia : Gramsci, il futurismo, il web… : di Roberto Bonuglia
PREMESSA DELL’AUTORE
Gramsci vs. la vulgata… (per una sinistra futura)
GRAMSCI 2017. Dopo Berlinguer… Renzi, Grillo: per una sinistra italiana nell’era di Internet
Per una futuristica umana
Reich e i figli del futuro
Baudrillard e l’età virtuale
Fromm e la macchina umanista
Marcuse contro il sessantotto
Delouze-Guattari e la rivoluzione informatica
Futurismo e politica
Marx futurologo
Clonare Marinetti
Clonare Majakowskij
Il nuovo futuro progressista
La post-filosofia futurista
Ritorno al futuro
Generazione sovversiva 2.0
Massimo Cacciari: Oltre la sinistra
Gramsci e i media
Sanguineti e Gramsci on line
Gramsci e il futurismo sociale: una storia indicibile?
Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer
Manifesto per Matteo Renzi
Beppe Grillo e il partito del web
Lotta amata per il futurismo: Netgeneration! Rottamatori, Antipolitici, Pirati
Pasolini ad futurum
Paperino e l’automazione
Oscar Wilde e l’Anima dell’Uomo sotto il Net-socialismo
APPENDICE 1 – GRAMSCI E IL DUEMILA
Intervista a Giuseppe Manias, Gramsci 2.0: di Roby Guerra
Intervista a Graziano Cecchini, Marinetti e Gramsci: di Roby Guerra
Intervista a Sandro Giovannini, Urfuturismo e tradizione 2.0: di Roby Guerra
Nota di Zairo Ferrante: Morte per indifferenza
Nota di Antonio Saccoccio: Anarchismo (e futurismo) per Renzo Novatore
Intervista a Roby Guerra, La sfida 2.0 alle stelle: di Luca Siniscalco
APPENDICE 2 – CHIP CHIP MICROCHIP (Antonio Gramsci tribute, poesie) di Roby Guerra
NOTA SULL’AUTORE
BIBLIOGRAFIA minima

SONETTO N°5 di Giancarlo Fattori

SONETTO N°5

di Giancarlo Fattori

 

Beethoven Sinfonia 5

Beethoven Sinfonia 5

Gli occhi mi chiude, questo dolce sonno:

per pochi istanti né lacrime né pena

sembrano uscir da turgida catena

che il cuore stringe in invernale affanno.

 

E pioggia e fango e lacrima consuma

il mio cammino tra gl’incantati regni,

come tra grandini volteggia una piuma;

 

e il fato, a volte, intarsia i suoi disegni

del volto tuo, splendente come schiuma,

nell’aura arcana di boschi antichi e legni.

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori ©2014

**Foto spartito V sinfonia di Beethoven postato dalla redazione liberamente tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sinfonia_n._5_(Beethoven)

Il dinanimismo presenta Maria Grazia Cicala con la sua poetica del e nel design ( … e dissertazione sulle foto di Tokujin Yoshioka e dello studio “GumDesign” )

La poesia nel Design

(di Maria Grazia Cicala)

– Consigli per godersi appieno l’articolo : cliccare sulle foto e ingrandirle!!! –

 

“Sia compito dell’artista trovare il significato poetico delle cose” (Anish Kapoor)

 

Poesia visiva, progettazione fiabesca e barocca, dilatazione labirintica degli spazi e delle sensazioni

Designer che si distinguono per la dimensione organica, emozionale e individuale della propria ricerca, che privilegiano suggestioni psicologiche, materiche e sensoriali rispetto a un design e un’architettura più razionali. La razionalità colpisce la mente, i valori e le emozioni vere invece colpiscono il cuore. Le emozioni influenzano in ogni momento il nostro modo di agire e di pensare, condizionando il nostro comportamento. Qualunque cosa facciamo o pensiamo è permeata dalle emozioni, le quali sono inseparabili dal processo cognitivo. Le emozioni modificano anche il modo in cui ci occupiamo e ci relazioniamo con gli oggetti.

(FOTO01) Stupire ed emozionare per rendere eterno un progetto nel tempo: Tokujin Yoshioka è uno dei designer più abili nell’emozionare e lo fa manipolando la materia con una poetica che affonda le radici nella tradizione giapponese e nella sua collaborazione con Shiro Kuramata e Issey Miyake. Ha fatto parlare di sé per le sue installazioni evocative di fenomeni naturali. Valorizza i materiali sovvertendone l’uso riproducendo con capacità visionaria: nebbie, piogge, vento, aurore, acqua, nuvole e raggi di sole. Il suo lavoro è figurativo e simbolico, grande esploratore e reinventore della materia. Il suo è un lavoro iconografico, simile alla scrittura giapponese. (FOTO02) – (FOTO05)

FOTO01

FOTO01

Crystalized pieces rappresenta una collezione onirica di oggetti in cristallo frutto di un’indagine sulla dipendenza reciproca che esiste tra i ricordi umani e i fenomeni naturali. Usando questo concetto come sua ispirazione creativa, cerca di creare un nuovo ritratto della natura, colpendo

 

FOTO02

FOTO02

l’immaginazione dello spettatore. I pezzi assumono la casualità e l’imprevedibilità della natura ed esprimono un livello di bellezza che supera l’immaginazione umana. Le sue creazioni, solo in apparenza semplici, sono il risultato di un preciso fervore mentale teso a trasferire in un prodotto finito, una primordiale intuizione poetica. E’ così che le sue creazioni ci comunicano qualcosa di inatteso, seducente e meraviglioso. (FOTO03)

FOTO03

FOTO03

Rainbow Church è un’installazione ad alto effetto scenografico che gioca con prismi di luce per creare uno spazio vuoto pervaso solo dai raggi di arcobaleno. L’effetto è realizzato grazie all’utilizzo di una vetrata di 8 metri, composta da 500 prismi di cristallo. Il visitatore è coinvolto in un sentimento di contemplazione profondo e meditativo. L’ispirazione ha come riferimento la Chapelle du Rosaire a Vence, progettata e decorata da Matisse, famosa per le sue vetrate, piene di luce e colore. (FOTO04)

FOTO04

FOTO04

Tokujin Yoshioka con PRISM table cattura scorci del visibile trasformandoli in un nuovo sublime che accende la percezione dell’invisibile e scatena l’immaginazione. Con PRISM, fa sì che il visitatore-osservatore possa specchiarsi e nello stesso momento riflettere la sua immagine intorno. Quasi un’aprire una connessione specchio/anima! Lo specchio, incarna una valenza negativa o positiva secondo i casi: in esso ci si perde e ci si riconosce, si scopre ciò che è fugace (la bellezza) e si intuisce ciò che è eterno (l’essere), si distingue il dissimile dal simile. (FOTO06)

FOTO05

FOTO05

 

 

 

 

 

FOTO06

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Un mondo altamente poetico quello delle Trasparenze…e di atmosfere rarefatte… (FOTO07)

FOTO07

FOTO07

 

Dinamicità, trasformabilità versatilità, ironia, gioco, sono le caratteristiche comuni a tutti i progetti dello studio GumDesign. La ricerca è sui nessi inusuali fra alto artigianato, cultura materiale e contemporaneità puntando, in particolare, su materiali di grande tradizione, ma superati: argento, rame, marmo, alabastro, ghisa, ceramica, cristallo.

“Il primo momento creativo, dipende dal sogno…il sogno, attraverso un disegno che possa essere coinvolgente e comprensibile; è molto importante saper coinvolgere emotivamente, progettare e sognare procedono insieme; immaginare ideare inventare creare qualcosa di nuovo implica una tensione emotiva che altro non è che sogno! e rimane il sogno di ogni designer ideare un oggetto che possa creare un rapporto privilegiato ed emozionale!” (Gumdesign)

 

OGGETTI AUTONOMI: paesaggi evanescenti inconsapevolmente sensibili. Gli oggetti, mettono in evidenza il loro lato poetico, in una condizione solo apparentemente inanimata. Sono “oggetti autonomi” che nascono in modo spontaneo, come idee e immagini che solo in un secondo tempo prendono forma, in una visione platonica del processo creativo. Quasi per magia escono da corpi e menti, raccontano storie di coinvolgimento ed emozione, ricercano il punto di contatto con l’umano. (FOTO08) – (FOTO09)

FOTO08

FOTO08

 

Il tema del “sogno” viene affrontato osservando il processo onirico, la successione di strati ed episodi in Strati temporali. Il momento legato all’etereo e all’anima, leggero e lontano dalla materia, viene affrontato per successione di strati e di episodi scollegati tra loro in apparenza ma che sono rielaborati in modo da farne una storia: l’Oggetto.

FOTO09

FOTO09

Il Sogno è il legante la stratificazione le storie, l’atto costruttivo è dato dall’unione degli scarti di lavorazione del marmo: contrapporre alla leggerezza del sogno la pesantezza dell’Oggetto, un sasso. Esso è l’elemento costitutivo del fiume, arrotondato e levigato dal tempo e dall’azione dell’acqua; si collega formalmente a questa ricostruzione onirica per strati temporali e definisce la nuova serie di oggetti, da vaso a contenitore, da centro tavola a portafrutta e portaoggetti. (FOTO10)

FOTO10

FOTO10

Il paesaggio della tavola come visione pittorica traslata nella terza dimensione che ritrae oggetti inanimati: SOGGETTI SMARRITI, bottiglie, ciotole, centro tavola che composti diventano i veri attori della scena. Un paesaggio che si trasforma fisicamente in figura umana, veicolo di analisi e comunicazione dell’interiorità. Una figura femminile, reinterpretazione delle “kokeshi”, bambole giapponesi che venivano donate come segno di buon auspicio. (FOTO11) – (FOTO12)

FOTO11

FOTO11

Prodotti multisensoriali, che raccontano una storia e lavorano più sulla poetica delle cose che sull’estetica delle forme, questo il loro fascino questo il mondo di GumDesign! (FOTO13)

 

 

FOTO12

FOTO12

 

 

 

 

 

 

FOTO13

FOTO13

La vera nuova sfida di oggi, è riuscire a raccontare tanto con poco, lavorando di più sulla poetica delle cose che sull’estetica delle forme e ottenendo spazi che dialoghino con l’ospite. Penso dunque al Design come all’arte di comunicare attraverso gli oggetti. Comunicare un’emozione, attraverso quegli stimoli che insieme compongono il prodotto: la forma, il colore, le finiture, la funzione, il suono, il profumo e l’immagine.

 

Poesia e Sogno…la scelta di fondo creativa dei due Designer.

*Articolo e Foto ricevute direttamente da Maria Grazia Cicala tramite e-mail e pertanto tutti i diritti restano di proprietà degli Autori.

Ipazia D’Alessandria… di Giancarlo Fattori

IPAZIA D’ALESSANDRIA

di

Giancarlo Fattori

Hypatia_portraitScorticare il pensiero, il corpo a brandelli,
spalmarne il sangue sulle mie labbra smorte,
usarti le chiome per farne flagelli

è gesto d’amore tra le fiamme contorte
dei libri che ardono come grandi lapilli,
dell’afrore lasciato di polvere e morte.

Inalare gli odori delle carni bruciate
come fossero droga, oh Ipazia adorata:
che non furono gli occhi, ma parole inchiodate

alla mia mente in volo -una vela gonfiata-
e che dentro i silenzi delle lande sognate
mi risuonano ancora come anima alata.

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori, ©2013

**Foto Ipazia Di Alessandria postata dalla redazione e liberamente tratta da da: http://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia

Il dinanimismo presenta i versi del giovanissimo Pietro Mallegni…

Preludio in tristezza maggiore

di

Pietro Mallegni

0673Ogni alba, che hai visto,
ha segnato piano il tuo tempo,
ma perfetta, ha elogiato
il tuo giorno, con tutti i tramonti.

Possa capire quanto sia
inutile contare i minuti,
i secondi e le vite.

Siano fissi gli occhi al cielo,
fino a vecchi diventare,
per vedere se la notte,
ancora una volta, scompare.

Torna il sole, il buio passa,
il tempo conta, l’aria stanca
e di noi nessuno sentirà mai
la mancanza.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite e-mail… scopri l’opera prima del giovanissimo Autore, solo 19enne: http://www.delbucchia.it/libro.php?c=482

**Foto liberamente tratta da: http://www.delbucchia.it/libro.php?c=482

Milena Petrarca: trilogia di Poesie-dipinte ( Parte terza )

POESIA DIPINTA n3
Pensiero insistente,,,
di 
Milena Petrarca
1Donna della verità
Pensiero insistente
Smpre presente
Nella tua mente
Per un mondo
Privo di bellezza
Mentale senza un cuore
Che fa battere l’universo
Sempre più assente
Nella sua essenza
Tu donna fai palptare
Un cuore di farfalle
Che segnano
La tua libertà.
*Versi e foto quadro ricevuti direttamente dall’Artista Milena Petrarca che ne detiene tutti i diritti

Anche gli Angeli ascoltano… ( piccolo omaggio a Rilke ).

L’UMILTA’
 
 di Zairo Ferrante
(Inedito)
 
225px-GabrieleAngelo bianco che vesti
 
gli abiti degli umili.
 
E – coll’ali fulminee
 
color di nebbia
 
e lacrime neve
 
di brina, celanti
 
diamanti eptagonali –
 
spargi per il mondo
 
il tuo splendore.
 
 
 
Io ti prego.
 
 
 
Dona a me le briciole
 
della tua candida Umiltà.
 
 
 
Fa che la mia bocca non si riempia d’oro e alloro
 
quando celebra il mio percorso.
 
 
 
Donami la semplicità
 
nel narrare la mia vita.
 
 
 
E che mai possa io parlar
 
con ghigno spavaldo
 
all’uomo mio compagno.
 
 
 
Questo io ti chiedo.
 
 
 
E con queste poche
 
e semplici parole,
 
secche come rami
 
ma di nuove rose,
 
mi nascondo, tacito
 
e furtivo, nell’ infinita
 
ed umil Tua Bontà.
**Foto quadro: Arcangelo Gabriele. Josè Camaròn Bononat. Sec XVIII, liberamente tratta da http://it.m.wikipedia.org/wiki/Arcangelo_Gabriele

 

Da Beppe Costa… un Ponte

IL PONTE

DI

BEPPE COSTA

10455368_522327351200584_5374913422218785114_nArriverai ancora

io in attesa

nessun perdente

 

si coprirà

d’applausi la platea

i tuoni

si muteranno in suoni

la musica

ti coprirà i seni,

le gambe e i violini

copriranno quel tetto opprimente

ch’appariva

appena un mese fa

 

Sarò direttore d’orchestra

“per te”

 

Un ponte teso

di triste memoria

a uccidere inganni

 

Sarà libero il tempo

tempo giusto e sano

nell’averti vicina

come fossi

unico lavoro per me

 

Dagli occhi

compariranno

nuvole sagge

e il cielo resterà inquieto

nel temuto abbandono

 

Torneremo ai libri

alle lettere

senza conti

e tempi imprevisti

d’altre assenze

 

Ti coprirò le mani

d’acqua libera di mare tracce

 

come fossi io

ad avere ucciso

quella morte che incombe

e non si rassegna

all’inganno breve

di così breve esistenza

 

Sarò ancora

il tuo maestro di danza

come avere

le tue chiavi di casa

e catene di fiori

per non

rivederti partire

*Per vedere il video: beppe costa:”il ponte”, musica: René Aubry, video: Stefania Battistella: https://www.youtube.com/watch?v=5uB9JEeoCrI&feature=youtu.be

**Versi pubblicati dalla redazione del blog con il consenso del Poeta Beppe Costa

 

Milena Petrarca: trilogia di poesie-dipinte ( Parte seconda ).

 Poesia dipinta n2
Intramontabile sole della vita…
di
Milena Petrarca
unnamedTu donna difendi
Con ardore
La tua libertà
Unica è
La tua volontà
Di creare
La gioia di vivere
Ti distingue
Queell’immenso
Sentimento
Che ti fa forte
Davanti agli ostacoli
Più insormontabili
Tu testarda instancabile
Rispondi al richiamo
Della lotta che ti pervade
E ti fa grande
Intramontabile Sole della vita.
*Versi e foto quadro ricevuti direttamente dall’Artista Milena Petrarca che ne detiene tutti i diritti.

Carlos Sanchez e il suo impaccio… poetico

Questo impaccio mio 

A Cecilia Sánchez

41JHDVR9TkL._SX200_Se un’altra volta tornassi ad interrogarmi
io ti risponderò nella stessa maniera
forse farei gesti come di non capire:
ti chiederei di ripetere la domanda.
Non ho certezze da confermarti adesso
a stento una manciata di parole appassite
ordinate dall’azzardo della memoria:
rami di un bosco di alberi pietrificati.
Ho avuto una volta una vita casta per osare
che adesso certamente per nulla rimpiango
e che senza superbia tornerei a ripetere
come quel lucido poema di Kavafis;
alcuni muscoli dilatati per il fervore
in una somma di esercizi inutili
un ritratto della signora speranza
un poco assonnata fra le mie braccia.
Si rilego l’elenco pochi rispondono all’appello
le battaglie hanno prodotto infinite stragi
e se controllo le voci del bilancio
le cifre si comportano come formiche
arrampicandosi sulle toppe dell’anima.
Ti chiedo perdono per questo mio impaccio:
potresti provare a ripetere la domanda?

Di “Alta marea” Edizioni Quasar, Roma, 2005

Este empacho mío

A Cecilia Sánchez

Si otra vez volvieras a preguntarme 
yo te contestaría quizás de la misma manera 
haría gestos como de no entender:
te pediría que repitieras la pregunta.
No tengo certezas que confirmarte ahora 
apenas un puñado de palabras mustias 
ordenadas por el azar de la memoria:
ramas de un bosque de árboles petrificado.
He tenido una vez una vida casta para osar 
que ahora ciertamente para nada añoro
y que sin soberbia volvería a repetir 
como aquel lúcido poema de Kavafis;
algunos músculos dilatados por el fervor 
en una suma de ejercicios inútiles 
un retrato de la señora esperanza 
un tanto adormecida entre mis brazos.
Si releo el elenco poco responden al apelo 
las batallas han producido infinitos estragos 
y si controlo las voces del balance 
las cifras se comportan como hormigas 
trepándose sobre los parches del alma.
Te pido perdón por este empacho mío:
¿podrías probar a repetir la pregunta?

De “Alta Marea” Ediciones Quasar, Roma, 2005

*Versi ricevuti direttamente dall’autore tramite social network.

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