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Rosanna Affronte… versi per il dinanimismo!!!

 

  IL SENSO DEL CAMMINO
Di Rosanna Affronte ( Tutti i diritti riservati )

 speranza-300x267.jpgE mentre cala l’ombra
 avida di sole
 aleggia nell’attesa
 il senso del cammino,
stanca la bianca luna
ondeggia sulla neve
scavando rughe nel vento,
altalenanti tormenti
ingarbugliati nella rete,
la pioggia non tintinna più
si sbriciolano i dettagli,
si leva frammentata la speranza
chiudono lentamente gli orizzonti
 e alla luce di una fievole lanterna
 mi adagio sugli affanni degli anni.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.

**Foto postata dalla redazione e liberamente tratta da:http://www.frasiaforismi.com/aforismi/il-cammino-3/attachment/speranza-7/

Testardaggine di Carlos Sanchez

 

Testardaggine 

 

di

 

Carlos Sanchez

 

 

 

3903_Kopia-Kopia-7011.jpgDa grande ho imparato che gli uccelli volano guidati dalla necessità che gli amori si dissolvono nel vento del tempo che le rivoluzioni finiscono annegando nei fiumi della storia che l’eternità non dura. Ma non mi dispero continuo a cantare.

 

Folignano City, 2013

 


 

Tozudez De grande aprendí que los pájaros vuelan guiados por la necesidad que los amores se disuelven en el viento del tiempo que las revoluciones terminan ahogándose en los ríos de la historia que la eternidad no dura. Pero no me desespero continúo a cantar.

 

GUERRA E PACE- scritto ricevuto direttamente dall’Autore tramite social-network –

*Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da:http://www.fotoplatforma.pl/it/cd/uccelli_in_volo/?foto=3903

Padroni e formiche: Giovanna Mulas contro il PecoraPensiero

PADRONI E FORMICHE

Giovanna Mulas

Prise_de_la_Bastille.jpgDiciamo che non c’e’ niente di meglio, per il padrone, di una generazione incolta e individualista; dara’ vita ad intere generazioni di incolti individualisti. Ingrassera’ con una patata anche se gli spetta, di diritto, il pranzo completo. Migliaia di formiche in ordinata fila tra un formicaio non scelto da loro e montagne di vomito
emesso da terzi, storicamente: colorati insetti gonfi di briciole vomitate da televisione e giornali del sistema con le quali si esprimono, avvalorano pseudo concetti dal vuoto a perdere. Quando e se le formiche escono dalla fila vengono violentate, schiacciate: eppure viene fatto, si dice, per il bene loro e delle altre formiche. Non c’e’ niente di meglio, per il padrone, di un popolo borioso, plagiato,
formattato inconsapevole: persuaso di sapere sputera’ su i germogli delle nuove idee, accettera’ di buon grado il controllo di ogni sua azione. Vorra’ vegetare e morire nello stesso luogo in cui e’ nato; non gl’importera’ di conoscere il mare, mai lo sfiorera’ la supposizione di poterlo attraversare, anche se vive in un’isola. Si accontentera’ di spezzare la schiena per una moneta, e di crepare sui
campi aridi: servira’ e ringraziera’ quel padrone che lo abbonisce presente (soffiandosi il naso) al suo funerale da mulo da soma. Si commuovera’, il popolo, per la preghiera del prete che, col padrone, siede a pranzo e a cena. In effetti, il nostro buon prete interpreta letteralmente il vento descritto da Cristo: “Soffia ove gli pare e nessuno puo’ dire da dove venga e dove vada” (Giovanni 3,8). Nulla e’ meglio, per il padrone, di un popolo ignorante: chi si rendera’ conto della profonda ignoranza del padrone? Fantoccio mosso da alti padroni.
Concordo con Shakespeare: siamo fatti di sogno, immaginazione: occhi e orecchi sono canali di trasmissione, adeguati oppure no, delle impressioni sensoriali. Solo nel cervello il mare e’ blu, l’arancia
profuma. E’ la qualita’ dell’immaginazione che puo’ rendere la merda centro dei sogni piu’ romantici. Forse il dolore nella sua sottigliezza, in quella sua lama che squarcia e divide, e’ l’unica verita’; epifania in grado di strappare il velo dagli occhi dell’uomo.
Il resto e’ vanita’, inganni dell’occhio, della mente. Per il popolo ignorante e’ vitale l’apparenza: la lavanda che nasconde il marcio e le pulci, il brillio, la superficialita’, la preghiera dimostrata: il manifestare di avere, il resto non conta. Continuino a glorificare, certi fantocci, l’ignoranza del popolo.

*Scritto ricevuto direttamente da Ufficio stampa Isola Nera per Giovanna Mulas

**Leggi da Giovanna Mulas, il Blog ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2013/10/07/padroni-formiche/

***Quadro “la presa della bastiglia” postata dalla redazione del blog e liberamente tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Prise_de_la_Bastille.jpg

L’UOMO CHE ……SORRIDE AL TEMPO di Fausta Dumano, una nuova amica del dinanimismo!!!

935887_588172394559539_1370893932_n.jpgE’ con immenso piacere che oggi presentiamo nella ” sez. collaboratori e sostenitori del dinanimismo ” un micro-racconto di Fausta Dumano, artista “sognatrice, viaggiatrice instancabile del corpo e della mente”

Oggi  pomeriggio l’ insognata camminava distratta, sempre in fuga da qualcuno, da qualcosa, sempre alla ricerca di qualcuno, di qualcosa,mentre masticava l’ ansia delle ansie con i vestiti sporchi di sabbia,quella sabbia che si frantuma dei suoi castelli , costruiti durante la notte, meno male che non fa l’ architetta…..altrimenti ogni mattina un crollo di edifici, distratta come è si è inciampata in un uomo, che procedeva nel senso contrario.L’uomo l’ ha guardata e”LE OFFRO UN CAFFè?????…….l’ INSOGNATA stava per dire no”ENGAGE”,MA INCREDIBILE IL TURBINIO COMBINATORIO………conosceva quell’uomo,l’ aveva smarrito nella corsa del tempo…..Si è fermata, lui ha presa per mano,guidandola nei luoghi invisibili della città, che sfuggono all’ occhio frenetico, mentre esplodeva una miscela deflagrante di odori,nello scoprire i nomi delle piante , che sprigionavano profumi.Un esperto non solo di archeologia,ma anche di botanica,il famoso archeologo,il topo di archivi, dal linguaggio aulico ed erudito,lontano dalla società dei consumi,che beve ancora la ”STREGA” non corre dietro al tempo con violenza, ma sorride al tempo…….Nel suo sorridere al tempo, si ferma ad aspettare i tempi dell’ insognata,la guida nei ricordi……quella noce mangiata insieme  sulle scale di una chiesa sconsacrata,la invita a schiacciare una noce, sforzo necessario per trovare il nucleo essenziale e nutriente per una sognatrice. Scompaginata nel tempo e nello spazio,l’ insognata piange, ma sorride nell’ osservare quell’ uomo che sorride al tempo,,,,che non ha fretta.Da quanto tempo l’ insognata non stava così bene con il suo dentro,,,,una noce, guscio duro e legnoso, un frutto gustoso, profumato e nel dentro quello che deve essere scoperto.Un macrocosmo che si nasconde nel microcosmo…..trovare il nucleo per rispondere ai problemi, per scoprire le qualità.La noce forma semicircolare divisa in due parti le sembra il suo cervello.Per incanto arriva nella notte di SAN GIOVANNI……le streghe che danzano ,gli antichi romani facevano piovere noci sugli sposi, noce simbolo di morte e di rigenerazione…….Non  corrrete……altrimenti non vi inciampate nell’ uomo che sorride al tempo e vi dona la noce……


Fausta Dumano,insegnante di lettere al liceo artistico di frosinone, ha pubblicato  diversi libri, tra cui ”un dritto e un rovescio”.
Vincitrice di alcuni concorsi letterari, tra cui i ”racconti di sabaudia” e il  premio lidia serenari.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.

IO, OLTRE… dispersioni di Rosanna Affronte

 

   nebbia.jpg IO,OLTRE

  DI

    Rosanna Affronte


Raccolgo essenze di ogni granello
e poi vagabondo negli abissi
porto memorie negli occhi della luna
e la malinconia nel profumo
di una rosa appassita,
solchi ineluttabili nei giorni di risacca
 velano i versi del tramonto
e dentro l’anima si annida la foschia.
Io che di quei vuoti nutro la speranza
Io che nell’invisibile mi adagio
Io che al disincanto mi disseto
Io che nel buio della notte
scavalco confini di un paese oltre
lì, dove un mondo lontano tace e nulla sente.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice (Tutti i diritti riservati )
Ulteriori notizie biografiche si possono avere accedendo al seguente link  http://blog.libero.it/CASADELVIANDANTE/view.php?nocache=1379861809 ( Blog personale dell’Autrice )

**Foto postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://digilander.libero.it/meteo_ercolano/nebbia.html

Il Pánta rhêi (πάντα ῥεῖ‎ ) di Carlos Sanchez…

488px-Hendrik_ter_Brugghen_-_Heraclitus.jpgDove andremo a finire? Tutto cambia cambiano gli scenari gli interpreti l’acqua del rubinetto è un’altra acqua i tuoi pensieri cambiano i suoi concetti cambiano le stazioni cambiano le speranze cambiano gli dei. Niente è uguale Si trasformano i passi i cammini le montagne le frontiere la pelle e il cuore di questa terra rotonda. Cambia l’universo gli uccelli, i bruchi l’impiegata delle poste i proprietari del bar cambiano i governi le guerre. Io cambio tu cambi egli cambia. E l’ingiustizia?



Dónde iremos a parar Todo cambia cambian los escenarios los interpretes el agua del grifo es otra agua tus pensamientos cambian sus conceptos cambian las estaciones cambian las esperanzas cambian los dioses. Nada es igual se trasforman los pasos los caminos las montañas las fronteras la piel y el corazón de esta tierra redonda. Cambia el universo los pájaros, las orugas la empleada de correos los propietarios del bar cambian los gobiernos las guerras. Yo cambio tú cambias él cambia. ¿Y la injusticia?


*Dal libro “Ricordati che non sai ricordare”Librati, Ascoli Piceno 2010, Autore: Carlos Sanchez


**Scritto ricevuto direttamente dall’Autore tramite social-network


***Quadro “Eraclito, olio su tavola di Hendrick ter Brugghen, 1628, Rijksmuseum” postato dalla redazione del blog e liberamente tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Eraclito

Parole senza titolo di Giancarlo Fattori…

SENZA TITOLO
di
Giancarlo Fattori, 2013
 

tempera su cartone.JPGDai detriti imbrattati dei tuoi lunghi silenzi

s’incatena il fardello , la vertigine nuova,

il tramonto, la prece, il rancore che cova

sotto ceneri antiche,  come fotoromanzi.

 

Il sopruso, la tomba, la lacrima smessa

d’una sgualcita veste, o disfatto giaciglio,

s’inoltra nel fuoco, nel gelido abbaglio

del mio cuore stanco che a stento s’ingrossa.

 

Trovala ancora un’alba migliore,

una ruggine bella di sogno e preghiera

che giaccia sul corpo d’un lontano errore;

 

tra eriche secche di aspra brughiera,

che accenda le labbra, un sorriso a brandelli,

un paesaggio scontroso di alberi brulli.


*Foto: dipinto dello stesso Autore, tempera su cartone.

**Versi e foto ricevuti direttamente dall’Autore

Il dinanimismo presenta una nuova Amica: Rosanna Affronte…

E’ con immenso piacere che nella sezione ” Collaboratori e Sostenitori del Dinanimismo” pubblichiamo ( pienamente in linea con il movimento dinanimista e per la prima volta ) due Poesie della scrittrice messinese Rosanna Affronte.

Ulteriori notizie biografiche si possono avere accedendo al seguente link  http://blog.libero.it/CASADELVIANDANTE/view.php?nocache=1379861809 ( Blog personale dell’Autrice )

 

 

 

POESIA è

di Rosanna Affronte

(Tutti i Diritti Riservati)

 

6535a0e405_5457704_med.jpgPaziente e senza età

è il tempo di chi scrive

fondali riemersi  nello stupore

di un viaggio oltre, nell’essenza

colta e smembrata, nel crepitio

che bagna il brivido di una stella,

confini di un ego che incrocia

con straripante pudore

stagioni danzanti sulle tegole

rammentando dettagli liquefatti

di un salice anelante.

Poesia è

il mondo che respira l’orizzonte

l’assordante alitare di un silenzio

il mare tracimante in un sorriso di luna

Poesia è

lo scandaglio di un senso

nella penombra di una nuvola

il lento lacrimare

nel caos di riluttanti agonie

Poesia è

un pensiero distratto

che langue frammenti

nel divenire di un arpeggio,

l’infinito che si inebria

nel fluire autunnale

di un borbottare d’anima.

 

 

 

 

    NUOVE VISIONI
di Rosanna Affronte

(Tutti i diritti riservati)

Riecheggia in lontananza
il pianto di una madre,
tempeste di ghiaccio
strattonano la mente
nella memoria di un brivido,
orme di pietre frantumate
tra le righe di un bianco foglio,
 ho perso ormai la rotta
di deserti abissali
e navigo sulle onde di una stella,
aride terre inghiottite
da un vortice di nuove visioni.
Oggi sorride il mio pezzo di cielo
 e canto anche nelle notti senza luna
veleggiando per strade innevate.

Andrò lontano
a ricamare foglie  ingiallite
a dipingere i sospiri del mare
e leggerò poesie al mondo
ascolterò sermoni di un saggio viandante
mi siederò all’ombra di un albero secolare
e dormirò sulle ali di una farfalla,
e a te
che nelle mie tenebre il cuore affondavi
ti giunga oggi questo mio splendido sole.


*Versi Ricevuti direttamente dall’Autrice.


 

 

La fine del mondo secondo il poeta argentino Carlos Sanchez… certco che può succedere.

swift-gamma-ray-lg.jpgCerto che può succedere

Se la poesia si stanca di andare
nei sotterfugi dell’amore
ed esce alla strada per comprovare
che l’amore non è personale
non è unidirezionale
e meno ancora eterno
in questa assoluta
mancanza di eternità
che ci circonda.
Se la poesia si prende un caffé
seduta col suo complice
col suo intermediario
se comprova
che nella finitezza
della sua esistenza in copia
sarà una vedova di carta
e non avrà più alito
solo cantori sconosciuti
che continueranno il suo mestiere.
Se smetterà di essere
l’alimento primordiale
gli occhi di una mente-cuore
la ragione di tanto dubbio
la felicità di tanto dolore.
Se la poesia si stanca e va.

Cierto que puede suceder

Si la poesía se cansa de andar
en los subterfugios del amor
y sale a la calle para comprobar
que el amor no es personal
no es unidireccional
y menos aún eterno
en esta absoluta
falta de eternidad
que nos rodea.
Si la poesía se toma un café
sentado con su cómplice
con su intermediario
si comprueba
que en la finitud
de su existencia en pareja
será una viuda de papel
y no tendrá más aliento
sólo cantores desconocidos
que continuaran su oficio.
Si dejará de ser
el alimento primordial
los ojos de una mente-corazón
la razón de tanta duda
la felicidad de tanto dolor.
Si la poesía se cansa y va.Visualizza altro

*Tratta da GUERRA E PACE di Carlos Sanchez e ricevuta dallo stesso autore tramite social-network.

**Foto supernova postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.climameteo24.com/astronomia/le-supernove/

Un grazie a Girolamo Melis che sempre ci invita a rassomigliarci… ( quando la Filosofia ammazza la Sapienza )

Come qualche volta accade tra gli Amici ( ma anche tra Mentore e discepolo ),  io e Giro, prorpio oggi, ci siamo “cercati”, abbiamo parlato e ci siamo guardati in faccia tramite un telefono. Abbiamo discusso di terra, di Madri e di nutella e, finita la conversazione, sono giunto alla conclusione che se la filosofia non è sempre al servizio della parola ( come spesso accade in rete e nei social network dove il filosofare è totalmente scollegato dal “discorso”) finisce per sopraffarla; ammazzando, così, il vero frutto della parola e del linguaggio, la Sapienza.

Di seguito, quindi, vi dono un esempio in cui la parola scagliata contro il filosofare si è trasformata non solo in Sapienza ma anche in libertà.

ZF

Estratto da: Orazione di Gorgia leontino intorno al rapimento di Elena

Traduzione di Angelo Teodoro Villa (1753)

uom_gorgia_giallo.JPGSiccome l’abbondar d’uomini di merito è cosa, che ad una Città conviene, la bellezza ad un corpo, all’anima la sapienza, la virtuosa condotta a un affare; cosi d’un’Orazione è tutto propria la verità. Né alcuna di queste cose può aver ornamento, che non sia di tali prerogative 407029_207932972624815_1020070753_a.jpgfornita. Egli è però giusto, che un Uomo, una Donna, un’Orazione, una Città, un affare onorati sieno, se degni d’encomio, e se non degni, ripresi. Poich’egual mancamento, ed eguale ignoranza è il riprendere le lodevoli cose, e ‘l lodar quelle, che meritano riprensione. Dovere pertanto d’un uomo è il parlare secondo la verità, e prendersela contra gli accusatori d’Elena, Donna di cui e la testimotianza de’ Poeti, che n’ebber contezza, e la celebrità del suo nome, rapportando le stragi per lei avvenute, costante han lasciato a’ posteri la memoria. Io però voglio una certa difesa introducendo nel mìo ragionamento, e far dall’accuse cessar chiunque ha di lei sinistro concetto, e i bugiardi riprensori indicare, e mostrando loro la verità liberargli dall’ignoranza, in cui vivono[…]

*Versione integrale consultabile: http://www.lentinionline.it/uom_gorgia_encomio_elena.htm

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