Browsing "COLLABORATORI E SOSTENITORI DEL DINANIMISMO"

Carlos Sanchez… segnali d’autunno

olive-moraiolo.pngSegnali

Questa brezza è di autunno
qualsiasi cosa dicano
a dispetto del sole
che stringe ancora i suoi denti.
Alcuni segni nel corpo
nella gente che ritorna.
L’olivo puntuale
ha notato il cambiamento
e matura in fretta i suoi frutti
i nidi del tetto
sono rimasti vuoti
le ocre in punte di piedi
camminano
per la campagna
per i boschi.
Così lentamente
vedo consumarsi
un altro pezzo
d’eternità.

Settembre – 2013

Señales

Esta brisa es de otoño
digan lo que digan
pese al sol
que aprieta aún sus dientes.
Algunas señales en el cuerpo
en la gente que vuelve.
El olivo puntual
ha notado el cambio
y madura de prisa sus frutos
los nidos del techo
han quedado vacíos
los ocres en puntas de pie
caminan por el campo
por los bosques.
Así lentamente
veo consumirse
otro pedazo
de eternidad.Visualizza altro

GUERRA E PACE di Carlos Sanchez.
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

DIO E’ MORTO? PROGRES E LA VOCE ECCITATA DELLE DEBUTTANTI IN LETTERATURA di Giovanna Mulas

800px-Girolamo_Savonarola_statue_-_Ferrara,_Italy.jpgDIO E’ MORTO?
PROGRES E LA VOCE ECCITATA DELLE DEBUTTANTI IN LETTERATURA

di Giovanna Mulas

Da sempre tollero poco l’esagitata ambizione, il soffio venefico sulla realtà, la seduzione del nulla, quel desiderare, ‘aspirare a’ che minimizza l’intellettualità dell’uomo. Da quando sfioro la menopausa poi, rivelo meno pazienza, non amo regalare pubblicità a chi non ne
merita. E da sempre ho preferito sottrarmi, con conoscenza illuminata da istinto primordiale, agli abusi della ragione. Insomma mi chiedo, dall’alto di questo mio carro di buone intenzioni -e anche stoltamente, saltuariamente scivolandone- come si può concedere troppo alla stoltezza, in questo nostro Oggi dove l’umanità corre verso la rovina a causa di ‘idealità’ contrarie alla vita. Umanità paurosa, e la paura è la vera maledizione dell’uomo… non è la fame che provoca la rivoluzione, ma il fatto che al gregge, mangiando, è venuto l’appetito. Popolo stanco dell’istinto, soddisfatto di sé e solo per
sé, in infiacchimento morale, isteria, senza scopo, da telecomando. E’ lapalissiano che quando un popolo tramonta, quando avvisa dileguarsi definitivamente ogni fiducia nel domani, quando radica nella coscienza
la sottomissione e l’ integrità del sottomesso come condizione primaria di sussistenza, quando il popolo presenta un’involuzione fisiologica, allora anche il Pastore di turno deve mutare. Il Mago degli Oppressi può farsi donna, che reggendo se stessa regge destini:
metafora di madre protettiva diventa sorniona, umile, moraleggia, esorta all’amore per l’amico ed il nemico, è una costruita cosmopolita con ansia da prestazione. Pure mi domando come rifaccia capolino, tra le righe, quella storica stupidità insita nella passione, con la quale
si congiura per annientare la passione stessa: la cura è la
castrazione, la disciplina di ogni idea. Solo castrando, si divinizza.
Vero è che mai, come oggi, si è attentato in modo così evidente alle conquiste della civiltà: democrazia, libertà, giustizia. Coi media controllati dall’imperialismo statunitense e dal sionismo israeliano, complici di crimini, di colpi di Stato, di rapina contro i popoli e le nazioni indipendenti, di artifici e inganni. Media a costruire
opinioni favorevoli anche ad una guerra; capaci di renderla, dopo aver conquistato l’opinione del Gregge, un evento banale. Tramite la stessa tipologia dei giornalini succitati, apprendiamo di ProgReS

Leggi il pezzo da Giovanna Mulas, il Blog ufficiale:

http://giovannamulas.baab.it/2013/08/30/dio-morto-progres-leccitata-voce-delle-debuttanti-letteratura/

*Articolo ricevuto direttamente da Ufficio Stampa Isola Nera per Giovanna Mulas.

**Foto di Girolamo Savonarola, postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Girolamo_Savonarola_statue_-_Ferrara,_Italy.JPG

Zairo Ferrante e il Dinanimismo sul primo blog di Poesia di Rai News 24 ideato e curato da Luigia Sorrentino

 

image02b72f.GIF



zairo ferrante,pubblicato,rai news 24,blog poesia,rai,luigia sorrentinoAlcune poesie di  Zairo Ferrante, una sua breve biografia e l’incipit del 1° manifesto del Dinanimismo ( movimento poetico/artistico ideato dallo stesso Autore )  sono state pubblicate su “Poesia, di Luigia Sorrentino” (link RAI news 24: http://poesia.blog.rainews24.it/ ),  il primo blog di Poesia della Rai, ideato e curato dalla stessa L. Sorrentino dal gennaio 2011.

…Il blog si è in breve tempo affermato come uno dei principali mezzi di divulgazione della Poesia, della Letteratura e delle Arti in generale, in Italia e all’estero. Il primo riconoscimento di tale attività divulgativa è arrivato nel luglio del 2011, quando è stato assegnato a Luigia Sorrentino il Premio “Prata” (Premio Donna, Cultura e Comunicazione”…

L’intero articolo relativo a Zairo Ferrante può essere letto accedendo al seguente link ( Blog “Poesia di Luigia Sorrenti ” RAI news 24 – sez. La vostra Voce -: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/08/28/la-vostra-voce-zairo-ferrante/

“Probabilmente anche questo è Amore”… secondo Giancarlo Fattori…

L’AMORE PROBABILMENTE

 

lupi.jpgForse è questione di fumo, di macerie,

del tuo profilo disegnato tra le barricate,

trascinare le catene sulle strade lastricate

di storia, del rosato granito delle miserie.

È, negli occhi, l’inverno, il gelido respiro

che si annida tra le pliche di immobili fossati,

la ragnatela che brucia, affatica ogni sospiro:

come danzare, incoscienti, su silenti campi minati.

E punto in silenzio, nel tramonto, il fucile,

lo stormir di querce, il timore che schermisce,

nutrire il sole, il dolore che l’anima ferisce,

per ritrovarmi solo, i piedi nudi nel fienile.

Mi sembri stupita, dando fuoco ai tuoi capelli,

del bisogno che ho di spargere benzina,

di coprire il vuoto con ruvide, umide pelli,

coi cori arcani nel clamor d’una mattina.

Giancarlo Fattori


**Versi ricevuti direttamente dall’Autore.

***Foto “lupi d’inverno” postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.vergerio.it/arte5.html

ELIANA FARINON e la sua emozionante interpretazione di: “Ti scrivo” – versi di Zairo Ferrante liberamente ispirati dall’omonimo componimento di G.Allevi –

 versione n° 1:

*VIDEO TRATTO DA: http://www.youtube.com/watch?v=gTrKVD_nE5k


versione n° 2: http://www.youtube.com/watch?v=y8w9i8JQAzA

 

untitled.pngELIANA FARINON LAZZARINO:

la trovi al seguente link http://www.trovalavoce.it/ita/88-farinoneliana.html

ma di seguito puoi scoprire qualcosa in più su di Lei…

Curriculum

 

Dizione e recitazione a Vicenza con Renato Stanisci.
Seminari, laboratori, teatro amatoriale a Vicenza e Torino.

Lavori realizzati

 
Conduzione radiofonica per dieci anni – quattro ore in diretta – cinque giorni la settimana. Redazione e lettura notiziari, rubriche, programmi con ospiti, realizzazione spot pubblicitari, intrattenimento.

Collaborazioni

 
Spot e comunicati radiofonici. Voce narrante in documentari, doppiaggio.
Reading di poesia. Presentazione eventi, figurazioni speciali.
Ho preparato un paio di giornalisti migliorando l’efficacia della loro comunicazione.
 

Caratteri

 
Dialetto veneto.
Canto.

 

– Parole Nate da Note – “Ti scrivo” di Zairo Ferrante liberamente ispirata dalla Musica di Giovanni Allevi

zairo ferrante,versi,inediti,parole,musica,ti scrivo,giovanni allevi*TI SCRIVO

inedito

di

Zairo Ferrante

( ATTENZIONE!!! Prima di leggere avvia il video che trovi alla fine del post )

 

Ti scrivo, ora dolcemente in silenzio,

mentre parto da solo su strade folte, di foglie,

che verdi smeraldo sventolano

– fazzoletti in stazioni affollate –


e io ti scrivo, ora.


E ti accarezzo piano, quando il sole

bacia il seno di donne distese da secoli

su letti di grano, ancor belle, e dolci, e leggere.

 

Io ti scrivo, adesso.


Quando il vento spinge batuffoli di cotone

grandi come case, palazzi e torri a mezz’aria,

sospese nell’azzurro velo di un ricordo.


Io, per questo, qui ti scrivo.

 

E sfioro forte dadi bianchi e neri

come acqua che scivola su facce giovani

e fresche, brillando alla luce d’un tramonto.

E son stelle calde e rosse, queste note che

danzano alla luna, ormai quasi alta nel cielo

a scandire le ore che sono passate, mentre

io, folle corridore felice, ti (de)scrivevo

e i secoli trascorsi disperatamente a cercarti

prima ch’io d’improvviso t’incontrassi.

 

Ed ecco… volando negli anfratti della mia testa,

disteso su volteggianti gabbiani che virano acuti

bagnati dalla rugiada che cade tiepida dal mare al cielo,

io ancora ti scrivo e ti dico…:“adesso dormi,

che domani è già con noi”, mentre con la mano,

che brancola e s’aggrappa dolce alla vita,

calo il sipario, zitto e geloso perfino

di questa notte che per qualche ora ancora

avida, tra le sue braccia, t’accoglierà cullandoti.

 

Zairo Ferrante

 

13 Luglio 2013

 

 

 

*Versi liberamente ispirati da “ Ti scrivo”, brano composto dal Maestro Giovanni Allevi – album: No Concept ( 2005, Ricordi ) – di seguito ascolta brano –

**Versi tratti da: http://zairoferrante.xoom.it/virgiliowizard/poesie-di-zairo?SESSd6972d0e1a61b1b336f558b230c178a2=692f6071b8d07a10f620bc3f2dee5615


“Memorie d’infanzia” di Carlos Sanchez…

Nessuna somiglianza

di

Carlos Sanchez

untitled.pngNacqui un 24 di dicembre
del quale conservo poca memoria
piansi il necessario
mi raccontarono
era migliore risparmiare forze
non drammatizzare
per essere in questo mondo.
Faceva caldo
appena cominciato l’estate
cantavano le cicale.
Antonio disegno un poema
in quel quaderno
adesso giallastro
che conservo.
Fu un Natale speciale
per la casa dei Sánchez
eravamo molto lontani da Betlemme
molto vicino alla stazione del treno
di Villa Pueyrredón
a Buenos Aires.

Ningún parecido

Nací un 24 de diciembre
del cual guardo poca memoria
lloré lo necesario
me contaron
era mejor ahorrar quizás
no dramatizar
por estar en este mundo.
Hacía calor
apenas comenzado el verano
cantaban las cigarras.
Antonio dibujo un poema
en ese cuaderno
ahora amarillento
que conservo.
Fue una Navidad especial
para la casa de los Sánchez
estábamos muy lejos de Belén
muy cerca de la estación del tren
de Villa Pueyrredón
en Buenos Aires.

*Versi, foto e traduzione ricevuti direttamente dall’Autore tramite Social Network.

Variazioni sul tema… poetico – Giancarlo Fattori”

VARIAZIONE SUL TEMA

«DESERTO DI MALINCONIA»

di

Giancarlo Fattori

 

vvv(1).jpgVorrei,

d’un oceano,

avere le profondità,

scandagliare,

a mani nude,

quell’oscuro silenzio

che mi è casa,

amante, amico.

Vuote,

le mia dita,

col sangue arano

la terra su cui muoio,

nel vento

il cui soffio

bussa nel buio.

Portare il viaggio

a termine

è cosa dolorosa,

se il cielo è così bello

che fa male

a respirarlo.

Come una musica

nasce, poi muore,

così il suono

del tuo nome,

che fa pulsare

la terra

in un tremore

impercettibile.

Le tue mani,

nel sogno

che m’appare

assai stanco,

s’intrecciano

alle mie:

rami che dipanano,

in fitte ragnatele

si stendono

sul morbido tappeto

di questo deserto

di malinconia.


Giancarlo Fattori

su un’idea di Antonio Fornaro

©2013

*Versi e foto ricevuti direttamente dall’Autore.

Carlo Sanchez: “vizi ed altre virtù”

Bacco.jpgUn bicchiere di vino

di

Carlos Sanchez

Una corda senza nodo
un deserto senza sabbia
un duplicato
una palla da biliardo
che batte
una carezza senza mano
una resurrezione senza morte.
Così gli amici nuotano
nel mio bicchiere di vino.

Una copa de vino

Una cuerda sin nudo
un desierto sin arena
un duplicado
una bola de billar
que golpea
una caricia sin mano
una resurrección sin muerte.
Así los amigos nadan
en mi copa de vino.

*Versi ricevuti direttamente dall’autore tramite social network.

**Quadro “Bacco” di Caravaggio liberamente postato dalla redazione e tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Bacco.jpg

SIGNORI, OGGI HO PERSO IL FILO

 

porta (magritte).jpgSIGNORI, OGGI HO PERSO IL FILO

di

Zairo Ferrante



 

Signori oggi, senza motivo, nel silenzio,

a voce alta, io vi dico: “ho perso il filo!”.

Sopra una nuvola color di rugiada

la strada ha trovato uno gnomo ghanese.

Uno scoiattolo rosa ha mangiato un’anguria

con un solo boccone ne ha staccato tre chili.

La parata è passata sotto la pianta di arance,

una scimmia e sbucata dal campo di prugne

sorridendo e strillando, come una mosca

ronzante, nel cielo turchino s’è tuffata spanciando.

Dalla sequoia gigante un lombrico è fuggito

quando sotto una panca una capra belante

s’è messa a gridare “viva le mamme, viva le nonne,

viva l’Italia bella come tutte le donne”.

Una talpa ruggente, avendola vista,

innervosita e infastidita, in piscina s’è buttata.

Nel frattempo, zitto zitto, un eschimese

venuto a vender cocco con gli schizzi

verdi e rossi di quell’acqua

il costume s’è inzuppato

e io disteso e senza fiato

tutto questo, per un poco, ho osservato

perdendo il filo, proprio quando,

vestito da pagliaccio come al circo con gli acrobati,

– a mio agio e pure arzillo, sembrando una bugia –

in questa vasca vera e pazza mi son catapultato.


ZF ( luglio 2013 )


*Foto quadro “La Porta” di Magritte postato liberamente dalla Radazione del blog.

**Video canzone: “Ahi Maria” di Rino Gaetano.



Pagine:«1...19202122232425...42»