Browsing "COLLABORATORI E SOSTENITORI DEL DINANIMISMO"

Poesia di Adriana Scanferla

 

99-un_parco_a_Berlino.jpgMENTRE BERLINO FELICE DANZAVA

di Adriana Scanferla

 

Scaturisco da te primavera

primizia di corolle che ammiccano

tra filamenti d’erba verde

Trasmigrata di terra in terra

fu la mia anima bambina

ma sempre l’intimo pensiero

mi fu fedele compagno di viaggio

L’anima chiedeva chiarezza

mentre il dubbio si insinuava feroce

 

Ho percorso quel tratto di storia

che strappò vincoli rafforzati

di casta e frantumò docilità di figlie

Noi insofferenti al mondo adulto

ci agghindavamo di fiori felici

e tuniche svolazzanti lambivano

i nostri impudichi piedi scalzi

 

Al ritmo del liberato canto oscillava

la Storia dell’uguaglianza e della pietà

Il futuro ci ammaliava con lampi

accecanti di bagliore e di speranza

Figli di povera gente e di signori

seduti insieme allo stesso desco

operai con studenti le nottate intere

per poi dividere all’alba il destino

 

Abbiamo azzardato troppo oltre

nella speranza del mondo nuovo

mentre Berlino felice danzava

strappato il velo di muro dagli occhi

Oh, misera illusione di chi solo allora

si affacciava alla luce del giorno!

 

Il dio denaro rese impotente

ogni umano religioso sentimento

e quando l’ira annebbiò la ragione

altri muri di sangue si alzarono

per meglio dividere e odiare

Dalle macerie di straziati grattacieli

resi tumuli di odio sbucarono

carri armati di pace e mitraglie

e cavalli di frisia e stampelle

 

Genia divina devastatrice

dominatrice della natura spenta

Dove si sono persi i nostri passi

allegri e i nostri canti di speranza?

Per leggere la biografia di Adriana Scanferla: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/14/versi-di-adriana-scanferla.html

Quadro: “un parco a Berlino” del pittore Stubing Robert: http://www.quantarte.com/

Poesia di MARCO NUZZO

mare%20400%20Tramonto.jpgMesmerizzami – di Marco Nuzzo


Allagami
d’onde asincroniche di te
terapia fondente
artici battiti d’anima vuota
mesmerizzata
dal canto silente
che celere calca l’accordo
su spiagge di sirena
invitante i sensi
a pervertirsi
nel blugrigio primordiale,
abissami,
affondami,
in dirompenti eco
tremule
di sussurrate voluttà,
grondami
in astemìa di parole
ardenti
come fuoco d’assenzio
dove profonda
permane la catarsi
e le tue labbra,
vellicanti
questo madido corpo
riaffiorano eclettiche
alla superficie
col cuore mio in mano,
dai fondali conquistato,
ipnotizzato.

Per leggere la biografia di Marco Nuzzo: http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2010/03/29/dizionario-biografico-autori-2-e-book-dinanimismo.html

Quadro: “Tramonto a largo” da  www.giorgiotore.com

VERSI DI SALVATORE FITTIPALDI

Nel senso che: di *S. Fittipaldi
**
s1618355371_152154_4841496.jpg
:Dans le sense que: diretta e [agevole:
quando (non) la riconosci: pura e [nuda:
creatura, creata, creabile:
quando la tiri fuori
dal fuoco del cratere, singola: la [parola:
tutta la vita avuta:
nel senso che ce n’est qu’un mot
se la metti prima d’ogni punto:
come condizione, marchio, sigillo:
o metti quella fresca, di fatto [giornaliero:
quand l’ usage du mot:
come causa: come effetto: come oggetto:
allora, forse, ci si deve tornare
dove già si è stati: vissuti e morti:
dentro l’utero della definizione:
dove tutto succede: dove tutto si muove
e rivive: e nasce e rinasce e poi muore:
per vivere, e ancora:

** “Crescere cioè discendere” quadro dell’artista Pinina Podestà proveniente del seguente link:  http://www.pininapodesta.it/home.html

*Pagina Facebook di S. Fittipaldi: http://www.facebook.com/photos.php?id=1618355371#!/profile.php?id=100000839894071&ref=ts

VERSI DI MONICA FONTI

 

013_quadro_paesaggio.jpgPOESIA SENZA TITOLO

di

Monica Fonti


Con labbra accese

la notte sognavamo

case di parole

e i nostri fulgori.

Pareva d’essere

dalle vette testimoni

di lente stagioni

e di gioiosi trastulli.

Poi

coi piedi freddi

scendemmo a valle

pigri nei corpi

e aridi nei sospiri.

Affondammo

nelle nostre visioni fasciate di follia

emarginati noi stessi

sotto ponti di cartone.

I nostri occhi di amanti

raggelavano

per paura di morire

senza resistere.

Per leggere la biografia di Monica fonti: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/11/biografie.html

Quadro reperito on-line dal sito dell’artista Giovanni Bianchini: http://www.giovannibianchini.it/

Versi di Mariacarmela Ribecco

 

IMMAGINE COPERTINA.JPGFalluja di Mariacarmela Ribecco

Le mura cadono, tra me e l’asfalto fatto di paura,
un uomo urla, tra i fucili che gli attraversano il petto,
la disperazione cresce, tra la rabbia e l’innocenza
Nelle braccia gli occhi spenti di mio figlio,
le sue piccole mani che cercano il mio viso,
le ferite che straziano l’amore di una madre,
… lo perdo, avvolto nel calore del mio petto
mentre il cuore si ferma, nell’ultimo respiro che lo lega a me.
Il silenzio è inferno con le luci del tramonto,
il respiro è dolore nel vedere ancora.
Urlo … alzando le mani al cielo, verso un Dio che non vedrò,
sopravvivo …  a l’odio nelle briciole di vita che mi restano,
la forza cede … tra gli aerei in volo sul nulla
nella città che ha smesso di vessare.
Resto sola, nella notte illuminata dalle bombe,
resto viva, tra il sangue di chi mi ha amato,
resto calma, perché la morte mi raggiunga in fretta.
Gli occhi sono spenti mentre ascolto i passi …
si avvicinano, mi circondano, mi afferrano …
… è l’illusione prima del dolore,
… prima di capire,
… prima di morire.

*Per leggere la biografia di M. Ribecco: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/11/biografie.html

VERSI DI ADRIANA SCANFERLA

 

GuernicaPicasso.jpgPICASSO – di Adriana Scanferla


Linee. S’innalzano, s’immergono

combaciano, coricate su un piano.

Curvano sinuosamente, s’involano

alle volute della pipa d’oppio.


Spazio, materia compatta,

immagine fusa e cristallizzata,

su sfondo Blu inglobante.

Di più e più blu, predomina

profondo blu malinconia.


Incessante metamorfosi,

manipolazione di sembianze

grottesche o ieratiche,

dai tratti semplificati

ma esageratamente allusivi.


Nudità maestosa e possente,

eterno femminino che sfugge alla morte,

trainato in cielo da cavallo bianco.

Elevazione dalla terra al cielo,

terra scura di Guernica,

fertile terra assassina.


Dai bordelli passa la rivoluzione

della Boheme parisienne.

Poeti, pittori e baccanti,

si inebriano alla medesima brocca.


Al di là di ogni religione,

più del conflitto che prefigura un nemico,

davanti al sepolcro della pietà cristiana,

rappresentare la tragedia umana,

governata da sofferenza e morte.


Né decorazione né decoro

ma riscatto di possanza primitiva,

la pittura arma di guerra,

in attacco e in difesa,

contro il nemico oscurantista.

 

 

Adriana Scanferla E’ nata a Venezia il 19 aprile del 1949. Nel 1957 con la famiglia si trasferisce in provincia di Varese a Gallarate, dove tuttora risiede con il marito.  Ha lavorato dapprima per anni in proprio nel commercio e in seguito nel settore tessile dell’abbigliamento. In qualità di Consigliera della Consulta Femminile Provinciale ha collaborato con la Provincia di Varese e in Regione Lombardia con il Centro Risorse Regionale per l’integrazione delle donne nella vita economica al progetto Recife finanziato Dall’ Unione Europea. Ha collaborato con Amnesty International in iniziative a sostegno dei diritti civili e umani e si è impegnata attivamente in Provincia di Varese nel “Comitato in difesa dei consultori pubblici” . Nel 2004 assieme ad altre costituisce a Gallarate “Le Donne del Circolo l’Incontro”, per denunciare la permanente violazione dei diritti civili e umani delle donne e dei bambini nel mondo, nonché le disuguaglianze di genere che ancora persistono nel nostro modello di democrazia nonostante la parità sia sancita per legge.Nel 2006 il “Circolo l’Incontro” assieme al Comitato provinciale “Libera dalla violenza”, ha organizzato un presidio in piazza Libertà a Gallarate contro la violenza sulle donne.Come responsabile di “Le Donne del Circolo l’Incontro”ha organizzato numerosi incontri con la cittadinanza Gallaratese sui temi: contro il lavoro minorile, la piaga dell’Aids in Africa, di contrasto alla prostituzione, collaborando attivamente con altre associazioni del territorio.Nel 2009 è tra i fondatori dell’Associazione Culturale Berlinguer, e del Circolo Arci di Cardano al Campo (VA).Da sempre appassionata lettrice, sperimentando la comunicazione online, ha sentito l’esigenza di cominciare a scrivere racconti e poesie.


 

DA LEOPARDI A JUNG

 

abstraction liliana ummarino.JPG“Psicopoesia” di Marco Nuzzo


Che cos’è la poesia se non un metodo per esorcizzare i propri demoni, quelli che nascono dall’insoddisfazione di una vita imperfetta, una maniera per vomitare la rabbia, la paura di un mondo senza margini, che se ci si sporge si cade dentro bolge infernali da “lasciate ogni speranza o voi che entrate”? E non lo trovate di certo uno psicopompo che vi accompagnerà lungo le fiamme, perché cadere è facile, il difficile è risalire, il difficile è trovare un dio Anubi o un Caronte disposto a portarvi all’altra sponda se non c’è un feedback interessante, un ritorno di due interessanti monete d’argento posate sugli occhi nell’ora della vostra dipartita. Amen.
Poetare è essere “introspettivi”, guardarsi dentro catturando di tanto in tanto i pensieri che passano a velocità sinaptiche sotto la stretta supervisione della ghiandola pineale. Tuttavia catturare questi pensieri diventa un’arte, combinare le parole diventa matematica, scienza, natura… arte. Carpire l’essenza di una parola diviene un esercizio da fare in sempiterno, sfruttando la propria conoscenza e i propri sogni. E’ corroborante per il cervello, tiene a distanza di sicurezza la pazzia dovuta all’estremo sfruttamento del proprio ego e quindi della ratio, oggi troppo sfruttata a discapito della fantasia.
Gli stessi psicologi consigliano ai loro pazienti di tenere un diario dove appuntare tutto ciò che avvertono, riportandolo nero su bianco… perché? proprio per distogliere il cervello dallo stress della quotidianità che ci attanaglia, proprio perché abbiamo bisogno di ritrovare quella sensazione di “immersione” dentro di noi che ci fa essere persone anziché automi.

Siamo un Paese poco dedito alla lettura; al di là delle solite gazzette sportive, o degli scurrili periodici di gossip, la lettura, quella seria, suscita pochissimo interesse. Se la narrativa riesce a salvarsi, la poesia e la saggistica, tentano disperatamente di raccattare le poche briciole di cultura nel tentativo disperato di sopravvivere. Eppure, con l’avvento di internet, si è aperto un mondo nuovo. Si scrive e si stampa come mai prima d’ora, sorgono sedicenti “corsi di scrittura” che promettono di creare dei novelli Coelho che in soli due o tre mesi sarebbero capaci di sfondare nel mercato con dei best sellers… a saperlo prima non avrei sprecato tutto questo tempo ad arrangiarmi da me, accidenti!

Ciò che non si comprende oggigiorno è che tutti hanno qualcosa da raccontare, ma bisogna considerare che fare della poesia, o scrivere un romanzo, sono arti che richiedono un qualcosa di più che raccontare una storia, le parole richiedono un’anima propria, ed è quell’anima che bisogna ricercare dentro sè stessi e nessun corso di scrittura potrà mai sostituire o esaltare ciò che avete dentro.
Scrivere vuol dire vivere. Vivere non significa respirare, vivere è imparare ad ascoltarsi in ogni respiro, perché abbiamo una clessidra a senso unico con dentro sabbia che si/ci consuma, fissata a terra e quando la sabbia è scesa del tutto non possiamo rigirarla, la cavolo di clessidra.
Rifugiarsi nella scrittura, nella poesia è il modo che abbiamo per aprirci a noi stessi e agli altri in modi differenti da quello verbale, in un modo in cui gli altri non ci conoscono, in un modo in cui nemmeno noi stessi ci conosciamo. Spesso, se si torna a leggere delle poesie o dei racconti scritti pochi giorni prima, non ci si riconosce come autori, come se quella poesia non l’aveste effettivamente scritta voi. Ma questo accade solo quando si esplora la propria anima nel profondo e, fintanto che non impariamo a diventare completamente sinceri con noi stessi, non potremo mai raggiungere quel livello di autoconoscenza/autocoscienza insita nel cervello rettile, nell’epifisi, che ci permette di approfondire l’anima. Guardatevi dentro, sognatevi… siete voi, non importa se piacete agli altri, l’importante è che piacciate a voi stessi. Non importa se non avete nel vostro bagaglio un corso di scrittura, l’importante è l’esplorazione di voi stessi con conseguente annullamento dell’ego. E’ l’unico modo che avete per non diventare schiavi di una società incline alla conformità, è l’unico modo per non impazzire, anche se spesso vi sentirete chiamare “pazzi”… ricordate, sono i pazzi che cambiano il mondo, i disadattati, coloro che vanno controcorrente, fregandosene delle regole imposte.

*per leggere la biografia di Marco Nuzzo:  http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/11/biografie.html

**Quadro Abstraction di Liliana Ummarino: http://www.artarvalia.it/dblog/

POESIE DI CANNETTI BARBARA

Foto 1 invita dal maestro.jpgLacrime  di *Barbara Cannetti

Goccia a goccia
distillo il dolore, la sofferenza:
è questo il liquore
che brucia lo stomaco
annerisce le prospettive
intontisce l’anima
restituisce livore di me stessa,
innocente preda di trappole a molla,
sfumatura di donna.
Sembra innocua rugiada
a chi non la riconosce
su una foglia posata
la pioggia acida.

*per leggere la biografia di Cannetti Barbara: http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/04/barbara-cannetti-16-milioni-di-versi-colori

quadro del Maestro brindisino Vincenzo Carofalo: http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/03/dinanimismo-intervista-al-neoimpressionista-vincenzo-carofalo

BIOGRAFIE

 

 

IMMAGINE 2fcdvjcoosdjh.JPGNomi e Biografie degli AUTORI,COLLABORATORI E SOSTENITORI

del DinAnimismo

(movimento poetico/artistico rivoluzionario delle anime)

 

 

-Cinzia Accetta [nata a Sant’Agata Militello (Me) nel 1973]

Si è laureata in Architettura, presso l’Università degli Studi di Palermo. E’ architetto e docente a contratto di Restauro architettonico presso la facoltà di Architettura di Palermo. E’ autrice del libro “Sulle tracce dei Cavalieri di Malta” e di numerosi saggi e articoli scientifici.

Cinzia Accetta ha recentemente pubblicato “Notte d’amore” nell’antologia di autori emergenti contemporanei «Navigando nelle parole», e ha concluso il suo primo romanzo “Note di Passaggio”. Attualmente sta terminando la stesura del suo secondo romanzo “Klein Blue”.

Il suo ideale di scrittore è quello di rappresentare l’animo umano nelle sue emozioni e contraddizioni, coinvolgendo il lettore, anche giovanissimo, che può riconoscersi nelle storie dei personaggi e commuoversi delle loro vicende. L’idea guida dei suoi romanzi è che il raggiungimento di quello stato di grazie che è l’essere in pace con se stessi, passi attraverso l’esplorazione delle contraddizioni dell’animo umano.

 

-Giancarlo Fattori (1963)

Appassionato di musica rock e classica, di lettura, di cinema, e di arte in genere, ha, in passato, dipinto, e da un po’ di anni si dedica, come puro piacere personale, alla scrittura di poesie. Pratica da qualche anno il Tai Chi Chuan, arte marziale cinese, come attività psicofisica. Tendenzialmente timido, incline alle atmosfere crepuscolari e solitarie, ma anche alle passioni più forti, usa la poesia come mezzo per esorcizzare le sue inquietudini.

 

-Monica Fonti (nata a Torino nel 1967) insegnante

V posto ex-equo Premio letterario nazionale Città di Pinerolo VII Edizione 1996 sezione Raccolta inedita di poesia :“PAROLE IMMORALI”;

Segnalazione di merito Premio Garcia Lorca Associazione culturale Due Fiumi Settimo Torinese VII Edizione 1996 sezione Racconto inedito :“RENDEZ-VOUS”;

Concorso radiofonico proposto da RADIOUNO Racconti estivi anno 1996: “SINDROME ESTIVA”.

Segnalazione di merito “Concorso speciale letteratura d’amore” sezione “Lettera” Centro Studi Cultura e Società di Torino XII Edizione anno 1997 : “LETTERA SILENZIOSA”;

Prima classificata assoluta “Speciale premio Città di Torino” sezione “Poesia singola” Centro Studi Cultura e Società XII Edizione anno 1997:”INFANZIA”.

 

PARTECIPAZIONI, PUBBLICAZIONI, ATTIVITA’ COLLATERALI

 

Partecipazione all’iniziativa del Torinosette “INCIPIT GIALLO” di Fruttero e Lucentini anno 1992 con menzione del racconto;

Partecipazione all’iniziativa “CHIAMATA ALLE ARTI” dell’Osservatorio Letterario Giovanile di Torino anno 1996/97 con pubblicazione di poesie e microracconti nella raccolta: “LUNEDIPAROLE”;

Partecipazione alla rassegna “POESIA VAGABONDA” e relativa pubblicazione, Associazione Culturale Due Fiumi, Settimo T.se, anno 2000 con la poesia “NELLA PIAZZA…”;

Pubblicazione nella raccolta “CYBERINTERAZIONI-CREATIVITA’ GIOVANILE E NUOVE TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE” anno 2000 Udine con la poesia “PAGINE APERTE…”;

Pubblicazione del racconto “TI STO OSSERVANDO” nel libro “IO ALLO SPECCHIO-RACCONTI DI DONNA” edito da Sperling & Kupfer nato da un progetto “DOVE”, Milano anno 2004.

 

-Siddharta-Asia Lomartire (nata a Taranto nel 1987)

Sviluppa un forte interesse per la scrittura, la letteratura e la filosofia già in primordiale età, arrivando a comunica essenzialmente scrivendo, e mettendo da parte la parola. Il suo forte interesse per la poesia e la lettura fanno in modo che con l’avanzare degli anni essa arrivi a scrivere mini biografie in stile libero, e un elaborata presentazione di poesie, che da Eraclito sino al contemporaneo Carmelo Bene racchiudono la disperazione, l’amore e la ricerca di qualcosa che nella ormai odierna società attuale non trova più. In questo caso presenta un saggio breve sulla poesia che prende spunto da Montale, in uno dei suoi congressi riguardante la poesia.

 

-Nicola Matteucci (nato a Lucca nel 1994)

Studente presso l’Istituto Tecnico Agrario di Mutigliano, si diletta nello scrivere poesie, saggi brevi e racconti. Attualmente ha un contratto di edizione con la casa editrice Aletti Editore.

 

-Marco Nuzzo [nato a Poggiardo (LE) nel 1978]

Vive tutt’ora a Marittima (LE). Diplomatosi come Perito Ragioniere Programmatore e dopo una breve carriera universitaria presso la Facoltà dei Beni Culturali, intraprende la carriera nella Marina Militare a Taranto, dove oggi lavora. Insegnante di arti marziali, in particolare di T’ai Ch’i Ch’uan, è sempre stato affascinato da tutto ciò che è arte e natura. Tali interessi hanno suscitato in lui la passione per la scrittura, ed in particolar modo per la poesia. Ad oggi ha scritto tre libri autopubblicati, uno dei quali di poesie personali.

 

-Gino Puglisi

Scrive per trasmettere al lettore serenità e pace inseguendo ed auspicando l’era di un mondo senza ipocrisia e senza rancori.

Il suo motto è: “Più amore e Pace”.

 

-Mariacarmela Ribecco [nata a Ginosa (TA) nel 1975]

Inizia a scrivere poesie all’età di 14 anni circa. Definisce la poesia una grande compagna di viaggio. L’amica che ha reso la sua adolescenza meno solitaria. Da sei anni circa dedica versi, cuore e anima a temi di carattere sociale. La passione e la lotta per ribadire l’importanza del diritto alla vita l’hanno avvicinata a storie come quelle degli orfani di Al-Hanan, in Iraq, agli enfants sorciers di Kinshasa, in Congo, ad Aisha Ibrahim Duhulow, ad Abeer Qassim Hamza al-Janabi, a Elisenia (San José de Apartadò – Colombia), a Delara Darabi, Iran, a Duha Khalil Aswad, Iraq … Questi sono solo alcuni degli angeli che nel corso di questi anni le hanno insegnato la preziosità di una libertà spesso negata.

 

-Carlo Rinaldi (nato a Taranto nel 1979)

Consegue la maturità scientifica nel 1997 e successivamente prosegue gli studi universitari conseguendo la Laurea in Medicina Veterinaria nel 2005 ed il Dottorato di Ricerca in Biotecnologie della Riproduzione nel 2009. L’interesse per la poesia nasce fin dalle scuole elementari, quando la sensibilità di una maestra “vecchio stampo” avvicinò una classe di bambini a poeti come Neruda, Brecht, Pascoli e Quasimodo, accrescendosi durante gli studi liceali con la letteratura italiana e lo studio di Pascoli, Montale, Ungaretti e Pirandello. Ha recentemente partecipato a concorsi di poesia, quali il “29° Premio nazionale di Poesia Lions Club Milano Duomo 2009” ed il “Premio Letterario L’isola in versi 2009”. Iscritto a diversi gruppi a tema su social network, senza mai dimenticare il gusto per la Poesia dei grandi suddetti autori, predilige tuttora una poesia più moderna, dinamica e sperimentale. Fautore della “Piccola Poesia Istantanea”, di cui “Calliope” potrebbe proporsi come manifesto.

 

-Daniela Schiarini (nata a Pozzuoli nel 1977)

Sin da piccola manifesta il suo interesse per le tante forme dell’arte

e, in particolare, per la prosa e per la poesia.

Tali passioni trovano il loro compimento in elaborati che incessantemente indagano e sui moti dell’anima e sul suo possibile divenire.

 

-Massimiliano Scordamaglia

Ciò che sono è ciò che faccio, quindi qui la migliore mia descrizione:

http://www.movimentoparticellare.com/dblog/Manife…

 

 

 

-Nicole Stella [nata a Verbania (Piemonte) nel 1991]

Fin da piccola si dedica alla musica, in particolare al pianoforte.

Ancora adolescente inizia a scrivere canzoni, poesie e racconti.

Frequenta l’ultimo anno di Liceo Classico presso la sua città ed il “Conservatorio Cantelli di Novara” dove studia canto lirico.

 

 

-Gioia Volpe (nata a Taranto nel 1972)

Laureata in Lingue all’Università degli studi di Lecce, dove attualmente risiede.

Ha all’attivo pubblicazioni di traduzioni di alcuni volumi editi da Pensa Editrice ed è impiegata nel settore dei servizi.

considerazioni sul Dinanimismo

 

Forza, ANIMA E POESIA SECONDO ANNA Naccarato!

(per la serie Considerazioni sul Dinanimismo)

 

Articolo / Nota di Zairo Ferrante

Il Dinanimismo esiste!!!

E’ quello che mi sono detto dopo aver letto le poesie dell’esordiente (sulla carta ma non certo nei fatti) scrittrice di Cosenza Anna Naccarato.

Da tempo sostengo che la poesia è forza, che la poesia è anima, che la poesia è  sostegno per l’uomo del futuro ed ecco che – a rafforzare ed a rinvigorire le mie tesi – mi vengono incontro anche parole e persone nuove, che quasi per magia vibrano sulle stesse note del Dinanimismo.

Versi che impreziosiscono il gruppo del movimento poetico rivoluzionario delle anime su Facebook.

Versi che naturalmente sintetizzano manifesti e scritti più o meno ufficiali, esaltando la Poesia in qualità di voce dell’Anima,  poesia che “attinge da un cuore trafitto”, poesia  che si espande come “gocce di sangue” quasi a regalare l’immagine della fatica.

Ma anche potenza, forza non umana capace di “graffiare mura”  e, nello stesso tempo, di donare “pace” a chi  riesce a comprenderla ed a decifrarla .

Ecco perché, senza aggiungere altro prendo questi versi e ve li dono con felicità  proprio come è stato fatto con me:   

 

 

 

 

SOMMO POETA

 

inclinato E il verso del Sommo Poeta.
Attingi dal Suo Cuore trafitto.
Gocce di sangue
estenderanno pene
E sofferenze.
parleranno alle pietre …..
graffieranno Mura
tinteggiate di nero.
sfoglieranno pagine
di vita vissuta …..
in un silenzio trepidante.
struggenti note oderanno
in pace una solista Che Appartiene uno pochi.

Poesia di: Naccarato Anna

Articolo di nota: Zairo Ferrante

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