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L’Alveare e il Dinanimismo insieme all’Aquara Music Fest per assegnare il “Premio della critica Fioravante Serraino” …

AMFL’associazione Culturale L’Alveare (organizzatrice dell’Aquara Music Fest) e il movimento poetico-artistico Dinanimista, collaboreranno insieme  all’assegnazione del “Premio della critica Fioravante Serraino” durante il contest musicale che si svolgerà il prossimo 16 e 17 agosto ad Aquara.

La giuria critica, che assegnerà il premio per il miglior testo, sarà composta da:

I premi del Contest Musicale Fioravante Serraino sono i seguenti:
§Premio Aquara Music Fest– alla band o al solista decretato vincitore del Contest Musicale dalla giuria tecnica verrà finanziato un progetto artistico relativo alla propria attività musicale per un ammontare pari a Euro 500,00.
§Premio della critica Fioravante Serraino– la giuria L’Alveare/Dinanimismo assegnerà il premio della critica Fioravante Serraino per il miglior testo tra le band finaliste al Contest Musicale. Il premio è così intitolato in memoria del membro fondatore e anima dell’Associazione Culturale L’Alveare, Fioravante Serraino. Al vincitore di questa sezione verrà finanziato un progetto artistico relativo alla propria attività musicale per un ammontare pari a Euro 500,00.
§Premio Partecipazione– tutti i gruppi finalisti riceveranno gratuitamente un Videoclip a cura della CineFrame Productiondi brano a scelta dalle band, per un valore pari a Euro 300,00.
I partecipanti alla fase finale del concorso avranno uno sconto del 50%alle MasterClass che si terranno la mattina del 17 agosto. Tutti i gruppi finalisti riceveranno a titolo gratuito il Premio Partecipazione insieme a un book fotografico.

Dinanimismo 2009-2019 (10 anni d’avanguardia poetico -artistica) – il nuovo e-book del dinanimismo – edito da “Asino Rosso Libri”

dinanimismo-ebook-coverDecennale per la poetica postromantica 2.0  lanciata dal poeta Zairo Ferrante, tra i più emergenti nel  panorama italiano, purtroppo -altrove- manieristico oggi dominante dove la poesia  è storicamente spesso combinatoria di  vacue parole velleitarie, cloaca di espressività minore, anche spesso sopravvalutata, che impietosamente non regge il confronto con la grande poesia  classica, dal postsimbolismo stesso e le avanguardie soprattutto del primo novecento.
Ferrante invece con il suo dinanimismo traccia una rotta semi inedita, fare bellezza e anima nel mondocomputer,  ispirato anche dal grande postjunghiano psicologo James Hillman (la poesia quasi significante della mente umana tra le sue originali teorie) o il miglior Bauman, tempi liquidi ma insufflati di acqua h20 pura e destinata all’avvenire. Questa produzione di Zairo Ferrante (suportata come co-curatore dal futurista – in fondo tecnoromatico – Roby Guerra e editor on line) è celebration a più voci, coinvolgendo  diversi altri scrittori  con affinità dinanimiste -per cos’ dire- condivise da tempo e periodicamente collaboratori del suo sito promotore on line  e-bookdinanimismo.
Ferrante e il Dinanimismo, e  i dinanimisti?
Ferrante non a caso  appena anche pubblicato dalle storiche edizioni Il Foglio, specializzate nella Poesia…  Nel volume  web in questione significativi ulteriormente gli autori, tutti di provato e provabile nuovo rigore  versificante, un nome su tutti la stessa internazionale scrittrice Margaret Saine, oltre al compianto Girolamo Melis (tra i pionieri della sinergia dinanimista).  Oltre, naturalmente a un ampia ouverture -e  poi epilgo- su certa autorevole  passata rassegna stampa e i manifesti del  movimento poetico.
In dieci anni di attività il Dinanimismo (movimento poetico-artistico già riconosciuto della critica) ha collaborato con le principali Avanguardie letterarie ed artistiche attive in Italia.  Ad oggi  numerosi Autori (ndr. oltre 60), sia Nazionali che Internazionali, hanno deciso di sostenere la neoavanguardia dinanimista, inviando e  pubblicando gratuitamente proprie “opere” (poesie, saggi, quadri etc. etc.) sul blog ufficiale del Movimento, tutt’ora in piena attività (https://e-bookdinanimismo.myblog.it/).
Scopo di quest’antologia collettiva è quello di celebrare il 10° compleanno del Movimento, con l’augurio che il Dinanimismo possa continuare a crescere, senza mai abbandonare la strada intrapresa nel 2009,  in attesa del 2029.
Il volume, curato da Zairo Ferrante e Roberto Guerra, contiene un’introduzione con le principali note critiche e segnalazioni ricevute dal Dinanimismo, un’antologia collettiva AA.VV. e la sintesi dei principali manifesti del Movimento.
Questo l’elenco degli Autori presenti nell’opera: Miranda Baccini, Roberto Collari, Sylvia Forty, Roby Guerra (bonus track futurista :)), Pietro Edoardo Mallegni, Girolamo Melis (Special Guest), Marco Nuzzo, Maria Pellino, Margaret Saine, Adriana Scanferla, Rita Stanzione e Michela Zanarella. 

ITACA, PENELOPE E I MAIALI di Zairo Ferrante – nuova recensione di Roberto Guerra…

2019 ODISSEA NELLA PAROLA nel nuovo libro di Zairo Ferrante

Recensione di Roby Guerra da:

 https://asinorossoferrara.blogspot.com/2019/06/2019-odissea-nella-parola-nel-nuovo.html

copertina-tileZAIRO FERRANTE: ITACA, PENELOPE E I MAIALI. Piccola odissea contemporanea di sogni, di amori e di barbarie

(EDIZIONI IL FOGLIO, 2019)

Per le prestigiose Edizioni Il Foglio ( per la poesia, editrice storica tra le più rivelanti come per la stessa rivista Il Foglio Letterario) , a cura di Fabio Strinati, nuova produzione poetica e di vertice, sia editoriale che letteraria, per Zairo Ferrante.

Prefazione brillante e intrigante di Michela Zanarella:

” …è un viaggio omerico moderno quello di Ferrante: Da Polifemo a Argo, dalle Sirene ad Eumeo, il suo è un percorso di esplorazione dell’esistenza e dell’umanità….”.

Ferrante, originario di Salerno, d’adozione ferrarese (laurea in Medicina e lavora al Sant’Anna), si è cimentato in una sperimentazione linguistica ardita con esiti intensi, visionari e di Parola assolutamente persuasivi, con lo stesso LMazzoni (in altra cifra…narrativa), dopo questo libro ai vertici stessi per come dire… di Ferrara in Italia, in ambito letterario.

Opera coraggiosa, perchè in tempi liquidi anche per la poesia contemporanea (non a caso una bellissima citazione di  Z. Bauman tra le pagine), soprattutto manierismo, retorico poetare, deludenti sperimentalismi -altrove- sopravvalutazioni delle varie caste letterarie, a Ferrara come in Italia, in particolare un presentismo (invero già da fine secolo) incomparabile con la grande poesia e letteratura del grande passato fino soprattutto al primo novecento d’avanguardia o postromantico, optare per una sorta di riformatizzazione o download dell’Itaca di Omero non è neppure… un banale e pilotato premio letterario, per intenderci.

Fatte le dovute proporzioni e incommensurabili differenze di medium, per la poesia ora Ferrante ha fatto in certo senso quel che Kubrick ha fatto con il celeberrimo 2001 Odissea nello Spazio  – o più circoscritto, a suo tempo, la Rai storica in bianco e nero con la sua versione telefilmica – di Itaca, Ulisse, Polifemo, la maga Circe ecc. che ha educato milioni di italiani sottoacculturati.

Nel suo versificare, non caso anche sperimentale con puntuali deliziosi witz sempre sorprendenti e imprevedibili su un hardware strettamente lirico e-o verso libero, Ferrante ha distillato infatti una nuova versione di uno dei capolavori eterni di Omero, insufflandola di futuro.

Il Dna letterario è quello futuro anteriore, il registro di sistema un bit-verso senza computer, tutti i protagonisti “classici” sembrano cloni più umani degli umani alla luce della perigliosa attuale condizione umana e mutazione sociale in divenire.

Itaca non è solo l’Isola che non esiste, ma una colonia spaziale futuribile o una geopolitica terrestre di un futuro desiderante, quando la parola Civiltà sarà condivisa a livello planetario e non vuote vocali e consonanti mai o poco colorate; Ulisse non solo archetipo dell’eroe esploratore in esilio forzato o ambiguo, ma umano troppo umano e amante felice della maga Circe e anche di Nausica: quest’ultime, rispettivamente una Sirena quasi a Manatthan e Circe una scienziata maliziosa che giustamente trasforma gli uomini in maiali come provvisorio processo per farli evolvere.

Penelope… una Regina democratica che tesse la tela non nell’attesa solo di Ulisse, ma come anticipazione del futuro. E così via…

L’opera di Zairo Ferrante, coerentissimo con l’astronave letteraria che ha lanciato alcuni anni fa, il cosiddetto Dinanimismo, oltre al fare bellezza con volontà di poesia in sé, a fare anima di Hillmaniana ancora recente data memory… ed innestare la poesia nell’era informatica, si sviluppa con una seconda linea parallela squisitamente metasociale se non metapolitica:

i maiali, come nella terza parte del titolo, sono davvero tutti gli umanoidi ancora pitecantropici che congelano sempre l’umanità in tutte le stanze dei bottoni del Potere invisibile (web incluso) che de-genera il mondo e il futuro.

Doppia modulazione simultanea e neo-utopica, come trasparente nella postilla narrante di Ferrante  stesso: “La mia Itaca, la mia Utopia”…

Singolare, infine e avantgarde pura originaria e virtuosa, periodici Spazi di riflessioni per il Lettore, “inclusi” tra i diversi movimenti della narrazione, Itaca e Omero… è sempre un’opera aperta atemporale e aspaziale.

RG

Un testo “icona”:

CIRCE IL SORTILEGIO

di Zairo Ferrante

 

Spalmate, distese infinite

scintillanti e suadenti

schiere di cose, futili oggetti.

Spasmi alitanti di accesi colori,

invitanti canzoni d’infinito potere

illuminano gli occhi a stolti passanti, per

una curva in ascesa a indicare il mercato

 

E crescon desideri, attese e poi pensieri

sospesi nel limbo del fare e non fare.

 

Mentre all’angolo – chiusi –

in una palla di cristallo e

storditi da un moderno sortilegio

si dimenano – come branco di montoni

gli ultimi figli di Prometeo

Giu 8, 2019 - Senza categoria    No Comments

Vivere in dignità… essenza stessa della Vita – Riflessioni sulla “vicenda Noa” della scrittrice (già candidata al Nobel per la Letteratura) Giovanna Mulas.

70412Tempo fa, nell’incipit di un manifesto del Dinanimismo, riportavo le splendide parole della Prof.ssa Mulas: “Già vivere in dignità e controcorrente, oggi, è Arte”

A distanza di 10 anni, il problema sembra essere lo stesso e la domanda che mi (Vi) pongo è: vivere in dignità può rappresentare l’essenza stessa del vivere?

Di seguito riporto una recente riflessione della scrittrice Sarda ricevuta tramite social network (https://www.facebook.com/giovanna.mulas.58?__tn__=%2CdlC-R-R&eid=ARBcSy3KSrz_CN_IXX-bT9i_0GywbZGE-gLKwp8kL6HX5v_-7c0xPVV9S3M2LDcXI7uEqGzZ3iI4rAx-&hc_ref=ARS81Hrj58KEaRBl-qzHHzC6aH88z96H8Ja64Crz67RmmBCnFhfBdxgiAOdTSPBP-Wk).

Buona lettura.

ZF

Eutanasia per ‘vivere’ davvero?. Non scegliamo di nascere ma sì possiamo e dovremmo, da uomini liberi, poter scegliere Quando e Come morire?.
Chi davvero può decidere cosa è degno per noi e cosa non lo è, se non noi stessi?.
Ancora, dignità vuole dire farsi violentare senza reagire?, insisto.
In un mirabile articolo di Annalisa Grandi per il ‘Corriere della Sera’, si apprende la storia della diciassettenne Noa, che a dicembre aveva raccontato ai media olandesi di aver provato a contattare una clinica per il fine vita all’ Aja. E di averlo fatto senza dirlo ai genitori e ai suoi fratelli, contrari alla decisione. Domenica ad Arnhem, in Olanda, col supporto dei medici di una clinica specializzata, e con sua madre accanto, Noa è stata sottoposta all’ eutanasia.
Noa era stata molestata da bambina e violentata a 14 anni. Anoressia, disturbo da stress post traumatico, la depressione l’avevano accompagnata negli anni a seguire. Finché Noa aveva deciso di denunciare al mondo il suo vissuto, anche tramite una dolorosa autobiografia.
“Voglio provare ad aiutare altri giovani come me…”, sosteneva, “Visto che in Olanda non esistono strutture o cliniche per ragazzi con questo tipo di problemi”.
Il suo addio l’ha dato con un post su Instagram: “Finalmente la battaglia è terminata”.
Noa, figlia di noi tutti, apre la porta a diverse considerazioni su abuso e vita (come non definire la sua stessa morte un femminicidio?. Uccisa dalla violenza subita, più che dalla eutanasia voluta), quindi ad ulteriore dibattito mai chiuso, forte e sempre attuale: eutanasia si, eutanasia no?
Certamente occorre il cambio del paradigma: è migliore quella Società -quel Mondo- dove, tramite la cultura, vanno a generarsi condizioni di autentica scelta. Dove non s’impone una visione del mondo alla Persona in grado d’intendere e di volere, ma la si fa comprendere e criticare costruttivamente quindi accettare o rifiutare; poco c’importa, ma deve importare il rispetto verso l’individuo.
Lavorare costruttivamente già dalle classi primarie, lavorare sulle madri degli uomini che saranno e, in questo, dono alla donna potente responsabilità civile.
Ma solo Uomini liberi sono in grado di formarne altri.

Giovanna Mulas

*Immagine: “Giuditta e Oloferne” – Caravaggio – postato dalla redazione e liberamente tratta da https://www.expedia.it/explore/opere-caravaggio-i-15-dipinti-piu-belli

“Itaca, Penelope e i maiali” di Zairo Ferrante (Ed. Il Foglio 2019): impressioni di lettura del poeta Carlo Sanchez.

“Itaca, Penelope e i maiali” di Zairo Ferrante (Ed. Il Foglio 2019)

Impressioni di lettura del poeta argentino Carlo Sanchez

download“Itaca, Penelope e i maiali”…. Molto interessante partire della culla della nostra cultura occidentale, per guardare il presente.

Omero, la mitologia, i due mostri del mare di Messina, Circe, Ulisse e la sua amata Itaca. Una visione senza iphone, ipad, senza telefonino e i futili oggetti del consumismo. Una chiamata al branco, ai maiali (uomini tutti uguali) in una società che ha dimenticato la sua storia, il suo passato.

Grandi momenti lirici, che ci introducono nel dramma del presente che stiamo vivendo.

Siamo anche noi Ulisse, forse con Penelope un tanto stanca di disfare la tela.

E poi Itaca, La bellezza (non posso non pensare a Kavafis).

“ Se semplicemente fossi” un altro, ti direi che lo spazio per il lettore è aperto in tutto il libro, che l’amore forse ci salverà (non sono sicuro).

“E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso, Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare (…da “Itaca” di Kavafis)”.

*Nota Ricevuta direttamente dal Poeta Carlos Sanchez

ITACA: LA BELLEZZA

 Zairo Ferrante 

Tratta da: “Itaca, Penelope e i maiali”

https://www.lafeltrinelli.it/libri/zairo-ferrante/itaca-penelope-e-i-maiali/9788876067969

Anche adesso – che gli dèi del progresso hanno brindato

con milioni di piccole bolle color di zecca effervescenti e

i nostri cervelli, tutti d’un sorso, si son bevuti  –

quando alzo il naso dal mio smartphone vedo ancora

 che la luna, sola, resta appesa al filo

– candido –

fatto di pensiero di bambino senza  macchia.

E dondola nella via del latte, punzonata da miliardi di libellule

che son stelle quando a sera, l’Architetto, accende le sue luci.

E nonostante questo schermo, ancora vita e morte si rincorrono

in quel gioco vecchio quanto il tempo, fatto d’anni e di stagioni

e primavere che inarrestabili si susseguono e nuovamente

– continuano a sbocciare –

con prati che profumano di fresca malachite appena colta.

E volteggiano, nella cornice d’una finestra, grandi farfalle

e puntiformi uccelli a dipingere improbabili geometrie.

E passa l’estate e tornano a far rumore anche le foglie

 che cadendo ci vengono a donare

il fragore rosso calcedonio

d’un silenzio ormai spesso inascoltato.

E di nuovo perfino anche la pioggia, rigida di freddo, ancora indossa

il maglione suo più bello, bianco color dell’innocenza e si dimena

imperterrita  nel vento, tutto a ricoprire, il brutto e il bello e

 i semafori e le canne, il tratto e pur la linea, il vero e l’apparente ombra.

E mentre il Mondo ancora insegue il Sole,

che zitto e quatto corre e

si smarrisce in quell’anfratto

d’Universo che prende il nome di Galassia,

 io, che piccolo pur respiro, nient’altro posso fare

se non pigiare forte quel bottone

e riprendermi la Bellezza.

– Itaca –

unico traguardo materiale a cui approdare

spegnendo, come Ulisse, le sirene

leucotomizzanti e impure menzognere,

 in quest’odissea ad arte costruita e poi…

spacciata, in pasticche narco-selfie, come vita.

 

“Itaca, Penelope e i maiali” di Zairo Ferrante (Ed. Il Foglio 2019) – per amore dell’Uomo, versi di resistenza contro le barbarie del “mercato” e della “politica”.

-“ITACA, PENELOPE E I MAIALI –
Piccola Odissea contemporanea di sogni, di amori e di barbarie”
– silloge – 2019 –
 Autore: Zairo Ferrante
 Editore: Il Foglio letterario
 Isbn o codice id: 9788876067969.

copertina on-line download

Prime segnalazioni su: 

 

 

Libro prenotabile in tutte le librerie e disponibile su:
 
 
 
 
 

Prefazione di Michela Zanarella
La nuova raccolta di poesie di Zairo Ferrante ‘Itaca, Penelope e i maiali (piccola Odissea di sogni, di amori e di barbarie)’ si presenta come opera originale e matura. L’autore è il fondatore del DinAnimismo, movimento poetico-artistico rivoluzionario delle anime, riconosciuto come avanguardia dalla critica letteraria e sostenuto da numerosi artisti. Non è un caso, quindi, che nelle sue produzioni letterarie ci sia una continua ricerca e sperimentazione. Anche questa volta ci troviamo di fronte a un’operazione di scrittura particolarmente interessante. Già il titolo ci riporta all’Odissea, poema epico di Omero. Penelope è uno dei personaggi, moglie del re di Itaca, Odisseo o Ulisse. Rappresenta la fedeltà, poiché aspettò per vent’anni il ritorno del marito dalla guerra di Troia. Il tempo, l’attesa, la pazienza: La mitologia diventa lo strumento essenziale per riflettere in versi e per riappropriarsi del valore delle cose. Ferrante parte proprio da Omero, il poeta greco che segnò la storia con l’Iliade e l’Odissea: “Una perla sfumata, opale di rosa, si dondola/tra il mare e la terra ed accende la vita/e i vecchi ricordi”, troviamo gli echi del passato e il presente di “spietati statisti e smartphone alla mano/e monitor caldi, a creare ricchezza/e vender speranze ad esili teste”. Viene spontaneo fermarsi e pensare. La letteratura contemporanea si è concentrata spesso sul ritorno di Ulisse nelle sembianze di mendicante, il tema del riconoscimento è sempre stato essenziale. Qui il poeta utilizza momenti precisi di vicende mitiche per interrogarsi sulla società. Ecco che Omero diventa un ‘dono’ di conoscenza, un tramite ancora attuale. Si prosegue con la leggenda di Scilla e Cariddi, due mostri del mare che vivevano dentro lo stretto di Messina. Odisseo dovendo passare lo stretto, preferì rischiare di passare vicino a Scilla piuttosto che a Cariddi. Ferrante riprende il mito e lo riporta al nostro tempo raccontando ciò che accade: “dilaga il boato del vuoto, inutili voci/di bimbi e di madri, ignoti fratelli/nel cupo giaciglio si perdono e muoiono/inghiottiti in silenzio da Scilla e Cariddi”, migliaia di persone continuano a perdere la vita in mare nell’indifferenza di tutti. Il poeta lancia un monito, lo fa con parole taglienti, vere, spontanee. Sa che farlo è necessario. Utilizza la storia, la letteratura. Dovremmo apprendere dal passato per non ripetere gli stessi errori di chi ci ha preceduto. Tra le poesie l’autore lascia spazio al lettore, lo invita a interrogarsi e prendere nota dei propri pensieri. Un’idea curiosa, rara, brillante. Appare Circe, altra figura della mitologia greca, maga semidea con poteri straordinari che viveva nell’isola di Eea. Amava Odisseo e trasformò i suoi compagni in maiali. Attirava gli uomini col suo fascino, per questo il suo nome è entrato nel vocabolario come sinonimo di seduttrice. Ferrante la associa al sortilegio, a quell’attrazione dell’uomo per ‘schiere di cose, futili oggetti”. È come se la nostra società fosse stata plagiata dal consumismo. Stiamo vivendo in un’epoca in cui il bisogno sfrenato di possedere e sentirsi appagati supera ogni limite. Non poteva mancare il riferimento ai maiali che il poeta paragona agli uomini tutti uguali, omologati al sistema. È un viaggio omerico moderno quello di Ferrante: Da Polifemo ad Argo, dalle sirene ad Eumeo, il suo è un percorso di esplorazione dell’esistenza e dell’umanità con i suoi limiti. Non è facile ritrovarsi. Non è impossibile riconoscersi. Il poeta ci offre la parola come strumento di rinascita. La poesia è un dono così come lo è la vita. “La felicità continua ad esistere con noi e con tutto l’Universo”. Ferrante ci chiede impegno per non dimenticarlo.

SCILLA E CARIDDI: IL VUOTO
(Versi estratti dalla Raccolta)

Fili d’argento si tessono sullo specchio
dell’acqua baciata da un soffio di luna.
Placide acque si scorgono a prua frattanto
che figli di un Dio minore s’ammassano
e spingono e sperano e piangono.
Beffardi sorridono i porci acclamati dal volgo
perfino Poseido, attonito, di spalle si volta.
Nessuno li ascolta, si sbattono porte,
come tombe di morte si serrano i porti.
E intanto s’espande il fragore del nulla,
dilaga il boato del vuoto, inutili voci
di bimbi e di madri, ignoti fratelli
nel cupo giaciglio si perdono e muoiono
inghiottiti in silenzio da Scilla e Cariddi.

Zairo Ferrante, nato ad Aquara (Sa) nel 1983, è Medico Radiologo a Ferrara dove ha conseguito laurea e specializzazione. In ambito poetico e letterario nel 2009 ha fondato il “DinAnimismo”, un movimento poetico/artistico già riconosciuto come neo-avanguardia da una parte della critica letteraria. Ha pubblicato tre libri di prosa e Poesia: “D’amore, di sogni e di altre follie” (este edition 2009), “I bisbigli di un’anima muta” (CSA editrice 2011) e “Come polvere di cassetti” (David and Matthaus 2015). E’ possibile leggere suoi scritti su molteplici riviste e periodici culturali on-line e cartacei. Alcune sue poesie sono state inserite in antologie collettive ed anche tradotte in Inglese, Spagnolo e Francese. Ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi sia in Italia che all’Estero.

Mag 12, 2019 - Senza categoria    No Comments

La memoria secondo il poeta Carlos Sanchez… la poetica dell’attualità.

“Senza memoria”

di

Carlos Sanchez

renc3a9-magritte-memoria-1944Nella soffitta
c’è un baule
con libri di storia
che nessuno legge
la negligenza
l’ignoranza
non ha niente a che vedere
in questo assunto.
Si tenta solo di sapere
che pensa
un essere umano
senza radici
un essere al vento.
Per quel motivo si masturbano
credendo che tutto
si è inventato oggi
che la barbarie
non esiste
non è esistita.
Viviamo
in questa miserabile realtà
e il povero cane
si morde la coda.

Folignano City, 2019

Sin memoria

renc3a9-magritte-memoria-1948En la buhardilla 
hay un baúl
con libros de historia
que nadie lee
la desidia
la ignorancia
no tiene nada que ver
en este asunto.
Se trata sólo de saber
que piensa
un ser humano
sin raíces
un ser al viento.
Por eso se masturban
creyendo que todo
se ha inventado hoy
que la barbarie
no existe
no ha existido.
Vivimos 
en esta miserable realidad
y el pobre perro 
se muerde la cola.

Folignano City, 2019

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

**Quadri “Memoria, 1944 e 1948” – Magritte, postati dalla redazione e liberamente tratti da: https://lasottilelineadombra.com/2018/02/08/magritte-memoria-testa-donna-sopracciglio-insanguinato/

“L’istinto altrove”: l’ultima raccolta di poesie di Michela Zanarella, con prefazione di Dacia Maraini (breve nota critica di Zairo Ferrante per il Daninimismo).

9788866444480_0_221_0_75“L’istinto altrove” è l’ultima raccolta di poesie di Michela Zanarella, edita da Ladolfi editore (2019). L’opera contiene circa 80 componimenti, tutti ben strutturati e mai eccessivamente lunghi.  

I versi si mostrano puliti ed essenziali, ricordando la migliore espressione stilistica del secondo ‘900 italiano, ma i temi trattati sono assolutamente freschi e contemporanei. Leggendo il libro emerge chiaramente l’impegno introspettivo della Poetessa che, partendo da una ricerca solo apparentemente soggettiva, arriva a comprendere e spiegare l’Oggettività della natura Umana in tutte le sue mille “sfaccettature”.

“La notte nella sua luna imperfetta
smantella il silenzio
per sentirti meno lontano da me.
Adesso parlano gli occhi
che fanno rumore più del vento.
Nel buio la luce
si ritrova più viva del sole
come le lucciole sul fieno.”

Una raccolta piena di amore, un Amore puro e vero che trasporta il Lettore in una dimensione parallela, dove la ragione cede il posto all’Istinto e dove la poesia diviene autentica forza in grado di indicare la strada da seguire.

“L’istinto altrove”, come dire il cuore hic et nunc. 

Un piacevole viaggio nell’essenza dell’Essere e nelle pieghe del “Cosmo”. 

Pagine che racchiudono una forza ancestrale in grado ( come scrive Dacia Maraini nella sua prefazione) di “scavare e mettere in luce le radici più profonde e nascoste dei sentimenti che ci animano, l‘amore sopra tutti”.

“è come farsi rincorrere dal sole
cercando le ombre sull’erba
questa nostra abitudine al silenzio.
Preme come luce
ed è molto più di un dialogo con gli occhi
quando l’amore
purifica le cose.
Per riconoscerlo cerco la vita
in un segno di croce
e dove l’orizzonte ha il colore
di un ritorno.”

Zairo Ferrante

*Per acquisto libro: https://www.ibs.it/istinto-altrove-libro-michela-zanarella/e/9788866444480

Michela-Zanarella-300x224Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) il 1° luglio del 1980, è cresciuta a Campo San Martino (PD) e dal 2007 vive e lavora a Roma, a Monteverde.

Ha iniziato a scrivere poesie nel 2004 dopo il coma, in seguito ad un tragico incidente, e da allora ha pubblicato vari libri: “Credo” (2006), “Risvegli” (2008), “Vita, infinito, paradisi” (2009). Per la narrativa ha pubblicato il libro di racconti “Convivendo con le nuvole” (2009). La silloge “Sensualità” (2011), “Meditazioni al femminile” (2012), “L’estetica dell’oltre” (2013), “Le identità del cielo” (2013); in Romania le hanno pubblicato la silloge “Imensele coincidente” (2015); per ARTeMUSE ha pubblicato “Tragicamente rosso”, silloge contro la violenza, con incluso il monologo teatrale (2015); per la narrativa ha pubblicato la biografia della cantautrice Linda d “Nuova identità. Il segreto” (2015); per PoetiKanten Edizioni ha curato con Lorenzo Spurio il volume “Pier Paolo Pasolini, il poeta civile delle borgate”; per Progetto Cultura ha pubblicato il volume “Parole escluse” (2016); “Le parole accanto” (2017) per Interno Poesia; “L’esigenza del silenzio” (2018) per Le Mezzelane; “Come erano i Ragazzi di vita”, una interpretazione dell’opera di Pier Paolo Pasolini, per EMUI, Euro Mediterranean University di Madrid (2018).

Molte sue poesie figurano in antologie a tiratura nazionale ed internazionale. La sua poesia è tradotta in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, polacco, tedesco, serbo, hindi e giapponese. È ambasciatrice della Cultura e della Poesia italiana in Libano per il Premio Naji Naaman’s Literary Prizes 2016, ideato dalla Fondazione Naji Naaman. È speaker di Radio Doppio Zero. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio. Negli Stati Uniti è pubblicata in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018) di New York. È Presidentedell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”, che organizza il Premio Internazionale di Poesia e Narrativa, in ricordo di S.A.R. Christina di Svezia. È Presidente della “Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo”, RIDE-APS, capofila italiano della Fondazione Anna Lindh (ALF).

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Alcuni articoli specifici sulla sua vocazione poetica sono presenti in quotidiani quali «Il Mattino» di Padova, «Il Gazzettino» di Padova, «Il Padova»; in mensili: «Passaparola», in trimestrali: «Orizzonti» distribuito da Feltrinelli. Ha diretto la collana di poesia ARTeMUSE; ha collaborato con la rivista internazionale “Orizont Literar Contemporan” e “Poeti nella società”; collabora con la rivista di letteratura “Euterpe”. Ha collaborato con la Free Lance International Press dove era responsabile della sezione Musica.Tra i vari PREMI nazionali ed internazionali dove è al primo posto in assoluto, si ricordi: Premio Naji Naaman’s Literary Prizes 2016Premio 13, Premio Global Youth Icon Award della Writer Capital Foundation, Premio Speciale Donna 2017, Premio Le Rosse Pergamene, Premio Speciale “Voci- Città di Roma”. È nella redazione di Laici.it e Periodico Italiano Magazine. Membro di Giuria in vari concorsi letterari, tra i quali: “Città di Latina”, “Premio Città di Fermo”, “Premio Internazionale di Poesia Don Luigi Di Liegro”, “Premio Albero Andronico”, “Premio Accendi le Parole”, “Premio Novella Torregiani”, “Premio Italia Donna”, “Una POESIA per il Futuro di Scampia”, “Ponte Vecchio-Firenze”, “L’arte in versi”, “Saltino-Vallombrosa”, “Nuovi occhi sul Mugello”, “Un libro amico per l’inverno”, “Memorial Guerino Cittadino”.

Il sito ufficiale: www.michelazanarella.it

WHEN YOU SEE VENUS Margaret Saine – il Dinanimismo pubblica i versi della Poetessa Californiana

WHEN YOU SEE VENUS

Margaret Saine

 

Was Venus more beautiful

Than you are?    Amy Lowell

venus3On Venus and Mars, Lowell

Saw concentric ridges,

Spokes of the canal system

On an inhabited planet

 

Lowell set the telescope on the

Tiniest aperture to reduce the

Venus glare, thus mimicking

An ophthalmoscope

 

Like the Percival of myth

He erred, what he really saw

Was his own eyeball

Mirrored in the telescope

 

Lowell briefly recanted in 1902

Reiterated in 1903, not knowing

The retina showed the vessels

Of his high blood pressure

 

Flagstaff, four middling years

I visited the Observatory once

Never saw Venus

Never looked into my eyes

 

The epigraph is by the American poet Amy Lowell, 1874-1925, sister of the astronomer Percival Lowell, 1855-1916. Both are relatives of poet Robert Lowell, 1917-1977.

 

 

 

QUANDO TU VEDI VENERE

– Traduzione –

Margaret Saine

 

                        Was Venus more beautiful

                        Than you are?

                        Era Venere piú bella

                        Che te?    Amy Lowell

Su Venere e Marte, Lowell

Vedeva creste concentriche

I raggi di un sistema di canali

Di un pianeta abitato

 

Lowell settò il telescopio sulla

piú piccola apertura per ridurre

il bagliore di Venere, imitando così

Un oftalmoscopio

 

Come il “Percival” del mito

Sbagliò, ciò che vide realmente

Era il suo globo oculare

Riflesso nel telescopio

 

Lowell brevemente ritrattò in 1902

Riaffermò in 1903, non sapendo

Che guardava i vasi sanguigni

per la sua pressione alta

 

Flagstaff, quattro anni mediocri

visitai l’Osservatorio una volta

Mai vidi Venere

Mai mi vidi negli occhi

L’epigrafe è della poetessa americana Amy Lowell, 1874-1925, sorella dell’astronomo Percival Lowell, 1855-1916. Ambidue sono parenti del poeta Robert Lowell, 1917-1977.

Margaret Saine è nata in Germania, ma vive nei pressi di Los Angeles.  Dopo la  laurea a Yale ha insegnato lingue e letterature Spagnola e Francese. Sogna, scrive e traduce Poesie in cinque lingue. I suoi libri sono “Bodyscapes”  (1995); “Words of Art” (2001); “Lit Angels” (2016); “Gardens of the World” (2018) e “A Book of Travel. Poems” (2019). In Germania ha pubblicato “Memorie d’infanzia” e quattro sillogi. In Italia, invece, è uscita con due volumi  di “Paesaggi che respirano”. E’ autrice anche di cinque libri di haiku, che scrive a diario fin dal 2008.  Altri suoi lavori inediti sono in attesa di pubblicazione.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.

**Immagine di Venere postata dalla redazione e liberamente tratta da: https://www.focus.it/scienza/spazio/mai-vista-cosi-venere-nelle-foto-di-akatsuki

Selezione (senza contributi economici) di poesie e saggi da inserire in un e-book per celebrare i 10 anni del Dinanimismo

copertina e-book dinanimismoIl Dinanimismo, in collaborazione con l’Editore sperimentale “Asino Rosso E-book” , sta concretizzando un’antologia  poetico-letteraria intitolata “Dinanimismo – 10 anni di avanguardia poetico-artistica”.

L’opera, curata da Zairo Ferrante e Roberto Guerra, sarà edita esclusivamente in formato elettronico da http://www.asinorossoebook.onweb.it/ (con distribuzione on-line https://www.mondadoristore.it/Asino-Rosso-X-AAVV-a-cura-di-Roby-Guerra/eai978882957913/) ed avrà lo scopo di celebrare i 10 anni di attività del movimento Dinanimista.

Seguiranno, ovviamente, diverse iniziative promozionali on-line.

Ti interessa partecipare alla selezione senza alcun contributo economico?

Basta inviare, entro e non oltre il 31 Maggio 2019,  un’e-mail a libraccio779@gmail.com ( oggetto e-mail: selezione ebook dinanimismo 10 )  con allegati:

  • un unico file word ( massimo 3 pagine, times new roman 12, interlinea 1 ) contenente due testi poetici o un saggio (editi, benché se ne detengano i diritti, o inediti) e una nota biografica ( N.B. le opere ricevute saranno tutte sottoposte a selezione da parte dei Curatori ed il loro giudizio è da considerarsi insidacabile – l’esito verrà comunicato tramite e-mail).
  • E la seguente liberatoria debitamente compilata e firmata.

Spett.li

Redazione del “Dinanimismo”libri eBook Asino Rosso/Street Lib
a cura di Roberto Guerra

Oggetto: Cessione dei diritti.

Il sottoscritto _________________________ (nome cognome), con residenza in _________________________ (indicare comune e provincia), codice fiscale _________________________, in qualità di _____________ (indicare ruolo, ad esempio: Autore.) relativamente all’opera ( -e) di seguito indicata (-e):

  • titolo, autore, (e altre informazioni utili al fine di una ragionevole identificazione)

concede, per tutto il mondo e senza limitazioni temporali, in via non esclusiva, l’inserimento dell’opera(-e) sopra indicata(- e) nell’antologia collettiva dal titolo “Dinanimismo – 10 anni di avanguardia poetico-artistica”, curata da Zairo Ferrante e Roberto Guerra e che verrà edita in formato digitale e distribuita on-line (con prezzo da definirsi) da libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra.

Resta inteso che:

  1. i suddetti diritti potranno essere esercitati direttamente da Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra  ovvero da soggetti terzi autorizzati da Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra; nel qual caso la Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra  potranno individuare tali soggetti terzi nonché negoziare e concordare autonomamente con detti terzi le condizioni per l’esercizio dei suddetti diritti, a propria discrezione;
  2. il sottoscritto dichiara che la concessione dei diritti di cui sopra a Redazione del “Dinanimismo” ed a libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra è a titolo gratuito; pertanto non avrà nulla a che pretendere, ad alcun titolo, né da Redazione del “Dinanimismo” né da libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra né da alcun terzo da questi autorizzato;
  3. il Sottoscritto garantisce la piena disponibilità dei diritti di cui sopra e libera la Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra da qualsiasi pretesa o rivendicazione in merito a tale disponibilità;
  4. la concessione dei diritti è in via non esclusiva.

Data: 

(firma nome cognome del detentore dei diritti)

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