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Lorenzo Spurio traduce Dina Bellrham… per le “Mezzelane Editore”.

iguana_web-500x728È uscito in questi giorni, per i tipi di Le Mezzelane Editore di Santa Maria Nuova (AN), il libro Le iguane non mi turbano più, selezione di poesie di Dina Bellrham, tradotte dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio. L’opera è il frutto di un lavoro di studio, analisi e traduzione dell’opera poetica della poetessa ecuadoriana Edelina Adriana Beltrán Ramos (1984-2011), meglio nota con lo pseudonimo di Dina Bellrham, che, nel corso della sua breve vita, pubblicò le raccolte Con Plexo de Culpa (2008) e La Mujer de Helio (2011). Questa edizione in lingua italiana (la prima opera organica di traduzione della poetessa, già tradotta, per singoli componimenti, in altre lingue) è stata permessa dall’interessamento e dalla fattiva collaborazione della famiglia, nella figura della madre Cecibel Ramos. Ad impreziosire il volume, che presenta una scelta di poesie tratte dalle sue due opere e dall’opera postuma Inédita Bellrham, è un ampio studio critico preliminare a cura della poetessa e critico letterario Siomara España tradotto in italiano dal curatore dal titolo “Dina Bellrham: contemplazione e comparsa”, nel quale si indagano con attenzione le caratteristiche preminenti della poetica della giovane poetessa. […] continua su: https://www.la-notizia.net/2020/10/19/le-iguane-non-mi-turbano-piu-le-poesie-di-dina-bellrham-tradotte-in-italiano-da-lorenzo-spurio/?fbclid=IwAR0mZk5rUduJ-a3oUKdlJSB6K4XKvOx2_SjHHR-sFAE9TAq0edYxcMk2AmQ

spurioLorenzo Spurio (Jesi, 1985), poeta, scrittore e critico letterario. Per la poesia ha pubblicato Neoplasie civili (2014), La testa tra le mani (2016), Le acque depresse (2016), Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca (I ediz. 2016; II ediz. 2020) e Pareidolia (2018). Ha curato antologie poetiche tra cui Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (2016, 2 voll.). Intensa la sua attività quale critico con la pubblicazione di saggi in rivista e volume, approfondimenti, prevalentemente sulla letteratura straniera, tra cui le monografie su Ian McEwan e il volume Cattivi dentro: dominazione, violenza e deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera (2018). Si è dedicato anche allo studio della poesia della sua regione pubblicando Scritti marchigiani (2017) e La nuova poesia marchigiana (2019). Tra i suoi principali interessi figura il poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca al quale ha dedicato un ampio saggio sulla sua opera teatrale, tutt’ora inedito e tiene incontri tematici. Ha tradotto dallo spagnolo racconti di César Vallejo e di Juan José Millás e una selezione di poesie di Dina Bellrham confluite in Le iguane non mi turbano più (2020). Su di lui si sono espressi, tra gli altri, Giorgio Bàrberi Squarotti, Dante Maffia, Corrado Calabrò, Ugo Piscopo, Nazario Pardini, Antonio Spagnuolo, Sandro Gros-Pietro, Guido Oldani, Mariella Bettarini, Emerico Giachery e numerosi altri.

*Per acquistare il libro: http://negozio.lemezzelane.eu/prodotto/le-iguane-non-mi-turbano-piu-carta

IL DINANIMISMO E ZAIRO FERRANTE SU WIKIPOESIA ( l’unica enciclopedia poetica semantica e multilingue al mondo ).

CatturaDal 13 novembre 2020 su WikiPoesia sono state inserite due pagine dedicate rispettivamente  al Dinanimismo e a Zairo Ferrante.

WikiPoesia è:

  • l’unica enciclopedia poetica semantica al mondo
  • l’unica enciclopedia poetica multilingue
  • l’unica enciclopedia poetica creata senza un editore
  • l’unica enciclopedia poetica che sponsorizza la Semantic MediaWiki Conference

Non vi è alcun obbligo di iscriversi a WikiPoesia per contribuire a migliorarla e sebbene possa sembrare completa, la realtà ci avverte che WikiPoesia è in grado di descrivere solo una piccola parte della realtà (basti pensare a tutte le iniziative Off-Line).

WikiPoesia è accreditata presso il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione (On. Paola Pisano) nell’ambito del programma Repubblica Digitale e ha ottenuto il Patrocinio del Comitato per le Celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante – MiBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo).

Da quando è nata, secondo i dati forniti da Google, l’enciclopedia raddoppia la propria visibilità ogni tre mesi, arrivando a registrare su base annua 45.000 singole consultazioni e oltre un milione di impressioni.

https://www.wikipoesia.it/wiki/Zairo_Ferrante WikiPoesia – Zairo Ferrante.

https://www.wikipoesia.it/wiki/Dinanimismo WikiPoesia – Dinanimismo.

 

Improbabili similitudini: “Fleboclisi” di Zairo Ferrante

FLEBOCLISI

medicina-online-fleboclisi-terapia-endovenosac2a0terapia-e-v-fleboc2a0in-inglesec2a0intravenous-therapy-iv-etimologia-procedura-significato-vena-nutrizione-parenterale-sangue-arteria-catetereSuona meglio come flebo

il senso e il verso son gli stessi.

S’attacca addosso e con il sangue

scorre, passa,

scivola sul cuore, tra le ossa.

A volte calma a volte cura

è l’amore.

Lenta scorre e si consuma

così è un po’ la vita.

*Inedito di Zairo Ferrante – © 2020 tutti i diritti riservati –

**Immagine liberamente tratta da: https://medicinaonline.co/2018/03/29/fleboclisi-terapia-endovenosa-significato-procedura-rischi/

BANDO DI PARTECIPAZIONE AL I PREMIO DI POESIA “GANDHI D’ITALIA” Sulle orme di Danilo Dolci

122896386_107167454522760_6347228056694343322_nCon l’autorizzazione della famiglia Dolci, nella figura del figlio dott. Amico Dolci, viene bandito il Primo Premio di Poesia “Gandhi d’Italia” dedicato alla poliedrica figura intellettuale di DANILO DOLCI (1924-1997) poeta, scrittore, educatore e sociologo, attivista non violento noto, appunto, come il “Gandhi italiano”. Dolci, oltre alla sua attività educativa, operò nella lotta alla mafia; nel 1957 in Russia il suo impegno per la lotta non violenta venne riconosciuto con il celebre “Premio Lenin per la pace” (che accettò, pur dichiarando di non essere comunista). Nello stesso anno, con il saggio Inchiesta a Palermo, ottenne il prestigioso Premio Viareggio. Numerosi altri furono, negli anni, i riconoscimenti a lui tributati. Immensa la sua produzione letteraria, tra le maggiori opere vanno ricordate Banditi a Partinico (1956), Spreco. Documenti e inchieste su alcuni aspetti dello spreco nella Sicilia occidentale (1960), Verso un mondo nuovo (1964), Non esiste il silenzio (1974), La comunicazione di massa non esiste (1987), Se gli occhi fioriscono. 1968-1996 (1997) e Una rivoluzione nonviolenta (2007).
Il premio viene organizzato in collaborazione dalle Associazioni Culturali “Le Ragunanze” di Roma, “Euterpe” di Jesi (AN), “CentroInsieme Onlus” di Napoli, “Africa Solidarietà Onlus” di Arcore (MB) e dal Progetto “Capire per capirsi” di Monte San Giovanni Campano (FR). La partecipazione al concorso è regolamentata dalle norme contenute nel presente bando.
Articolo 1 – La partecipazione al premio è gratuita.
Articolo 2 – È possibile partecipare con una sola opera poetica (in italiano o in dialetto) inedita a tema libero che non superi la lunghezza di 40 versi. Pur essendo il tema libero, saranno particolarmente gradite opere dal carattere civile e dell’impegno, aventi quali temi o rimandi aspetti dell’impegno culturale di Danilo Dolci.
Articolo 3 – L’opera inviata non dovrà aver ottenuto un precedente premio da podio all’atto di chiusura del bando, ovvero alla data di scadenza di partecipazione.
Articolo 4 – È richiesto di inviare in un’unica mail avente per oggetto “Primo Premio di Poesia Gandhi d’Italia” la propria opera poetica in formato Word e un file a parte, sempre in formato Word, contenente i seguenti dati:
– nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza completo (Via, città, cap.), telefono fisso e cellulare, indirizzo mail e queste attestazioni:
– Dichiaro di essere l’unico autore della poesia e di detenere i diritti a ogni titolo.
– Acconsento il trattamento dei miei dati personali secondo la normativa vigente nel nostro Paese (D. Lgs 196/2003 e GDPR) alla Segreteria del Primo Premio di Poesia “Gandhi d’Italia” e a tutte le Associazioni Culturali che organizzano e patrocinano l’iniziativa.
Articolo 5 – Le proprie opere, corredate dei materiali richieste, vanno inviate entro e non oltre il 28 febbraio 2021 alla mail premiodipoesia.danilodolci@gmail.com
Art. 6 – Tutti i materiali pervenuti verranno letti da una Commissione di giuria composta da poeti, scrittori, critici letterari, giornalisti e recensionisti, membri del panorama letterario e culturale italiano, i cui nominativi verranno rivelati in sede di premiazione.
Art. 7 – Verranno proclamati un primo, un secondo e terzo vincitore che otterranno una targa personalizzata e la motivazione della Giuria. Ulteriori premi, quali menzioni d’onore, segnalazioni o premi d’incoraggiamento, potranno essere attribuiti ad altre opere, qualora la Giuria ne manifesti la volontà. La stessa Giuria, ottenuto il parere favorevole dei referenti del progetto, ha la facoltà di attribuire premi speciali. Trattandosi di un premio a partecipazione gratuita, ciascun Associazione ed ente che collabora all’organizzazione s’impegna alla messa in palio di almeno un premio nel corso della manifestazione.
Articolo 8 – La cerimonia di premiazione si terrà in un luogo e in data da destinarsi, tenendo presente l’evolversi della situazione di emergenza sanitaria dettata dal Coronavirus in atto e, laddove non sarà possibile tenerla fisicamente, i premi verranno spediti a domicilio.
Articolo 9 – Ai sensi del D.Lgs 196/2003 e del Regolamento Generale sulla protezione dei dati personali n°2016/679 (GDPR) il partecipante acconsente al trattamento, diffusione e utilizzazione dei dati personali da parte della Segreteria del Primo Premio di Poesia “Gandhi d’Italia” e di tutte le Associazioni Culturali/enti che organizzano e patrocinano l’iniziativa.
Articolo 10 – Il bando di concorso è costituito da nr. 10 (dieci) articoli compreso il presente disposti su nr. 2 (due) pagine. La partecipazione al concorso implica l’accettazione tacita e incondizionata di tutti gli articoli che lo compongono.
Gli Organizzatori
Michela Zanarella, Alessio Silo, Vincenzo Monfregola, Lorenzo Spurio, Cheikh Tidiane Gaye
INFO:
Mail: premiodipoesia.danilodolci@gmail.com

Il dinanimismo presenta: Sara Comuzzo “Dove i clown vanno quando sono tristi” (Bré Edizioni)

Nel 2009, all’interno del 1° manifesto del Dinanimismo, scrivevo: – Sempre più gente si allontana o evita di avvicinarsi a questa forma “Innata d’Arte” (ndr. la Poesia) e sempre più “Dotti” cercano di spacciare la Poesia come un qualcosa di non accessibile a tutti. Signori miei, “mercanti di classismo”, secondo me siete sulla strada sbagliata! La Poesia è Anima, anzi è la voce dell’Anima, è istinto, è voglia di vivere, è uno dei pochi mezzi (insieme alla Musica ed alle Arti visive e figurative) che permette, a mio avviso, di dialogare in silenzio con noi stessi.

Bene!

Oggi, nella Poesia di Sara Comuzzo troviamo tutto questo. Istinto, rottura degli schemi, forza, rivoluzione e una sana irriverenza. Ingredienti che la rendono una Poetessa della (per la) Gente.

Un vulcano che non può essere assolutamente contenuto in un vecchio salotto impolverato ed inquinato da “finti dotti” che si spacciano per Maestri.

ZF

Cattura*Sisifo
Sisifo rallenta un po’
si asciuga il sudore
salita.
[fottuta]
un’eterna
tutto
è

 

 

 

*Pozzanghere
Raccolgo pozzanghere,
le offro al Sahara
giusto per trattenere la pioggia
fuori dalla nostra storia.
In Irlanda, col tempo che fa,
nessuno si accorge quando piangi.

 

*Rovescio
La quarantena incomincia negli incubi
da cui non riesci a svegliarti.
La prossima volta,
mi mostrerai un centinaio di modi diversi
per dire la stessa cosa.
I miei libri – hai detto –
sono tenuti nel reparto Tristezza.
Al centro della guancia
sta sempre immobile
l’attesa di un rovescio.

BIOGRAFIA
Sara Comuzzo (Udine, 1988) ha pubblicato cinque raccolte di poesie e una di racconti. Sue poesie appaiono su siti, riviste e blog letterari in Italia e all’estero e sono state tradotte in portoghese,
spagnolo, russo e inglese. Ha studiato letteratura moderna e studi di genere alla Sussex University con una tesi sul teatro di Sarah Kane.
Collabora con YAWP nel reparto “Poesia”, come critica e traduttrice. Vive e lavora in Inghilterra.

*Versi Tratti da  “Dove i clown vanno quando sono tristi” (Bré Edizioni) e ricevuti direttamente dall’Autrice.

Il senso del bello nell’era “social” (…da Botticelli a Chiara Ferragni): versi di Zairo Ferrante

La Venere Social
di
Zairo Ferrante
CatturaLa venere rinasce
eclissi o luna nuova
un’era social, questa
di finti e vuoti Botticelli.
Resiste ancora la bellezza
soltanto confondendosi
nella stanza degli specchi
tra like, instagram e fotofiltri.
Ai barbari poco importa
del tempo amaro e
di tutto il resto.
Scivola questo fiume
menti e cuori
spesso disinteressati.
Eppur ci salverà ancora,
come un tempo antico,
il bello che mai muore.
Zairo Ferrante 09/2020 – inedito-

“Condominio S.I.M.” di Alessandro Canzian (… un Poeta degli uomini).

9788883360640_0_221_0_75Condominio S.I.M è l’ultima raccolta di Alessandro Canzian, edita da “Stampa 2009”. L’opera si mostra originale ed intrigante sin dal titolo, il cui significato viene svelato all’inizio del libro, subito dopo la puntuale e attenta prefazione di Maurizio Cucchi; un sorta d’invito con cui il Poeta spalanca le porte del proprio microcosmo. Un piccolo mondo fatto di donne ed uomini, di profumi, sapori e rumori, per mezzo dei quali il particolare tende a confluire nell’universale.

“Il Condominio S.I.M. è un Condominio sito a Maniago. La sigla S.I.M. sta per Società Immobiliare Maniaghese. Costruito nel 1970 circa fu inizialmente pensato come un albergo. A costruzione quasi ultimata la Società si accorse però che nella zona e in quel periodo un albergo non avrebbe potuto funzionare, per cui fu riqualificato come Condominio. Sono ancora presenti il ristorante, oggi utilizzato come luogo di culto dai Testimoni di Geova, e il gabbiotto del custode, utilizzato come ripostiglio.”

I versi di Canzian si susseguono come piccoli frammenti di quotidianità e, pian piano, compongo storie, delineano vite e ci rivelano il senso profondo del “fare poesia” che si compie nell’osservare, scovare, immortalare e donare al prossimo.

Un lavoro preciso ed attento quello di Alessandro che, con le sue sestine ed i suoi componimenti eptastici (peraltro una vera e propria “chicca” d’Autore), ci regala attimi di rara e vera sensibilità, accompagnandoci in un “luogo” fatto di persone e di anime che gioiscono e soffrono, che amano ed odiano.

In questa raccolta, il Poeta, con “limpida nettezza comunicativa”, ci rappresenta il suo mondo che, alla fine, non può non diventare anche il nostro.

Zairo Ferrante

Olga il lunedì la penso
con un vestito ampio, colorato,
il martedì con un qualcosa
di più aderente, alla sua pelle,
alla cartilagine
della settimana in un foulard.
I capelli raccolti, le cadono.

***

Carlo sbatte la porta
ogni volta che torna a casa.
Misurano cinque passi le sue
felicità – se si può parlare
di felicità quando si hanno
i calzini sporchi e gli occhi
bucati, dall’ultima lavatrice –.

***

Di Silvio ricordo un gesto.
Quando usciva girava sempre
due volte la chiave nella toppa
e bussava forte. Una
chiusura non è mai chiusura
senza una porta a cui bussare.

Per acquistare: https://www.ibs.it/condominio-sim-libro-alessandro-canzian/e/9788883360640

Giu 11, 2020 - Senza categoria    No Comments

“L’Olimpia” di Luigia Sorrentino al “Napoli Teatro Festival Italia”.

Cattura1Come annunciato dalla stessa poetessa e giornalista sulla sua pagina facebook: “E’ ufficiale. Andrà in scena al Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, la mia drammaturgia: OLIMPIA, TRAGEDIA DEL PASSAGGIO, per la regia di Luisa Corcione.

Luigia Sorrentino continua precisando che: “Sarà un primo studio, perché il coronavirus ci ha impedito di realizzare il progetto iniziale. Abbiamo dovuto tener conto delle regole di distanziamento imposte dal governo, e di molto altro… comunque sarà bello, perché seppure lo spettacolo è stato drasticamente ridotto, avremo in scena attori del calibro di Emilio Vacca, Noemi Francesca, Peppe Voltarelli. Nessuna scena, ma architettura dei personaggi, con le opere di Luisa, Rosaria e Anna Corcione. Nella drammaturgia tratta da “OLIMPIA” (libro) si fa strada un nuovo personaggio: Empedocle. Spero sia uno spettacolo che ridia speranza nel futuro… è quello che mi auguro.”

Nel riadattamento di Olimpia, tragedia del passaggio, per la drammaturgia di Luigia Sorrentino, si dà spazio alla collaborazione artistica di varie discipline artistiche, da rendere così la pièce un lavoro multidisciplinare. Gli elementi scenografici e quelli di costume sono sostituiti da opere pittoriche, scultoree e istallazioni. Le musiche originali si uniscono alla Danza. Il collante resta la Poesia: un linguaggio che sembra perduto nel tempo ma comunque contemporaneo che dona il giusto bisogno di essere espressa in questo momento storico. L’arte cerca spesso di raggiungere la poesia; per raggiungere questo scopo, abbiamo eseguito una ‘chiamata alle arti’, perché sosteniamo che oggi, più di ogni altro momento, sia il tempo delle collaborazioni. Il tempo di fare “gruppo”. Bisogna lasciare alle spalle un passato fatto di individualismo, di isolamento e di tristezza emotiva per dare spazio a nuove forme composte da un’unica energia e un solo obbiettivo: la vera bellezza possibile. Nell’ Olimpia che metto in scena, l’artista si trova all’interno, nell’umidità del pensiero, dove nasce l’arte. Composto d’arte, ma non è ancora maturo per chiamarsi tale. La Figura di Iperione è emblematica. Viene al mondo dall’oscurità della madre terra ma una volta fuori si rende conto che il suo destino è quello di soccombere. Resterà confinato nella non luce, in quella sottile linea che divide la notte dal giorno. Poi Iperione si trasforma in Empedocle, che bene presto prenderà coscienza che non può difendere la sua sete di potere perché egli stesso è l’artista che sconfina, supera la soglia, il confine fra l’umano e il divino. Empedocle cercherà di innalzare ponti sull’acqua, per il suo spietato desiderio di fama e di conquista, ma non ce la farà. Olimpia, la deità arrivata nella città per restituire all’umanità il sé sacro, si contrapporrà a Empedolce, che ha cercato di raggiungere il Divino violando il sacro. Ma anche la sorte di Empedocle è segnata: Crollerà su se stesso e alla fine si lascerà morire roso dal senso di colpa. Questo Studio sul Testo della Sorrentino, fa comprendere che anche l’arte è destinata alla distruzione, come tutte le opere di ingegno dell’umano. Prendiamo per esempio l’artista sudafricano William Kenttridge, che ha realizzato un fregio sul Lungo Tevere a Roma “TRIUMPHS AND LAMENTS”. Kentridge ha dichiarato che “L’artista che non sa fallire, è un integralista”. Il fregio, realizzato con una tecnica volutamente effimera e fragile, offre una lettura della storia della città, che contrappone fasti e miserie, glorie e sconfitte.

Il palco/grembo, è il corpo di Olimpia: in essa tutti i corpi diventano armonici. La musica invece richiama il canto del ritorno alla città, nella consapevolezza che il passaggio dell’umano e dell’artista è al tempo stesso… CONTINUA SU: https://napoliteatrofestival.it/spettacolo/olimpia-tragedia-del-passaggio/?fbclid=IwAR2LX8d_JP-Ayt7lp3RIOkQLRWePYqbg4Uv_ebXB0NCxRAmbOzXAHcnAfEc

Il Dinanimismo sostiene “Catena Umana”: un progetto editoriale realizzato da Luigia Sorrentino in collaborazione con Fabrizio Fantoni.

CatturaCatena Umana, un progetto editoriale ideato da Luigia Sorrentino in collaborazione con Fabrizio Fantoni.

Luigia Sorrentino, Poetessa e Giornalista Rai, nella sua introduzione, pone l’attenzione sulla “…necessità di tornare a parlarsi con filosofi, poeti, artisti, cercando insieme di rispondere alle domande che mai come in questo momento, affliggono l’umanità intera. Quale mondo ci attende dopo il coronavirus? E chi lo governerà? I poeti e i filosofi, medici dell’anima e del pensiero, ci accompagneranno in questo cammino, ma certamente non potremo sostituirsi ai governanti, al potere della scienza e della tecnica che si va sempre più profilando. …https://www.facebook.com/poesia.luigiasorrentino/posts/3263829596994667

Dall’introduzione al progetto (tratta da:  Il primo blog di poesia della Rai ) “… La necessità di contenimento imposte dalla pandemia hanno sollevato numerose proteste sul piano geopolitico e ideologico, volte a rivendicare i diritti umani che sembravano essere stati messi in discussione. Anche se nella maggioranza dei casi, le reazioni più condivise sono state di accettazione eppure spesso alla base vi era un fondo di amarezza per quello che sembrava essere, oltre che una misura di tutela sanitaria, anche un attentato alla libertà individuale e collettiva.

L’isolamento forzato, il trauma vissuto dalle persone contagiate che hanno dovuto separarsi bruscamente da uno o più familiari che avevano contratto il virus in una forma più grave con difficoltà respiratorie tanto da richiedere il ricovero in ospedale… L’aver saputo poi che il congiunto, la persona amata, era morta nella più totale solitudine… Il non aver potuto assistere i propri cari negli ultimi istanti della loro vita… Il non aver potuto dare loro degna sepoltura… è stata un’ esperienza tragica e estremamente violenta.

Molti studiosi hanno detto poi che la violenza e la velocità del virus di trasformarsi e di replicarsi potrebbe essere stata causata anche dall’inquinamento ambientale e dai già tanto temuti cambiamenti climatici. Un fatto che ci pone oggi più che mai di fronte alla necessità e all’urgenza di fare una scelta decisiva nel nostro presente: cambiare il nostro modo di vivere per non ammalarci e per non distruggere il nostro pianeta.

Ma attraverso quali metodi si configurerà il nuovo modo di vivere e di stare al mondo?

Partendo da questi elementi di riflessione, poeti, scrittori, filosofi e giuristi  fanno formato una catena umana, ognuno scegliendo la propria lingua di elezione nella consapevolezza che oggi più che mai c’è bisogno di “strumenti umani” per governare il mondo. Poeti, artisti, filosofi si prendono per mano nella consapevolezza che è necessario tornare insieme a riflettere sulla condizione umana e sulle nuove prospettive che l’umano dovrà fronteggiare.

Ancora una volta al centro di tutto torna la parola.

Catena umana è dunque la forza del dialogo fra le diverse discipline umanistiche nel tempo del coronavirus, la più grande pandemia della storia moderna.”

SEGUI IL PROGETTO SU: https://www.facebook.com/poesia.luigiasorrentino/

Mag 27, 2020 - Senza categoria    No Comments

Alessandro Canzian con “Dal sottovuoto – Poesie assetate d’aria” su Maledetta primavera – Biblioteca Universitaria di Genova.

Maledetta primavera – Biblioteca Universitaria di Genova
con: 

Con Letizia Lodi, Giovanna Olivari,Roberto Dedenaro, Fabiana Carpiceci, Massimo Bacigalupo, Alessandro Canzian (su “Dal sottovuoto – Poesie assetate d’aria”,

Samuele Editore 2020, collana Scilla, prefazione e curatela di Matteo Bianchi ), Michele Caprini.
VIDEO:

DAL SOTTOVUOTO. POESIE ASSETATE D’ARIA

a cura di Matteo Bianchi

testi di
dalsottovuotoAlessandro Agostinelli, Erminio Alberti, Lucianna Argentino, Franco Arminio, Alberto Bertoni, Maria Borio, Franco Buffoni, Anna Maria Carpi, Valentina Colonna, Flaminia Cruciani, Maurizio Cucchi, Francesco Forlani, Tiziano Fratus, Giovanna Frene, Tommaso Giartosio, Fabrizio Lombardo, Franca Mancinelli, Gerardo Masuccio, Stella N’Djoku, Roberto Pazzi, Umberto Piersanti, Giancarlo Pontiggia, Rossella Pretto, Eleonora Rimolo, Valentino Ronchi, Federico Rossignoli, Paolo Ruffilli, Anna Ruotolo, Gabriella Sica, Stefano Simoncelli, Tiziano Scarpa, Luigia Sorrentino, Mary Barbara Tolusso, Mariagiorgia Ulbar, Gian Mario Villalta.

Prezzo 6.99 euro

ISBN 978-88-94944-20-4

 


 

La solitudine, sia mistica sia solo forzata, è stata spesso il propellente invisibile che ha acceso il silenzio interiore, che ha smosso l’immobilità di fondo di svariate penne italiane. Una su tutte fu quella di Dino Campana: il poeta scriveva grazie alla contrapposizione tra “io lirico” e “moltitudine”, alla dialettica che si imponeva tra “tempo” e “fuori tempo” quale rapporto tra l’individuo e i ritmi della sua comunità di appartenenza.

Dal sottovuoto. Poesie assetate d’aria, antologia in uscita per Samuele Editore, mette nero su bianco la volontà di confrontarsi sul tema dell’isolamento, di una quarantena tanto improvvisa quanto obbligata. L’idea è scaturita dalle sparute riflessione trapelate sul web, ovvero dalla necessità sommersa di molti intellettuali di liberare un vuoto interiore che una volta confinato rimbombava con maggiore violenza. «Dovremmo pronunciare ogni parola vera come fosse un’agonia o un testamento», sosteneva Ceronetti in Poesia e solitudine (1986). Parimenti, un movente così decisivo per gli animi del 2020 non poteva essere ignorato a priori come un semplice “fattore esterno” – una trascurabile casualità – né ridotto alla solita boutade per stampare altra carta e battere cassa quando il silenzio non può più essere abbastanza. Da parte di Matteo Bianchi, il curatore della selezione, non c’è stata alcuna intenzione di strumentalizzare un momento drammatico, tantomeno di estetizzare un dolore condiviso; tutt’al più di anestetizzarlo facendolo vibrare. Non va tralasciato, infatti, il tentativo di opporsi al panico generalizzato, di scongiurare una paura che se fomentata avvelenerebbe irrimediabilmente il nostro futuro. «Eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha già accecato, la paura ci manterrà ciechi», ammoniva Saramago in Cecità (1995).

Il curatore ha poi deciso di ordinare gli inediti quasi si trattasse di un sentiero, di un percorso per ritrovarsi attraverso le voci dei trentacinque autori coinvolti, consentendo un dialogo tra poesie provenienti da clausure personali, che nella fame d’aria manifestata si tendono l’una verso l’altra. Tramite le risorse intime di ciascun autore e la riaffermazione di ogni individualità, i versi in questione trasformano incontri, oggetti e gesti abitudinari in testimonianze emblematiche di una realtà oramai irreparabile. Leggendo i testi come fossero anelli intrecciati di un’unica catena – che cozzano e risuonano a seconda dell’armonia – ci si rende conto di quanto il bisogno autentico e senza soluzione di isolarsi, di allontanarsi da un rumore più o meno riconosciuto, fosse già insito in loro e cercasse talvolta appagamento per mantenerli in equilibrio.

Il 50% dei proventi del libro verranno donati in beneficenza alla Sanità o alla Protezione Civile, per dare un aiuto concreto.

EBOOK: http://www.samueleeditore.it/dal-sottovuoto-poesie-assetate-daria-ebook/

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