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“Itaca, Penelope e i maiali” di Zairo Ferrante (Ed. Il Foglio 2019): impressioni di lettura del poeta Carlo Sanchez.

“Itaca, Penelope e i maiali” di Zairo Ferrante (Ed. Il Foglio 2019)

Impressioni di lettura del poeta argentino Carlo Sanchez

download“Itaca, Penelope e i maiali”…. Molto interessante partire della culla della nostra cultura occidentale, per guardare il presente.

Omero, la mitologia, i due mostri del mare di Messina, Circe, Ulisse e la sua amata Itaca. Una visione senza iphone, ipad, senza telefonino e i futili oggetti del consumismo. Una chiamata al branco, ai maiali (uomini tutti uguali) in una società che ha dimenticato la sua storia, il suo passato.

Grandi momenti lirici, che ci introducono nel dramma del presente che stiamo vivendo.

Siamo anche noi Ulisse, forse con Penelope un tanto stanca di disfare la tela.

E poi Itaca, La bellezza (non posso non pensare a Kavafis).

“ Se semplicemente fossi” un altro, ti direi che lo spazio per il lettore è aperto in tutto il libro, che l’amore forse ci salverà (non sono sicuro).

“E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso, Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare (…da “Itaca” di Kavafis)”.

*Nota Ricevuta direttamente dal Poeta Carlos Sanchez

ITACA: LA BELLEZZA

 Zairo Ferrante 

Tratta da: “Itaca, Penelope e i maiali”

https://www.lafeltrinelli.it/libri/zairo-ferrante/itaca-penelope-e-i-maiali/9788876067969

Anche adesso – che gli dèi del progresso hanno brindato

con milioni di piccole bolle color di zecca effervescenti e

i nostri cervelli, tutti d’un sorso, si son bevuti  –

quando alzo il naso dal mio smartphone vedo ancora

 che la luna, sola, resta appesa al filo

– candido –

fatto di pensiero di bambino senza  macchia.

E dondola nella via del latte, punzonata da miliardi di libellule

che son stelle quando a sera, l’Architetto, accende le sue luci.

E nonostante questo schermo, ancora vita e morte si rincorrono

in quel gioco vecchio quanto il tempo, fatto d’anni e di stagioni

e primavere che inarrestabili si susseguono e nuovamente

– continuano a sbocciare –

con prati che profumano di fresca malachite appena colta.

E volteggiano, nella cornice d’una finestra, grandi farfalle

e puntiformi uccelli a dipingere improbabili geometrie.

E passa l’estate e tornano a far rumore anche le foglie

 che cadendo ci vengono a donare

il fragore rosso calcedonio

d’un silenzio ormai spesso inascoltato.

E di nuovo perfino anche la pioggia, rigida di freddo, ancora indossa

il maglione suo più bello, bianco color dell’innocenza e si dimena

imperterrita  nel vento, tutto a ricoprire, il brutto e il bello e

 i semafori e le canne, il tratto e pur la linea, il vero e l’apparente ombra.

E mentre il Mondo ancora insegue il Sole,

che zitto e quatto corre e

si smarrisce in quell’anfratto

d’Universo che prende il nome di Galassia,

 io, che piccolo pur respiro, nient’altro posso fare

se non pigiare forte quel bottone

e riprendermi la Bellezza.

– Itaca –

unico traguardo materiale a cui approdare

spegnendo, come Ulisse, le sirene

leucotomizzanti e impure menzognere,

 in quest’odissea ad arte costruita e poi…

spacciata, in pasticche narco-selfie, come vita.

 

“Itaca, Penelope e i maiali” di Zairo Ferrante (Ed. Il Foglio 2019) – per amore dell’Uomo, versi di resistenza contro le barbarie del “mercato” e della “politica”.

-“ITACA, PENELOPE E I MAIALI –
Piccola Odissea contemporanea di sogni, di amori e di barbarie”
– silloge – 2019 –
 Autore: Zairo Ferrante
 Editore: Il Foglio letterario
 Isbn o codice id: 9788876067969.

copertina on-line download

Prime segnalazioni su: 

 

 

Libro prenotabile in tutte le librerie e disponibile su:
 
 
 
 
 

Prefazione di Michela Zanarella
La nuova raccolta di poesie di Zairo Ferrante ‘Itaca, Penelope e i maiali (piccola Odissea di sogni, di amori e di barbarie)’ si presenta come opera originale e matura. L’autore è il fondatore del DinAnimismo, movimento poetico-artistico rivoluzionario delle anime, riconosciuto come avanguardia dalla critica letteraria e sostenuto da numerosi artisti. Non è un caso, quindi, che nelle sue produzioni letterarie ci sia una continua ricerca e sperimentazione. Anche questa volta ci troviamo di fronte a un’operazione di scrittura particolarmente interessante. Già il titolo ci riporta all’Odissea, poema epico di Omero. Penelope è uno dei personaggi, moglie del re di Itaca, Odisseo o Ulisse. Rappresenta la fedeltà, poiché aspettò per vent’anni il ritorno del marito dalla guerra di Troia. Il tempo, l’attesa, la pazienza: La mitologia diventa lo strumento essenziale per riflettere in versi e per riappropriarsi del valore delle cose. Ferrante parte proprio da Omero, il poeta greco che segnò la storia con l’Iliade e l’Odissea: “Una perla sfumata, opale di rosa, si dondola/tra il mare e la terra ed accende la vita/e i vecchi ricordi”, troviamo gli echi del passato e il presente di “spietati statisti e smartphone alla mano/e monitor caldi, a creare ricchezza/e vender speranze ad esili teste”. Viene spontaneo fermarsi e pensare. La letteratura contemporanea si è concentrata spesso sul ritorno di Ulisse nelle sembianze di mendicante, il tema del riconoscimento è sempre stato essenziale. Qui il poeta utilizza momenti precisi di vicende mitiche per interrogarsi sulla società. Ecco che Omero diventa un ‘dono’ di conoscenza, un tramite ancora attuale. Si prosegue con la leggenda di Scilla e Cariddi, due mostri del mare che vivevano dentro lo stretto di Messina. Odisseo dovendo passare lo stretto, preferì rischiare di passare vicino a Scilla piuttosto che a Cariddi. Ferrante riprende il mito e lo riporta al nostro tempo raccontando ciò che accade: “dilaga il boato del vuoto, inutili voci/di bimbi e di madri, ignoti fratelli/nel cupo giaciglio si perdono e muoiono/inghiottiti in silenzio da Scilla e Cariddi”, migliaia di persone continuano a perdere la vita in mare nell’indifferenza di tutti. Il poeta lancia un monito, lo fa con parole taglienti, vere, spontanee. Sa che farlo è necessario. Utilizza la storia, la letteratura. Dovremmo apprendere dal passato per non ripetere gli stessi errori di chi ci ha preceduto. Tra le poesie l’autore lascia spazio al lettore, lo invita a interrogarsi e prendere nota dei propri pensieri. Un’idea curiosa, rara, brillante. Appare Circe, altra figura della mitologia greca, maga semidea con poteri straordinari che viveva nell’isola di Eea. Amava Odisseo e trasformò i suoi compagni in maiali. Attirava gli uomini col suo fascino, per questo il suo nome è entrato nel vocabolario come sinonimo di seduttrice. Ferrante la associa al sortilegio, a quell’attrazione dell’uomo per ‘schiere di cose, futili oggetti”. È come se la nostra società fosse stata plagiata dal consumismo. Stiamo vivendo in un’epoca in cui il bisogno sfrenato di possedere e sentirsi appagati supera ogni limite. Non poteva mancare il riferimento ai maiali che il poeta paragona agli uomini tutti uguali, omologati al sistema. È un viaggio omerico moderno quello di Ferrante: Da Polifemo ad Argo, dalle sirene ad Eumeo, il suo è un percorso di esplorazione dell’esistenza e dell’umanità con i suoi limiti. Non è facile ritrovarsi. Non è impossibile riconoscersi. Il poeta ci offre la parola come strumento di rinascita. La poesia è un dono così come lo è la vita. “La felicità continua ad esistere con noi e con tutto l’Universo”. Ferrante ci chiede impegno per non dimenticarlo.

SCILLA E CARIDDI: IL VUOTO
(Versi estratti dalla Raccolta)

Fili d’argento si tessono sullo specchio
dell’acqua baciata da un soffio di luna.
Placide acque si scorgono a prua frattanto
che figli di un Dio minore s’ammassano
e spingono e sperano e piangono.
Beffardi sorridono i porci acclamati dal volgo
perfino Poseido, attonito, di spalle si volta.
Nessuno li ascolta, si sbattono porte,
come tombe di morte si serrano i porti.
E intanto s’espande il fragore del nulla,
dilaga il boato del vuoto, inutili voci
di bimbi e di madri, ignoti fratelli
nel cupo giaciglio si perdono e muoiono
inghiottiti in silenzio da Scilla e Cariddi.

Zairo Ferrante, nato ad Aquara (Sa) nel 1983, è Medico Radiologo a Ferrara dove ha conseguito laurea e specializzazione. In ambito poetico e letterario nel 2009 ha fondato il “DinAnimismo”, un movimento poetico/artistico già riconosciuto come neo-avanguardia da una parte della critica letteraria. Ha pubblicato tre libri di prosa e Poesia: “D’amore, di sogni e di altre follie” (este edition 2009), “I bisbigli di un’anima muta” (CSA editrice 2011) e “Come polvere di cassetti” (David and Matthaus 2015). E’ possibile leggere suoi scritti su molteplici riviste e periodici culturali on-line e cartacei. Alcune sue poesie sono state inserite in antologie collettive ed anche tradotte in Inglese, Spagnolo e Francese. Ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi sia in Italia che all’Estero.

“L’istinto altrove”: l’ultima raccolta di poesie di Michela Zanarella, con prefazione di Dacia Maraini (breve nota critica di Zairo Ferrante per il Daninimismo).

9788866444480_0_221_0_75“L’istinto altrove” è l’ultima raccolta di poesie di Michela Zanarella, edita da Ladolfi editore (2019). L’opera contiene circa 80 componimenti, tutti ben strutturati e mai eccessivamente lunghi.  

I versi si mostrano puliti ed essenziali, ricordando la migliore espressione stilistica del secondo ‘900 italiano, ma i temi trattati sono assolutamente freschi e contemporanei. Leggendo il libro emerge chiaramente l’impegno introspettivo della Poetessa che, partendo da una ricerca solo apparentemente soggettiva, arriva a comprendere e spiegare l’Oggettività della natura Umana in tutte le sue mille “sfaccettature”.

“La notte nella sua luna imperfetta
smantella il silenzio
per sentirti meno lontano da me.
Adesso parlano gli occhi
che fanno rumore più del vento.
Nel buio la luce
si ritrova più viva del sole
come le lucciole sul fieno.”

Una raccolta piena di amore, un Amore puro e vero che trasporta il Lettore in una dimensione parallela, dove la ragione cede il posto all’Istinto e dove la poesia diviene autentica forza in grado di indicare la strada da seguire.

“L’istinto altrove”, come dire il cuore hic et nunc. 

Un piacevole viaggio nell’essenza dell’Essere e nelle pieghe del “Cosmo”. 

Pagine che racchiudono una forza ancestrale in grado ( come scrive Dacia Maraini nella sua prefazione) di “scavare e mettere in luce le radici più profonde e nascoste dei sentimenti che ci animano, l‘amore sopra tutti”.

“è come farsi rincorrere dal sole
cercando le ombre sull’erba
questa nostra abitudine al silenzio.
Preme come luce
ed è molto più di un dialogo con gli occhi
quando l’amore
purifica le cose.
Per riconoscerlo cerco la vita
in un segno di croce
e dove l’orizzonte ha il colore
di un ritorno.”

Zairo Ferrante

*Per acquisto libro: https://www.ibs.it/istinto-altrove-libro-michela-zanarella/e/9788866444480

Michela-Zanarella-300x224Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) il 1° luglio del 1980, è cresciuta a Campo San Martino (PD) e dal 2007 vive e lavora a Roma, a Monteverde.

Ha iniziato a scrivere poesie nel 2004 dopo il coma, in seguito ad un tragico incidente, e da allora ha pubblicato vari libri: “Credo” (2006), “Risvegli” (2008), “Vita, infinito, paradisi” (2009). Per la narrativa ha pubblicato il libro di racconti “Convivendo con le nuvole” (2009). La silloge “Sensualità” (2011), “Meditazioni al femminile” (2012), “L’estetica dell’oltre” (2013), “Le identità del cielo” (2013); in Romania le hanno pubblicato la silloge “Imensele coincidente” (2015); per ARTeMUSE ha pubblicato “Tragicamente rosso”, silloge contro la violenza, con incluso il monologo teatrale (2015); per la narrativa ha pubblicato la biografia della cantautrice Linda d “Nuova identità. Il segreto” (2015); per PoetiKanten Edizioni ha curato con Lorenzo Spurio il volume “Pier Paolo Pasolini, il poeta civile delle borgate”; per Progetto Cultura ha pubblicato il volume “Parole escluse” (2016); “Le parole accanto” (2017) per Interno Poesia; “L’esigenza del silenzio” (2018) per Le Mezzelane; “Come erano i Ragazzi di vita”, una interpretazione dell’opera di Pier Paolo Pasolini, per EMUI, Euro Mediterranean University di Madrid (2018).

Molte sue poesie figurano in antologie a tiratura nazionale ed internazionale. La sua poesia è tradotta in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, polacco, tedesco, serbo, hindi e giapponese. È ambasciatrice della Cultura e della Poesia italiana in Libano per il Premio Naji Naaman’s Literary Prizes 2016, ideato dalla Fondazione Naji Naaman. È speaker di Radio Doppio Zero. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio. Negli Stati Uniti è pubblicata in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018) di New York. È Presidentedell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”, che organizza il Premio Internazionale di Poesia e Narrativa, in ricordo di S.A.R. Christina di Svezia. È Presidente della “Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo”, RIDE-APS, capofila italiano della Fondazione Anna Lindh (ALF).

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Alcuni articoli specifici sulla sua vocazione poetica sono presenti in quotidiani quali «Il Mattino» di Padova, «Il Gazzettino» di Padova, «Il Padova»; in mensili: «Passaparola», in trimestrali: «Orizzonti» distribuito da Feltrinelli. Ha diretto la collana di poesia ARTeMUSE; ha collaborato con la rivista internazionale “Orizont Literar Contemporan” e “Poeti nella società”; collabora con la rivista di letteratura “Euterpe”. Ha collaborato con la Free Lance International Press dove era responsabile della sezione Musica.Tra i vari PREMI nazionali ed internazionali dove è al primo posto in assoluto, si ricordi: Premio Naji Naaman’s Literary Prizes 2016Premio 13, Premio Global Youth Icon Award della Writer Capital Foundation, Premio Speciale Donna 2017, Premio Le Rosse Pergamene, Premio Speciale “Voci- Città di Roma”. È nella redazione di Laici.it e Periodico Italiano Magazine. Membro di Giuria in vari concorsi letterari, tra i quali: “Città di Latina”, “Premio Città di Fermo”, “Premio Internazionale di Poesia Don Luigi Di Liegro”, “Premio Albero Andronico”, “Premio Accendi le Parole”, “Premio Novella Torregiani”, “Premio Italia Donna”, “Una POESIA per il Futuro di Scampia”, “Ponte Vecchio-Firenze”, “L’arte in versi”, “Saltino-Vallombrosa”, “Nuovi occhi sul Mugello”, “Un libro amico per l’inverno”, “Memorial Guerino Cittadino”.

Il sito ufficiale: www.michelazanarella.it

“La Techno Mente dell’Imperatore” di Angelo Giubileo (Ed. Libri Asino Rosso) – Filosofia 2.0 dalla terra di Parmenide.

9788832577754_0_221_0_75Angelo Giubileo, filosofo “outsider” e giornalista, dilata in questo suo ultimo lavoro “postmoderno” e “postfilosofico”, originalmente postumano, la peculiare “astronave” di decollo neoparmenidea e presocratica. Sebbene sia il saggio più breve, la stagione di riferimento presocratica attraversa ora come una sua Primavera , letteralmente 2.0, l’antico futuro di cui spesso si parla, come nuova visione di un altra modernità, dove la storia e il suo divenire non attraversano più le famose frecce del tempo, ma percorsi a spirale, discontinui, a zig zag, esita luminoso e “lussurioggiante”.
Parmenide e Pitagora e Anissimandro ecc. dialogano sia con punti di non ritorno del Novecento, tra Heidegger, Severino, soprattutto G. de Santilllana, ecc. sia con scienziati ancor più radicali e dal futuro quali Penrose (già il titolo lo evoca), Heisenberg, Hawking e altri che hanno fatto dal Rinascimento la storia della Scienza. Non ultimo spiccano na sequenza multitasking sull’arte.scienza di un certo Escher e un witz sul Dan Brown meno noto, posthuman…Infine i tempi postumani- si manifestano…. con sublimi modulazioni virtuali, celati dalla prima all’ultima parola, nel the end che è un nuovo anno zero, fluendo alla superficie da un infinito fiume carsico ma terrestre eracliteo. Il dialogo intervista come collaudo con il transumanista rivoluzionario Zoltan Istvan ne è la “firma”.

Angelo Giubileo Filosofo e blogger. Attuale vicedirettore di Pensalibero.it Già cultore della materia presso le cattedre di Filosofia del diritto, Teoria dell’interpretazione e Logica giuridica all’Università degli Studi di Salerno. In politica, già socio fondatore dell’Associazione Nazionale per la Rosa nel Pugno e collaboratore per il gruppo parlamentare della Rosa nel Pugno. Tra le sue pubblicazioni: AA.VV. “Pensioni. Modello cileno per l’Italia?” (2016); “Scritti politico-liberali” (2016); “L’essere e il nulla nell’era della tecnica” (2018); AA.VV. “Zoltan Istvan made in Italy” (2019).

ACQUISTA E-BOOK: https://www.ibs.it/technohttps://www.ibs.it/techno-mente-dell-imperatore-ebook-angelo-giubileo/e/9788832577754-mente-dell-imperatore-ebook-angelo-giubileo/e/9788832577754 

Selezione (senza contributi economici) di poesie e saggi da inserire in un e-book per celebrare i 10 anni del Dinanimismo

copertina e-book dinanimismoIl Dinanimismo, in collaborazione con l’Editore sperimentale “Asino Rosso E-book” , sta concretizzando un’antologia  poetico-letteraria intitolata “Dinanimismo – 10 anni di avanguardia poetico-artistica”.

L’opera, curata da Zairo Ferrante e Roberto Guerra, sarà edita esclusivamente in formato elettronico da http://www.asinorossoebook.onweb.it/ (con distribuzione on-line https://www.mondadoristore.it/Asino-Rosso-X-AAVV-a-cura-di-Roby-Guerra/eai978882957913/) ed avrà lo scopo di celebrare i 10 anni di attività del movimento Dinanimista.

Seguiranno, ovviamente, diverse iniziative promozionali on-line.

Ti interessa partecipare alla selezione senza alcun contributo economico?

Basta inviare, entro e non oltre il 31 Maggio 2019,  un’e-mail a libraccio779@gmail.com ( oggetto e-mail: selezione ebook dinanimismo 10 )  con allegati:

  • un unico file word ( massimo 3 pagine, times new roman 12, interlinea 1 ) contenente due testi poetici o un saggio (editi, benché se ne detengano i diritti, o inediti) e una nota biografica ( N.B. le opere ricevute saranno tutte sottoposte a selezione da parte dei Curatori ed il loro giudizio è da considerarsi insidacabile – l’esito verrà comunicato tramite e-mail).
  • E la seguente liberatoria debitamente compilata e firmata.

Spett.li

Redazione del “Dinanimismo”libri eBook Asino Rosso/Street Lib
a cura di Roberto Guerra

Oggetto: Cessione dei diritti.

Il sottoscritto _________________________ (nome cognome), con residenza in _________________________ (indicare comune e provincia), codice fiscale _________________________, in qualità di _____________ (indicare ruolo, ad esempio: Autore.) relativamente all’opera ( -e) di seguito indicata (-e):

  • titolo, autore, (e altre informazioni utili al fine di una ragionevole identificazione)

concede, per tutto il mondo e senza limitazioni temporali, in via non esclusiva, l’inserimento dell’opera(-e) sopra indicata(- e) nell’antologia collettiva dal titolo “Dinanimismo – 10 anni di avanguardia poetico-artistica”, curata da Zairo Ferrante e Roberto Guerra e che verrà edita in formato digitale e distribuita on-line (con prezzo da definirsi) da libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra.

Resta inteso che:

  1. i suddetti diritti potranno essere esercitati direttamente da Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra  ovvero da soggetti terzi autorizzati da Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra; nel qual caso la Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra  potranno individuare tali soggetti terzi nonché negoziare e concordare autonomamente con detti terzi le condizioni per l’esercizio dei suddetti diritti, a propria discrezione;
  2. il sottoscritto dichiara che la concessione dei diritti di cui sopra a Redazione del “Dinanimismo” ed a libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra è a titolo gratuito; pertanto non avrà nulla a che pretendere, ad alcun titolo, né da Redazione del “Dinanimismo” né da libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra né da alcun terzo da questi autorizzato;
  3. il Sottoscritto garantisce la piena disponibilità dei diritti di cui sopra e libera la Redazione del “Dinanimismo” e libri eBook Asino Rosso/Street Lib a cura di Roberto Guerra da qualsiasi pretesa o rivendicazione in merito a tale disponibilità;
  4. la concessione dei diritti è in via non esclusiva.

Data: 

(firma nome cognome del detentore dei diritti)

10 anni di Dinanimismo presentati sulla storica rivista “Il foglio letterario”.

CatturaNel numero di marzo 2019 del “Il Foglio Letterario”, rivista fondata da Gordiano Lupi, Maurizio Maggioni e Andrea Panerini nel 1999, è possibile leggere una presentazione completa del “Dinanimismo” curata dal Poeta e Compositore Fabio Strinati.

L’articolo, intitolato “DINANIMISMO (2009-2019): un movimento poetico-artistico tra umanesimo e futuro”, è consultabile gratuitamente  (con l’intera rivista) al seguente link:

http://www.ilfoglioletterario.it/fabio-strinati-presenta-zairo-ferrante-dinamismo/

ROBA DA NON PERDERE!!!

IL Dinanimismo compie 10 anni: anima, uomo e Poesia!!!

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DINANIMISMO: 10 anni di neoavanguardia poetica e artistica alla ricerca dell’Uomo.

Il “Dinanimismo”, movimento poetico-artistico fondato dal poeta e medico  Zairo Ferrante e il cui nome rappresenta la crasi delle parole “dinamismo” e “anima”, nasce ufficialmente nel 2009 a Ferrara con la pubblicazione del I manifesto redatto dallo stesso autore.

Scopo del neonato movimento è quello di promuovere una Poesia e, in generale, una forma d’Arte incentrata più sui contenuti che sul “contenitore”.

Poesia intesa come mezzo di ricongiungimento con l’intima essenza dell’animo Umano; una sorta di collante di “massa”, piuttosto che un mero e sterile esercizio stilistico riservato a pochi – e spesso deleteri – salotti letterari.

Artista, secondo il “Dinanimismo”, è colui che per mezzo del proprio lavoro riesce ad attuare una rivoluzione delle anime e quindi del pensiero.

Scopo ultimo della poesia e dell’arte deve essere non quello di dare risposte, ma quello di porre interrogativi e quindi di costringere l’Uomo a riflettere.

Riflessione; ossia azione e sforzo necessari affinché l’intera Umanità possa salvarsi dal “giogo-pensiero” imposto dai media e da una società “liquida” che, sempre più frequentemente, antepone l’apparire all’Essere. 

 

zf.profil.10Nel 2010 arriva la prima vera ufficializzazione critica del movimento, con un articolo dello scrittore futurista Roberto Guerra pubblicato su  “Controcultura – Le guide di Supereva” ( http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/dinanimismo-e-neofuturismo-letterario/) e di cui riproponiamo un estratto: ” una nuova specifica poetica e letteratura […] ovvero il Dinanimisno, come divenire dell’Anima nell’era del computer. […] Ferrante, amplificando e soprattutto sperimentando nella parola e nelle elaborazioni teoriche, l’Anima non come compensazione, ma come X factor creativo e fondamentale sottostante lo stesso spirito scientifico e le sue infinite potenzialità finanche postumane, ha azzerato ogni querelle umanista obsoleta: dice sì al mondo nel suo divenire, senza perdere più tempo con troppi No da gamberi! In tale amplificazione Ferrante e il suo gruppo ormai, decine e decine di dinanimisti on line, ha codificiato, rilanciato le intuizioni stesse strettamente letterarie di Futuguerra, Donegà e Tuzet e altri, soprattutto al passo proprio con gli orizzonti desiderati alti e celebri dello stesso Enzensberger, lo stesso Barthes e – in Italia- tra non molti-, del solito forever young Paolo Ruffilli, oltre a Campa e ai già citati Spatola, Barilli, Zanzotto, e lo stesso giovane geniale Saccoccio.

La parola al termine della scrittura, o dopo il suo grado zero, infine, si riconnette finalmente e consapevolmente nel Dinanimismo letterario all’archetipo: da dove viene anche il Futurismo e da dove si è moltiplicato ed espanso. Ferrante e i dinanimisti non a caso con riferimenti espliciti a certa psicanalisi futuribile (paradosso di paradosso) di Jung, Marie Louis Von Franz, James Hillman,riscoprono certa matrice postromantica della parola futurista, a suo tempo sorprendentemente intuita da un certo Francesco Flora, dai netfuturisti stessi, in altra articolazione più globale totale, con riferimento a Bergson.

Matrice aspaziale, ormai, eppure, in quanto Fare Anima (e Fare Poesia…) nel duemila, fondamentale.
Perciò, ecco il Dinanimismo, brevettato dallo scrittore Zairo Ferrante, come primo logo ufficiale (e virtuale, ovvio, incanto e dis-incanto i futuristi o futuribili contemporanei!) di certa nuova specifica letteratura o poetica neofuturista o futuribile nascente.”

 

In questi 10 anni di attività decine e decine di Autori, Nazionali e Internazionali, hanno condiviso i princìpi della neoavanguardia dinanimista, inviando e  pubblicando gratuitamente proprie “opere” sul blog ufficiale del Movimento (https://e-bookdinanimismo.myblog.it/) che, a conferma del buon lavoro svolto, ha continuato a ricevere diverse segnalazioni critiche, anche su siti e riviste molto autorevoli.

Di seguito riproponiamo alcuni estratti dei principali manifesti dinanimisti, parte dei quali pubblicati anche nei libri dello stesso Ferrante:

 

*A chi mi rivolgo? A tutti, proprio tutti. A coloro che amano la Poesia, a coloro che La odiano, a coloro che fanno (pensando di fare o di non fare) Poesia, a coloro che dicono: “la Poesia non fa per me”, a coloro che pensano che la Poesia sia fortuna di pochi, qualità e virtù di una certa cerchia ristretta di persone. Sempre più gente si allontana o evita di avvicinarsi a questa forma “Innata d’Arte” e sempre più “Dotti” cercano di spacciare la Poesia come qualcosa di non accessibile a tutti. Signori miei, “mercanti di classismo”, secondo me siete sulla strada sbagliata! La Poesia è Anima, è la voce dell’Anima. È istinto, è voglia di vivere, è uno dei pochi mezzi (insieme alla Musica e alle Arti visive e figurative) che permette di dialogare in silenzio con noi stessi. […]Poesia intesa come: “DinAnima”. Poesia innata e istintiva terapia del “normale”, sublime voce di Tutte le Anime, nemica del male del ventunesimo secolo; nemica della superficialità.

 

** […] Il mio parlare di “DinAnimismo” vuole essere un’esortazione a ritornare a una Poesia capace di smuovere le anime servendosi, semmai, di parole semplici e immagini immediate in grado di mettere il lettore in condizione di raggiungere, con la fatica dell’immaginazione e della riflessione, la “personale emozione”. Poesia che adotti un linguaggio consono a quello dell’anima. Non parole come serenità e tranquillità, ma il “naufragare dolce” Leopardiano. Non la parola Amore, ma immagini di gioia, fatica, difficoltà, ansia, che unite danno una precisa sensazione, quella che l’anima definisce Amore. Poesia come fedele Cicerone che, accompagnandoci lungo la strada più ardua e difficile, ci conduca alla riscoperta dell’anima interiore ed esteriore, fondendo esse in un’unica e dolce musica. […]ciò che auspico è un “semplice tendere” della Poesia verso l’anima (da me definita come “Dinanima”) in modo da suscitare nell’animale-uomo l’interesse e, soprattutto, il piacere nel metabolizzare l’immagine e sviluppare l’emozione. Contrastando, in questo modo, quella superficialità che sempre più frequentemente usiamo nell’approcciarci agli avvenimenti quotidiani che si susseguono nella nostra vita.

 

*** […]ritengo che proprio in uno scenario transumanista l’Anima sia fondamentale e indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo; ritengo che questa Sconosciuta possa essere l’unica

risorsa in grado d’aiutare l’essere umano ad affrontare e gestire nel migliore dei modi il progresso illimitato che altrimenti potrebbe segnare la fine dell’umanità. Ed è proprio in questo scenario, in cui l’Anima e la Coscienza rappresentano l’unica risorsa intrinseca dell’uomo, che la Poesia e, con essa, i Poeti hanno la possibilità di risorgere ed elevarsi nuovamente a “maestri dell’Animo umano”. Poesia come vincastro dell’Anima in quest’era nuova e veloce.

Poesia come supporto e compagna dell’uomo in questo futuro viaggio alla scoperta di “nuovi mondi, sfavillanti galassie e infiniti universi”.

Poesia, semplice e umano fucile, in grado di colpire e affondare l’umana e troppo diffusa superficialità.

 

****“Già vivere in dignità e controcorrente, oggi, è Arte”. Queste sono le parole della scrittrice Giovanna Mulas, che da qualche tempo, come goccia sulla roccia, stanno “scavando” nella mia anima. Vivere controcorrente è già arte, ma forse anche vivere l’arte è già essere controcorrente!

Ecco che, in “contrapposizione” a tutti quelli che continuano a relegare la sublime Arte in un angolo facendola diventare materia d’élite, con questi pochi righi voglio reclamare l’importanza della Poesia tanto per l’uomo quanto, soprattutto, per la società. Poesia come arte del cercare, Poesia come voce dell’anima, Poesia come arma contro la banalità e la superficialità.

La Poesia esiste ed è la Madre buona di tutte le cose del Mondo. […] proprio come una dolce Madre, non può che essere amata dai “figli buoni” che la considerano una guida verso il vero e il bello, e non può che essere temuta dai “figli cattivi” che, invece, la considerano giudice e arma pronta a

smascherarli, condannarli ed eventualmente punirli.

Se si è figlio buono, non occorre necessariamente capire quello che una buona Mamma (Poesia) vuole dire; spesso basta solo saperla ascoltare lasciandosi per mano accompagnare.

 

 

* estratto da Manifesto del “DinAnimismo” MOVIMENTO POETICO RIVOLUZIONARIO DELLE ANIME (Poesia: la Voce dell’Anima)

**estratto da: DINaNIMISMO E POESIA INTESA COME DINaNIMA

***ANIMA E POESIA NEL FUTURO TRANSUMANISTA Documento Del DinAnimismo

**** POESIA COME MADRE BUONA DEL MONDO (Manifesto dinanimista per una centralità della Poesia)

Il Foglio letterario: Vent’anni di underground orgoglioso.

52480963_10216534626951704_4822619292627369984_n[ estratto editoriale di Vincenzo Trama – dicembre 2018 ]Assatanati di cultura come siamo abbiamo rimpinguato il già solitamente cospicuo numero di pagine della rivista: vogliamo ubriacarvi la vista, prima che la testa! Questo perché non siamo mai paghi delle cose belle e sono così tante le proposte interessanti che inviate che rifiutarle per una questione di “leggibilità” ci parrebbe a dir poco una stronzata: d’ altronde sulle pagine della rivista ospitiamo un’ area bastarda come Gli impubblicabiliche ha appunto come obiettivo quello di dar spazio a tutto ciò che nel mercato editoriale non ha sbocco perché A)Troppo lungoB)Non è hipsterC)Non è distopico. E visto che noi ce ne freghiamo per natura abbiamo la presunzione di pensare che i nostri lettori apprezzino le nostre scelte, per quanto impopolari siano.

Di che si va ciarlando, allora, in questo numero? Di un mucchio di roba! […]

LEGGI: http://www.ilfoglioletterario.it/

*GUARDA IL VIDEO: Gordiano Lupi parla dei vent’anni del Foglio Letterario

Il Dinanimismo consiglia: ‘Oratio de Hominis Dignitate’ di Giovanna Mulas ( già nominata per l’Italia all’Accademia dei Nobel per la Letteratura).

copertina_giovanna_mulas_m9_400x533‘Oratio de Hominis Dignitate’ il nuovo  libro di Giovanna Mulas, edito da Fontana Editore ( 2019 ). Un  saggio, attento e profondo, sull’attuale stato dell’essere-Uomo. Uno splendido testamento spirituale che la Scrittrice ci dona con cuore di Artista e di Madre. Una preziosa mappa che ci accompagnerà nella nostra personale e necessaria ricerca della Dignità smarrita.

ZF

 

 

Ai figli di una Nuova Umanità: l’irrimediabile condizione di esseri individuali come origine primordiale del dolore umano?

“Rivoluzione, figli miei… voglio scriverlo con quella Erre maiuscola, la stessa di Rimembranza (conoscere il passato aiuterà a prepararci al futuro con minore inquietudine), Riscatto (lavorare per chi non può difendersi, per chi non conosce i suoi diritti), Rumore (che ogni azione e il pensiero prima siano volti alla massima, pubblica consapevolezza), Rettitudine (con innocenza e purezza custodirò e farò custodire la mia vita, la mia Arte), Rovina (caduta dei muri costruiti dall’uomo per l’uomo, l’operare, uniti, per un Nuovo Umanesimo) e Rigetto (di ogni forma di corruzione, ipocrisia). “R” feroce e fiera, consapevole dei suoi diritti, senza il timore di volare sopra le staccionate…”
Il testamento spirituale della scrittrice pluripremiata, una lettera ai figli di domani.

Per acquisto, anche in e-book: https://fontanaeditore.com/it/manufacturer/giovanna-mulas/i-quaderni-dalchimia/results25-64.html?format=html&keyword=&language=it-IT&tmpl=component

Dal blog Ufficiale della Scrittrice Giovanna Mulas: “Cari Amici, Cari Lettori
il mio nuovo saggio, presto in diffusione e promozione libraria. E’ opera alla quale tengo in maniera particolare e che considero, alla soglia dei miei cinquanta anni e dopo oltre trenta di scrittura professionale, il mio testamento spirituale: lunga lettera ai figli del domani, generazioni che verranno e tutte nostre eredi, nel bene come nel male. Coloro che dovranno apprendere a camminare fino ai confini della terra; superare sepolcri imbiancati e quelle reti di contenimento che soltanto noi uomini portiamo nelle mente, per paure o pregiudizio, comunque per separarci dai fratelli.
‘Oratio de Hominis Dignitate’ è edito da Fontana Editore
che ringrazio, e che ha scelto di onorare l’opera con la sua Prefazione.

L’Autrice Giovanna Mulas (NU, 1969). Membro onorario della Giornalisti Specializzati Associati (GSA), Milano. Membro del World Poetry Movement (WPM). Pluriaccademica al merito, tradotta in 5 lingue, numerosi premi letterari internazionali vinti, tra i più recenti vogliamo ricordare: • nel 2008 Premio Internazionale per l’Arte e la Cultura Giosuè Carducci, Roma (Associazione Culturale La Conca), • nel 2009 il Premio Mimosa d’Argento-Donna Sarda dell’Anno (da La Corte del Sole, in collaborazione con API Sarda – associazione Piccole e Medie industrie della Sardegna -, con la Commissione Pari Opportunità Provincia di Cagliari, con F.I.D.A.P.A. Distretto Sardegna, l’organizzazione a cura di Full Media Service), • nel 2010, Premio alla Carriera (Corona d’Alloro) dalla Regione Sicilia e l’ EuropClub (premiati anche Ennio Morricone, Histvan Horkay e la giornalista opinionista RAI Barbara Carfagna). • Nel 2011, Premio Internazionale alla 4 Cultura dalla Città di Ostia (ricevuto da Vittorio Gassman, Paola Borboni, Arnoldo Foà). • Oltre 20 libri pubblicati ad oggi tra romanzi, poesia, saggistica. • Nel 2011 ha presenziato, ufficialmente per l’Italia e prima artista sarda nella storia dell’evento, al Festival Internazionale di Poesia di Medellin, Premio Nobel, primo d’importanza al mondo. • Nel 2012 l’è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Lettere, cerimonia ufficiale alla Certosa di San Lorenzo (Patrimonio UNESCO). • Tra gli insigniti italiani degli anni scorsi dalla Constantinian University (Stati Uniti), associata alla Johnson & Wales University, tra cui ricordiamo il Prof. Giulio Tarro (candidato al Premio Nobel per la medicina nel 2000), il Prof. Giacomo Borruso (Rettore dell’Università di Trieste), Massimo Andreoli (Presidente del CERS, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche), Massimo Magliaro (Direttore di RAI International).  • Nel 2013 la Giuria del prestigioso Sirmione Lugana / Circumnavigarte ha voluto onorarla col Premio Arte & 5 Cultura. • Nel 2014 l’Accademia Internazionale Costantina di Arte & Cultura, in occasione dell’annuale Gran Galà di Natale, premia il suo lavoro al Ministero della Difesa. • Novembre 2015: nello storico Palazzo San Bernardino, a Rossano Calabro, viene onorata col Riconoscimento Speciale “All’Impegno Civile e Culturale”, grazie alla Fondazione Roberto Farina ONLUS (quindi al Prof. Antonio Farina), all’Organizzazione tutta del Premio Internazionale di Poesia Dal Tirreno allo Jonio (in viaggio con Giosuè Carducci). Patrocinio dell’Evento a cura del Comune di Rossano Calabro, sodalizio culturale della prestigiosa Società Dante Alighieri e de I Parchi Letterari, L’Ateneo Tradizionale Mediterraneo con la collaborazione del Museo delle Conchiglie di Roseto Capo Spulico. • Sempre nel 2015, nell’affascinante cornice dell’antico protoconvento Francescano di Castrovillari, è Testimonial del Focus Sardegna legato al I Festival Antropologico dei Popoli – XI Festa delle Culture. 6 • Nel 2016 viene onorata, presso il Centro Espositivo Elsa Morante in Roma EUR, col Premio Donna D’Autore per la Letteratura. Il Premio vanta Patrocinio di Roma Capitale Municipio IX EUR, quindi dell’Associazione Culturale AIDE Nettuno Lazio. • Designata al Titolo Onorifico di Dama dall’OSJ: Ordine Cavalleresco dei Cavalieri di Malta. • Già direttore dei periodici di Poesia Isola Nera (in lingua italiana) e Isola Niedda (in lingua sarda). • È stata direttore artistico degli stages di Scrittura/Teatro al Castello di Govone, Piemonte, Patrimonio UNESCO (ha diretto gli stages di teatro l’attore e regista statunitense Michael Margotta, membro dell’Actor’S Studio di New York). • Agenda culturale in aggiornamento costante anche sul Blog ufficiale. • Nominata per l’Italia all’Accademia dei Nobel per la Letteratura.

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