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– Giovanna Mulas – Amiche mie, Sorelle di cammini: soltanto e sempre siate; e gridate, gridate quanto Siete.

31189813_957630014415699_1358964388195231092_nPregiudizi duri a morire e donne divise in scomparti: o sante o puttane. 
Una donna è maestra nel nascondere i lividi del dolore; del resto ci viene insegnato già durante l’infanzia: assistere senza lamentarsi, curare, proteggere, pregare e amare, soprattutto amare e poco importa se non veniamo ricambiate. E’ quella bambola sempre bellissima (‘bellissima’ nel comune, imposto, sentire), bionda e anoressica e rosa che ci viene regalata al primo Natale, a segnare il nostro cammino nella vita. Perfetta, infinita fatina senza pretese, senza parola, senza ragione. Silente, esiste senza disturbare, tuttavia pronta all’ascolto, a prendere e tenere dentro il mondo, lo stesso partorito da una Dea Madre e temuta Natura; comunque femmina. Ecco, questa bambola devi apprendere a lavarla e pettinarla, vestirla e magari anche truccarla, profumarla, farla passeggiare felice tra le boutique del centro. Riporla nel suo astuccio, ma non prima di averle insegnato ciò che ogni brava donnina deve saper fare: tramandare alle altre donnine il pettinare e accudire e amare, o non saranno buone madri, meritevoli mogli.
Lo stupore o meglio, l’orrore nasce, in noi o in chi ci circonda, quando non riusciamo più a mandare avanti il travestimento imposto, quando lo specchio ci riflette senza conoscerci davvero.
Dal momento in cui inizia a pensare, alla donna viene sollecitato in un modo o nell’altro, pure da parte delle stesse donne, di ‘curarsi’ dalla voglia di vivere, e gridare.
Ci viene detto che siamo stanche, che siamo diverse, che dovremmo curarci; nonostante non tutte, si sa, siano destinate a sopportare a lungo lo schiacciare della propria anima, lo schiacciarsi.
E la maschera cade, finalmente si rompe per liberare quel passero con le ali di aquila.
Amiche mie, Sorelle di cammini: soltanto e sempre siate; e gridate, gridate quanto Siete.
Volate alto, nonostante passeri.

*Scritto e foto liberamente tratte dalla pagina FB ufficiale di Giovanna Mulas: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=979110372267663&set=a.310123652499675.1073741826.100005061284078&type=3&theater

“L’illusione del successo” (ndr… e forse la morte del talento ) di Giovanna Mulas

859px-Gustave_Léonard_de_Jonghe_Der_Liebesbrief_1867Il ‘successo’ come oggi s’intende, costruito a tavolino, legato a mera apparizione mediatica quindi al guadagno (e non importa che il mostrarsi significhi decadimento in una scala morale, uccisione della dignità umana.
Ma oggi ha ancora senso parlare di dignità?) 

rimane pura illusione, destinata a stordirSi e stordire un pubblico già inebetito. 
Ogni seria divagazione non è concessa.
Eppure, il pubblico è leone alla fame: alla lunga fiuta la bugia, e fagocita all’istante; lunedì ama il vitello d’oro, martedì, al primo cedimento del falso mito, è pronto a fonderlo e senza indugio. A cagare in testa, come le colombe, alla magnifica statua eretta in pieno centro. Come è giusto che sia del resto, per quanti riempiono portafoglio e pancia di sterile ambizione.
Camminare a pieni scalzi, di solo talento, volontà e conoscenza; un buon riferimento per le generazioni che verranno. Davvero, si avverte nella gente un forte, forte bisogno di purezza, una richiesta di ascolto disinteressato e lo vedo come un buon segno, nel cammino in questa società che ci vive. Il bisogno porta alla ricerca, a domandarsi un Perché, a non fermarsi ad una sola verità, quella normalmente presentata preconfezionata, pronta. Già domandarsi un altro Perché manifesta il volersi affacciare, perlomeno il tentare di uscire dalla caverna; premio, prima o poi, il sole.

CONTINUA SU: https://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2017/10/l-illusione-del-successo.html

Dal blog di Giovanna Mulas: La distrazione delle Masse: come distinguere il vero dal falso?

18222642_772326909612678_1401549447733042492_nConcretamente: un uomo può dirsi ‘libero’ quando ha libero accesso a cibo e bevande, vestiario, un tetto sotto il quale dormire, sanità, istruzione, un lavoro degno. 

Quando ha libero accesso a un’informazione non falsata, di parte.

Oggi in quanti possono dirsi ‘liberi’? La maggior parte delle spiegazioni di uno Stato non in grado di garantire vita degna a un Uomo continuano a rappresentare, per me, giustificazioni. Voglio ricordarti che principio del controllo sociale è la strategia della distrazione: si devia l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dalle modifiche decise dalle élite politiche ed economiche (Fmi, Banca Mondiale, Ocse, Wto, banche centrali) tramite la tecnica ‘del diluvio’ o inondazioni di continue ‘distrazioni’, di informazioni insignificanti. Per dirla allaTimsit: “…Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali”. Principale fonte finanziaria dei partiti politici di ogni tendenza nella maggior parte dei paesi, le élite economiche, di fatto, hanno già stabilito la fine della democrazia: sono al di sopra delle leggi e del potere politico, il potere di uno Stato è ridotto ad una dimensione nazionale.

C’è da dire che la democrazia in Italia è scomparsa quando è andato al governo Mario Monti, designato dai burocrati seduti a Bruxelles, non da elettori. Puro autoritarismo neo-feudale; puntiamo alla distruzione delle democrazie in Europa, le terribili conseguenze sono dittature.

La nostra esistenza oggi ci priva del tempo di capire, studiare e attivarci contro la barbarie del Potere, ci toglie l’autostima per essere liberi pensatori. La paralisi odierna delle masse occidentali, frutto di 35 anni di “esistenza commerciale” e “cultura della visibilità massmediatica”, ha eroso la psiche collettiva; è fenomeno che vede la luce negli anni ’70: la nostra è umanità in addormentamento oppiaceo. La più grave minaccia alla capacità di organizzazione collettiva contro i poteri.

Dicevamo su La strategia della distrazione… è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia, la cibernetica. Il pubblico è stordito, frastornato: la sua attenzione è deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza; un telegiornale contiene al massimo 2 o 3 minuti di vera informazione, il resto è costituito da soggetti da rivista, servizi aneddotici, reality show del quotidiano.

Precarietà del lavoro e mantenimento di un alto livello di disoccupazione, intrattenuti tramite decentramento e mondializzazione del mercato del lavoro aumentano la pressione economica sui lavoratori, costretti ad accettare qualsiasi stipendio o condizione di lavoro.

Qualche povero sognatore continua a rimanere convinto che la libertà quindi la verità si faranno comunque strada e senza la nostra personale esposizione. Ma non è così…no. La verità riesce a imporsi nella misura in cui noi la imponiamo; la vittoria della ragione non può essere che la vittoria di coloro che ragionano.

La liberazione è un atto storico, attuata da condizioni storiche, dallo stato dell’industria, del commercio, dell’agricoltura, delle relazioni.
(…) Consideriamo il fatto che una Letteratura apartitica non esiste, così come non esiste un’ Arte apartitica: dichiara ciò chi sostiene comunque il più forte e il più forte mai vorrà consapevolezza e riflessione nella massa: la riflessione, la conoscenza dei propri diritti porta lo schiavo a rompere le catene, porta al dissotterramento della realtà, porta alla ribellione verso le ingiustizie.

…CONTINUA SU: https://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2014/10/la-distrazione-delle-masse-come.html?spref=fb

 

Un nuovo Venticinque Aprile per questa nostra Patria ferita… riflessioni dal sito di Giovanna Mulas

17975880_120332000286835207_1049556153_o25 aprile 1945, 25 aprile 2017: non chiamatela ‘Festa’ ma, con l’orgoglio che merita una Patria, questa nostra Patria ferita, ‘Anniversario’; della Liberazione d’Italia, o della Resistenza. Data comunque e sempre dignitoso, valoroso simbolo politico e militare della lotta attuata, durante la seconda guerra mondiale, dalle forze partigiane contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana, quindi l’occupazione nazista. “…Contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire!”, gridava l’amato Presidente partigiano Sandro Pertini nel proclamare sciopero generale a Milano. Oggi i nostri ‘tedeschi’ sono altri, sono tanti, e nascondono armi e corruzione dietro apparenza, individualismo, consumo. 

E ancora oggi, purtroppo, non tutti sono in grado di riconoscerli.
Fino a quando non avremo giustizia, pace e libertà per tutti, voglio augurarCi un 25 aprile rappresentato quotidianamente: giorni che, finalmente, odorino di unità, forti dei diritti e doveri di ogni uomo prima, del cittadino poi.
Contro le disposizioni infedeli all’Essere Uomo e da Ovunque e Chiunque esse provengano, la mala cultura e la non politica, contro le bugie e le censure dell’informazione, contro la profonda ignoranza nella quale intere generazioni di italiani sono state pasciute al grido di ‘modernità!’ e consumo (ché quanti non conoscono i propri diritti non sono in grado di farli valere, quindi non riconoscere chi li calpesta)
per mantenere quiete laddove gli uomini vengono costantemente spogliati della dignità.
…CONTINUA SU: https://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2017/04/un-nuovo-venticinque-aprile-per-questa.html?spref=fb

Italia: politica e mercimonio… estratto dal blog della Scrittrice Giovanna Mulas

lughe4Vivevo da pochi mesi nel paese di Lanusei, quando venni fermata da un lontano parente che non sapevo di avere. Avvicinandosi complice, ricordandomi la nostra ‘parentela’, mi aveva mostrato fiero una sua foto elettorale; era in corsa per un sedicente partito politico con sede locale, modesta lobby di amici degli amici. L’avevo guardato, muta e interrogativa.
“DEVI votarmi, siamo parenti”.
Avevo sorriso, e mio marito con me.
“Io non vendo il mio voto”, avevo risposto con una certa durezza che mi appartiene.
Il ‘parente’ mi aveva guardato come una spostata; era evidente l’abitudine locale all’acquisto di voti al bar. Ci rimase così male da togliermi il saluto. Del resto sappiamo che il provincialismo fa molti più danni dell’ignoranza.
Il sistema corruzione Italia, così radicato, deve un deciso, storico ringraziamento tanto ai politicanti quanto agli elettori o aspiranti tali; cellule cancerogene che, ad oggi, continuano a causare, pascere o propagare il cancro.Eppure Amici miei, il voto, OGNI voto, è fondamentale; in grado di cambiare la Storia.
Non si mette in saldo la Storia, il futuro dei nostri ragazzi.
E l’assenza di meritocrazia in Italia, gli scandali dovuti a mancanza di professionalità ed etica, i posti di lavoro ereditati di padre in figlio… : tutto, tutto continua a comporre il marcio della Nazione, mediocre colonia abitata da elementi che non distinguono la politica dal mercimonio.
Indefinibile guasto per una Società in volontà di uniformità: chi non comprende i propri limiti non è in grado di metterne dove e quando necessari.
Chi, corrotto quindi corruttore, sceglie la scorciatoia, mai potrà comprendere il sacrificio: mai potrà sostenere, se non tramite inganno e mediocrità, un qualsiasi ruolo… ( CONTINUA SU: http://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2016/11/italia-politica-e-mercimonio.html )

Dal blog della scrittrice Giovanna Mulas… manifesto contro l’ipocrisia.

MULASFOTO2L’Arte, prima di tutto, richiede purezza interiore, rocciosa autocritica, disciplina. Penso che questi dettagli debbano anticipare persino lo stesso talento, comunque fondamentale. Sono convinta che l’Artista sia o debba essere la sua Arte: non credo al farabutto che “scrive toccante poesia” o alla Diva Fiorata che “dipinge esaltanti Figure” quando non vissute: quanti non vivono con poesia e amore l’Umanità Tutta, non li credo capaci di esprimere particolari sensazioni, semplicemente perché non in grado di farsene specchio e tramite. 
Se c’è qualcosa che poco sopporto apertamente –e confesso di aver reagito anche con malagrazia, durante la mia vita, davanti a Elementi e situazioni ambigue- 
è l’ipocrisia in ogni sua forma; quella falsa umiltà che, in realtà, mi odora di vanità e illusione lontano un miglio. Sono capace di troncare rapporti pure consolidati se e quando odoro malafede, compromesso: in questo, purtroppo o per fortuna, disconosco le mezze misure. Mi è capitato di piangere su amicizie spezzate ma, per principio, non voltarmi indietro; al contrario domandarmi in continuazione come mai, quella e in quel preciso momento di vita, era stata scambiata da me per un’amicizia disinteressata. In effetti i discorsi da fare sarebbero tanti; cause e giustificazioni certamente fuori tempo massimo come pure fuori luogo Qui ed Ora. Il classico,platonico errore di identificazione; opinione vera, fino a che non riceve una smentita. Del resto, per l’uomo comune che si ferma candidamente all’apparenza delle cose tramite il suo peculiare punto di vista, diverse verità visibili, uguali eppure opposte tra loro, non fanno LA verità (unica); o meglio, la verità dovrebbe apparire allo scomparire delle esteriori… …[ CONTINUA] http://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2016/06/ipocrisia-o-verita.html 

La scrittrice e poetessa GIOVANNA MULAS: prossimi incontri con i lettori.

11401421_462992253879480_6757349853139054864_nProssimi incontri coi Lettori (Calendario in aggiornamento costante, anche su ‘Giovanna Mulas, Il Blog Ufficiale’):

FIRENZE, 7 luglio, h. 21.00
Caffè Letterario San Gallo, in Piazza della Libertà (Zona Firenze Centro). Performance e presentazione del romanzo ‘Memorie di Villa Pedrini’,
opera già presentata in anteprima al Premio Strega per i tipi Rupe Mutevole Edizioni. La Prefazione è del giornalista e scrittore Enrico Nascimbeni, curatore de Le Due Anime collana editoriale inaugurata proprio da ‘Memorie di Villa Pedrini’.
Organizzazione evento a cura dell’instancabile Fioralba Focardi.

GONNESA (Carbonia-Iglesias), 12 luglio, h. 21.30: Reading-Performance al Parco Comunale S’Olivariu. Organizzazione a cura dell’Associazione Culturale ‘Radici e ali’, Patrocinio Comune di Gonnesa. 
Un ringraziamento particolare a Ennio Meloni, per il costante impegno a favore di Arte e Cultura nel Territorio.

SANTA MARIA NAVARRESE (NU), 18 luglio: con mio marito Gabriel Impaglione terremo un Reading-Performance alla Torre Spagnola per la rassegna letteraria “Una torre di libri”. Organizzazione a cura della Biblioteca Comunale “Italo Zucca” e della Società Oleaster Servizi Culturali Integrati, 
Patrocinio Comune di Baunei.

Il 22 agosto inaugurerò, organizzazione a cura delle AUTOLINEE CURCIO VIAGGI, la splendida iniziativa culturale “Viaggi con l’Autore/Bookbus-Libro sospeso”: letture e conversazione col pubblico del Bus delle Autolinee Curcio Viaggi. Durante la tratta turistica scelta dialogherò coi viaggiatori, ci confronteremo su lavoro, società e vita, leggerò di mio. I viaggiatori avranno in dono un mio libro, generosamente offerto dalle Autolinee Curcio. 
Info/Prenotazioni: Numero verde 800 12 20 12 – info@autolineecurcio.it

Il 24 agosto terrò un Reading-Performance per l’Iniziativa Culturale “Villammare, Borgo di Un Libro sospeso”, nella spiaggia di VILLAMMARE (GOLFO DI POLICASTRO, SA) all’ombra dell’antica Torre Petrosa, fatta ereggere nel 1595 dal vicerè di Napoli per difendere le popolazioni locali dalle incursioni saracene.
Patrocinio Eventi: Comune di Vibonati, Assessorato Cultura e Turismo nella Persona dell’Assessore Dottor Gian Vito Padula, che ringrazio vivamente per l’impegno. Con la collaborazione del Comitato Festa S.S. Maria di Porto Salvo. 
Un ringraziamento speciale va a Michele Gentile, anima della libreria Ex Libris Gen Til e ideatore della pregiata iniziativa culturale ‘Un libro sospeso’. Durante la mia performance Michele Gentile venderà libri in un gazebo ad hoc col sistema ‘libro sospeso’: 
le opere verranno donate alle scuole primarie di Vibonati centro e Villammare.

VIGEVANO, 25 Settembre, h. 21.00
Performance/Presentazione di ‘Memorie di Villa Pedrini’
Biblioteca Civica Lucio Mastronardi, Sala Franzoso. 
Organizzazione a cura di Rupe Mutevole Edizioni con la preziosa collaborazione di Maria Caterina Targa

*COMUNICATO RICEVUTO DIRETTAMENTE DALL’AUTRICE TRAMITE SOCIAL NETWORK

NOCTURNO OLTRE CONFINE… GIOVANNA MULAS il libro!!!

unnamedCarissimi amici, lettori, poeti e scrittori sta per essere pubblicato “Nocturno Oltre Confine” l’ultimo grade lavoro letterario di Giovanna Mulas ( OCTOPUS ed. ).

ESTRATTO:

“Oh Terra, Oh Terra risorgi!

Alzati da questa erba bagnata di rosso!”

 

Per la mia Mama Madosini Latozi Mpahleni la divinità suprema è il Grande Albero che si fa poesia: “Siamo tutti parte del Grande Albero, e dalla posizione che occupiamo mai riusciremo a vederne ogni angolo. Potremo immaginarlo ma mai vederli tutti nella loro totalità. Questo serve per la poesia: non si potrà mai vederla ma la si potrà immaginare e vivere, ascoltare attraverso gli altri che ascoltano noi.”. La vecchia Mama nera è bellissima, sorridente e pronta all’abbraccio, forte della ribellione storica di un popolo alla schiavitù, al pregiudizio. Ogni mattina a colazione ci stringiamo senza parlare, pugno chiuso sul cuore.

Il mio per te, le dico con gli occhi. Lei risponde col tempo negli occhi:

“si bambina, è così”…. continua: http://giovannamulas.altervista.org/antes-del-confine-estratto-da-nocturno-oltre-confine-diario-di-viaggio-in-colombia/

**IL LIBRO LO TROVI qui: http://www.circumnavigarte.it/nocturno-oltre-confine.html

Giovanna Mulas, l’orgoglio e la dignità della Poesia e del Poeta… e la sua nuova opera.

mulasleggemulas2“Voi poeti esistete per raccontare al mondo quello che noi viviamo qui”. 

Così mi avevano detto, abbracciandomi, i bambini della scuola dei desplazados latinoamericani, figli della guerriglia e con la strada negli occhi, affogati nel fango di un Sistema che qualcuno neppure è in grado d’immaginare, e che un Uomo solo perché tale non deve conoscere, tanto meno vivere.

Diversi Progetti Culturali che mi riguardano stanno andando in porto in questo periodo e non a caso, dopo anni di mio voluto silenzio ché Storia e Paesi c’insegnano momenti in cui la Letteratura, l’Arte, devono camminare sottotono, altri nei quali debbono farsi voce potente ma non sola: unita alle simili volte alla consapevolezza, al messaggio costante.

Resto convinta che occorra lavorare nella trasformazione di coscienze (da quel Cum-scire latino, “sapere insieme”) anestetizzate; occorre soffiare coscienza di classe proprio dove le coscienze creative sono state schiacciate, nascoste, sequestrate dalla società del consumo. Ma per contrastare, contestare anni di dominazione mentale in tutte le classi sociali -in primis, lo sappiamo, in quella vulnerabilissima classe media- è necessario utilizzare strumenti teorici forti, adeguati, e dialettica, confronto, critica costante. Vige prima di tutto il pensiero nel pensiero: confermo questa, come autentica rivoluzione.

Mi, Ci si prospettano un fine 2014 e un 2015 pieni e impegnativi, con obbligata attenzione alle problematiche sociali e politiche della Nazione, del Mondo.

Intanto segnalo l’uscita del mio ‘Nocturno Oltre Confine’, diario di viaggio in latinoamerica e isole Canarie.
Quanto conosciamo, davvero, di quello ritenuto il Terzo Mondo?
Info/Prenotazioni: http://www.circumnavigarte.it/nocturno-oltre-confine.html 

E’ inoltre in distribuzione la nuova opera del Maestro della Fotografia Alois Ottiger ‘Sardegna e Sardi nella primavera del 1965’, per cui ho lavorato ad un brano ad hoc.

Prossimi incontri coi Lettori: 

Verona, 28 novembre 2014, h. 09.00, Università di Verona, Aula Magna del Polo Didattico G.Zanotto.Performance e dibattito col pubblico, a tema femminicidio.
Apertura del convegno a cura di Nicola Sartor, Magnifico Rettore dell’Università di Verona.
Seguiranno dibattiti con Riccardo Iacona, giornalista RAI, Il giornalista Giancarlo Beltrame, Donata Gottardi(Università di Verona).
L’ evento è in collaborazione con: Istituto Veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, Segretariato Italiano Studenti in Medicina di Verona, Vivi in Europa, IVRES-Associazione Veronese Ricerche Economiche e Sociali, Filo di Arianna, fuori Aula Network, Libre!Società Cooperativa,
rEsistenze-Associazione per la Memoria e la Storia delle Donne in Veneto, Isolina e… .

Vi aspettiamo numerosi.

 Segnalazione ricevuta direttamente da 
Giovanna Mulas 
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Giovanna Mulas: discorso sull’Umanità

Newton(…) Grazie per questa riflessione alla quale voglio rispondere con una mia, da profana, partendo dal presupposto che, sappiamo entrambi, facciamo tutti parte di una società violentata da squilibri sociali, provocati anche dal tramonto delle ideologie. Siamo grani di una storia divisa, da sempre, in due parti: la ufficiale ad usum delphini che viene insegnata, fallace, e la storia tenuta segreta ai più, che spiega le autentiche ragioni degli avvenimenti; quella dove i connessi poteri politici e religiosi pianificano, gestiscono ricchezze mondiali a scapito delle formiche, inconsciamente incolonnate da informazione manipolata. Quelle pecore del sistema, ‘buone’ solo per il sistema ed in realtà formattate; nate, pasciute, condotte al guinzaglio.
Ne ho scritto spesso: non c’è niente di meglio, per il padrone, di un popolo borioso, plagiato, formattato inconsapevole: persuaso di sapere sputerà su i germogli delle nuove idee, accetterà di buon grado il controllo di ogni sua azione. Vorrà vegetare e morire nello stesso luogo in cui è nato; non gl’importerà di conoscere il mare, mai lo sfiorerà la supposizione di poterlo attraversare. L’individuo in massa acquista, per il solo fatto del numero, sentimento di potenza invincibile.
Il gregge è anonimo, quindi irresponsabile. La personalità consapevole è abolita, la volontà e il discernimento svaniti. Ancora: facciamo in modo che le persone abbiano paura del presente e del futuro; si farà fare loro qualsiasi cosa: si rivolgeranno a chiunque prometta una soluzione. Ritengo avvenga una sorta di mimetismo speculare: uno slittamento dell’identità da uomo a uomo, dal buio ad una parvenza di luce. L’identità verrà catalizzata dalla gerarchia rassicurante ché l’uomo, antropologicamente parlando, ha bisogno di riferire tutte le sue difficoltà, tutti i suoi mali a un principio oscuro.
Il nichilismo diffuso non sostiene, anzi affonda la coscienza di un popolo che necessita verità, che ha il diritto della verità: se conoscere e valutare il nemico significa avere le condizioni necessarie per la vittoria, si deve accettare il fatto che troppe pecore ‘buone’ continuano a non distinguere la vittima dal carnefice.
Eppure la verità, purtroppo o per fortuna, continua a male uniformarsi alle concessioni, ai compromessi.
E, punto fondamentale a mio parere, in nessuna circostanza ciò che gli esseri umani fanno può essere più importante dello stesso mondo.
Dobbiamo metabolizzarci diversi: superbi, ammaestrati, addestrati dalla nascita a consumarci di consumo, illusi dominatori e, in realtà, piccoli e banali schiavi, ignoranti, numeri di un sistema, inconsapevoli dominati.
Mi chiedi di ciclo della Natura e/o scale con pioli da costruire, per innalzarci, forse, a quel dio (comunque, per me, Natura) che, forse, è sempre stato in noi.
Ti chiedo: Uomo ed evoluzione uguale superbia, predominio?….

… CONTINUA SU: http://giovannamulas.altervista.org/disquisizioni-su-umanita-scale-o-cicli/

*Articolo postato dalla redazione del blog e liberamente tratto dal sito della Scrittrice Giovanna Mulas

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