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Giovanna Mulas: Estratto da InFrAmmentos (di me), autobiografico.

191768023_1888529484659076_3283686870485905141_n(…) Rivedo una Giò di cinque anni, in quel paese tra montagna e mare. E’ in casa dei nonni paterni e rovista, approfittando del desiderio di pace di nonna e zie, nei cassetti scarni, dove la fanno da padrone fazzoletti ripiegati in quattro e i santini, minuscole medaglie della Vergine, boccioli passiti di rosa e corredi senza tempo o nome, quei merletti bianchi odorosi di amido e naftalina. La bambina, tra una carezza ai gatti del vicolo e saltelli annoiati, attende il ritorno dalle campagne dello zio esperto cacciatore. E l’uomo finalmente arriva: con pernici e quaglie porta un corpicino di lepre; vera fortuna, si dice in casa, per la povera gente. Lo poggia sull’unico tavolo della dimora, affinché venga pulito e preparato per il pranzo.
Rammento confusamente che salii sulla poltrona dell’adorata nonna (una donnona cieca nell’ultimo periodo della sua vita; mi ripeteva che la cecità era una sua precisa scelta, stanca com’era di vedere le cattiverie degli uomini), sotto la cui lunga gonna da entroterra sardo amavo nascondermi,
e presi a consolare il leprotto per la sua cattura.
L’avevo raccolto piano (“Strano che si faccia toccare così…lo lascerò dormire così potrò accarezzarlo ancora e ancora e lui dormirà meglio perché capirà tutto il bene che gli voglio”), eppoi stretto al petto. Si racconta che ingoiai le strette, storte scale di vecchio legno, nove ne ricordo, per fuggire a nascondermi sotto l’alto letto dei nonni, il corpicino inanime cullato tra le braccia. E così venni trovata varie ore dopo, non saprei dirvi quante, imbellettata dal sangue del povero leprotto che continuavo a stringere convinta che, prima o poi, col potere di carezze e baci sarei riuscita a risvegliare da un sonno che, effettivamente, stava durando troppo anche per i miei gusti
(Forse il leprotto vuole farmi un dispetto).
Quando mi dissero che la bestiola era morta e con la morte, “…Giovanna, figlia mia, non c’è davvero nulla da fare…”, piansi a calde lacrime l’ingiustizia che mio zio aveva compiuto contro un innocente; quindi la bugia di un Amore in grado di poter tutto, nel mondo.
Non volli lavarmi dal sangue fino a sera e a nulla servirono i rimbrotti di nonna e zii, uno schiaffo di mia madre. Mi rifiutai di mangiare: piansi rabbiosa contro qualcosa e senza sapere davvero cosa; comunque colpevole di permettere la morte di un indifeso, innocuo leprotto.
E a lungo non rivolsi la parola allo zio Giuseppe, il cacciatore.
Oggi rido di questo aneddoto; forte emblema o forse profezia, preludio di ciò che, poi, sono diventata con la maturità: sovente pronta a combattere, a ‘insanguinarmi’ anche per le cause già perse.
Rabbia e pianto: il primo passo necessario a capire il mondo (…).
*Estratto da InFrAmmentos (di me), autobiografico: https://www.facebook.com/giovanna.mulas.58/posts/1888519461326745 .
(Ritratto di mio marito, Gabriel impaglione)

“And Radio Alveare Plays”: oltre 800 visualizzazioni in soli 2 giorni per la prima diretta poetica dell’Associazione culturale “l’Alveare”.

95891698_539431023630867_1270840540388130816_o“And Radio Alveare Plays” è il nuovo progetto dell’associazione culturale l’Alveare ( https://www.acalveare.it/ ). Un ciclo di incontri culturali e musicali trasmessi in diretta tramite la pagina ufficiale facebook della stessa associazione ( https://www.facebook.com/acalveare ).

Il primo appuntamento – una sorta di reading poetico dal titolo “POESIA, VINO E MUSICA (quattro chiacchiere poetiche tra amici) – è andato in onda GIOVEDì 7 MAGGIO alle ore 18:00 ed il video ( sempre visibile al link https://www.facebook.com/acalveare/videos/653433362168045 ) ha già raggiunto circa 800 visualizzazioni.

Hanno partecipato alla diretta: Geogia Gratsia, Arturo Stabile, Antonio Stabile, Nicola Pagano, Zairo Ferrante e Joe Natta ( de “Le leggende lucchesi”).
Durante l’evento sono stati letti alcuni versi di Poetesse e Poeti contemporanei selezionati dalla stessa Associazione, in collaborazione con il “Dinanimismo”, tra cui: Luigia Sorrentino, Marcia Theophilo, Michela Zanarella, Alessandro Canzian, Giovanna Mulas, Gabriel Impaglione, Roberto Collari, Cinzia Demi, Carlos Sanchez e Fabio Strinati.
Di seguito riproponiamo la scaletta poetica con i link di riferimento:
POESIA, VINO E MUSICA
quattro chiacchiere poetiche tra amici
poesia
1) LUIGIA SORRENTINO: http://poesia.blog.rainews.it/
da Inizio e Fine (Editore: “Stampa 2009” – anno pubblicazione: 2016).
II
per tutta l’estate gli alberi piansero
sangue vischioso
l’occulto si era disciolto sulla corteccia
bruna
venne a renderci omaggio
l’opacità delle cose ultime
l’ultima stagione ci lasciò
in un’angoscia secca
eravamo caduti nell’ordine
della fine
***
VI
quello che vedi è solo luce
un sole remoto espone il lembo
nel quale sei entrato
solo la luce scoprirà il mutato
colui che ignorava la propria fine
nell’alba di un nuovo inizio
avevi chiamato il mio nome
– chi aveva chiamato il tuo per primo? –
2) MARCIA’ THEOPHILO: http://www.marciatheophilo.it/
Foresta mio dizionario – dal libro “Amazzonia respiro del mondo (Ed. Passigli, 2005)”
Folle risata la tua, dall’eco affilata
manioca selvaggia, è il tuo riso
le tue carezze, il tuo acuto piacere
Kupaúba vive, va e viene
fino a che il sole scompare, di giorno
tra foglie, erbe, insetti, decomposte
materie vegetali; ci moltiplicheremo
il movimento non è deserto, è fiume
ruba, saccheggia, bevi ciò che vuoi
questo fiume è abbondante
non si ferma, ma continua
per cantare il suono delle parole
Açaná, Yaná, Nacaira
Caja, Pacaba, Maçaranduba
ogni parola un essere, parole che scrivo
io vedo un’aria piena di parole
foresta mio dizionario
parole vive e masticate
aspre di cammini già percorsi
Açaná, Tapajura, Igarapé
ogni parola un essere, risuona affilata.
Kupaúba aprì gli occhi e apprese a leggere.
SETTEMBRE VUOLE – Dal libro: L’istinto altrove (Giuliano Ladolfi editore, 2019)
Guardo una stagione
accorciare i giorni
e cambiare i colori delle foglie.
Tra l’aria che spoglia
i primi timori di pioggia
il sole resiste oltre le nuvole.
*
IL SILENZIO MI GUARDA E MI TOCCA
Il silenzio mi guarda e mi tocca
e io lo lascio entrare nella carne
come fosse una semina nei campi
in pieno sole.
Lo senti entrare anche tu nelle cose
rotolare nella pelle
ogni volta che respiri?
Davanti a te porto
quella voce che mi sfugge dalle labbra
e che non sa dire altro
che parole arrese e mute
come un soffio di vento tra i rami
che si aggrappa alla distanza.
4) ALESSANDRO CANZIAN: https://www.samueleeditore.it/
ESTRATTI DA: Il colore dell’acqua, di Alessandro Canzian, Samuele Editore, 2016
Un addio può non essere una lettera,
un messaggio siglato – nemmeno il
tempo del nome, per intero –,
una foto fra i libri a rinnegare
la dolcezza d’una gita. E nemmeno
ha senso dirti il bene
che mi resta, l’orrore dei gesti
che mi mancano, il buio dei capelli.
Non ha senso dirti che non trovo
lo zucchero in un supermercato
dove anche la cassiera «Signora
non sono riuscito a trattenerla
come non riesco a trovare lo scaffale,
mi aiuti, per favore» ma nessun
uomo può aiutare un altro uomo.
È un lunedì mattina con la tua
– la nostra, l’unica insieme – foto
in mano, al Carlet di Pordenone, senza
sapere cos’è il bene, o dove devo andare.

5) GIOVANNA MULAS https://www.facebook.com/giovanna.mulas.58

Canto pagano – tratta da: “Il mio giornale” sito on-line https://www.ilmiogiornale.org/canto-pagano-giovanna-mulas/
Del nettare (il muschio)
quel Bacco profumo
ha le labbra, bellezza
e gli alzàti miei cori,
lascivi,
sensuali, giulivi.
Come l’alga, odoroso,
glauco ora emergi, e riaffondi
(son labirinti, quei prodi)
e ora si, distogli i capelli
che la pelle ti chiede.
Ora si, ora
mio tu rispondi,
ora, si, ora
docile sei.

6) GABRIEL IMPAGLIONE :https://www.facebook.com/gabriel.impaglioneii

Appello – tratta da “Margutte” sito on-line: http://www.margutte.com/?p=6651
“Se dicono patria / qui sono quelli che fanno musica dal fango”.
(Pedro Calzadilla)
Da ogni tuono e per il filo del tempo
e le penurie
Da ogni onda e sulla neve delle saline
o le pietre d’acqua delle cime
Sotto la gran costellazione del Sud in fiamme
Dal galoppo del vento tra i polveroni
e per i sentieri delle capre
Tra l’ erba che alza l’allegria come fiore silvestre
e la tenerezza che i primi voli tessono nell’aria
Da ogni casa dove la luna allatta l’insonnia
Dalla macchina inutile e i parchi recintati
Da ogni fiume di sole tra i salici
o per le strade che conducevano al pranzo
Da ogni palmo di fango dove il canto
partorisce l’uomo
arriveremo con la parola libertà nella bocca.

7) ROBERTO COLLARI: https://www.facebook.com/roberto.collari

IL BACIO DI MORFEO – tratto dall’antologia: “Dinanimismo 2009-2019 10 anni di avanguardia poetico-artistica (editore: “libri Asino Rosso” di Roberto Guerra)
Colgo il bacio del Morfeo
divino,
come fior leggiadro,
che profuma
del mio sempre.
Sogni ameni,
eterei,
quasi reali,
come le speranze
in germoglio
d’un idilliaco domani,
che una volta fiorite
aspettan solo
d’esser colte.
Adesso…
prima di destarmi
da questo lieve sogno…
Mi lascio
Andare,
in questo campo di sogni in fiore,
circondato da un dolciastro
sentore,
di antiche emozioni
sopite,
ma mai dimenticate.

8) CINZIA DEMI: https://www.facebook.com/cinzia.demi

Versi tratti da: “Ero Maddalena” ( Cinzia Demi – “Puntoacapo Ed.” 2013 ):
*
manca ancora molto all’alba
e vorrei che la notte non finisse
vado in controtendenza adesso
è più forte la voglia di ombre
la luce mi acceca
nella notte ritrovo il cuore
del mondo
il cerchio di fuoco acceso
dentro cui buttarsi
per sparire nel rosso
e rinascere
come terra da amare
*
sono fragile nel segno della mano
nei tratti arteriosi
delle finestre accese
posseggo un solo ricordo
misuro un solo cammino
vado anch’io come un’ombra
slanciata nel fragore del tuono
dio, se la morale
fosse un umore carnale
se si potesse mischiare
col riverbero a pelle
di voluttà di carne di ardore
Se mi aspetta un’altra vita – Da “Folignano City Blues” ( ed. Lìbrati, Rinascita – 2019)
Tanti specchi in casa
tanti dolci fantasmi
girando per la stanza
tanti incidenti
scappando dalle finestre
ululano le membrane
della tua pelle
l’ombra
prigioniera dei tuoi passi:
Dove stai cuore
che non sento il tuo palpitare? (*)
le speranze usate
le gioie rotte.
Magari la tua storia
interessa poco
in questa Apocalisse di storie
la tua povera persona
in questa moderna globalizzazione
resisti
abbandona i segnali di fumo
gli indigeni sono stati civilizzati
poverini
gli alberi dei boschi
hanno fornito carta
per fissare tanti concetti inutili
le parole camuffate
hanno perso il loro valore d’uso.
Se mi aspetta un’altra vita
che sia di pietra
di montagna.
(*) “Dove stai cuore/che non sento tuo palpitare?”: frammento di un tango.
SOLITUDINE
Solitudine meschina, diluita col tempo che tu passi
ad intrecciar gli sguardi nei vuoti occhi del domani,
che sondi fondali soli, e come ti muovi
nei torbidi momenti
dove il sole piano si sparpaglia,
dove l’ombra della notte sempre m’accompagna.
Quando l’alba sale nel suo scivolo e curva,
quando puntuale scende la smania
che come l’edera sui muri delle vecchie case,
penetra e circonda, quel poco chiaro
che agli occhi nostri vale una dottrina di fortuna:
è la solitudine che getta l’occhio nella sofferenza
dentro dissennati fievoli ricordi,
di giorni opachi, appannati giorni di pioggia.
Q U I
Voglio declamare una preghiera ma non per paura;
le luci sono affievolite e le coronarie
suonano ad intermittenza,
come una slavina il mio cuore imbambolato
come quegli amori spenti presto e chissà,
quanto la mia vita dura!

 

Giovanna Mulas nuovo importante Riconoscimento internazionale dalla Romania e l’Accademia Mondiale della Letteratura.

rossano (1)Per la scrittrice italiana Giovanna Mulas nuovo importante Riconoscimento internazionale dalla Romania e l’Accademia Mondiale della Letteratura. Il Prof. Trandafir Simpetru, Presidente dell’Unione Mondiale dei Poeti della Romania, e la Prof.ssa Corina Junghiatu, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della World Literary Academy, congiuntamente alla World Poets Association (Associazione Mondiale Poeti) hanno premiato la Mulas 

per l’impegno sociale nel mondo, tramite la Letteratura.

*COMUNICATO RICEVUTO DIRETTAMENTE DA: Politiche culturali: Lo Staff Ph. la Mulas

Alla Scrittrice Giovanna Mulas nuovo importante ruolo dagli International Peace Advocates (F.36 Peace and Unity), Associazione Internazionale degli Avvocati impegnati per la Pace e l’Unità nel mondo.

89034939_1479338662244829_8243542198222585856_nL’H.E. Dr Harrison Okoh ambasciatore degli International Peace Advocates (F.36 Peace and Unity), Associazione Internazionale degli Avvocati impegnati per la Pace e l’Unità nel mondo,
hanno accolto nell’Associazione internazionale, col ruolo di ambasciatrice onoraria per l’Italia, la scrittrice Giovanna Mulas, già premiata nel mondo (in all. ph.) e impegnata per la difesa dei diritti umani.

Lo Staff di ” Politica culturale dal Mondo”

Dalla pagina Facebook ufficiale di Giovanna Mulas:

“Voglio ringraziare pubblicamente, commossa, e anche tramite queste mie Pagine Ufficiali,
l’H.E. Amb. Harrison Okoh degli International Peace Advocates (F.36 Peace and Unity), Associazione internazionale di Avvocati impegnati per la Pace e l’Unità nel mondo,
che hanno scelto di onorare la mia persona quindi il mio lavoro riconoscendomi questo pregiato Titolo.
Amici Lettori, Fratelli di Cammino, lasciatemi dire: è incredibile come la storia si ripeta, ciclicamente, nel mettere in guardia un uomo che non è sempre in grado di coglierne le sfumature. Come una madre severa a dirCi: “Stai attento, il terreno è scivoloso. Qui hai già sbagliato e sei caduto. Potresti cadere di nuovo e non riuscire più ad alzarti… .
“…Vennero i comunisti.| E non ho parlato perché non ero un comunista. || Quindi sono venuti per gli ebrei, | e non ho parlato perché non ero ebreo. || Poi vennero per i sindacalisti e io non parlai perché non ero un sindacalista. || Quindi vennero per i cattolici | e non parlai perché ero protestante. || Infine vennero per me | e non era rimasto nessuno che potesse alzare la voce”, scrisse Martin Niemöller sull’atteggiamento lassista verso i nazisti.
Ora, nonostante quella che continuo a considerare una vergognosa accoglienza, da parte dei principali organismi europei, ai fratelli migranti; accoglienza dimentica del nostro triste passato migratorio, c’è da dire che l’Italia, in particolare, è uno dei paesi dell’Unione Europea che più necessita dei migranti: qui la popolazione invecchia, le nascite sono ai minimi storici. Ancora mi vengono in mente i versi di Dante: “Lascerai tutto ciò che ami di più”, testimonianza di un’antica consapevolezza; quella del tormento di coloro che sono costretti dal destino a vivere lontano dalla loro terra. Ma il migrante non è IL problema; il migrante è la vittima del problema. Mi domando quanti muri un uomo può alzare per dividere, allontanarsi, ‘separarsi’ da altri uomini. Credete davvero che barriere, controlli, violenza e vergogna siano sufficienti per distruggere ideologie e culture?. La cattiva accoglienza riservata agli stranieri, escludendoli dai diritti sociali, civili e politici significa un Muro di vergogna: si nega la loro esistenza come esseri umani.
È necessario pianificare forme di aiuto allo sviluppo e riconversione economica a favore dei paesi che misurano una maggiore espulsione degli esseri umani. Non un assistenzialismo offensivo, ma un problema affrontato alla radice.
In realtà si teme ciò che non si conosce: ecco perché vedo essenziale lavorare costantemente sulla cultura della popolazione, stordita da messaggi sbagliati, da superficialità, formattata all’individualismo. La bellezza dell’Arte, l’interazione continua con altre culture e la conoscenza sono in grado -historia docet- di sensibilizzare l’anima umana, portata alla bellezza e per sua Natura. Ogni uomo ha in sé una parte oscura della quale percepisce la forza e la teme. Dobbiamo penetrare quelle nebbie: risalirne incolumi è forse l’unico compito dell’uomo perché Uomo, Qui ed Ora. Superare ciò che è temuto ché sconosciuto, liberare la mente da false concezioni, in modo da poter ricevere una delle tante Verità; su tutte quella riconosciuta, perché suggerita dall’istinto.
Bypassare l’ignoto e farlo proprio significa domarlo, uscire dalla Caverna alla ricerca dell’autentico sole, piegare le intime paure -come quelle legate ad altri uomini uguali- in modo che si trasformino in una spada di saggezza. E laddove la conoscenza non arriva, lo fa l’immaginazione. Fratelli di Luce: qual è il mezzo più espressivo di un Dio -il tuo Dio o il mio, comunque lo stesso- se non pura immaginazione?. Mantenere pulito lo specchio della tua mente significa vedere questo dono riflesso, in tutto il suo vergine potere.
Ma è necessario, prima, affacciarsi all’abisso per guardare la nostra bestia interiore; stessa parte di stessa medaglia, fondamentale per comprendere l’equivalente (non esisterebbe il bene senza il male, non ci sarebbe la guerra senza una pace), necessaria all’intero andamento del meccanismo universale. Dobbiamo domarla e sovente, sappiamo, non è sufficiente un’esistenza, per riuscire a farlo. Comprendendoci capiremo; amandoci, ameremo.
Grazie ancora, di cuore, per esserVi uniti a questo mio percorso, a questa strada infinita sulla quale la stessa Storia dell’Umanità ci ha posati:
strada lunga, dolorosa,
meravigliosa come meraviglioso è l’Uomo nelle sue infinite, e ancora sconosciute, potenzialità.

*Dott.ssa Giovanna Mulas, Italia

I would like to thank H.E. Amb. Harrison Okoh of the International Peace Advocates (F.36 Peace and Unity) and the Brothers of the Way who have chosen to honor my Person and my Work with this prized international recognition. I am deeply moved. Brothers: it is incredible how history repeats itself, cyclically, to act as a warning for a man who is not always able to grasp its nuances; as a strict mother to say: “be careful, the ground is mined. Here you were wrong and you fell. You could fall again, and hurt yourself more … “.| and I didn’t speak because I wasn’t a communist. || So they came for the Jews, | and I didn’t speak because I wasn’t a Jew. || So they came for the unionists and I didn’t speak because I wasn’t a trade unionist. || So they came for the Catholics, | and I didn’t speak because I was a Protestant. || So they came for me | and at that point there was no one left who could raise his voice. “, wrote Martin Niemöller on the lax attitude towards the Nazis.
Despite what I continue to consider shameful welcome, from the main European Bodies, to migrant brothers, a welcome that is forgetful of our sad migratory past; Italy, specifically, is one of the countries of the European Union that needs migrants the most: its population ages, births are at an all-time low. Dante’s verses come to mind: ‘You will leave everything beloved more dearly’, testimony to an ancient awareness, that of the torment of those who are forced by fate to live far from their land. The migrant is not THE problem, the migrant is the victim of the problem. I wonder how many walls a man can pull up to divide, move away, ‘separate’ from other men. Do you really believe that barriers, controls, violence and shame are enough to destroy ideologies and cultures? The bad reception that is reserved for foreigners, excluding them from social, civil and political rights means a Wall of Shame, denying their existence as human beings. It is necessary to plan forms of development aid and economic reconversion in favor of countries that measure greater expulsion of human beings. Not offensive welfare, but a problem faced at the root. In reality, what is unknown is feared; that’s why I believe it is essential to constantly work on culture on the population, dazed by wrong messages, by superficiality, brought up by individualism. The Beauty of Art, the journey of and in knowledge are able to sensitize the human soul brought to beauty and by its nature. Every man has in himself a dark part of which he perceives the strength, and fears it. Penetrating those mists, and going up unscathed, perhaps is man’s only task: to overcome what is unknown, free the mind from false conceptions so that one can receive one of the many truths; of all, the one recognized because suggested by instinct. To overcome the Unknown and to make it one’s own means to tame the unknown, to bend fears so that they become strength, and where knowledge does not arrive, imagination does so … Brothers of Light: What is the most expressive means of a God, Your God, or mine, if not pure imagination ?. Keeping the mirror of your mind clean means seeing this gift reflected in all its virgin power. But it is important to appear to look at your inner beast, to tame it, and often an existence is not enough to do it. By understanding each other we will understand, loving each other, we will love. Thank you very much for joining me on this path in which the history of humanity has put us: long, difficult, wonderful road.

*Dr Giovanna Mulas, Italy

Je voudrais remercier S.E. Amb. Harrison Okoh des International Peace Advocates (F.36 Paix et Unité) et les Frères de la Voie qui ont choisi d’honorer ma personne et mon travail avec cette prestigieuse reconnaissance internationale. Je suis profondément ému. Frères: il est incroyable de voir comment l’histoire se répète, cycliquement, pour servir d’avertissement à un homme qui n’est pas toujours capable de saisir ses nuances; comme une mère stricte pour dire: «attention, le sol est miné. Ici, vous aviez tort et vous êtes tombé. Tu pourrais tomber à nouveau et te blesser davantage … “. | Et je n’ai pas parlé parce que je n’étais pas communiste. || Alors ils sont venus pour les Juifs, | et je n’ai pas parlé parce que je n’étais pas un Juif. || Alors ils sont venus pour les syndicalistes et je n’ai pas parlé parce que je n’étais pas syndicaliste. || Alors ils sont venus pour les catholiques, | et je n’ai pas parlé parce que j’étais protestante. || Alors ils sont venus pour moi | et à ce moment-là, il ne restait plus personne pour élever la voix “, a écrit Martin Niemöller sur l’attitude laxiste envers les nazis. Malgré ce que je continue de considérer comme un accueil honteux, des principaux organes européens, aux frères migrants, un accueil qui oublie notre triste passé migratoire; L’Italie, en particulier, est l’un des pays de l’Union européenne qui a le plus besoin de migrants: sa population vieillit, les naissances sont à un niveau record. Les vers de Dante me viennent à l’esprit: «Tu laisseras tout ce que tu aimes plus cher», témoignage d’une conscience ancienne, celle du tourment de ceux qui sont contraints par le destin de vivre loin de leur terre. Le migrant n’est pas LE problème, le migrant est la victime du problème. Je me demande combien de murs un homme peut tirer pour se diviser, s’éloigner, «se séparer» des autres hommes. Croyez-vous vraiment que les barrières, les contrôles, la violence et la honte suffisent à détruire les idéologies et les cultures? La mauvaise réception réservée aux étrangers, les excluant des droits sociaux, civils et politiques signifie un mur de la honte, niant leur existence en tant qu’êtres humains. Il est nécessaire de planifier des formes d’aide au développement et de reconversion économique en faveur des pays qui mesurent une plus grande expulsion des êtres humains. Pas un bien-être offensant, mais un problème rencontré à la racine. En réalité, ce qui est inconnu est redouté; c’est pourquoi je pense qu’il est essentiel de travailler constamment sur la culture de la population, étourdie par les mauvais messages, par la superficialité, soulevée par l’individualisme. La Beauté de l’Art, le voyage de et dans la connaissance sont capables de sensibiliser l’âme humaine portée à la beauté et par sa nature. Tout homme a en lui une partie sombre dont il perçoit la force et la redoute. Pénétrer ces brumes et remonter indemne est peut-être la seule tâche de l’homme: surmonter ce qui est inconnu, libérer l’esprit des fausses conceptions afin que l’on puisse recevoir l’une des nombreuses vérités; de tous, celui reconnu car suggéré par l’instinct. Vaincre l’inconnu et en faire son propre moyen d’apprivoiser l’inconnu, de plier les peurs pour qu’elles deviennent force, et là où la connaissance n’arrive pas, l’imagination le fait … Brothers of Light: Quel est le moyen le plus expressif d’un Dieu, ton Dieu ou le mien, si ce n’est de la pure imagination? Garder le miroir de votre esprit propre signifie voir ce cadeau reflété dans toute sa puissance vierge. Mais il est important d’apparaître pour regarder votre bête intérieure, pour l’apprivoiser, et souvent une existence ne suffit pas pour le faire. En nous comprenant, nous comprendrons, en nous aimant, nous nous aimerons. Merci beaucoup de vous joindre à moi sur ce chemin que l’histoire de l’humanité nous a mis: longue, difficile, merveilleuse route.

*Dr Giovanna Mulas, Italy

أود أن أشكر سعادة السفير. هاريسون أوكوه من دعاة السلام الدوليين (ص. 36 السلا

م والوحدة) وإخوان الطريق الذين اختاروا تكريم شخصيتي وعملي بهذا التقدير الدولي الثمين. أنا متأثر للغاية.

الإخوة: إنه أمر لا يصدق كيف يعيد التاريخ نفسه ، دوريًا ، ليكون بمثابة تحذير لرجل لا يستطيع دائمًا فهم الفروق الدقيقة ؛ كأم صارمة للقول: “كن حذرًا ، الأرض ملغومة. هنا كنت مخطئا وسقطت. قد تسقط مرة أخرى ، وتؤذي نفسك أكثر … “. | ولم أتحدث لأنني لم أكن شيوعياً. || لذا جاؤوا لليهود ، | ولم أتحدث لأنني لم أكن أتحدث يهودي. || لذا جاؤوا من أجل النقابيين ولم أتحدث لأنني لم أكن نقابيًا. || لذا جاؤوا للكاثوليك ، | ولم أتحدث لأنني كنت بروتستانتًا. || لقد جاؤوا من أجلي – وفي تلك المرحلة لم يكن هناك أحد يسار يمكنه رفع صوته. “، كتب مارتن نيمولر عن موقف التساهل تجاه النازيين.

على الرغم من ما زلت أعتبره الترحيب المخزي ، من الهيئات الأوروبية الرئيسية ، إلى الإخوة المهاجرين ، هذا الترحيب الذي ينسى ماضينا المهاجر الحزين ؛ إيطاليا ، على وجه التحديد ، هي واحدة من دول الاتحاد الأوروبي التي تحتاج المهاجرين أكثر من غيرها: عدد سكانها ، والولادات في أدنى مستوى على الإطلاق. تتبادر آيات دانتي إلى الذهن: “سوف تترك كل شيء محبوبًا أكثر غلاءً” ، شهادة على وعي قديم ، بشهاده عذاب أولئك الذين يجبرهم القدر على العيش بعيدًا عن أرضهم. المهاجر ليس هو المشكلة ، المهاجر هو ضحية المشكلة. أتساءل عن عدد الحوائط التي يمكن للرجل أن يقسمها للتقسيم ، والابتعاد ، “المنفصل” عن الرجال الآخرين. هل تعتقد حقًا أن الحواجز والضوابط والعنف والعار تكفي لتدمير الأيديولوجيات والثقافات؟ الاستقبال السيئ المخصص للأجانب ، واستبعادهم من الحقوق الاجتماعية والمدنية والسياسية ، يعني جدار العار ، الذي ينكر وجودهم كبشر. من الضروري التخطيط لأشكال من المساعدات الإنمائية وإعادة الانعاش الاقتصادي لصالح البلدان التي تقيس طردًا أكبر للبشر. لا الرفاهية الهجومية ، ولكن مشكلة تواجه الجذر. في الواقع ، ما هو مجهول يخشى. لهذا السبب أعتقد أنه من الضروري العمل باستمرار على الثقافة حول السكان ، المنهكين من الرسائل الخاطئة ، عن طريق السطحية ، التي تربى عليها الفردية. جمال الفن ، رحلة ومعرفة قادرون على توعية الروح البشرية جلبت إلى الجمال وطبيعتها. كل رجل لديه في نفسه جزء مظلم يدرك منه القوة ويخافها. قد يكون اختراق الرجل الضبابي والارتقاء دون أن يصيبه أذى هو المهمة الوحيدة للإنسان: التغلب على ما هو غير معروف ، وتحرير العقل من المفاهيم الخاطئة حتى يتسنى للمرء الحصول على واحدة من الحقائق الكثيرة ؛ للجميع ، واحد المعترف بها لأن اقترح من قبل غريزة. للتغلب على المجهول وجعله وسيلة لترويض المجهول ، لثني المخاوف حتى تصبح قوة ، وحيث لا تصل المعرفة ، فإن الخيال يفعل ذلك … إخوة النور: ما هي أكثر الوسائل تعبيراً عن اللهم إلهك أم إلهي إن لم يكن خيالًا خالصًا؟ الحفاظ على مرآة عقلك نظيفة يعني رؤية هذه الهدية تنعكس في كل قوتها البكر. لكن من المهم أن تبدو وكأنها تنظر إلى وحشك الداخلي ، وترويضه ، وغالباً ما لا يكون الوجود كافيًا للقيام بذلك. من خلال فهم بعضنا البعض سوف نفهم ، ونحب بعضنا البعض ، وسوف نحب. شكراً جزيلاً لانضمامك إلى هذا المسار الذي وضعنا فيه تاريخ البشرية: طريق طويل وصعب ورائع.

*Dr Giovanna Mulas, Italy

我要感谢H.E. mb国际和平倡导者组织(F.36和平与统一)的哈里森·奥卡(Harrison Okoh)和“方式之兄弟”选择以这种珍贵的国际荣誉来表彰我的个人和我的作品。我深受感动。

兄弟:令人难以置信的是,历史如何周期性地自我重演,以警告一个并不总是能够把握其细微差别的人。正如严格的母亲所说:“小心,地面已被开采。在这里,你错了,你跌倒了。您可能会再次跌倒,并进一步伤害自己…“。|,我没有发言,因为我不是共产党员。||所以他们是为犹太人而来的,|而我却没有发言,因为我不是||所以他们来参加工会主义者,而我不是因为我不是工会主义者而发言。||所以他们来参加天主教徒,|而我不是因为我是新教徒而讲话。所以他们来找我|那时,没有人可以提高他的声音。”马丁·尼默勒(MartinNiemöller)在对纳粹的松懈态度上写道。

尽管我一直认为,从主要的欧洲机构到移民兄弟,都是可耻的欢迎,但这种欢迎却忘记了我们悲伤的迁徙过去;特别是意大利,是欧盟最需要移民的国家之一:其人口年龄,出生人数都处于历史最低水平。但丁的诗句浮现在脑海:“您将让所有更受人喜爱的事物留下来,”这是一种古老的意识的证明,即人们意识到那些因命运而被迫逃离自己的土地的人们所遭受的折磨。移民不是问题,移民是问题的受害者。我不知道一个人可以拉起几堵墙,以便与其他人分开,移动或“分离”。您是否真的相信障碍,控制,暴力和耻辱足以破坏意识形态和文化?保留给外国人的不好的接待,将他们排除在社会,公民和政治权利之外,这就是耻辱之墙,否认了他们作为人类的存在。有必要计划发展援助和经济转型的形式,以支持那些将人类更多驱逐的国家。不是冒犯性的福利,而是根本问题。实际上,恐惧是未知的。这就是为什么我认为,必须不断地在人口文化上开展工作,因为错误的信息,肤浅,个人主义带来的茫然而迷茫。艺术之美,知识之旅和知识之旅能够使被美及其本质所带来的人类灵魂敏感。每个人自身都有一个黑暗的部分,他觉察到并感到恐惧。渗透这些薄雾,毫发无损地完成,这也许是人类的唯一任务:克服未知的事物,将思想从错误的观念中解放出来,以便人们可以接受许多真理之一;总而言之,一个人承认是因为本能的暗示。为了克服未知,并用自己的方式来驯服未知,扭转恐惧,使恐惧成为力量,而知识没有到达,想象力就可以到达……光之兄弟:什么是最能表达恐惧的方式?上帝,您的上帝,还是我的,如果不是纯粹的想象力?保持镜子清洁意味着要看到这份礼物的所有原始力量。但是重要的是看起来要看你的内在野兽,要驯服它,而且往往存在不足以做到这一点。通过相互了解,我们将了解,彼此相爱,我们将相爱。非常感谢您加入我,走过人类历史赋予我们的这条道路:漫长,艰难,美好的道路。”

La scrittrice Giovanna Mulas ambasciatrice per l’Italia per la “Nobile missione al servizio del benessere dell’umanità”.

21762850_848902805288421_1805980409293537237_oALLA SCRITTRICE ED AMICA DEL DINANIMISMO GIOVANNA MULAS E’ STATO CONFERITO L’INCARICO DI AMBASCIATRICE ITALIANA NEL MONDO DALL’ASEC (Istituzione Filosofica e Filantropica Internazionale).

Di seguito riportiamo la versione integrale della lettera scritta dalla stessa Mulas e pubblicata sulla sua official page di Facebook https://www.facebook.com/giovanna.mulas.58 .

Sono commossa…commossa. Ricevo comunicazione ufficiale dal Dottor M. Nzengui B. Arnaud, Dipartimento Filantropia dell’organizzazione internazionale ASEC di Brazzaville, Capitale della Repubblica del Congo, di essere stata onorata con l’incarico di ambasciatrice per l’Italia per la “Nobile missione al servizio del benessere dell’umanità”. L’ASEC, Istituzione Filosofica e Filantropica, opera a livello internazionale, come dichiara il Presidente Dr M. Nzengui B. Arnaud, con la profonda responsabilità di organizzare, nel mondo, diverse attività di risveglio di coscienza delle masse, per la Pace, per il Benessere dell’Umanità.
Sono stati insigniti dell’Onoreficenza, nell’ordine: Franck Tag Ndayi Lumwanga, M.Made-S.Kimonou, Mercit Couchelh Mouanou Bouity, Tandrece Gastorel Mouanda Ngouma.
Einstein ebbe a dichiarare: “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.”.
La Storia non è servita, Fratelli e Amici: le morti, il dolore immenso provocato dalle guerre di uomini su altri uomini (solo l’uomo è in grado di alzare muri per separarsi, ‘dividersi’ dai suoi simili, laddove confini e muri non esistono),  guerre dove nessuno vince e tutti, comunque, perdono…. .
Nel profondo oscurantismo attuale, in una ignoranza costruita attraverso decenni di informazione deviata (historia ad usum delphini) risulta fondamentale lavorare, uniti, ognuno tramite la propria professionalità, nel creare coscienza quindi conoscenza, nel sensibilizzare le Masse a ciò che sarà e, soprattutto, perché ‘sarà’:  per la sete di potere, per la vanità insita in ogni uomo e su cui dobbiamo limarCi, per limare.
Buona Opera, Fratelli di Cammino.

La scrittrice Giovanna Mulas rappresenterà l’Italia all’ombra delle Piramidi!!!

mulas egittoCari Lettori, Cari Amici
tra qualche giorno avrò l’onore e il piacere di essere in Egitto per l’Italia, al Cairo, dove inaugurerò con una conferenza ad hoc quindi una performance la Settimana della Cultura Italiana nel mondo, grazie al prezioso impegno in cultura del Dott. Davide Scalmani, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura de Il Cairo e del Prof. Paolo Sabbatini, suo degno predecessore, quindi di Marwa Tantawy, Direttore del dipartimento d’italianistica,
ordinario di letteratura italiana alla Facoltà Al-Alsun, Università di Ain Shams. Ricordo che la mia letteratura è stata tradotta e divulgata anche in arabo grazie al lavoro della ‘mia’ Marwa,
nonché della Redazione della Rivista di Al-Alsun.
E il mio, ‘vostro’ diario di viaggio continua; il prossimo incontro in Italia sarà a Roma, a gennaio, dove Vi attenderò alla storica sala del Teatro Trastevere. Ma ne parleremo più avanti.
Grazie, con l’affetto grande che sapete e, come sempre e per sempre grazie a Te, Lettore.

Giovanna Mulas – 8/10/2019

da: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1340054259506604&set=a.310123652499675&type=3&theater

Consigli di lettura del Dinanimismo -estate 2019-: Giovanna Mulas, Paolo Ruffilli, Luigia Sorrentino e Marcia Theòphilo.

ECCO QUATTRO CONSIGLI DI LETTURA DAL DINANIMISMO

ESTATE 2019

9707910– “LA TEORIA DELLE CENTO SCIMMIE” di Giovanna Mulas (Ciesse ed. 2019)… A seguito di una distruzione di massa, la terra è abitata da sole donne tutte cieche dalla nascita, ermafroditi. Il principio fondante della comunità è la Conoscenza; comunicano tramite telepatia e vivono in grotte sotterranee guidate da Utòpia, la Grande Maestra, secondo riti strettamente legati alla Natura Madre. L’orrore, la violenza, la guerra che ha portato l’umanità al disastro globale; le vite passate dei sopravvissuti e il potere delle Macchine: forse potrà nascere una consapevolezza prima sottovalutata, forse non tutto è stato vano. Oltre il pregiudizio fisiologicamente presente in ogni uomo. https://www.lafeltrinelli.it/libri/giovanna-mulas/teoria-cento-scimmie/9788866603146

 

 

nel-nido-dellamazzonia-ediz-italiana-e-portoghese-433643– “NEL NIDO DELL’AMAZZONIA” di Màrcia Theòpfhilo (Interlinea ed. 2015)…Nel testo di Márcia Theóphilo ci sono voci che lei trascrive ispirata o che traduce da un linguaggio (magari musica di tamburi e flauti o i suoni della natura ora affidati alle onomatopee) cui bisogna trovare parole che vanno oltre il semplice significato. Per aderire allo spirito del luogo non basta la ragione, che tuttavia non è esclusa dal racconto. Márcia ci ha messo tutta l’anima – e magari anche la psicanalisi – in questi versi in cui la cultura più sofisticata si fa natura “primordiale”: quello che siamo diventati senza mai smettere di essere “selvaggi”: nel senso del “pensiero selvaggio” di Claude Lévi Strauss. Per convincerci più profondamente, coinvolgendoci come esseri capaci di scovare e intendere il nostro più remoto passato, l’autrice usa non una lingua – il suo portoghese di nascita – bensì due, cioè anche l’italiano, lingua di ormai antica elezione. Márcia scrive per ricordare agli uomini quello che hanno dimenticato, dal rumore della pioggia al resto. https://www.interlinea.com/scheda-libro/marcia-theophilo/nel-nido-dellamazzonia-9788868570699-433643.html

 

 

3858164_266549– “OLIMPIA” di Luigia Sorrentino (Interlinea ed. 2013)… Scrivendo “Olimpia”, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. “Olimpia” punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. E proprio l’intreccio tra l’infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. “Olimpia” riesce ad esprimere un tempo assoluto, e lo fa in modo mirabile, con architetture possenti ma anche con i guizzi fulminei della vera poesia. Tempo assoluto che contiene ogni tempo. E ci getta di volta in volta in una diversa epoca della nostra vita: siamo antichi e adolescenti, certi e smarriti, ci immergiamo in questo giorno carico di attesa e di rivelazione, sempre sulla soglia di una scoperta cruciale. “Siamo colui che sprofonda a un passo da noi”, scrive Luigia, “di padre in padre siamo stati / quella tua età sparsa nella casa”. Prefazione di Milo De Angelis. Postfazione di Mario Benedetti. https://www.lafeltrinelli.it/libri/luigia-sorrentino/olimpia/9788882128838 

 

 

altra-vita-light-684x1024– “UN’ALTRA VITA” di Paolo Ruffili (Fazi ed. 2010)… Sono storie forti, raccontate con passione e insieme con leggerezza, che non arretrano di fronte a nulla, alle cose piacevoli come a quelle dure e confuse, che attirano il lettore nelle tate dei protagonisti per spiazzarlo e portarlo dove non avrebbe mai pensato di giungere. Perché quelli ritratti da Paolo Ruffilli sono “amori dentro altri amori”, in una sorprendente costruzione a incastri in cui la rivelazione che sovverte a un tratto il mondo in cui avevamo pensato di entrare ne racchiude, ne prepara a sua volta un’altra, altrettanto inattesa, forse definitiva. E nella stanza degli amanti che ci era sembrato di violare se ne apre sempre una nuova più segreta, dietro all’impulso che spinge i protagonisti a rinnovarsi attraverso un’altra vita.
C’è sempre l’attesa e la rivelazione, secondo la migliore tradizione di questo genere narrativo, nei venti racconti di Ruffilli, che per ognuno si ispira a un autore prediletto, citato in chiusura, in una sorta di gioco letterario suggestivo e gradevole che mostra tutta la sua abilità compositiva. Vale anche per queste pagine il giudizio espresso in passato da Luigi Baldacci: «Nel suo gusto intelligente del racconto, Ruffilli sceglie le “forme chiuse” anche in narrativa (qui: le stagioni dell’anno e lo schema fisso in otto brevi capitoletti), perché gli risulta il modo per essere più libero nel dare pronuncia a tutto ciò che è difficile, se non impossibile, da dire in un terreno minato come quello della quotidianità e dell’amore. E lo fa con l’uso di una sua inconfondibile scrittura lieve, tra ironia e adesione, espressivamente votata alla pura partitura musicale, e tanto più eversiva quanto più apparentemente in linea con la tradizione». https://fazieditore.it/catalogo-libri/unaltra-vita/

Giu 8, 2019 - Senza categoria    No Comments

Vivere in dignità… essenza stessa della Vita – Riflessioni sulla “vicenda Noa” della scrittrice (già candidata al Nobel per la Letteratura) Giovanna Mulas.

70412Tempo fa, nell’incipit di un manifesto del Dinanimismo, riportavo le splendide parole della Prof.ssa Mulas: “Già vivere in dignità e controcorrente, oggi, è Arte”

A distanza di 10 anni, il problema sembra essere lo stesso e la domanda che mi (Vi) pongo è: vivere in dignità può rappresentare l’essenza stessa del vivere?

Di seguito riporto una recente riflessione della scrittrice Sarda ricevuta tramite social network (https://www.facebook.com/giovanna.mulas.58?__tn__=%2CdlC-R-R&eid=ARBcSy3KSrz_CN_IXX-bT9i_0GywbZGE-gLKwp8kL6HX5v_-7c0xPVV9S3M2LDcXI7uEqGzZ3iI4rAx-&hc_ref=ARS81Hrj58KEaRBl-qzHHzC6aH88z96H8Ja64Crz67RmmBCnFhfBdxgiAOdTSPBP-Wk).

Buona lettura.

ZF

Eutanasia per ‘vivere’ davvero?. Non scegliamo di nascere ma sì possiamo e dovremmo, da uomini liberi, poter scegliere Quando e Come morire?.
Chi davvero può decidere cosa è degno per noi e cosa non lo è, se non noi stessi?.
Ancora, dignità vuole dire farsi violentare senza reagire?, insisto.
In un mirabile articolo di Annalisa Grandi per il ‘Corriere della Sera’, si apprende la storia della diciassettenne Noa, che a dicembre aveva raccontato ai media olandesi di aver provato a contattare una clinica per il fine vita all’ Aja. E di averlo fatto senza dirlo ai genitori e ai suoi fratelli, contrari alla decisione. Domenica ad Arnhem, in Olanda, col supporto dei medici di una clinica specializzata, e con sua madre accanto, Noa è stata sottoposta all’ eutanasia.
Noa era stata molestata da bambina e violentata a 14 anni. Anoressia, disturbo da stress post traumatico, la depressione l’avevano accompagnata negli anni a seguire. Finché Noa aveva deciso di denunciare al mondo il suo vissuto, anche tramite una dolorosa autobiografia.
“Voglio provare ad aiutare altri giovani come me…”, sosteneva, “Visto che in Olanda non esistono strutture o cliniche per ragazzi con questo tipo di problemi”.
Il suo addio l’ha dato con un post su Instagram: “Finalmente la battaglia è terminata”.
Noa, figlia di noi tutti, apre la porta a diverse considerazioni su abuso e vita (come non definire la sua stessa morte un femminicidio?. Uccisa dalla violenza subita, più che dalla eutanasia voluta), quindi ad ulteriore dibattito mai chiuso, forte e sempre attuale: eutanasia si, eutanasia no?
Certamente occorre il cambio del paradigma: è migliore quella Società -quel Mondo- dove, tramite la cultura, vanno a generarsi condizioni di autentica scelta. Dove non s’impone una visione del mondo alla Persona in grado d’intendere e di volere, ma la si fa comprendere e criticare costruttivamente quindi accettare o rifiutare; poco c’importa, ma deve importare il rispetto verso l’individuo.
Lavorare costruttivamente già dalle classi primarie, lavorare sulle madri degli uomini che saranno e, in questo, dono alla donna potente responsabilità civile.
Ma solo Uomini liberi sono in grado di formarne altri.

Giovanna Mulas

*Immagine: “Giuditta e Oloferne” – Caravaggio – postato dalla redazione e liberamente tratta da https://www.expedia.it/explore/opere-caravaggio-i-15-dipinti-piu-belli

Il Dinanimismo consiglia: ‘Oratio de Hominis Dignitate’ di Giovanna Mulas ( già nominata per l’Italia all’Accademia dei Nobel per la Letteratura).

copertina_giovanna_mulas_m9_400x533‘Oratio de Hominis Dignitate’ il nuovo  libro di Giovanna Mulas, edito da Fontana Editore ( 2019 ). Un  saggio, attento e profondo, sull’attuale stato dell’essere-Uomo. Uno splendido testamento spirituale che la Scrittrice ci dona con cuore di Artista e di Madre. Una preziosa mappa che ci accompagnerà nella nostra personale e necessaria ricerca della Dignità smarrita.

ZF

 

 

Ai figli di una Nuova Umanità: l’irrimediabile condizione di esseri individuali come origine primordiale del dolore umano?

“Rivoluzione, figli miei… voglio scriverlo con quella Erre maiuscola, la stessa di Rimembranza (conoscere il passato aiuterà a prepararci al futuro con minore inquietudine), Riscatto (lavorare per chi non può difendersi, per chi non conosce i suoi diritti), Rumore (che ogni azione e il pensiero prima siano volti alla massima, pubblica consapevolezza), Rettitudine (con innocenza e purezza custodirò e farò custodire la mia vita, la mia Arte), Rovina (caduta dei muri costruiti dall’uomo per l’uomo, l’operare, uniti, per un Nuovo Umanesimo) e Rigetto (di ogni forma di corruzione, ipocrisia). “R” feroce e fiera, consapevole dei suoi diritti, senza il timore di volare sopra le staccionate…”
Il testamento spirituale della scrittrice pluripremiata, una lettera ai figli di domani.

Per acquisto, anche in e-book: https://fontanaeditore.com/it/manufacturer/giovanna-mulas/i-quaderni-dalchimia/results25-64.html?format=html&keyword=&language=it-IT&tmpl=component

Dal blog Ufficiale della Scrittrice Giovanna Mulas: “Cari Amici, Cari Lettori
il mio nuovo saggio, presto in diffusione e promozione libraria. E’ opera alla quale tengo in maniera particolare e che considero, alla soglia dei miei cinquanta anni e dopo oltre trenta di scrittura professionale, il mio testamento spirituale: lunga lettera ai figli del domani, generazioni che verranno e tutte nostre eredi, nel bene come nel male. Coloro che dovranno apprendere a camminare fino ai confini della terra; superare sepolcri imbiancati e quelle reti di contenimento che soltanto noi uomini portiamo nelle mente, per paure o pregiudizio, comunque per separarci dai fratelli.
‘Oratio de Hominis Dignitate’ è edito da Fontana Editore
che ringrazio, e che ha scelto di onorare l’opera con la sua Prefazione.

L’Autrice Giovanna Mulas (NU, 1969). Membro onorario della Giornalisti Specializzati Associati (GSA), Milano. Membro del World Poetry Movement (WPM). Pluriaccademica al merito, tradotta in 5 lingue, numerosi premi letterari internazionali vinti, tra i più recenti vogliamo ricordare: • nel 2008 Premio Internazionale per l’Arte e la Cultura Giosuè Carducci, Roma (Associazione Culturale La Conca), • nel 2009 il Premio Mimosa d’Argento-Donna Sarda dell’Anno (da La Corte del Sole, in collaborazione con API Sarda – associazione Piccole e Medie industrie della Sardegna -, con la Commissione Pari Opportunità Provincia di Cagliari, con F.I.D.A.P.A. Distretto Sardegna, l’organizzazione a cura di Full Media Service), • nel 2010, Premio alla Carriera (Corona d’Alloro) dalla Regione Sicilia e l’ EuropClub (premiati anche Ennio Morricone, Histvan Horkay e la giornalista opinionista RAI Barbara Carfagna). • Nel 2011, Premio Internazionale alla 4 Cultura dalla Città di Ostia (ricevuto da Vittorio Gassman, Paola Borboni, Arnoldo Foà). • Oltre 20 libri pubblicati ad oggi tra romanzi, poesia, saggistica. • Nel 2011 ha presenziato, ufficialmente per l’Italia e prima artista sarda nella storia dell’evento, al Festival Internazionale di Poesia di Medellin, Premio Nobel, primo d’importanza al mondo. • Nel 2012 l’è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Lettere, cerimonia ufficiale alla Certosa di San Lorenzo (Patrimonio UNESCO). • Tra gli insigniti italiani degli anni scorsi dalla Constantinian University (Stati Uniti), associata alla Johnson & Wales University, tra cui ricordiamo il Prof. Giulio Tarro (candidato al Premio Nobel per la medicina nel 2000), il Prof. Giacomo Borruso (Rettore dell’Università di Trieste), Massimo Andreoli (Presidente del CERS, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche), Massimo Magliaro (Direttore di RAI International).  • Nel 2013 la Giuria del prestigioso Sirmione Lugana / Circumnavigarte ha voluto onorarla col Premio Arte & 5 Cultura. • Nel 2014 l’Accademia Internazionale Costantina di Arte & Cultura, in occasione dell’annuale Gran Galà di Natale, premia il suo lavoro al Ministero della Difesa. • Novembre 2015: nello storico Palazzo San Bernardino, a Rossano Calabro, viene onorata col Riconoscimento Speciale “All’Impegno Civile e Culturale”, grazie alla Fondazione Roberto Farina ONLUS (quindi al Prof. Antonio Farina), all’Organizzazione tutta del Premio Internazionale di Poesia Dal Tirreno allo Jonio (in viaggio con Giosuè Carducci). Patrocinio dell’Evento a cura del Comune di Rossano Calabro, sodalizio culturale della prestigiosa Società Dante Alighieri e de I Parchi Letterari, L’Ateneo Tradizionale Mediterraneo con la collaborazione del Museo delle Conchiglie di Roseto Capo Spulico. • Sempre nel 2015, nell’affascinante cornice dell’antico protoconvento Francescano di Castrovillari, è Testimonial del Focus Sardegna legato al I Festival Antropologico dei Popoli – XI Festa delle Culture. 6 • Nel 2016 viene onorata, presso il Centro Espositivo Elsa Morante in Roma EUR, col Premio Donna D’Autore per la Letteratura. Il Premio vanta Patrocinio di Roma Capitale Municipio IX EUR, quindi dell’Associazione Culturale AIDE Nettuno Lazio. • Designata al Titolo Onorifico di Dama dall’OSJ: Ordine Cavalleresco dei Cavalieri di Malta. • Già direttore dei periodici di Poesia Isola Nera (in lingua italiana) e Isola Niedda (in lingua sarda). • È stata direttore artistico degli stages di Scrittura/Teatro al Castello di Govone, Piemonte, Patrimonio UNESCO (ha diretto gli stages di teatro l’attore e regista statunitense Michael Margotta, membro dell’Actor’S Studio di New York). • Agenda culturale in aggiornamento costante anche sul Blog ufficiale. • Nominata per l’Italia all’Accademia dei Nobel per la Letteratura.

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