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Miranda Baccini: una raccolta inedita per asino-rosso-ebook!!!

Miranda cover prova BUONAOn Line per Asino Rosso eBook , Il Giardino della Luna, poesie di Miranda Baccini: La talentuosa e “lunare” (come si legge…) Poetessa del leggero profondo Nord (è lombarda), dopo diverse esperienze letterarie (spesso corali a più voci), giunge finalmente alla prima silloge personale, confermando la sua penna sia …Gialla che Rosa, che LUNA, una singolare Rosa gialla, nulla a che vedere con Noir e-o certa scrittura commerciale e di facile consumo sentimentale.

Un micropantesimo caratterizza il suo fare anima nuova alla Hillman (non caso è tra gli autori o autrici del recente compleanno decennale Dinanimista, movimento letterario emergente a cura del già noto scrittore Zairo Ferrante, dove scrive (nel web) da alcuni anni.
Ma pur ovviamente parallelo è un panteismo neoromantico nella/dalla Luna e i suoi versi fanta letterali riflessi dei neuroni battiti femminili.

LUNA
Non era che un raggio di LUNA
danzante sui miei pensieri
quella tenue luce
che sfiorava l’aria
come lieve piuma
portata dal vento.
Nel silenzio
denso di oscurità
le ombre della notte
giocavano rincorrendosi
sulle pareti bianche.
La notte immota
nel suo breve sonno
mostrava il cielo.
Ricordi come stelle cadenti
attraversavano l’anima
risvegliando ferite
per ricadere ancora
nell’arido deserto dell’oblio.

INTERVISTA A MIRANDA BACCINI (11 2019)

Miranda,  nella tua poetica pura neoromantica o neocrepuscolare, anche dinanimista  in chiave piu contemporanea Il   movimento  attuale del noto scrittore  Zairo Ferrante, anche intriganti versioni audio o genericamente sonore…. un approfondimento?

Le poesie sono una valvola di sfogo per l’ Anima, in origine… durante un periodo di grande sofferenza; non avevo nessuna intenzione di pubblicarle ma è stata la casa editrice a contattarmi ed a convincermi.

Ho fatto poi  anche un concorso dell’Aletti sono entrata in finale ed ho ricevuto 2 contratti per pubblicare .Questo è successo 2 anni fa quando ho deciso per il no.

Zairo mi pubblicò una tempo fa e poi infatti con l’eBook antologico recente: Zairo trovo sia molto bravo ma non riesco a seguire tutto quello che vorrei.

Non sono ambiziosa anche perché gli anni sono “ tanti”, l’entusiasmo ci lascia e si cerca prova di combattere la solitudine che lentamente ci abbraccia.

Ora ho aderito al tuo invito e ti ringrazio tanto, perché mi fa piacere averle riunite

Miranda, il medium orale anziché scritto secondo te, potenzia o in certo senso la pagina appunto in certo senso calligrafico-scritta?

Gli audio  fatti da poeti e poesie non mi hanno entusiasmato ma come ti ho detto se una poesia è recitata bene viene valorizzata.

A cura di Roby Guerra

https://www.mondadoristore.it/Il-Giardino-della-Luna-Miranda-Baccini/eai978883533131

Versi di ZHANG Ye Tradotti in Italiano da Zairo Ferrante – Verses of ZHANG Ye Translated into Italian by Zairo Ferrante

Versi di ZHANG Ye

Tradotti in Italiano da Zairo Ferrante

Verses of ZHANG Ye

Translated into Italian by Zairo Ferrante

bandiera-della-cinaTramonto nel deserto (e un’altra poesia)

Con un balzo

la gabbia di vetro che chiude l’orizzonte è stata frantumata

e un leopardo rosso fugge dalla sua prigione blu

 

Il suono del passo libero, duna su duna su duna su duna

Il leopardo rosso corre selvaggio, oltre le sabbie

mobili, bianche e ruggisce di gioia.

finché non si esaurisce

 

Non so per quanto tempo ha dormito.

Una gigantesca palma nera

dal cielo afferra il rosso leopardo.

Proprio come raccogliere un fagiolo.

Agilmente e abilmente, senza lasciare tracce.

 

 

 

Attraversando città di notte.

 

Il ruggito del treno muta in brezza quando ti raggiunge.

La brezza passa dolcemente senza toccare nulla.

Ma i fiori la riconoscono

e fremono e gridano

e io sono anche un po’ brezza

questa notte.

ZHANG Ye, è una nota poetessa cinese contemporanea. Nata a Shanghai nel 1948, di origine fenghua, nella provincia di Zhejiang, è professore dell’Università di Shanghai, membro dell’Associazione scrittori cinesi, direttore della “Chinese Poetry Society”, direttore del Comitato di poesia cinese, direttore dell’Associazione scrittori di Shanghai, direttore dell’Associazione scrittori di Shanghai. Ha pubblicato antologie poetiche come: Love of Poets, Colorful World, Green Crown, Song on the Way of Life, Ghost Man, Staring Across Time and Space e una raccolta di saggi: Solitude Is a Tune of Nature.

Le sue opere sono state selezionate in più di 100 antologie di poesia e tradotte in inglese, francese, giapponese, irlandese, rumeno, vietnamita, uzbeko, italiano e altre lingue.

Nell’autunno del 2000, è stata invitata da una delegazione di scrittori cinesi a Oslo, Norvegia, per partecipare alla Conferenza per lo scambio di letteratura sino-norvegese e per visitare l’Irlanda.

Ghost Man è un’antologia di poesie pubblicata dalla Irish Footprint Publishing House in cinese, inglese e irlandese. Nel settembre 2004 è stata invitata a Dublino, Irlanda, per la cerimonia di lancio dell’antologia poetica Ghost Man, per la quale il circolo poetico irlandese ha cantato grandi elogi.

*Versi in inglese ricevuti tramite e-mail da Dr. ZHANG ZHI, Presidente di IPTRC, caporedattore di THE WORLD POETS QUADRETS TRIMESTRE (multilingue) & Direttore di WORLD POETRY YEARBOOK (versione inglese)

ZHANG Ye
Desert Sunset (and another poem)
With a thump
the glass fence along the horizon is smashed
and a red leopard escapes from the blue jail

The free footstep tune wafts over dune upon dune
The red leopard runs wildly after the white quicksand and roars with joy
till it is exhausted

I do not know how long it has slept
A giant black palm
from the sky grabs the red leopard
just like picking up a red bean
nimbly and adeptly, without a trace

      Passing a City at Night

The roar of the train is reduced to a breeze when it reaches you
The breeze gently walks around without touching anything
But the flowers have recognized it
They quiver  and call out low
I am also a breeze tonight

 

                             (Translated by ZHANG Junfeng)

 

 

About the author:

ZHANG Ye, is an outstanding poetess in contemporary China. Born in Shanghai in 1948, with ancestry origin in Fenghua, Zhejiang Province, she is a professor of Shanghai University, member of Chinese Writers Association, director of Chinese Poetry Society, director of Poetry Committee of Shanghai Writers Association, director of Shanghai Writers Association. She has published poetry anthologies such as Love of Poets, Colorful World, Green Crown, Song on the Way of Life, Ghost Man, Staring Across Time and Space and an essay collection: Solitude Is a Tune of Nature. Her works have been selected into more than 100 anthologies of poetry and translated into English, French, Japanese, Irish, Romanian, Vietnamese, Uzbek, Italian and other languages. In the autumn of 2000, She was invited by a Chinese writers delegation to Oslo, Norway to attend the Sino-Norwegian Literature Exchange Conference and to visit Ireland. Ghost Man is a poetry anthology published by Irish Footprint Publishing House in Chinese, English and Irish. In September, 2004, she was invited to Dublin, Ireland for the launch ceremony of the poetry anthology Ghost Man, for which the Irish poetry circle has sung high praise.

*English poems received by e-mail from Dr. ZHANG ZHI, President of IPTRC, Editor-in-Chief of THE WORLD POETS QUADRETS TRIMESTRE (multilingual) & Director of WORLD POETRY YEARBOOK (English version)

Classici Futuri: la nuova collana Asino Rosso eBook di Roby Guerra!!!

cicogna ebookRecentemente il futurista ferrarese Roby Guerra, per il suo editing on line, Asino Rosso eBook (attivo dal 2017, specializzato in fantascienza e futuribile, già segnalato in ambito nazionale, Pensa Libero, La Zona Morta Magazine, Hyperhouse ecc.) ha lanciato una nuova collana, Futuri Classici,  sorta di Scienza e FantaScienza vintage.
Ovvero i libri digitali (in vendita nelle librereie store, Mondadori, Feltrinelli, Street Lib ecc.):  Camille Flammarion. La Musa del Cielo, (noto astronamo e visionario del primo novecento) Emilio Salgari “Alla conquista della Luna”, come nota Fantascienza ante litteram, lo scrittore scienziato veneto Giorgio Cicogna “I Ciechi e le stelle” e  il proto futurista Mario Morasso (Le idee del domani), sempre del primo 900.  Opere celebri, note o meno note, eppure soprendenti – lette oggi- per le profonde anticipazioni fantascientifiche e  futurologiche.
emilo salgari ebookCosì  le  spiega Guerra con puntuali  originali   brevi saggi inclusi negli eBook, originalmente anche adattati  alla comunicazione contemporanea.

“Rossotrevi” il film che racconta Graziano Cecchini – Regia di Marco Gallo

72289447_10157128029673122_8192821469135241216_nIl dinanimismo consiglia “Rossotrevi”, il film che celebra e racconta l’azione artistica più provocante del nuovo millennio e -forse- di sempre.

Un docufilm graffiante, che descrive dettagliatamente tutta la storia della fontana di Trevi tinta di rosso.

Una geniale provocazione artistica, che denuncia una Roma ferita, specchio di una Nazione ancora immobile.

Graziano Cecchini, un futurista “più in là di Warhol e più in là di Toscani”.

“Rossotrevi” un film da guardare. Una storia che ancora oggi si ripete.

Zairo Ferrante

Piazza di Spagna

(De-si-de-rio)

Versi di

Zairo Ferrante 

liberamente ispirati dalla seconda azione di Graziano Cecchini (palline lanciate da Trinità dei monti in Roma.

Ffffffffffffffffffff

Fffffiiiiiiiiiiiiiiiiii

Fffffuuuuuuuuu

Trak, trik, troc.

Ruzzolano, rotolano,

schizzano, inondano.

Molecole colorate

come proiettili scagliati

sull’indifferenza, sulla

non curanza.

Ribaltano e fanno scivolare

il fare di omini a festa vestiti,

agghindati,

con mani sempre in pasta

ed anime messe all’asta.

Girano le palle e

si sporcano,

nella venduta acqua.

Piume sono diventate,

in molecole d’amore

per anime innocenti

si sono tramutate.

Accarezzano bambini!

Ffffffffffffffffffff

Fffffiiiiiiiiiiiiiiiiii

Fffffuuuuuuuuu

Trak, trik, troc.

Rotolano, scivolano,

sospingono ed

accompagnano

Stelle nascenti

desiderose

di futuro.

De-

si-

de-

rio

unico, infinito ed immortale

della tanto amata idea.

Solo.

Sospinto nell’unico viaggio.

Forse l’ultimo del presente

che si libra e poi esplodendo,

fa’ veloce Libertà!

Zairo Ferrante (8-7-2010)

 

Guarda il film su: https://www.livetree.com/item/8063

Il Dinanimismo presenta il Poeta albanese Agron Shele. The “Dinanimismo” presents the Albanian poet Agron Shele.

Agron Shele (2)Agron Shele è nato il 07.10.1972, a Leskaj-Përmet (Albania), dove, dopo aver terminato gli studi superiori, si è laureato all’Università. Appassionato di letteratura fin dalla tenera età ha deciso di seguire questo percorso che, con il passare del tempo, sarebbe diventato il motivo conduttore della sua vita verso un responsabile sviluppo intellettuale.

Le sue principali creazioni letterarie sono: i romanzi Hapat e Klarës (I passi di Clara), Përtej perdes gri (Oltre la tenda grigia) e Imazh i rremë (Falsa immagine); il volume poetico Pasazh i pafaj (Passaggio innocente); la raccolta di saggi Ngjyrime Universale. ESE-I (Sfumature Universali. Saggi-I). Inoltre, è co-autore e curatore di due Antologie Internazionali: Korsi e hapur -1 (Corsia libera -1), Pegasiada dhe Korsi e hapur -2 (Pegasiada e Corsia libera -2), ATUNIS -2018, ATUNIS – 2019.

È membro della Lega degli Scrittori Albanesi, dell’Associazione Internazionale degli Scrittori e Artisti (IWA)  con sede in Ohaio (U.S.A) e della Società Mondiale dei Poeti (WPS). È coordinatore direttivo della Galassia Poetica “ATUNIS”.

La sua prosa e la sua poesia hanno destato l’attenzione della critica letteraria per la tematica psicosociale e la creatività innovativa, ma anche per l’elevato messaggio artistico e il talento individuale. Di conseguenza, ha pubblicato in diversi giornali, riviste letterarie nazionali e internazionali e varie antologie internazionali: Almanak 2008, 2014, 2016, World Poetry Yearbook 2009 – 2013, The Second Genesis, ecc.

Ha ricevuto istruzioni su progettazione, leadership e management con il sostegno di varie fondazioni internazionali come: REC, USAID, PNUD, UNICEF, ecc., al fine di una partecipazione attiva nella società civile albanese. È Presidente di due Associazioni “ Giovani e ragazzi” e “L’Ambiente comune”…. vedi: https://sq.wikipedia.org/wiki/Agron_Shele

 

1-            Ritornato dalle leggende

 

Quel fragore che viene dall’agitarsi del mare,

è il suo dolore

e la furia per le tempeste

sbattute tra le rocce,

che non trovarono la via di fuga

nel giorno dell’attesa,

disperso nel mantello trascinato strisciando

tra le radune deserte

e le ultime grida dei gabbiani sulle navi dimenticate.

 

Questo mare sussurra voci sconosciute,

la rabbia degli Dei

che le corone gettarono via per le lacrime delle ninfe

marmorizzate oggi in statue

promemorie della luce della vita

scritte in papiri dimezzati

e il ritorno della leggenda rinata.

 

Questo mare nasconde grandi burrasche

impronte e passi sublimi

verso il sorriso sospeso

nell’amarezza dell’aria

in serate mistiche

dove una mano si allungava verso sogni improvvisi,

il respiro trasformato in lunghe chiome di vento

risvegliato al frantumarsi delle stelle

e della meteorite bruciata nell’eterno,

impressa

nel profondo dell’anima.

 

2-            Candida luce

 

Candida luce,

levata tra le acque della mia anima

errante sulle ali degli uccelli in volo

come un tempo…

riflesso della vita risvegliata in subbuglio

come oggi…

rapita da limpidi versi ribellati.

 

Candida speranza,

Splendore della vita, inesauribile colorito

Tela estesa di colori scintillanti

bella

come i sogni delle notti senza ritorno

lampo,

di stella fiammante, ardente.

 

Candida parola,

elevata alle sedi più alti del pensiero

incisa sugli antichi oracoli di fiducia

versata

tra le onde delle muse, nella vena poetica

locata,

in ardenti orizzonti occidentali.

 

Candida vita,

specchio in frantumi di destini incrociati

mare profondo di afflizioni sottratte

come la neve…

sciolta ai primi raggi inquieti

come la foglia…

smarrita al fremito d’autunno.

 

3- Autunno a Tirana

 

Autunno,

nella Tirana che si perde in un baleno,

tra le bollicine allungate su vetri cristallini,

tra le panchine abbandonate dal trambusto

tra gli alberi spogli fino all’oblio.

 

 

Autunno,

e ritorno di lacrime in momenti di riflessione,

persi tra ricordi di vecchi amori,

ritorno doloroso delle anime fragili

pagina ingiallita del mio diario.

 

Autunno,

nella Tirana dai passi di un tempo

e della panchina rivestita sempre di verde,

dell’ultimo bicchiere versato su rilievi,

frammenti di labbra, cieli d’amore.

 

 

Autunno

e nostalgia dei tempi passati,

per lo splendore della luce nell’anima candida,

per la vita scivolata in abissi di riflessioni,

per la foglia abbandonata tra le rovine.

 

Autunno

e tracce in ogni battito di cuore

per lei… per qualcun’altro… per l’amore,

dei tempi a venire bussata rumorosa

… e dell’autunno pentagramma malinconico.

 

4-            Ti ho atteso … 

 

Ti ho atteso

quando all’autunno lacrimarono  gli occhi

per la caduta  dell’ultima foglia

nel grigiore del cielo spezzato dalle nuvole

e nei crepuscoli arrivati in anticipo

qui nel parco ormai dimenticato

sulla panchina rimasta sola, come un eremita.

 

Ti ho atteso

con i fiocchi bianchi della  neve,

nella danza di migliaia farfalle bianche,

che sfioravano leggermente la mia anima

e si scioglievano tra i ricordi lontani,

là nel marciapiede dei nostri passi

tracce nel tempo …,trasformate in tristezza.

 

Ti ho atteso

nel giardino illuminato dalla luna

e il bagliore della  luce vaga

apparsa così, come Monna Lisa

scesa dolcemente  nel mondo dei sogni

nelle tarde sere giunte all’improvviso attaccata al destino, nella punta di una stella.

 

Ti ho atteso

sul letto di un onda tormentata dal trambusto e dei suoni che si spezzano nell’arco del violino

nel colore rosso di un quadro di pittura

versato dalle sommità come un dolore nelle vene

vibrando così forte e allontanato come ombra tra gli orizzonti nascosti rimasti al tramonto.

 

5-            Eternità

 

Un  ritratto,

sovrapposto a frammenti di vita

nei confini orientali la ramificazione della genesi

rigenerata

in altri cieli,

dove i rami, sincronizzati alla tempesta senza suoni

si estendono al dolore

in silenzio

senza il loro soffio urlante,

spogli e abbandonati

dal raggio spezzato del sole.

 

Un miraggio

che divide i colori del tempo,

in infiniti riflessi,

del subconscio nascosto

dentro l’ultimo poro,

dove le radici si diramano tra i solchi dell’anima,

assorbendo il liquido  che scorre  impetuoso nelle vene

…alla più estrema particella

della visione della luce

che raggiunge la dimensione semi-vedente,

dei sensi inesistenti

dell’oltre memoria.

 

Un ritorno

dai cancelli abbandonati

dimenticati a se stessi,

in un velo di nebbia

che circonda il mondo

indossato da scheletriche ombre

eternamente vaganti

verso l’incomprensibile partenza

e il nuovo giorno in tempeste di rinascita.

 Traduzione italiana a cura di Dr. Albana Alia & Juljana Mehmeti

 

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite e-mail

 

 

 

 

 

 

 

La scrittrice Giovanna Mulas rappresenterà l’Italia all’ombra delle Piramidi!!!

mulas egittoCari Lettori, Cari Amici
tra qualche giorno avrò l’onore e il piacere di essere in Egitto per l’Italia, al Cairo, dove inaugurerò con una conferenza ad hoc quindi una performance la Settimana della Cultura Italiana nel mondo, grazie al prezioso impegno in cultura del Dott. Davide Scalmani, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura de Il Cairo e del Prof. Paolo Sabbatini, suo degno predecessore, quindi di Marwa Tantawy, Direttore del dipartimento d’italianistica,
ordinario di letteratura italiana alla Facoltà Al-Alsun, Università di Ain Shams. Ricordo che la mia letteratura è stata tradotta e divulgata anche in arabo grazie al lavoro della ‘mia’ Marwa,
nonché della Redazione della Rivista di Al-Alsun.
E il mio, ‘vostro’ diario di viaggio continua; il prossimo incontro in Italia sarà a Roma, a gennaio, dove Vi attenderò alla storica sala del Teatro Trastevere. Ma ne parleremo più avanti.
Grazie, con l’affetto grande che sapete e, come sempre e per sempre grazie a Te, Lettore.

Giovanna Mulas – 8/10/2019

da: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1340054259506604&set=a.310123652499675&type=3&theater

Ott 6, 2019 - Senza categoria    No Comments

Il dinanimismo sostiene: “Ottobre e novembre piovono libri”, eventi alternativi organizzati da “Edizioni Il Foglio”…

piovono.jpg (1)I libri di qualità sopravvivono a tutto e tutti. Ecco perché “Il Foglio editore”, diretto da Gordiano Lupi, organizza:
OTTOBRE E NOVEMBRE (2019) PIOVONO LIBRI.
Di seguito riportiamo le date e i luoghi degli eventi principali.
– 12 e 13 ottobre – Mercato Artigiano Evocando #Piombino – Corso Italia – Stand di EDIZIONI IL FOGLIO – Tutto il catalogo “con lo scontone” di Dargys Ciberio.
– 25 ottobre – ore 17 – Librerie.coop Via Gori – Stefano Giannotti presenta: E’ un giorno a Piombino.
– 26 – 27 ottobre – Stand Edizioni Il Foglio Letterario Piombino a #CampigliaMarittima
1 novembre – Campiglia Marittima – Antonella Giannarelli presenta: La sera per il fresco – Tradizioni contadine in #ValdiCornia Edizioni Il Foglio Letterario Piombino.
– 7 – 10 Novembre – Il Foglio Letterario al Pisa Book Festival 2019 – 17° Salone dell’editoria indipendente – kermesse internazionale del libro – presenti per la 17a volta – Nino Genovese incontra le scuole sabato 9 novembre.
– 23 Novembre FESTA AUTUNNALE DEL FOGLIO LETTERARIO – Vent’anni di libri a Piombino e nel mondo – Sede UniTre – Università delle Tre Età – Piombino – via Fucini (ex pretura) – Letture degli autori della scuderia Lucilla Lazzarini.

L’avventura poetica di Carlos Sanchez… sulle pagine del Dinanimismo.

L’avventura

di

Carlos Sanchez

quijoteUn amico poeta
mi aveva scritto
chiedendomi una poesia
con un argomento fisso
per pubblicarla su una rivista.
Gli ho risposto con affetto
dicendogli
che la poesia
che è dentro di me
è lei che decide l’argomento.
Non c’è velleità in questo
non c’è spirito di polemica.
La vita mi ha insegnato
e la poesia
che la vera avventura
comincia lì
dove non cerco
dove mi sono lasciato andare
dove non oppongo resistenza.
Che avventura sarebbe
scrivere
che avventura sarebbe
allora
essere vivo?

Folignano City, 2019

La aventura

Un amigo poeta
me había escrito
pidiéndome una poesía
con argumento fijo
para publicarlo en una revista.
Le respondí cariñosamente
diciéndole
que la poesía
que está dentro de mi
es la que decide el argumento.
No hay veleidad en esto
no hay espíritu de polémica.
La vida me enseñó
y la poesía
que la verdadera aventura
comienza allí
donde no busco
donde me dejo andar
donde no opongo resistencias.
Qué aventura sería
escribir
qué aventura sería
entonces
estar vivo?

Folignano City, 2019

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

**Immagine postata direttamente dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.artspecialday.com/9art/2019/01/16/don-chisciotte-fuga-dalla-realta/

Roby Guerra: intervista Sofia Rutbach Ericsson – Autrice di Armando Editore (Fratello Angelo- 2019)

sofia erikson armando editoreD-“Fratello Angelo”  , your latest book, is a profoundly psychological fairy tale, the fantasy – realm of the child – whose world is privileged to you – as a writer for children’s literature, has the power to generate – so to speak – a true living memory?

Yes, I would definitely say that the imagination of children has been a great influence for me. It was actually my son, who was 3 years old at the time, who gave me the idea of the book. He had recently lost his brother Alfie and pretended to go to heaven and visit him. He also played that his angel brother was here with us, and that he was a super hero. I believe that as a writer, you shouldn’t be afraid to write about sadness, loss, grief as well as imagination and games about a lost person. We should let children be children, let them use their imagination, and process loss in the way the want. The memories of people that we have lost could be used as a strength. I am actually happy that we got to have Alfie, although I would have liked to keep him forever. Sometimes I think that if I can survive without him, I can actually do anything!!
sofia rutbach ericsson-766111Q- More generally – as a writer – to which Nordic authors do you also refer?
One of my favorite writers is of course Astrid Lindgren and especially her story “Mio min Mio”, where the whole story in my opinion could be seen as “another World”, is it heaven? Or is it imagination? Or is it an adventure? I love it.
Q- Your book is also a special fairy tale, since the dedications, “every human has a twin Brother Angel?

The book is of course special since it reminds me of our son Alfie who died in May 2016. Of course it brings back sad memories but also the happiness of having had him, even for that short time. In a way I love working with the book Fratello Angelo, because I feel closer to Alfie. I also really hope to help other families who have lost a child. I think that if you have a book to read, it’s easier to talk about the sadness and the loss. I also want to show children that it’s ok to play games and use their imagination. In a way, I think that the book also can be seen just as you write, “every child has an angel brother”, like we can all find strength in different places. Some have religion, some have lost ones who give them strength and others have friends and family in their life who help them get through the day.

Set 6, 2019 - Senza categoria    No Comments

Aquara (SA)… terra di Mathias Aquarius (Fra Mattia Gibbone o Ivone di Aquara) – A cura del Dinanimismo e dell’Associazione culturale “l’Alveare” –

Aquara (SA)… terra di Mathias Aquarius (Fra Mattia Gibbone o Ivone di Aquara)

maestro di sacra teologia, gran filosofo, poeta e oratore.

 

– Il “Dinanimismo” e l’ “Associazione Culturale Alveare” alla riscoperta di Padre Mattia Ivone e di Giordano Bruno. Un viaggio tra Filosofia, Religione ed “Eresia”. –

 

Ritratto di Giordano Bruno

Ritratto di Giordano Bruno

Cattura3*Fra Mattia Ivone di Aquara, maestro di sacra teologia, gran filosofo, poeta e oratore [1591] Il p. fra Mattia Ivone di Aquara, detto per altro nome l’Aquario, maestro di teologia, decano del Collegio di dottori, fra i quali era aggregato, poeta, filosofo, oratore e gran teologo, reggente del Studio di Milano, di Roma, di Venezia, e di Napoli. L’anno 1569, fu pubblico Lettore di teologia nell’università di Torino, e nel posso di quella orò eccellentemente in lode della sacra teologia, e dedicò l’orazione a Girolamo della Rovere arcivescovo di quella città, il cui titolo è De excellentia sacra teologiae. In Napoli l’anno 1572 pubblicò un lezionario, il cui titolo è: Lectionum in primam philosophiam ut deci solet principum in neapolitano gymnasio habitum. In Roma, l’anno del giubileo 1575, pose in luce alcune lezioni addizioni e fragmenti sopra la Fisica. E l’anno 1577 fece lo stesso stampando in Roma alcune questioni. Fu definitore nel capitolo generale di Roma del 1580, e provinciale delle sua Provincia del Regno. Scrisse dottamente l’addizione sopra i dodici libri della metafisica. La formalità di S. Tommaso. Un libro delle contraddizioni fra il santo dottore ed altri teologi e filosofi. Un breve trattato della Memoria artificiale, e delle significazioni dei termini conforme alla dottrina del santo. Una postilla sopra i luoghi della sacra scrittura. Un libro della potenza dell’anima. Le lucrubazioni sopra le opere di Capreolo, migliorando assai le fatiche di quel grande uomo, le quali dedicò al pontefice Sisto V. Fondò il convento all’Ordine nella sua patria, e andò all’altra vita nel 1591, nel convento di S. Domenico di Napoli, nel quale aveva da S. Piero Martire trasferita la sua figliolanza. Parlano di lui Paolo Portario, il Piò, e Gozzeo di Ragusa.

Cattura2**Aquàrio (latinizz. Aquarius), Mattia (dei Gibboni). – Teologo domenicano (n. Aquara – m. Napoli 1591). Fu lettore di metafisica allo Studio di Napoli (15711574 e dal 1587) e maestro di teologia alla Sapienza di Roma (158287). Nelle sue opere, tra le quali le Additiones alle Quaestiones di Francesco Silvestri alla Fisica e al De anima di Aristotele (1576), si rivela fedele seguace di s. Tommaso, ma anche bene informato sulle discussioni cui i problemi più scottanti avevano via via dato luogo.

*** … Studente a Bologna nel 1558, per conto della provincia domenicana dei Regno di Napoli (Monumenta Ord. Fratrum Praed., X, p. 22), nel 1561 si trova “in conventu Mediolanensi sancti Eustorgii”, “magister pro secundo anno” (ibid., p.44); nel 1567 è “regens in conventu Sanctorum Ioannis et Pauli” a Venezia e vi sostiene dodici “conclusiones” alla presenza del legato della S. Sede presso la Repubblica veneziana, mons. Facchinetti, poi cardinale (Aquario, Super quatuor libros Sentent. I. Capreoli, IV, Annotationes, in fine); nello stesso anno sostiene ancora trenta “conclusiones … in publica Academia Thaurinensi, … cum esset ibi publicus theologus”, alla presenza del vescovo di Torino Girolamo della Rovere, poi cardinale (ibid.); in quell’occasione ebbe a discutere con l’averroista Francesco da Vimercate sull’argomento “num. intellectus viatoris possit cognoscere substantias separatas quidditative” (Aquario, Dilucidationes in XII Ubros primae philos., II, dil. III, p. 85); e a Torino nel 1569 pubblicò la prolusione al corso col titolo De excellentia sacrae theologiae; ma nello stesso anno 1569, ottenuta l’approvazione del suo “magisterium” (Monumenta, p.109), fu rimandato a Milano “regens” dello studio di S. Eustorgio; e “dum esset regens in Studio Sancti Eustorgii Mediolanensis” sostenne ancora cento “conclusiones” al capitolo generale dell’Ordine tenuto a Roma (Aquario, Super quatuor libros Sentent. I. Capreoli, loc. cit.;cfr. Monumenta, p. 111). A Milano rimase un biennio, e nel 1571 l’A. poté dare alle stampe in Napoli la prolusione al corso da lui iniziato in quello Studio, come titolare di metafisica: Lectionum in Primum Philosophiam, ut dici solet, privum in neapolitano Gimnasio habitum,auctore Frate Matthia Aquario, O. P., publico ac ordinario metaphisico (Neapoli, apud Mattheum. Cancrum, 1571).

CatturaDa questo momento la vita dell’A. trascorre tutta tra Napoli e Roma. Come lettore ordinario di metafisica nello Studio napoletano, fra il 1571 e il 1574 egli dovette trattare gli argomenti che si trovano svolti nelle Dilucidationes in XII libros primae philosophiae Aristotelis, pubblicate più tardi a Roma nel 1584. Lasciato il convento di S. Pietro Martire, del quale era “figlio”, e divenuto “figlio del convento di S. Domenico Maggiore”, egli ebbe confratello almeno per un triennio fra’ Giordano Bruno da Nola, da poco ritornato da Campagna nel Salernitano ove era stato inviato per l’ordinazione sacerdotale, e “figlio” anch’esso dello stesso convento nel quale attese allo studio della filosofia tomistica fino al 1575. Ma verosimilmente e l’A. nel corso di quell’anno dovette abbandonare in fretta Napoli, in seguito a un perentorio ordine di sfratto da parte dei vicerè spagnolo, cardinale A. de Granvelle. Il cardinale G. A. Santoro ci dà notizia di questo sfratto nella sua Autobiografia (pubblicata,da C. Cugnoni in Arch. d. R. Soc. romana di storia patria, XII [1889], p. 354). Un grave conflitto era scoppiato fra il Granvelle e l’arcivescovo di Napoli, e il viceré, “implacabile nemico della Sede Apostolica”, ne trasse profitto per “humiliare la giurisdizione ecclesiastica”. Probabilmente l’A. avrà preso partito per l’arcivescovo, e il Granvelle si sarà vendicato togliendogli la lettura nello Studio e intimandogli lo sfratto dal Regno.

Nel 1575 l’A. era sicuramente a Roma, nell’Ospizio dei domenicani di S. Maria sopra Minerva, ove datava le sue Additiones in Quaestiones de physico auditu Rev.mi P. M. Francisci Sylvestri Ferrariensis, nonché la Disputatio pulcherrima de ideis, in qua ostenditur Aristotelem non adversari Divino Platoni, aggiunta alle Additiones in Quaestiones librorum de anima dello stesso frate Francesco Silvestri da Ferrara. E a Roma le stesse Quaestiones sulla Fisica sul De anima uscirono l’anno dopo, nel 1576; ma in testa all’una e all’altra opera l’A. si fregia del titolo di “pubblico e ordinario professore di teologia e di metafisica ‘in florentissimo Studio Neapolitano'”. Con questo titolo voleva forse indicare che era stato revocato l’ordine di sfratto dal Regno intimatogli dal Granvelle, tosto che questi fu sostituito nell’ufficio di viceré, oppure che, malgrado lo sfratto, se ne riteneva legittimo detentore? Non è possibile stabilire se Giordano Bruno, fuggito da Napoli a Roma, si sia incontrato di nuovo con lui nell’Ospizio di S. Maria sopra Minerva, ove anch’egli s’era fermato.

G. Carafa, De professoribus Gymnasii Romani, II, Romae 1751, afferma (pp. 464-465) che nel 1580 l’A. era professore di teologia nello Studio romano e teologo del cardinale Santoro. Ora sappiamo che il 21 maggio 1580 l’A. si trovava effettivamente a Roma per il capitolo generale di quell’anno, e partecipò all’elezione del nuovo maestro generale dell’Ordine, fra’ Sisto Fabbri da Lucca, ma in qualità di definitore della provincia del Regno di Napoli; il che fa supporre che a Napoli egli fosse già ritornato qualche anno prima. Tuttavia è certo che a Roma l’A. dovette trattenersi almeno sino alla fine del 1580, perché nel cod. Borgiano 149 che contiene gli Errores ex libro Zohar super Pentateucum et ex libris Portae lucis et Portae iustitiae, rilevati dal dottore Marco Marino canonico regolare, si trova una nota in cui è detto che lo scritto, in vista dell’impressione mantovana, era stato presentato al p. Bellumino, “qui restituit die V Octobris 1580, et fuit consignatus R. P. magistro Sacri palatij eodem die; is autem hunc revideri fecit a magistro Matthia Aquario nostro theologo, et mihi restituit die prima Decembris 1580”.

Dai “rotuli” dell’università romana, esistenti negli originali (Arch. di Stato di Roma, Università, Pergamene, prima serie) e in copia (Busta 94), risulta che l’A. fu nominato maestro di teologia al secondo posto nel 1582 (Busta 94, f. 19); non compare invece nel “rotulo” precedente del 1576 (f. 17) e in quello successivo del 1587 (f 21). Invece “Sacrae Theologiae Magister in almae Urbis Gymnasio” era nel 1584, quando a Roma pubblicò, come abbiamo visto, le Dilucidationes sulla Metafisica. Nel 1587 egli fece sicuramente ritomo a Napoli, ove riprese l’insegnamento di questa disciplina.

Nel quinquennio che trascorse a Roma come maestro di teologia alla Sapienza egli preparò la nuova edizione dei commento del tomista francese Giovanni Capreolo alle Sentenze,che vide la luce a Venezia nel 1588-89, quando l’A. era tornato ad essere “regius atque publicus metaphysicus in almo Studio Neapolitano”.

L’opera è dedicata a Sisto V, e nella dedicatoria al papa l’A. c’informa che il titolo di “princeps thomistarum” era stato dato al Capreolo da Bernardino Tomitano e da Arcangelo Mercennario; e quest’ultimo dice suo condiscepolo, “meus condiscipulus”. Alla fine del quarto libro delle Sentenze l’A. appone questa data: “Datum Neapoli in conventu Sancti Dominici 1587, die 4 Septembris”. All’edizione del testo del Capreolo segue il volume: “R. P. F. Matthiae Aquarii, O. P., rega ac publici metaphysici in almo Studio Neapolitano Annotationes super quatuor libros Sententiarum Ioannis Capreoli adiecto quoque pulcherrimo tractatu de controversiis inter D. Thomam et caeteros theologos ac philosophos“.

L’A. morì a Napoli nel 1591 e fu sepolto nel convento di S. Domenico Maggiore.

Di tutte le opere che abbiamo ricordate, maggiore importanza per intendere la posizione dell’A. nella storia del tomismo hanno evidentemente le Additiones alle Quaestiones di Francesco Silvestri sulla Fisica, insieme alle quattro successive Disputationes, e sul De anima,cui tien dietro l’ampia Disputatio de ideis, e inoltre le Dilucidationes sui dodici libri della Metafisica e le Annotationes al Capreolo con le Controversiae inter D. Thomam st caeteros theologos ac philosophos. Fedele a S. Tonunaso, egli ne segue in generale la dottrina quale era stata interpretata dal confratello francese fra’ Giovanni Capreolo. Ma in tutti questi scritti egli tien conto anche di teologi e filosofi dissenzienti; così, per esempio, sul problema dell’immortalità dell’anima e su quello dell’unione dell’intelletto possibile al corpo umano egli si diffonde con certa ampiezza ed informazione nelle prime dieci Additiones in tertium de anima,e nella dilucidatio secunda sul testo e commento 17 del libro XII della Metafisica (c. 3,1070a 25-27),e degli averroisti ricorda Tommaso di Wilton, Giovanni di Baconthorpe e Antonio Bernardi della Mirandola, degli alessandristi il confratello Tommaso de Vio, il Pomponazzi, Simone Porzio e il loro oppositore Iacopo Antonio Marta. Del tempo passato a Venezia, ricorda Filippo Mocenigo arcivescovo di Nicosia, “amator omnium virtutum et bonarum, artiurn”, che pure poneva nell’uomo due anime. Né dimentica Giulio Castellani, suo collega nello Studio romano.

Tra le Controversiae inter D. Thomam …meritano d’essere segnalate quelle tra l’Aquinate e Averroè (pp. 137-142) e quelle anche più notevoli fra Tommaso e il carmelitano inglese Giovanni di Baconthorpe. A proposito del quale, alla fine della “praelectio” inaugurale delle Dilucidationes alla Metafisica ci dà notizia di un’opera sconosciuta dello stesso “Averroistarum princeps et Carmelitarum ordiffis decus, cuius labores in his metaphysicis libris praelo adhuc non sunt mandati, sed manuscripti servantur”.

Ultima fatica dell’A. sono le postume Formalitates iuxta doctrinam D. Thomae Aquinstis ab adm. Rever. Patre Magistro Aquario, in almo Gymnasio Neapolitano Metaphysices Publico,Professore compilatae. Nunc demum opera adm. R. P. Alphonsi de Marco Aversani, in Regio Conventu Sancti Dominici de Neapoli Baccalaureo ordinario, finitae et in lucem editae, Neapoli 1605. A quest’opera sono aggiunti un breve trattatello De memoria et reminiscentia (che con l’opuscolo d’Aristotele non ha niente a che vedere) et de memoria artificiali inve artificiosa, e un’Epitome logices. Quest’ultima è un riassunto sommario e schematico dell’ “Ars vetus”. Il primo invece è formato da poche nozioni tratte specialmente da medici e da ricette per rafforzare la memoria indebolita, nonché da scarni accenni per accrescerne il potere, che rivelano una superficiale conoscenza della ricca letteratura illustrata da Felice Tocco (Le opere latine di Giordano Bruno asposte e confrontate con le italiane, in Pubblicazioni del R. Ist. di Studi Superiori pratici e di Perfezionamento, sezione di filosofia e filologia, Firenze 1889, pp.21-101) a proposito delle opere mnemoniche del Nolano. Di qualche importanza può essere un semplice accenno alla disputa fra Tommaso de Vio e Giovanni Pico della Mirandola al capitolo generale di Ferrara nel 1494 (cfr. Quétif-Echard, Script. Ord. Praed.,II, p. 14), per il modo come il domenicano seppe tener testa all’avversario che l’aggredì con un fuoco di fila di ben cento obiezioni.

Fonti e Bibl.: Monumenta Ord. Fratrum Praed., X, Romae 1901, pp. 22, 44, 109, 111, 180, 189;

J. Quétif – J. Echard, Script. Ord. Praed., II, Luteriae Parisiorum 1721, pp. 302 a.;

G. Carafa, De professoribus Gymnasii Romani, Romae 1751, lib. II,pp. 464 s.;

G. M. Masuchelli, Gli Scrittori d’Italia, I, 2, Brescia 1753, pp. 897 s.;

G. Origlia, Istoria dello Studio di Napoli, II,Napoli 1754, pp. 53 s.;

E. Cannavale, Lo Studio di Napoli nel Rinascimento, Napoli 1895, documenti (cfr. indice onomastico);

V. Spamipanato, Vita di G. Bruno, Messina 1921, pp. III a., 154, 178, 217, 227;

Dictionn. de Théologie Catholique, I, col.1725.

BIBLIOGRAFIA MINIMA ON-LINE DALLA QUALE E’ STATO OTTENUTO QUESTO POST:

* “CATALOGO DEGLI UOMINI ILLUSTRI FIGLI DEL REAL CONVENTO DI S. DOMENICO MAGGIORE NAPOLI” … http://www.bibliotecadomenicana.it/wp-content/uploads/2018/04/Catalogo-degli-uomini-illustri-figli-del-reale-monastero-di-S.pdf

** http://www.treccani.it/enciclopedia/mattia-aquario/

***http://www.treccani.it/enciclopedia/mattia-aquario_(Dizionario-Biografico)/

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