Versi di Mariacarmela Ribecco

 

IMMAGINE COPERTINA.JPGFalluja di Mariacarmela Ribecco

Le mura cadono, tra me e l’asfalto fatto di paura,
un uomo urla, tra i fucili che gli attraversano il petto,
la disperazione cresce, tra la rabbia e l’innocenza
Nelle braccia gli occhi spenti di mio figlio,
le sue piccole mani che cercano il mio viso,
le ferite che straziano l’amore di una madre,
… lo perdo, avvolto nel calore del mio petto
mentre il cuore si ferma, nell’ultimo respiro che lo lega a me.
Il silenzio è inferno con le luci del tramonto,
il respiro è dolore nel vedere ancora.
Urlo … alzando le mani al cielo, verso un Dio che non vedrò,
sopravvivo …  a l’odio nelle briciole di vita che mi restano,
la forza cede … tra gli aerei in volo sul nulla
nella città che ha smesso di vessare.
Resto sola, nella notte illuminata dalle bombe,
resto viva, tra il sangue di chi mi ha amato,
resto calma, perché la morte mi raggiunga in fretta.
Gli occhi sono spenti mentre ascolto i passi …
si avvicinano, mi circondano, mi afferrano …
… è l’illusione prima del dolore,
… prima di capire,
… prima di morire.

*Per leggere la biografia di M. Ribecco: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/11/biografie.html

VERSI DI ADRIANA SCANFERLA

 

GuernicaPicasso.jpgPICASSO – di Adriana Scanferla


Linee. S’innalzano, s’immergono

combaciano, coricate su un piano.

Curvano sinuosamente, s’involano

alle volute della pipa d’oppio.


Spazio, materia compatta,

immagine fusa e cristallizzata,

su sfondo Blu inglobante.

Di più e più blu, predomina

profondo blu malinconia.


Incessante metamorfosi,

manipolazione di sembianze

grottesche o ieratiche,

dai tratti semplificati

ma esageratamente allusivi.


Nudità maestosa e possente,

eterno femminino che sfugge alla morte,

trainato in cielo da cavallo bianco.

Elevazione dalla terra al cielo,

terra scura di Guernica,

fertile terra assassina.


Dai bordelli passa la rivoluzione

della Boheme parisienne.

Poeti, pittori e baccanti,

si inebriano alla medesima brocca.


Al di là di ogni religione,

più del conflitto che prefigura un nemico,

davanti al sepolcro della pietà cristiana,

rappresentare la tragedia umana,

governata da sofferenza e morte.


Né decorazione né decoro

ma riscatto di possanza primitiva,

la pittura arma di guerra,

in attacco e in difesa,

contro il nemico oscurantista.

 

 

Adriana Scanferla E’ nata a Venezia il 19 aprile del 1949. Nel 1957 con la famiglia si trasferisce in provincia di Varese a Gallarate, dove tuttora risiede con il marito.  Ha lavorato dapprima per anni in proprio nel commercio e in seguito nel settore tessile dell’abbigliamento. In qualità di Consigliera della Consulta Femminile Provinciale ha collaborato con la Provincia di Varese e in Regione Lombardia con il Centro Risorse Regionale per l’integrazione delle donne nella vita economica al progetto Recife finanziato Dall’ Unione Europea. Ha collaborato con Amnesty International in iniziative a sostegno dei diritti civili e umani e si è impegnata attivamente in Provincia di Varese nel “Comitato in difesa dei consultori pubblici” . Nel 2004 assieme ad altre costituisce a Gallarate “Le Donne del Circolo l’Incontro”, per denunciare la permanente violazione dei diritti civili e umani delle donne e dei bambini nel mondo, nonché le disuguaglianze di genere che ancora persistono nel nostro modello di democrazia nonostante la parità sia sancita per legge.Nel 2006 il “Circolo l’Incontro” assieme al Comitato provinciale “Libera dalla violenza”, ha organizzato un presidio in piazza Libertà a Gallarate contro la violenza sulle donne.Come responsabile di “Le Donne del Circolo l’Incontro”ha organizzato numerosi incontri con la cittadinanza Gallaratese sui temi: contro il lavoro minorile, la piaga dell’Aids in Africa, di contrasto alla prostituzione, collaborando attivamente con altre associazioni del territorio.Nel 2009 è tra i fondatori dell’Associazione Culturale Berlinguer, e del Circolo Arci di Cardano al Campo (VA).Da sempre appassionata lettrice, sperimentando la comunicazione online, ha sentito l’esigenza di cominciare a scrivere racconti e poesie.


 

DA LEOPARDI A JUNG

 

abstraction liliana ummarino.JPG“Psicopoesia” di Marco Nuzzo


Che cos’è la poesia se non un metodo per esorcizzare i propri demoni, quelli che nascono dall’insoddisfazione di una vita imperfetta, una maniera per vomitare la rabbia, la paura di un mondo senza margini, che se ci si sporge si cade dentro bolge infernali da “lasciate ogni speranza o voi che entrate”? E non lo trovate di certo uno psicopompo che vi accompagnerà lungo le fiamme, perché cadere è facile, il difficile è risalire, il difficile è trovare un dio Anubi o un Caronte disposto a portarvi all’altra sponda se non c’è un feedback interessante, un ritorno di due interessanti monete d’argento posate sugli occhi nell’ora della vostra dipartita. Amen.
Poetare è essere “introspettivi”, guardarsi dentro catturando di tanto in tanto i pensieri che passano a velocità sinaptiche sotto la stretta supervisione della ghiandola pineale. Tuttavia catturare questi pensieri diventa un’arte, combinare le parole diventa matematica, scienza, natura… arte. Carpire l’essenza di una parola diviene un esercizio da fare in sempiterno, sfruttando la propria conoscenza e i propri sogni. E’ corroborante per il cervello, tiene a distanza di sicurezza la pazzia dovuta all’estremo sfruttamento del proprio ego e quindi della ratio, oggi troppo sfruttata a discapito della fantasia.
Gli stessi psicologi consigliano ai loro pazienti di tenere un diario dove appuntare tutto ciò che avvertono, riportandolo nero su bianco… perché? proprio per distogliere il cervello dallo stress della quotidianità che ci attanaglia, proprio perché abbiamo bisogno di ritrovare quella sensazione di “immersione” dentro di noi che ci fa essere persone anziché automi.

Siamo un Paese poco dedito alla lettura; al di là delle solite gazzette sportive, o degli scurrili periodici di gossip, la lettura, quella seria, suscita pochissimo interesse. Se la narrativa riesce a salvarsi, la poesia e la saggistica, tentano disperatamente di raccattare le poche briciole di cultura nel tentativo disperato di sopravvivere. Eppure, con l’avvento di internet, si è aperto un mondo nuovo. Si scrive e si stampa come mai prima d’ora, sorgono sedicenti “corsi di scrittura” che promettono di creare dei novelli Coelho che in soli due o tre mesi sarebbero capaci di sfondare nel mercato con dei best sellers… a saperlo prima non avrei sprecato tutto questo tempo ad arrangiarmi da me, accidenti!

Ciò che non si comprende oggigiorno è che tutti hanno qualcosa da raccontare, ma bisogna considerare che fare della poesia, o scrivere un romanzo, sono arti che richiedono un qualcosa di più che raccontare una storia, le parole richiedono un’anima propria, ed è quell’anima che bisogna ricercare dentro sè stessi e nessun corso di scrittura potrà mai sostituire o esaltare ciò che avete dentro.
Scrivere vuol dire vivere. Vivere non significa respirare, vivere è imparare ad ascoltarsi in ogni respiro, perché abbiamo una clessidra a senso unico con dentro sabbia che si/ci consuma, fissata a terra e quando la sabbia è scesa del tutto non possiamo rigirarla, la cavolo di clessidra.
Rifugiarsi nella scrittura, nella poesia è il modo che abbiamo per aprirci a noi stessi e agli altri in modi differenti da quello verbale, in un modo in cui gli altri non ci conoscono, in un modo in cui nemmeno noi stessi ci conosciamo. Spesso, se si torna a leggere delle poesie o dei racconti scritti pochi giorni prima, non ci si riconosce come autori, come se quella poesia non l’aveste effettivamente scritta voi. Ma questo accade solo quando si esplora la propria anima nel profondo e, fintanto che non impariamo a diventare completamente sinceri con noi stessi, non potremo mai raggiungere quel livello di autoconoscenza/autocoscienza insita nel cervello rettile, nell’epifisi, che ci permette di approfondire l’anima. Guardatevi dentro, sognatevi… siete voi, non importa se piacete agli altri, l’importante è che piacciate a voi stessi. Non importa se non avete nel vostro bagaglio un corso di scrittura, l’importante è l’esplorazione di voi stessi con conseguente annullamento dell’ego. E’ l’unico modo che avete per non diventare schiavi di una società incline alla conformità, è l’unico modo per non impazzire, anche se spesso vi sentirete chiamare “pazzi”… ricordate, sono i pazzi che cambiano il mondo, i disadattati, coloro che vanno controcorrente, fregandosene delle regole imposte.

*per leggere la biografia di Marco Nuzzo:  http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/11/biografie.html

**Quadro Abstraction di Liliana Ummarino: http://www.artarvalia.it/dblog/

INTERVISTA DINANIMISTA all’utore delle’e-book L’ANIMA IN PERSONAL

 

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nudo.jpgIntervista a Monica Fonti, tra gli autori del 2° e-book DinAnimista



1) Cos’è per te l’arte in generale e la poesia nello specifico?

L’ arte per me da sempre è stato un mezzo di comunicazione privilegiato, un modo per creare, per dare voce a quelle istanze interiori che spesso spaventano, se stessi e gli altri e che, se ben incanalate, possono trovare spazi inaspettati e sorprendenti. L’ arte non è necessariamente finalizzata ad una produzione dal valore estetico, non è questo che mi interessa per quanto la apprezzi molto, ma ha una valenza simbolica, oserei dire terapeutica che porta l’ individuo ad una conoscenza di sé e dell’ altro da sé. Tutto questo ovviamente riguarda anche l’arte poetica che, attraverso la parola grave o leggera, esercita un fascinoso potere di evocazione emotiva che spesso toglie il fiato.


2) I tuoi miti ed obiettivi artistici


Ho amato e amo tutt’ora la poesia di Alda Merini per le sue ricche componenti psicologiche ed emotive. Mi piace tutto ciò che arriva dritto al cuore e alla pancia (cinema, teatro, musica, poesia..) passando, certo, dalla testa. Personalmente credo nella necessità di un collegamento mente-cuore che porti ad un linguaggio universalmente riconosciuto: ben-essere. Questo è un grande obiettivo artistico. Quale arte migliore se non l’arte del vivere?


3) Il ruolo delle avanguardie oggi


Poche parole: rivoluzione delle anime = rivoluzione culturale e/o viceversa?

4) L’arte e suoi possibili sviluppi nel futuro trans e post umano


Penso che l’arte contribuisca all’ evoluzione psico-spirituale dell’umanità… è la mia speranza!

 

5) Cos’è per te l’anima e quale ruolo credi possa occupare in futuro?


L’anima è ciò che ci accompagna nella nostra quotidianità, ci osserva, non ci giudica, ci sopporta, sorride di noi, piange con noi, fa esperienza di noi e noi di lei… poi lascia il nostro corpo. La nostra essenza rimane a testimoniare ciò che abbiamo pensato, fatto, detto. Il danno più grave che possiamo arrecarle è il non vivere la nostra vita. Non so quale posto potrà occupare in futuro l’anima, credo solo che dovremmo tutti occuparcene di più.



6) I tuoi progetti:


“…vivo nel momento e del sogno faccio emozione”!

*Per leggere Biografia di Monica Fonti: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/collaboratori-e-sostenitori-del-dinanimismo/

**quadro dell’artista Carofalo vincenzo



POESIE DI CANNETTI BARBARA

Foto 1 invita dal maestro.jpgLacrime  di *Barbara Cannetti

Goccia a goccia
distillo il dolore, la sofferenza:
è questo il liquore
che brucia lo stomaco
annerisce le prospettive
intontisce l’anima
restituisce livore di me stessa,
innocente preda di trappole a molla,
sfumatura di donna.
Sembra innocua rugiada
a chi non la riconosce
su una foglia posata
la pioggia acida.

*per leggere la biografia di Cannetti Barbara: http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/04/barbara-cannetti-16-milioni-di-versi-colori

quadro del Maestro brindisino Vincenzo Carofalo: http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/03/dinanimismo-intervista-al-neoimpressionista-vincenzo-carofalo

BIOGRAFIE

 

 

IMMAGINE 2fcdvjcoosdjh.JPGNomi e Biografie degli AUTORI,COLLABORATORI E SOSTENITORI

del DinAnimismo

(movimento poetico/artistico rivoluzionario delle anime)

 

 

-Cinzia Accetta [nata a Sant’Agata Militello (Me) nel 1973]

Si è laureata in Architettura, presso l’Università degli Studi di Palermo. E’ architetto e docente a contratto di Restauro architettonico presso la facoltà di Architettura di Palermo. E’ autrice del libro “Sulle tracce dei Cavalieri di Malta” e di numerosi saggi e articoli scientifici.

Cinzia Accetta ha recentemente pubblicato “Notte d’amore” nell’antologia di autori emergenti contemporanei «Navigando nelle parole», e ha concluso il suo primo romanzo “Note di Passaggio”. Attualmente sta terminando la stesura del suo secondo romanzo “Klein Blue”.

Il suo ideale di scrittore è quello di rappresentare l’animo umano nelle sue emozioni e contraddizioni, coinvolgendo il lettore, anche giovanissimo, che può riconoscersi nelle storie dei personaggi e commuoversi delle loro vicende. L’idea guida dei suoi romanzi è che il raggiungimento di quello stato di grazie che è l’essere in pace con se stessi, passi attraverso l’esplorazione delle contraddizioni dell’animo umano.

 

-Giancarlo Fattori (1963)

Appassionato di musica rock e classica, di lettura, di cinema, e di arte in genere, ha, in passato, dipinto, e da un po’ di anni si dedica, come puro piacere personale, alla scrittura di poesie. Pratica da qualche anno il Tai Chi Chuan, arte marziale cinese, come attività psicofisica. Tendenzialmente timido, incline alle atmosfere crepuscolari e solitarie, ma anche alle passioni più forti, usa la poesia come mezzo per esorcizzare le sue inquietudini.

 

-Monica Fonti (nata a Torino nel 1967) insegnante

V posto ex-equo Premio letterario nazionale Città di Pinerolo VII Edizione 1996 sezione Raccolta inedita di poesia :“PAROLE IMMORALI”;

Segnalazione di merito Premio Garcia Lorca Associazione culturale Due Fiumi Settimo Torinese VII Edizione 1996 sezione Racconto inedito :“RENDEZ-VOUS”;

Concorso radiofonico proposto da RADIOUNO Racconti estivi anno 1996: “SINDROME ESTIVA”.

Segnalazione di merito “Concorso speciale letteratura d’amore” sezione “Lettera” Centro Studi Cultura e Società di Torino XII Edizione anno 1997 : “LETTERA SILENZIOSA”;

Prima classificata assoluta “Speciale premio Città di Torino” sezione “Poesia singola” Centro Studi Cultura e Società XII Edizione anno 1997:”INFANZIA”.

 

PARTECIPAZIONI, PUBBLICAZIONI, ATTIVITA’ COLLATERALI

 

Partecipazione all’iniziativa del Torinosette “INCIPIT GIALLO” di Fruttero e Lucentini anno 1992 con menzione del racconto;

Partecipazione all’iniziativa “CHIAMATA ALLE ARTI” dell’Osservatorio Letterario Giovanile di Torino anno 1996/97 con pubblicazione di poesie e microracconti nella raccolta: “LUNEDIPAROLE”;

Partecipazione alla rassegna “POESIA VAGABONDA” e relativa pubblicazione, Associazione Culturale Due Fiumi, Settimo T.se, anno 2000 con la poesia “NELLA PIAZZA…”;

Pubblicazione nella raccolta “CYBERINTERAZIONI-CREATIVITA’ GIOVANILE E NUOVE TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE” anno 2000 Udine con la poesia “PAGINE APERTE…”;

Pubblicazione del racconto “TI STO OSSERVANDO” nel libro “IO ALLO SPECCHIO-RACCONTI DI DONNA” edito da Sperling & Kupfer nato da un progetto “DOVE”, Milano anno 2004.

 

-Siddharta-Asia Lomartire (nata a Taranto nel 1987)

Sviluppa un forte interesse per la scrittura, la letteratura e la filosofia già in primordiale età, arrivando a comunica essenzialmente scrivendo, e mettendo da parte la parola. Il suo forte interesse per la poesia e la lettura fanno in modo che con l’avanzare degli anni essa arrivi a scrivere mini biografie in stile libero, e un elaborata presentazione di poesie, che da Eraclito sino al contemporaneo Carmelo Bene racchiudono la disperazione, l’amore e la ricerca di qualcosa che nella ormai odierna società attuale non trova più. In questo caso presenta un saggio breve sulla poesia che prende spunto da Montale, in uno dei suoi congressi riguardante la poesia.

 

-Nicola Matteucci (nato a Lucca nel 1994)

Studente presso l’Istituto Tecnico Agrario di Mutigliano, si diletta nello scrivere poesie, saggi brevi e racconti. Attualmente ha un contratto di edizione con la casa editrice Aletti Editore.

 

-Marco Nuzzo [nato a Poggiardo (LE) nel 1978]

Vive tutt’ora a Marittima (LE). Diplomatosi come Perito Ragioniere Programmatore e dopo una breve carriera universitaria presso la Facoltà dei Beni Culturali, intraprende la carriera nella Marina Militare a Taranto, dove oggi lavora. Insegnante di arti marziali, in particolare di T’ai Ch’i Ch’uan, è sempre stato affascinato da tutto ciò che è arte e natura. Tali interessi hanno suscitato in lui la passione per la scrittura, ed in particolar modo per la poesia. Ad oggi ha scritto tre libri autopubblicati, uno dei quali di poesie personali.

 

-Gino Puglisi

Scrive per trasmettere al lettore serenità e pace inseguendo ed auspicando l’era di un mondo senza ipocrisia e senza rancori.

Il suo motto è: “Più amore e Pace”.

 

-Mariacarmela Ribecco [nata a Ginosa (TA) nel 1975]

Inizia a scrivere poesie all’età di 14 anni circa. Definisce la poesia una grande compagna di viaggio. L’amica che ha reso la sua adolescenza meno solitaria. Da sei anni circa dedica versi, cuore e anima a temi di carattere sociale. La passione e la lotta per ribadire l’importanza del diritto alla vita l’hanno avvicinata a storie come quelle degli orfani di Al-Hanan, in Iraq, agli enfants sorciers di Kinshasa, in Congo, ad Aisha Ibrahim Duhulow, ad Abeer Qassim Hamza al-Janabi, a Elisenia (San José de Apartadò – Colombia), a Delara Darabi, Iran, a Duha Khalil Aswad, Iraq … Questi sono solo alcuni degli angeli che nel corso di questi anni le hanno insegnato la preziosità di una libertà spesso negata.

 

-Carlo Rinaldi (nato a Taranto nel 1979)

Consegue la maturità scientifica nel 1997 e successivamente prosegue gli studi universitari conseguendo la Laurea in Medicina Veterinaria nel 2005 ed il Dottorato di Ricerca in Biotecnologie della Riproduzione nel 2009. L’interesse per la poesia nasce fin dalle scuole elementari, quando la sensibilità di una maestra “vecchio stampo” avvicinò una classe di bambini a poeti come Neruda, Brecht, Pascoli e Quasimodo, accrescendosi durante gli studi liceali con la letteratura italiana e lo studio di Pascoli, Montale, Ungaretti e Pirandello. Ha recentemente partecipato a concorsi di poesia, quali il “29° Premio nazionale di Poesia Lions Club Milano Duomo 2009” ed il “Premio Letterario L’isola in versi 2009”. Iscritto a diversi gruppi a tema su social network, senza mai dimenticare il gusto per la Poesia dei grandi suddetti autori, predilige tuttora una poesia più moderna, dinamica e sperimentale. Fautore della “Piccola Poesia Istantanea”, di cui “Calliope” potrebbe proporsi come manifesto.

 

-Daniela Schiarini (nata a Pozzuoli nel 1977)

Sin da piccola manifesta il suo interesse per le tante forme dell’arte

e, in particolare, per la prosa e per la poesia.

Tali passioni trovano il loro compimento in elaborati che incessantemente indagano e sui moti dell’anima e sul suo possibile divenire.

 

-Massimiliano Scordamaglia

Ciò che sono è ciò che faccio, quindi qui la migliore mia descrizione:

http://www.movimentoparticellare.com/dblog/Manife…

 

 

 

-Nicole Stella [nata a Verbania (Piemonte) nel 1991]

Fin da piccola si dedica alla musica, in particolare al pianoforte.

Ancora adolescente inizia a scrivere canzoni, poesie e racconti.

Frequenta l’ultimo anno di Liceo Classico presso la sua città ed il “Conservatorio Cantelli di Novara” dove studia canto lirico.

 

 

-Gioia Volpe (nata a Taranto nel 1972)

Laureata in Lingue all’Università degli studi di Lecce, dove attualmente risiede.

Ha all’attivo pubblicazioni di traduzioni di alcuni volumi editi da Pensa Editrice ed è impiegata nel settore dei servizi.

IL DINANIMISMO VINCENTE DI BARBARA CANNETTI

CANNETTI_0001.jpgE’ con immenso piacere che il dinanimismo rende omaggio alla Poetessa Barbara Cannetti (attiva del movimento poetico rivoluzionario delle anime ed autrice di una raccolta di poesie più volte ristampata dal titolo cibernetico-surreale “16 milioni di colori”) e lo fa pubblicando solamente alcuni (visto l’alto numero) dei concorsi poetici/letterari in cui la bravissima scrittrice si è distinta:

 COMUNE DI FINALE EMILIA
Assessorato alle Pari Opportunità
Piazza Verdi n.1 – Tel. 0535 788 140 (Segreteria) – Fax 0535 788 130
 
 Prot. 2010/0008780          
 
A seguito della valutazione della Giuria, riunitasi il 24 febbraio e il 23 aprile
concorso letterario “ESSERE O SENTIRE – HO SOGNATO LA LIBERTA’”, indetto da questo Assessorato nell’ambito delle iniziative del progetto “COME TE 2010”.
L’esito della valutazione è il seguente:
 
SEZIONE NARRATIVA
MENZIONE SPECIALE
 “Rosa” di Barbara Cannetti (Corlo)
 
Cerimonia premiazione: 30 maggio alle ore 16,00 presso la Sala Consigliare del Municipio di Finale Emilia, in Piazza Verdi n.1.
 
 
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CONCORSO LETTERARIO 2010
3^ edizione “LE DONNE SI RACCONTANO”
Sabato 8 maggio 2010 premiazioni della 3^ edizione del concorso letterario “Le donne si raccontano”.
SEZIONE RACCONTO O SAGGIO
• 1° classificata Cannetti Barbara (Corlo Ferrara) con: “Sanaa”
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PREMIO INTERNAZIONALE SAN MAURELIO edizione 2010 (premiazione ieri 5 giugno)
SEZIONE NARRATIVA
Opera segnalata: “IL GELATO” di Barbara Cannetti
PREMIO I DUE PATRONI – SEZIONE NARRATIVA
Opera segnalata “L’ARTISTA” di Barbara Cannetti
……………………………………..

COMPLIMENTI CARA BARBARA!!!!

 

INTERVISTA DINANIMISTA

 

carofalo 3 FLAMENCO.jpgINTERVISTA A NUZZO MARCO TRA GLI AUTORE DELL’E-BOOK DINANIMISTA “L’ANIMA IN PERSONAL” 


  1. Cos’è per te l’arte in generale e la poesia nello specifico?


– Arte è un modo di espressione dell’anima, nel concetto più puro del termine; sta ad indicare uno status mentale superiore, un mettersi in comunicazione con Dio stesso, inteso come quella parte di noi che è capace di cogliere le sfumature sottili, secondo un personale punto di vista ed incastonarle tra fantasia e realtà. Arte è percepire l’essenza di sè stessi, quell’essenza che è succo del nostro io più profondo. Amo l’arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla poesia, dalla danza alle arti marziali che pratico da tempo, perchè è attraverso tutte queste arti che io trovo me stesso. Quando scrivo poesie, tento di immedesimarmi in un determinato momento, diventando sensazione, facendomi parte di un universo parallelo, quello che ho nella mente. Non si tratta di trasfigurare ciò che si è, non c’è bisogno di stereotipare un poeta famoso o un pittore già affermato, anzi io ritengo che l’arte concepita con tali presupposti abbia vita breve; si tratta di conoscere sè stessi, scavando giorno per giorno e ritrovando quell’identità che la vita moderna, col forte contributo dei media, ci fa perdere. Oggi non sappiamo più chi siamo, vogliamo somigliare a quel personaggio della TV, alla velina di turno, sposata col calciatore famoso. Io ritengo che l’arte possegga quella forza di far aprire la mente dell’uomo verso orizzonti inesplorati, credo che noi abbiamo la capacità di “diventare ciò che siamo”, ma per costruirci un’identità che io definisco “tra genio e follia”, abbiamo bisogno di crescere, magari spegnendo la televisione e accendendo il cervello.

2) I tuoi miti ed obiettivi artistici


– Personalmente non mi sono mai posto degli obiettivi veri e propri, come ho detto prima, cerco di crescere e superarmi giorno dopo giorno e questo mi basta, se poi questo significa avere un valido riscontro, allora ben venga, ma l’importante è sentirsi ogni giorno più ricchi dentro, scavando sempre più nel profondo, verso la conoscenza di sè stessi. Riguardo ai miei miti, devo dire che sono tanti, troppi. Amo molto la letteratura horror, da Mary Shelley a Bram Stoker, passando per i vari Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft, per arrivare ai più moderni Richard Matheson e Stephen King. In particolar modo amo Lovecraft al quale attribuisco il grande genio (o follia) di aver creato un universo di mondi al di fuori della portata di una mente normale. Dovessi fare un paragone, lo metterei a confronto con Tolkien.

3) Il ruolo delle avanguardie oggi


– Il ruolo delle avanguardie artistiche, oggi, è quello di portare avanti quella posizione di disagio le cui basi si possono ritrovare in movimenti quali l’espressionismo, caratterizzato dal contrasto tra quella che è la reale condizione umana e gli ideali, il futurismo, in contrasto con le opinioni della media borghesia, adagiata sul tradizionale, ma anche movimenti come il cubismo nella pittura ed altre ancora, sino ad arrivare alla Cyber art, nuovo movimento che ha portato alla rottura delle barriere e dunque all’accesso della massa, senza comunque perdere la capacità di sorprendere.

4) L’arte e suoi possibili sviluppi nel futuro trans e post umano


– Penso che l’arte sia un modo per esprimere sè stessi, i propri sentimenti, credo anche che l’arte si evolva con l’uomo, essendo essa stessa il risultato della storia dell’uomo; dal paleolitico ai giorni nostri l’uomo ha sempre cercato di tracciare il proprio percorso lasciando dei segni tangibili del suo passaggio evolutivo, cambiando di volta in volta mode e movimenti a seconda della situazione socio-culturale al presente dei vari artisti. Definire uno sviluppo futuro dell’arte è impossibile, certo è che, se il progresso e la scienza ne consentiranno lo sviluppo, l’arte in tutte le sue forme troverà terreno fertile nelle nuove, giovani menti del futuro.

5) Cos’è per te l’anima e quale ruolo credi possa occupare in futuro?


– L’anima è il giardino dell’uomo. L’uomo crescendo acquisisce conoscenze nuove. L’arte altro non è che un puzzle, i cui pezzi sparpagliati costituiscono la conoscenza. Il lavoro dell’uomo è quello di cercare di incastrare questi pezzi nel migliore dei modi ma, per fare ciò, è necessario un lavoro di concetto dell’anima. Puoi piantare i tuoi semi e incastrare parole su parole, ma alla fine, la crescita dei frutti, dipenderà soprattutto da quanto è fertile la terra, da quanto è fertile la tua anima. Penso che in un futuro prossimo ci sarà gente capace di imporsi al di sopra della mediocrità che oggi detta legge, credo che l’uomo prenderà una maggiore coscienza della sua anima ma, per fare ciò, scusate se torno a ripetermi, bisognerà seguire il proprio istinto, la propria natura, esercitando la ghiandola pineale ad espandere la mente verso l’infinito. Finchè programmi televisivi di scarsa cultura la faranno da padrona, saremo sempre bersagli facili che accettano passivamente tutto ciò che ci viene propinato, ma se davvero cominciassimo a prender coscienza della nostra anima, leggendo, scrivendo, o comunque esercitando i cinque sensi in modo attivo, noi saremmo arte, e succubi di nessuno.

6) I tuoi progetti:

– Al momento ho in progetto un libro di poesie, uno di arti marziali ed uno riguardante la filosofia Zen. Il tempo ci dirà il resto.

INTERVISTA DINANIMISTA A GIOIA VOLPE TRA GLI AA.VV. DE “L’ANIMA IN PERSONAL”

IMMAGINE 2fcdvjcoosdjh.JPG INTERVISTA DINANIMISTA A GIOIA VOLPE

 

1) Cos’è per te l’arte in generale e la poesia nello specifico?


L’arte è la forma più alta d’espressione umana ma che non può viaggiare mai separatamente dai sentimenti che diventano essi stessi soggetto d’arte nelle mani di ognuno di noi

2) I tuoi miti ed obiettivi artistici


Non ho alcun mito in particolare, i grandi artisti sono tali perché per un motivo o per un altro hanno avuto modo di essere scoperti ed apprezzati ma sono certa che molti altri non famosi avrebbero potuto meritare le stesse fortune se solo ne avessero avuta la stessa opportunità. Allo stesso modo non ho obiettivi artistici se non quello di condividere le emozioni con chi vuole accoglierle nel suo animo.

3) Il ruolo delle avanguardie oggi


Penso che sia lo stesso del passato, una risposta delle forme d’arte ad un mondo utilitarista e sempre più concentrato sui propri egoistici interessi spostando l’attenzione su tutto ciò che dovrebbe veramente importare ed essere prioritario nella vita, vale a dire i sentimenti ed il valore dell’anima…

4) L’arte e suoi possibili sviluppi nel futuro trans e post umano


Non ci sarà più alcuna forma d’arte se l’uomo continuerà ad annichilirsi nelle sue ricchezze distruggendo tutto ciò che ha intorno….L’aridità prenderà il sopravvento e saremo tutti vittime della fine

5) Cos’è per te l’anima e e quale ruolo credi possa occupare in futuro?

L’anima è tutto il mio mondo, un luogo senza tempo dove poter condividere le gioie ed i dolori con altri cuori simili al mio. Mi auguro davvero che l’animo possa avere la forza di sopravvivere ai suoi stessi antagonisti, l’egoismo e la freddezza di spirito

6) I tuoi progetti:

Seguitare a mostrare al mondo che c’è una via alla felicità, con i miei pochi mezzi artistici esprimere l’intensità dell’inesprimibile, l’intensità della forza d’animo e della vita al di sopra di tutto.

PER LEGGERE L’EBOOK: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/secondo-e-book-dinanimismo-aa-vv

INTERVISTA DINANIMISTA L’ANIMA IN PERSONAL

IMMAGINE COPERTINA.JPGIntervista dell’autore : Siddharta-Asia Lomartire

 

  1. Cos’è per te l’arte in generale e la poesia nello specifico?

L’arte è sogno di libertà, è un susseguirsi di emozioni, di osservazione, l’arte è la perfezione di se stessa e nel contempo l’essere imperfetto, è un fiammifero acceso su una società sempre più proiettata all’evoluzione,che corre senza destinazione. Di ogni arte poi, ci sono le varie sfumature, una di queste è la poesia, il cibo dell’anima , dell’ essere ,il più grande gesto d’amore nei confronti di qualcosa che nasce e cresce e prende vita tramite le parole, che danzano e veloci fanno del pensiero una verità a volte sconosciuta a volte incompresa, a volte misteriosa.

2) I tuoi miti ed obiettivi artistici

Sinceramente parlare di miti mi sembra una parola inappropriata, sicuramente ci sono moltissimi scrittori, poeti e filosofia di cui o tratto beneficio culturale e che stimo moltissimo, ma non mi sembra il caso di fare una lista di tutti , mi piace affermare che da ogni “mito” ho assorbito qualcosa, mi piace pensare che tutti coloro che ho stimato, siano stati come per me per tanta altra gente sintomo di discussione su ciò che ci circonda, su cosa rappresenta la poesia, la letteratura la filosofia,mi piace pensare che siano stati lo sguardo di milioni di persone.

Obbiettivi? Per il momento uno ed uno soltanto: scrivere, osservare essere la poesia di me stessa.

3) Il ruolo delle avanguardie oggi

Parlare di un ruolo che ha un posto preciso oggi diventa molto difficile, penso solo che ieri come oggi possa essere la poesia un riscatto a questa vita ormai cosi frivola.

4) L’arte e suoi possibili sviluppi nel futuro trans e post umano

L’arte ha sempre avuto un posto, un luogo ben preciso, essere cibo anima e corpo di qualcosa che non si può definire, la quale non si può dare ne una forma ne un colore, lo sviluppo per me non esiste, la poesia come l’arte come qualsiasi altra forma di comunicazione è nata per essere non emancipata ma evoluta nelle sue sfumature,non credo nell’emancipazione sostanzialmente credo in una continuità.

5) Cos’è per te l’anima e quale ruolo credi possa occupare in futuro?
L’amina , non penso abbia un ruolo, non ha un posto, non ha forma non la vediamo eppure lunghe discussioni son nate su di essa. Ma cos’è l’anima? Se ne parla raramente, dell’anima e diventata senza identità, l’anima . Io credo di averla vista la mia anima. Ma non posso dire precisamente cosa è, l’anima per me. Sicuramente rappresenta una delle cose essenziali per la quale vale la pena di chiedersi, io la so cibare la mia anima?

6) I tuoi progetti:

Semplicemente scrivere, e sperare che ciò possa essere sintomo di evoluzione dell’anima.

UFFICIO STAMPA DINANIMISMO

NOTIZIA DA ESTENSE.COM: http://www.estense.com/diciottesimo-e-book-per-il-futurismo-ferrarese-051300.html