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IL DINANIMISMO SEGNALA: “BACIAMOLEMANI” – A MILANO – A tEATRO solo sane risate!!!

untitled.pngFiorenza Renda sarà al Teatro Martinitt di Milano fino al 17 febbraio con Baciamolemani, “una commedia ferocemente comica, una grande storia di Caponata e Resurrezione”….

Descrizione
Baciamolemani, una commedia ferocemente comica…Una commedia che non si può rifiutare…. DAL 31 GENNAIO AL 17 FEBBRAIO 2013
BACIAMOLEMANI
scritto e diretto da Fiorenza Renda
con Francesca Pierantoni, Emanuele Maria Vellico, Daniele Mazzacurati,
Regia Audio Luci di Gigi Traisci.
Spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Fiorenza Renda, racconta, con leggerezza e disincanto, uno dei possibili modi per uscire dal tunnel di precarietà, non necessariamente il più giusto e raccomandabile, forse, ma sicuramente il più paradossale: delinquere.
“Franza, precaria affetta da un fidanzato cronico quanto un herpes e cialtrone quanto un cialtrone, dopo una moltitudine di colloqui finisce fortunosamente per essere assunta, sì a tempo indeterminato, ma da una vera e propria… Organizzazione criminale, per quanto sui generis, scoprendo in questo modo di possedere un vero e proprio talento a… delinquere! Spariscono così eczemi e ipocondrie e comincia una nuova vita piena di soddisfazioni e sequestri lampo. Gatti e bonghi. Poliziotti e colpi di fulmine. Fumettisti e segreti apparentemente terribili. In una divertentissima commedia che viaggia a un ritmo incalzante tra swing e tarantella passando da una New York dei primi del ‘900 sino ai nostri giorni e ad un incredibile e sorprendente finale”.

In scena al teatro Martinitt di Milano, Via Pitteri 58 dal 31 gennaio al 17 febbraio 2013. Spettacoli dal giovedì al sabato alle h. 21, spettacolo della domenica alle h. 18. Il biglietto costa Euro 20.

foto by Robin T (www.robintphotography.com) – Roberta Tagliaferri

Partecipa all’evento su facebook!

https://www.facebook.com/events/547106381966288/?fref=ts

Informazioni


**COMUNICATO STAMPA RICEVUTO DIRETTAMENTE DA FIORENZA RENDA TRAMITE SOCIAL NETWORK.

2° posto al “PREMIO NAZIONALE 2012 POESIA EDITA Leandro Polverini” – sez. poesia didascalica – per Zairo Ferrante e ” I bisbigli di un’anima muta”.

 

9788896703526.jpgZairo Ferrante, con il suo libro di liriche “I bisbigli di un’anima muta prosa, poesia e dinanimismo -” ( CSA-editrice 2011 ), ha ottenuto l’assegnazione del 2° posto nella “sezione poesia didascalica” del “ PREMIO NAZIONALE 2012 POESIA EDITA Leandro Polverini”  ( patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Anzio ), con la seguente motivazione:

“ Si avverte un residuo incombusto di procedimento didascalico in questi bisbigli laddove un approccio ironico, fantastico o festoso aggira ogni sovrastruttura aulica ripiombando nel concreto farsi dell’espressione, nella sua autentica funzionalità rispetto ai contenuti.”

Giuria

Tito Cauchi (Presidente)
Anna Maria Di Marcantonio
Gianfranco Cotronei
Paola Leoncini
Osvaldo Baldassarre
Amerigo Balsamo
Nicoletta Gigli (ufficio stampa)
Angela Di Paola (segretaria del premio)

La premiazione si terrà:
Domenica 25 novembre 2012, ore 10 – presso la Sala Conferenze dell’Hotel Lido Garda – Piazza G. Caboto 8 – 00042 Anzio – Roma -.

Zairo Ferrante è nato ad Aquara – provincia di Salerno – nel 1983. All’età di 19 anni si trasferisce a Ferrara dove consegue la laurea in  Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo cittadino. E’ autore dei libri di prosa e Poesia: “D’amore, di sogni e di altre follie” (este-edition 2009) e “I bisbigli di un’anima muta” ( CSA-editrice 2011). E’ autore dell’e-book “Dinanimismo (Movimento Poetico Rivoluzionario delle Anime) ovvero connettivismo poetico” (2009)  ed ha curato l’e-book-raccolta “La poesia come voce dell’anima ovvero l’Anima in personal” (2010) entrambi consultabili gratuitamente on-line (“Futurist Edition” Edizioni Futuriste sperimentali on-line). Nel 2009 ha fondato il “DinAnimismo”. Attualmente, oltre a continuare la propria formazione in ambito Medico, a gestire la rete e le collaborazioni del movimento Dinanimista e a proseguire l’attività letteraria; è possibile leggere suoi scritti su diverse ed autorevoli riviste e periodici culturali, sia on-line che cartacei. Alcune sue poesie sono state tradotte in Inglese, Spagnolo e Francese.

Link utili: http://zairoferrante.xoom.it/ http://e-bookdinanimismo.myblog.it/  http://ilmulodinanimista.wordpress.com/

“I BISBIGLI DI UN’ANIMA MUTA”  Prosa, Poesia e DinAnimismo ( CSA-editrice 2011 ).

*Una raccolta di saggi, racconti e versi intorno alla poesia. Un libro che invita a ricercare il mondo nella poesia e la poesia nel mondo. Parole che spingono ad ascoltare la propria Anima per non smarrirsi nel correre veloce dell’Umanità. Un’esaltazione del verso dai “mille usi” e della “Poesia come Madre buona di tutte le cose del Mondo”. Pagine che esortano a costruire il proprio personale viaggio senza tracciarne, anticipatamente e oggettivamente, il sentiero.

Una professione d’Amore verso l’Uomo e le meraviglie del suo Mondo.

Un invito poetico a guardarsi dentro e a immergersi nella propria vita per non subire, con superficialità, quella imposta da altri. (*Nota tratta dalla quarta di copertina)

( CARATTERISTICHE VOLUME: Raccolta di saggi, racconti e versi intorno alla poesia – pagine 90 – prezzo 10,00 euro )

Il libro può essere acquistato o ordinato velocemente in tutte le Librerie, inoltre può essere acquistato on-line tramite i maggiori canali di vendita specializzati o semplicemente accedendo al seguente link e compilando l’apposito modulo: http://www.autoriitaliani.it/autoriaffiliati/zairoferrante/

 

Il Robotpoema di Roby Guerra – il futurista torna alla poesia d’avanguardia-

 

 
poesia sonora.pngGià edito in cd limited edition nel 2006, la Carmelina, da poco sbarcata con il Gruppo Editoriale Este Edition anche a Roma) rilancia in questi giorni un lavoro poetico sonoro ai limiti della musica elettronica– The Mute Poem of the Robots– del netfuturista ferrarese Roby Futur Guerra, da tempo attivo anche nella capitale (membro di Netfuturismo di Antonio Saccoccio, tra le nuove avanguardie più rilevanti). La nuova versione remixa quella del 2006 con anche 2 bonus tracks. Poesia Sonora o Trans Art secondo lo storico d’arte Vitaldo Conte (che ha segnalato Guerra nei suoi recenti libri), Guerra celebra la poetica robotica, quasi abolendo le parole (solo nei bonus e anche in inglese sintetizzato,). Una lunga traccia è dedicata a Curiosity, il robot attualmente su Marte. . .
Playlist in canale futurguerra you tube. the mute poem of the robots (1-4)

*vedi youtube playlist completa

http://www.youtube.com/playlist?list=PL25PdZy7lsgLEEnqxngoYim-

http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=704

*Comunicato stampa ricevuto direttamente da: ufficio stampa Roby Guerra

GIOVANNA GUARDIANI: ” Un dono per me e per te “… l’anima in un libro!!!

EDIZIONI MONTAG, 2012
 
“Sono nata in un paese lontano e vi sono rimasta fino all’età di quattro anni, sono tornata una sola volta, durante la mia vita, nella mia terra ornata di fiori, di colori, di festa, per percepire e toccare le mie origini di donna vagabonda e libera. Dolce, romantica, tenera, a volte cruda, d’avventura, da leggere. Una storia sul filo di quei ricordi che è impossibile dimenticare”
 
D – Gentile autrice se dovesse scrivere una breve autobiografia letteraria cosa direbbe?-
 
R – Ho sempre amato leggere e scrivere. Nel corso degli anni ho scritto vari racconti e ogni volta li mandavo all’editore vicino casa, uno di quelli a pagamento, e, ogni volta, lui diceva che erano bellissimi e bla bla…non mi convinceva il discorso “acquisto copie””contributo” e così lasciavo perdere. Poi, però è arrivato il Web, anzi io sono entrata nel web, perchè questo già c’era, e si sono aperte tanti portoni e finestre.

D – Cosa significa per lei scrivere nell’era del web?-
 
R –  Scrivere nell’era del web per me ha lo stesso significato di quanto scrivevo con la penna sui fogli. Non è lo scrivere in quanto azione creativa, movimento del pensiero e dello spirito a essere diverso nel territorio web, ad essere diverso oggi penso sia solo le maggiori opportunità che vengono offerte al prodotto finale , nel senso di pubblicità, di riconoscimenti.

D –  Cosa vuole dirci del suo esordio letterario”un dono per me e per te”

R-Si tratta di un romanzo, una storia che si muove sul filo di ricordi legati al mondo contadino, consumistico, alla scuola, alle diverse culture e durante il percorso cerco di trascinare con me il lettore verso la “bellezza” intesa come pace, serenità, appagamento, come vera ricchezza dell’esistenza e allla fine lascio il mio amico lettore dentro al titolo e io con lui.
 
D – A questo punto sarebbe interessante sapere come finisce il suo romanzo, ci vuole anticipare?-
 
R – Si, con piacere. Spesso legati ai pensieri sono i ricordi. Dopo aver visto, ascoltato e sperimentato di tutto ho raggiunto una grande libertà decisionale, nel senso che sono pienamente consapevole che è mia responsabilità dirigermi verso ciò che mi arreca serenità, benessere. Ho capito anche che il loro fiorire dipende sempre da dove poso il mio sguardo. E così un giorno mi è venuto in mente di ripercorrere gli avvenimenti della mia esistenza dall’infanzia a oggi, puntando, però, lo sguardo in modo diverso. Se puntassi il riflettore sui ricordi belli, affascinanti della mia vita? Questo mi dissi un giorno e subito aprii il computer e iniziai a scrivere, lasciandomi guidare dai ricordi. E’ stato un percorso bellissimo. Penso che siamo ciò che siamo in base a ciò che pensiamo e a livello emotivo credo che ci sentiamo come ci sentiamo in base a dove posiamo lo sguardo mentale. Ognuno di noi ha nella memoria esperienze vissute, emozioni provate stupefacenti e allora invito ognuno a posare lo sguardo più spesso di quanto fa sulle cose interessanti, belle della propria esistenza. Quante belle storie di vita vissuta verrebbero fuori! Da ogni storia emergerebbe che vivere è stupendo, è la cosa più bella che ci possa essere capitata. Mi auguro che nel leggere questo libro tu viva momenti di leggerezza, ma soprattutto che vengano stuzzicati ricordi belli, sereni, affascinanti della tua vita.
Dove poggiare lo sguardo? Non c’è un solo posto su cui posarlo e percepire la bellezza, l’armonia, la serenità, la gioia. Ce ne sono tanti, tantissimi, io cerco di posarlo sulla natura, sull’arte, sulla lettura, e ultimamente sui ricordi. L’importante penso sia sentoire se dove lo stiamo posando ci arreca benessere.

 
http://www.edizionimontag.com/shop/scheda.asp?id=342
 
 
*RobyGuerra

**INTERVISTA RICEVUTA DA ROBERTO GUERRA by Asino Rosso

IL DINANIMISMO VOTA LA MUSICA DEGLI “ANTIQUA SAXA”!!!

antiqua saxa,dinanimismo,peppe ciroLa Poesia è Arte, la Musica è Arte, l’Arte è Memoria e gli “Antiqua Saxa” seminano in giro – con dignità, coraggio e talento – Musica, Arte, Poesia e Memoria.

Per questo, oggi, abbiamo deciso di pubblicare – in un blog poetico/letterario – due video musicali  ( Ninna Nanna e Fantasia ) del portentoso gruppo cilentano: – L’associazione Antiqua Saxa  prende le mosse da una ricerca sui percorsi storico-antropologici del territorio salernitano che Peppe Cirillo, fondatore, ha portato avanti sin dal 1992. La naturale prosecuzione del progetto è stata la nascita del gruppo musicale “Antiqua Saxa” che, oltre ad avere partecipato e vinto il premio “Recanati” (ora “Musicultura”), si è fatto conoscere e apprezzare sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Oltre al gruppo “Antiqua Saxa”, l’associazione propone anche gli spettacoli musicali dello stesso Peppe Cirillo e Paola Salurso…  –  …per saperne di più clicca: http://www.antiquasaxa.it/ 


Zairo Ferrante

per la Redazione del Dinanimismo


NINNA NANNA

Musiche di Franco Valente

Testo di Giuseppe Cirillo

*Nota: il testo originale ( guarda Video che segue ) è stato scritto in dialetto Cilentano, invece, la traduzione italiana riportata in questo blog  – che non vuole assolutamente essere una fedele traduzione diretta – è stata liberamente fatta da Zairo Ferrante.

 

Dormi dormi bimbo bello.

Dormi bimbo che mamma è con te.

Non c’è latte in questo petto

né c’é pane che ti può saziar.

 

Ché papà è partito in guerra

a lottare per la verità

e noi mettiamo in mezzo al pane

solo fette ‘e libertà.

 

Ché se non alzo la mia veste

e qualch’uomo mi viene a comprar

gireremo nella padella

fame, freddo e libertà.

 

E c’è chi dice che in cielo e in terra

tutto c’è m’abbisogna trovarlo,

ma a noi dateci pane e amore

e non c’interessa de la libertà.

 

Non c’è Pace se si è in guerra

e nella morte non c’è luce,

non c’è posto in questo Mondo

per chi urla e non ha voce.

 video NINNA NANNA

video FANTASIA

Il Dinanimismo… citato tra le neo-avanguardie per la Nuova Umanità

*Roberto “Guerra Futurismo per la Nuova Umanità”… (Armando, Roma, 2012)

Il postfuturista Roberto Guerra, sorprendente ed eretico ma certamente aria nuova e positiva in certa cultura italiana defuturizzata e manieristica, nel suo ultimo libro* ( dedicato a 360° alle avanguardie attuali italiane, estreme o meno, influenzate dall’eredità ancora propulsiva del futurismo storico di Marinetti, Boccioni, Balla, Depero e anche Majakowskij ), con una scansione letteraria dal complesso e articolato lavoro critico, intenzionalmente e programmaticamente al di là del discorso strettamente futurista, cita anche il Dinanimismo a volte intrecciato con il percorso specifico dello stesso Autore e di Altri futuribili.

Nel capitolo Futurismo Renaissance, leggiamo infatti:

….prossimi al futurismo ferrarese da evidenziare: il minimalista Riccardo Roversi (già collaboratore di “Futurismo Oggi”), lo scrittore sperimentale Giovanni Tuzet, Maurizio Ganzaroli, scrittore e artista dark futurista (anche a Milano, 2009, per la mostra “De Broglie”, con il progetto elettronico Electric Girls ), il video maker e scrittore tecnoanarchico Filippo Landini, la poetessa “spaziale” Sylvia Forty (autrice della silloge “Biancaneve a New York”, 2002, “Este Edition”), lo stesso Zairo Ferrante, promotore postromantico del cosiddetto Dinanimismo (del giro di Giovanna Mulas, la rivista “Isola Nera”)….”

Da segnalare nel focus letterario  – oltre alle note e alle citazioni significative dedicate a certa poetica sperimentale Ferrarese e a quella neoumanistica della  Scrittrice Sarda – un capitolo, a nostro avviso chiave, sul ben noto scrittore storico, vicino alle neovanguardie, Paolo Ruffilli, da cui un breve estratto:

” (Sulla poetica di Paolo Ruffilli)
….Una sorta di Paroliberismo innestato da Ruffilli con “calcolo inconscio” neopitagorico e… musico-matematico . Pagine e versi specifici zoomati su ardui temi psicosociali particolari quali tossicodipendenza e carcere, metafore in Ruffilli per accendere sempre più nel XXI secolo, la Libertà come estetica e poetica dell’esistenza, concreta, vissuta; o universali, l’amore, im-possibile, im-prevedibile, enigma che forse domanda persino vite ulteriori per de-cifrarlo….”

Un percorso in cui Guerra, al di là del suo sogno d’avanguardia pura, rivela le sue origini poetiche, paradossalmente ma ammirevolmente, quasi tecnoromantiche…

*Roberto “Guerra Futurismo per la Nuova Umanità”… (Armando, Roma, 2012)

http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit-

GIROLAMO… TI RICORDI DI BEPPE (VIOLA)?

beppe viola,girolamo melis,jannacci,dinanimismoIL DINANIMISMO RENDE OMAGGIO A BEPPE VIOLA… tanta poesia ma… anche tanta sostanza!!!

Un giorno disse: Era uno che per sembrare un genio avrebbe dovuto essere completamente diverso.”

http://youtu.be/zeVwlu88b1w

RIDO
Autori: Enzo Jannacci, Girolamo Melis, Giuseppe Viola Edizioni: Impala , RCA

http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=994

http://youtu.be/7hG131zr4XA

Per il libro ” Quelli che… ” Dalai Editore, clicca qui: http://www.amazon.it/Quelli-che-boe-Beppe-Viola/dp/8860736153/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1324332706&sr=1-1

“I BISBIGLI DI UN’ANIMA MUTA” recensione di Emilio Diedo

 

9788896703526.jpg” I bisbigli di un’anima muta Prosa, poesie e dinanimismo ” di Zairo Ferrante

Recensione di: Emilio diedo

In copertina, elaborazione di Zairo Ferrante d’una fotografia di Agostino Panajia

CSA Castellana Grotte, 2011, pp.96, € 10,00

 

 

 

 

I bisbigli di un’animadi Zairo Ferrante hanno in sé la coerente, identica enfasi e l’altrettanto uguale significato dell’opera prima D’amore, di sogni e di altre follie (Este Edition) pubblicata nel 2009.

 

     Un significato cioè imposto, nella sua essenza programmatica ed idealistica, fin dalla prefazione disvelante un’ironia, qualche volta anche ridanciana, ma soprattutto fungente da assiduo spot pubblicitario all’insegna del cosiddetto dinAnimismo.

 

     Questo il fine primario. Tutta la raccolta (un mixage tra poesia e parafrasi, con un innesto, o meglio un brano d’avvio, perché posto proprio in apertura, d’un raccontino ispiratore e, per così dire, propedeutico ad un finalistico concento) è ineccepibilmente orientata ad una sorta d’addottrinamento dinanimista.

 

     La medesima, e se vogliamo, impropria prefazione (la quale avrebbe potuto trovare una diversa, più canonica denominazione, del tipo introduzione; e quindi essere divisa in due parti, di cui la seconda, magari collocata a fine opera piuttosto che all’inizio, con la distinta dizione di ringraziamenti), nel richiamo che reca in sé, rende il libretto alquanto stuzzicante.

 

     Il baricentro concettuale dell’opera è, come anticipato, una metodica discettazione sul dinAnimismo,  movimento che il giovane, ventisettenne autore ha fondato per stimolare «una certa coscienza comunitaria utile a contrastare la futilità, l’ingiustizia e a difendere l’Uomo […] da contrapporre alla dilagante superficialità dei nostri giorni […] una poetica  e una produzione artistica ispirate a principi di matrice “romantico-umanistica”», da intendersi, in buona sostanza, «come un “futurismo” che esalti il divenire dell’uomo e della sua interiorità anziché il divenire della “macchina”».   

 

     Il costrutto poetico, a parte, come si disse, l’incipitario raccontino (Prosimetro), è invariabilmente seguito da consequenziali parafrasi e/o annotazioni tendenti, nel dilatare i vari passaggi poetici, ad elevare di volta in volta la conoscenza al dinanimismo. Non sono note strettamente esplicative dei contenuti (non se ne ravvisa alcuna necessità, né concettuale né metaforica, in quanto esemplari per trasparenza semantica) bensì sembrerebbero assolvere a quell’unico bersaglio dinanimista.

 

     Il titolo, I bisbigli di un’anima, è di fatto la letterale specificazione del dinanimismo, in quanto comprensivo della dinamicità dell’Anima. Se è vero che l’anima non partecipa ai rumori molesti del corpo che la rappresenta, potrebbe però essere altrettanto vero che, proprio in forza della parola trascritta nella poesia, essa possa persino cantare ed urlare a squarciagola. Ma, l’implicita sinestesia (e qui sta davvero il piatto forte della poesia di Zairo Ferrante, che snocciola un espediente assai più incisivo della metafora), vuole dimostrare che, nella costruttiva meditazione dell’anima, il suo inappagabile silenzio non vuole farsi stridente portatore di proclami, bensì ama unicamente essere un sussurro latore d’amore, di pace, di giustizia… bisbiglio (tendente a rappresentare un ossimoro di forte sonorità) di sola verità, che comunque, nella sua ponderata posa, sa a sua volta farsi icasticamente prorompente.

 

     Lo scrivere in versi di questo poeta è appunto e soprattutto un inno all’Amore. 

 

 


Ferrara, ottobre 2011


*RECENSIONE RICEVUTA DIRETTAMENTE DAL CRITICO, POETA E SCRITTORE EMILIO DIEDO.

**INFO SU ACQUISTO: http://www.autoriitaliani.it/autoriaffiliati/zairoferrante/

 

 

 

 

DA IL FONDO MEGAZINE: Edizioni Heliopolis e il libro-manifesto ” Per una nuova oggettività “

Sarà disponibile entro breve, il libro-manifesto edito dalla Heliopolis Edizioni e curato da Sandro Giovannini, di cui più volte, su Fondo, abbiamo discusso. Di seguito la nota programmatica del curatore.

La redazione de ” IL FONDO MEGAZINE DI MIRO RENZAGLIA “

Libro-manifesto
Per una nuova oggettività
popolo, partecipazione, destino

Nel presentare il lavoro appena impostato più di un anno fa e sostanzialmente compiuto e tra poco in distribuzione, possiamo compiere alcune considerazioni, spero oneste e non trionfaliste. Anzi speriamo sostanzialmente autocritiche, se sempre, siamo convinti, ci debba assistere una forte insoddisfazione per ciò che noi stessi raggiungiamo, anche con sforzo notevole, per ambire a sempre maggiori risultati. Oltre 150 adesioni formali, oltre 90 contributi scritti riordinatisi naturalmente per “Argomenti”, a seconda di vocazioni ed attitudini. Ma al di là del dato numerico che potrebbe significare molto e poco, assieme, ciò che conta è verificare se da questo sforzo, che non ha oggettivamente eguali comunque negli ultimi decenni, venga fuori una prospettiva di lavoro utile. Nella Postfazione di Sessa, compiuta per necessità strumentali a circa ¾ del lavoro complessivo e quindi non includente necessariamente la totalità delle sollecitazioni derivanti dai contributi stessi, ma che con grande capacità coglie gli elementi fondanti tale insieme di espressioni, viene definita una “identità plurale”, non come minus, ma come una speranza di “fuoriuscita dall’apatia al progetto”, con implicita una “forte motivazione inclusiva”. Le prospettive sono le più varie “geo-filosofiche, estetico-politiche, psicologico-archetipali”, e questo oltre ad essere scontato è anche, a ben vedersi, una potenzialità spendibile in ogni campo, per articolazione e complessità. Il tutto sostanzialmente perché si è saputo comunque “pensare in modo critico l’identità ideale ed esistenziale prodottasi nel corso della nostra microstoria”. Proiettivamente, per usare ancora le sue parole: “felicità è agire” per riconoscere “le isole in arcipelago” e perché si riveli l’utopia come “sempre transitabile”.

Ora consideriamo quale è (ancora e sempre più ) attualmente il nostro punto di partenza. Una terra desolata ove le nubi della “smobilitazione ideale” ovvero della smobilitazione totale, operano trombonescamente e livide di rabbia contro ogni conato, prevedibile e sacrosanto, si opponga ad una deriva di fallimento prima spirituale ed animico e poi materiale ed economico. I pochi (o molti?) che si potrebbero opporre ancora con dignità di vita alle spalle ed indipendenza dimostrata spesso non vogliono più rischiare ulteriori delusioni o prevedibili fallimenti e così si ritirano in una torre ben difesa ed arredata, dalla quale fanno spesso solo singolari escursioni preoccupate e rapidissime, certo non favorite dal mugghiante e dolorante contorno di sommersi e salvati ed a tutto ciò presiede una cupola mediatica, sorta di ripetitore osceno sulle colline, che racconta fandonie insulse e vellica i peggiori istinti di fine ciclo.

Potremmo anche sorridere amaramente ma ciò non ci esime dal combattere per ottenere ciò che vogliamo con tutte le nostre forze, riordinando gli animi, i pensieri, le fila, le utopie. Lasceremo agli altri, perché l’abbiamo già fatto noi, prima ancora di cominciare, riscontrare ogni caduta di livello inscusabile, ogni monomaniacalità necessitata, ogni ingenuità prevedibile, per concentrarci sul possibile e sul giusto.

Diremo ancora di più e forse di peggio, e questo per avversari ed anche per amici: ciò che ci preoccupa non è la nostra diversità interna, che ad un occhio meno arreso alla quotidianità e meno arroccato sul nomadismo e l’anarcoidismo che va oggi tanto di moda – ulteriore segno dei tempi – non è metro di scandaglio profondo ma solo osservazione della tempesta superficiale, ma forse una relazionata concentrazione (semplificazione?) di diversità reale ed antagonista… quella che ci dovrebbe condurre al primato ed alla vittoria, per gradi. Per chi ha letto, parola per parola, i pensieri dei presenti ed anche degli assenti, di quelli che comunque potevano e dovevano esserci e non ci sono stati per disillusione, stanchezza od errata analisi di presunte inesistenti differenze, lo spavento non viene dalla diversità ma proprio dal contrario: cioè, al fondo, da un’accerchiata e dolente compressione del pensiero atto a creare il nuovo. Ovviamente all’interno dei parametri antiglobalisti, antiusurocratici, anticonsumisti, antiespropriatorii e relazionalmente popolari, partecipativi, differenzialisti, olisti e destinali. Tutti responsabilmente declinabili, ma tutti, per noi, invalicabili.

La necessità di una sorta d’urfuturismo – o chiamiamolo come vogliamo ma comprendendo endiadi ed ossimoro – quindi oggettivamente per principi espressi e per direzionalità scelte – è vitale e non solo spirituale, ideale, generazionale, artistica. E dobbiamo figurarcela come estranea a tutti i parametri della usualità borghese accettabile attuale, ovvero quel qualcosa che sta tra l’eccellenza senza paragoni (ovunque si verifichi) e la scorrettezza estrema del pensiero non assoggettato – almeno in prima battuta – ad alcun limite, né di tipo umanistico né di tipo confessionale ed una vitalità ritrovata e luperca che non deve prendere esempio da nessuno perché nessuno è in grado di darci ciò che non ci appartiene già, almeno come ipotesi di lavoro. Ogni volta nella storia in cui ci siamo accompagnati od affidati ad altro od ad altri siamo sempre miseramente falliti, prima o poi, perché la nostra vocazione è trovare la nostra strada da soli, in estremamente attenta ma perfetta autoreferenzialità, che è l’unico viatico, paradossalmente, anche per sopravvivere nel mondo globalizzato attuale. Auguri a noi.

Sandro Giovannini

http://nuovaoggettivita.blogspot.com/

 

 

 

PER UNA NUOVA OGGETTIVITA’

POPOLO PARTECIPAZIONE DESTINO”

 

Sommario del “Libro-Manifesto”:

I PARTE – Premessa:

Gian Franco Lami, Giovanni Sessa, Claudio Bonvecchio, Stefano Vaj

II PARTE – Argomenti contributi scritti di:

 

1 – Metastoria-Metapolitica: Gabriele Adinolfi, Giuliano Borghi, Giandomenico Casalino, Luigi Capozza, Giovanni Damiano, Germanico Gallerani, Carlo Gambescia, Aldo La Fata, Alberto Lombardo, Francesco Mancinelli, Luca Leonello Rimbotti, Alberto Rosselli, Marco Rossi, Andrea Scarabelli, Primo Siena, Piero Vassallo , Ubaldo Villani Lubelli.

2 – Geopolitica: Leonardo Clerici, Giulio Maganzini, Matteo Marconi, Marino Micich.

3 – Geofilosofia-Ecologia: Giuseppe Casale, Alberto Figliuzzi, Giuseppe Gorlani, Luigi Lombardi Vallauri, Simone Marletta, Paolo Aldo Rossi, Gianfredo Ruggiero, Giovanni Tuzet, Eduardo Zarelli.

4 – Simbolica-Psiche: Luciano Arcella, Mario Bernardi Guardi, Davide Bigalli, Francesco Cappuccio, Riccardo Campa, Sandro Consolato, Alessio De Giglio, Francesco Franci, Sandro Giovannini, Domenico Lancianese, Rita Catania Marrone, Roberto Sestito, Adriano Segatori.

5 – Etica-Politica-Economia: Vittorio de Pedys, Susanna Dolci, Luca Gallesi, Teodoro Klitsche de la Grange, Guglielmo Maria Lolli-Ghetti, Francesco Paolo Menna, Alberto B. Mariantoni, Riccardo Scarpa, Augusto Sinagra.

6 – Comunicazione:Marco Canestrari, Gaia Conventi, Marco Ferrazzoli, Alberto Figliuzzi, Maurizio Ganzaroli, Biagio Luparella, Elisabetta Oggero, GiuseppePuppo, Antonio Saccoccio, Francesco Sacconi, Luigi Sgroi.

7 – Estetica:

A) Arti Figurative: Ettore Bonessio di Terzet, Mario Bozzi Sentieri, Graziano Cecchini, Vincenzo Centorame, Vitaldo Conte, Alessandro Guzzi, Giuseppe Manzoni di Chiosca, Filippo Venturini,

B) Poesia/Letteratura: Manlio Bichiri, Brunello De Cusatis, Giuseppe Di Gaetano, Zairo Ferrante, Cesare Ferri, Sylvia Forty, Roberto Guerra, Bruno Labate, Anna Lamberti Bocconi, Ferdinando Menconi, Raffaele Perrotta, Miro Renzaglia, Riccardo Roversi, Paolo Silvestri,

C) Musica: Alberto Cesare Ambesi, Stefano Balice, Paolo Melandri, Marco Monaldi.

III PARTE – Appendice

1 – Postfazione di Giovanni Sessa; 2 – Note biobibliografiche, 3 – Elenco adesioni, 4 – Infolio di Sandro Giovannini; 5 – CD musicale di Mario Mariani

giovannini.sandro@libero.it

 

il libro-manifesto

per una

Nuova Oggettività
 
popolo partecipazione destino
 
può essere prenotato a 15 Euro
 
presso la libreria online: www.antichilibrionline.com
 
mail: libreriapandora@gmail.com
 
tel/fax : 0732-22882
 
Libreria Pandora, Piazza Fratelli Rosselli, 5 – 60044 – Fabriano (AN)
Pagamenti : Contrassegno, Paypal, Carte di Credito, Conto Corrente Postale, Bonifico Bancario.
Spedizioni : La Libreria Pandora spedisce entro 24 ore dalla ricezione del tuo ordine, dal lunedi al venerdi. Gli ordini che riceviamo durante il fine settimana vengono evasi il lunedì successivo.


Il libro-manifesto successivamente sarà messo
in distribuzione a 25 Euro
 
…per favore, indicare l’indirizzo postale ove inviare il libro-manifesto…
 
*data Uscita Libro 15 Ottobre 2011
Libro-Manifesto

L’Anima muta e mutante di Zairo Ferrante: Recensione di Roberto Guerra

 

 
IL LIBRO DEL DINANIMISMO
“I Bisbigli di un’ Anima Muta” Edizioni CSA
*di Roby Guerra
Florilegio number one dinanimista per il promotore Zairo Ferrante, sintesi essenziale dei primi anni della nuova poetica: dal 2009, esperimento letterario, neoumanista e postavanguardia, già rilanciato -per la cronaca- da “Style” il mensile inserto de Il Giornale, a cura di Girolamo Melis, e dalla prestigiosa rivista poetico-culturale “Isola Nera”, diretta dalla celebre poetessa sarda Giovanna Mulas.
Un volume cartaceo- “narrativo”… saggistico, “storico-poetico” dell’ancor giovane talento salernitano e anche ferrarese (dove risiede ancora e da alcuni anni): nella città estense ha esordito, subito segnalandosi con una prima raccolta poetica (per Este Edition), poi collaborando con il neofuturismo ferrarese (Asino Rosso giornale blog- l’editing Futurist Editions) e – per un certo periodo anche con il futurismo “scientifico” transumanista.
Come accennato l’antologia minima attuale, memorizza e segnala il divenire ancora d’infanzia per la giovane biografia del neomovimento, approdato in certa futuristica sociale, nello stesso tempo mirabile prova non facile di fare poesia, fare parola, fare anima, fare avvenire, da bordi squisitamente umanistici e – criticamente parlando- non distante da certa visione atopica o archetipica, cara a maestri della psicologia o dell’estetica contemporanea, di neomatrice postromantica, quali il celebre James Hillman (il principale erede di un certo Jung) che il ben noto in Italia, Franco Rella.
Sulla figura-sfondo più recente di certa poietica… sociale post-realista, filtrata attraverso certa ecopoetica di poeti e scrittori, quali lo stesso Girolamo Melis, Giovann Mulas, Gabriel Impaglione e diversi altri.
Non ultimo un certo numero di nuovi talenti, gravitanti oggi nel Dinanimismo, tra appunto certo bordo neoromantico e altri vettori più futuribili. Una “sostenibile e godibile Leggerezza dell’Essere (d’Avantgarde).  

 

RECENSIONE TRATTA DA:

http://futurismo2000.blogspot.com/2011/08/lanima-muta-e-mutante-di-zairo-ferrante.html

 
 
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