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Dinanimismo 2009-2019 (10 anni d’avanguardia poetico -artistica) – il nuovo e-book del dinanimismo – edito da “Asino Rosso Libri”

dinanimismo-ebook-coverDecennale per la poetica postromantica 2.0  lanciata dal poeta Zairo Ferrante, tra i più emergenti nel  panorama italiano, purtroppo -altrove- manieristico oggi dominante dove la poesia  è storicamente spesso combinatoria di  vacue parole velleitarie, cloaca di espressività minore, anche spesso sopravvalutata, che impietosamente non regge il confronto con la grande poesia  classica, dal postsimbolismo stesso e le avanguardie soprattutto del primo novecento.
Ferrante invece con il suo dinanimismo traccia una rotta semi inedita, fare bellezza e anima nel mondocomputer,  ispirato anche dal grande postjunghiano psicologo James Hillman (la poesia quasi significante della mente umana tra le sue originali teorie) o il miglior Bauman, tempi liquidi ma insufflati di acqua h20 pura e destinata all’avvenire. Questa produzione di Zairo Ferrante (suportata come co-curatore dal futurista – in fondo tecnoromatico – Roby Guerra e editor on line) è celebration a più voci, coinvolgendo  diversi altri scrittori  con affinità dinanimiste -per cos’ dire- condivise da tempo e periodicamente collaboratori del suo sito promotore on line  e-bookdinanimismo.
Ferrante e il Dinanimismo, e  i dinanimisti?
Ferrante non a caso  appena anche pubblicato dalle storiche edizioni Il Foglio, specializzate nella Poesia…  Nel volume  web in questione significativi ulteriormente gli autori, tutti di provato e provabile nuovo rigore  versificante, un nome su tutti la stessa internazionale scrittrice Margaret Saine, oltre al compianto Girolamo Melis (tra i pionieri della sinergia dinanimista).  Oltre, naturalmente a un ampia ouverture -e  poi epilgo- su certa autorevole  passata rassegna stampa e i manifesti del  movimento poetico.
In dieci anni di attività il Dinanimismo (movimento poetico-artistico già riconosciuto della critica) ha collaborato con le principali Avanguardie letterarie ed artistiche attive in Italia.  Ad oggi  numerosi Autori (ndr. oltre 60), sia Nazionali che Internazionali, hanno deciso di sostenere la neoavanguardia dinanimista, inviando e  pubblicando gratuitamente proprie “opere” (poesie, saggi, quadri etc. etc.) sul blog ufficiale del Movimento, tutt’ora in piena attività (https://e-bookdinanimismo.myblog.it/).
Scopo di quest’antologia collettiva è quello di celebrare il 10° compleanno del Movimento, con l’augurio che il Dinanimismo possa continuare a crescere, senza mai abbandonare la strada intrapresa nel 2009,  in attesa del 2029.
Il volume, curato da Zairo Ferrante e Roberto Guerra, contiene un’introduzione con le principali note critiche e segnalazioni ricevute dal Dinanimismo, un’antologia collettiva AA.VV. e la sintesi dei principali manifesti del Movimento.
Questo l’elenco degli Autori presenti nell’opera: Miranda Baccini, Roberto Collari, Sylvia Forty, Roby Guerra (bonus track futurista :)), Pietro Edoardo Mallegni, Girolamo Melis (Special Guest), Marco Nuzzo, Maria Pellino, Margaret Saine, Adriana Scanferla, Rita Stanzione e Michela Zanarella. 

Riflessioni Natalizie di: Adriana Scanferla

 

la_piccola_fiammiferaia.jpgC’era una zingarella di 17 anni vagava  per le strade di Busto Arsizio in questo periodo natalizio , sporca e malvestita chiedeva la carità con in braccio il suo piccolo bimbo tremante di freddo.

Il pensiero mi corre alla “Piccola Fiammiferaia”.

 Degli angeli travestiti da Vigili urbani le si sono avvicinati per recarle quella carità che lei cercava, un posto sereno e caldo dove poter allevare il suo piccino.

C’era un povero bambino appena nato, forse  strappato alla madre e gettato come uno straccio  in un cassonetto  in mezzo agli abiti usati raccolti per farne carità ai poveri.

Miracolosamente, due angeli sudamericani, giunti in Italia ,chissà come,  chissà perché,quel giorno di buon mattino hanno deciso che quel cassonetto andava vuotato.

E ancora una volta il Bambino è rinato.

A volte però, anche in questo periodo di bontà gli angeli sono distratti, si incantano a guardare le vetrine e dimenticano i retrobottega, dove si lavora sodo altrimenti….quella è la porta.

Purtroppo non per tutti sarà un Natale sereno, troppi i morti sul lavoro,  tanti i morti sulle strade.

In molte famiglie al pranzo di Natale ci saranno   posti vuoti a tavola, non ci sono abbastanza angeli per occuparli tutti.

A chi ha bisogno d’aiuto e a chi è capace di donarlo

Buon Natale  

 

Adriana Scanferla

*Scritto ricevuto direttamente dall’Autrice.

**Foto: “la piccola fiammiferaia” postata liberamente dalla redazione e tratta da: http://christmas4ever.altervista.org/favole.htm

 

Versi di Adriana Scanferla con traduzione della poetessa Ute Margaret Saine

1896_henri_matisse_007_la_tavola_imbandita.jpgODORE DI CUCINA di Adriana Scanferla

Sobbolle pigra nella pentola
Sotto il contorto coperchio d’alluminio
Capitolata gallina prodiga
Brodo rilascia nell’acqua sorgiva

Sovrasta la rovente stufa a legna
Si espande tra le spesse vecchie mura
Odore di cucina e di pazienza

Fuoriesce dalla finestra dischiusa
Lambisce la catasta della legna
E sfugge per i campi a rincuorare
Animali boschivi affamati
In questa notte montana
Dai prati bagnati di pioggia
Dai monti coperti di neve

Avvampa calma e riscalda la legna
La vecchia odorosa cucina

2011-04-28

 

THE SMELL OF COOKING Translated by Ute Margaret Saine

 

Simmering lazily in the pot
Under the twisted aluminum lid
The prodigal hen has surrendered
Broth rendered in water has risen


Looming over the hot wood stove
The smell of cooking and patience
Expands within the thick old walls

It passes through the half open window
Surrounds the pile of firewood
And escapes through the fields to cheer
Famished forest animals
In this mountain night
From rain-soaked meadows
From snow-covered mountains

Arises a calm and warms the wood
The old fragrant kitchen

2011-04-28

*Versi ricevuti direttamente da: Adriana Scanferla.

**Quadro: ” La tavola imbandita” di Matisse postato liberamente dalla Redazione e tratto da: http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/henri_matisse.htm

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Versi di Adriana Scanferla

DE_GRO~1.JPGULTIMO TRAGITTO   di Adriana Scanferla

 

 

Ti ho conosciuto privo di vita

steso sul gelido marmo

di un disumano obitorio

in un dicembre senza sole.

 

E freddo faceva davvero

da farti morire così

per strada coricato

presso  il muro dei giardini.

 

Ultimo tragitto all’isola quieta

la lancia scava l’onda in laguna.

Mia madre taceva afflitta

e  io nemmeno ti conoscevo.

 

Ti era stata matrigna la guerra

undici anni di azzardi e paure

e nemmeno uno straccio di pensione

da potere tirare i remi in barca.

 

Successe qualche tempo prima

procedendo di sera sulla riva

un’ombra discosta intabarrata.

Lei  si arresta sgomenta e dice

“Quello è tuo padre”.

 

 Settembre 2010

*Poesia Pubblicata sull’Antologia blu IL FEDERICIANO (2010- Edizioni Aletti) e ricevuta dalla stessa Autrice.

**Quadro di Henri De Groux “Soldato morto tra armi e filo spinato -1916-” spontaneamente postato dalla Redazione e tratto da: http://www.artegrandeguerra.net/2011/02/la-grande-strage.html

Versi di Adriana Scanferla

Altare-della-Patria-2000.jpgESTRANEA A QUESTA PATRIA

di Adriana Scanferla

 

 

Povero cuore disperso

che insegui la via di casa

a tentoni tastando i muri

e rincorrendo gli odori natii…

 

Incagliano vacillando i passi

negli incavi polverosi tra i lastrici

o risucchiati da acquitrini paludosi

dove affondano le speranze.

 

In questa cecità straziata

dove il lamento straniero

è strangolato dalle regole

predisposte con crudele vigilanza;

vorrei sentirmi anch’io

estranea a questa Patria

di cui non distinguo l’accento

né lingua di pietà natia.

 

 

Solcando mari

e strascicando deserti

giungono;

schiavi, reduci dall’inferno

deportati alle nostre fornaci

o nei cantieri ad ingrassare l’asfalto.

 

Modernità sgretolata dai bacteri

dello squilibrio e dell’ ingiustizia

grava inerte su rotaia assorta

porto fantasma tra le nebbie

 

 

In questo tempo che s’incaverna

e schianta la voce in gola alle donne

possa illuminarsi il mio cuore

al dolce canto di una ninna nanna.

 

22/11/2010

 

*Foto tratta da: http://www.malignani.ud.it/WebEnis/aer/aerobatic_flight/gallery.html

Poesia di Adriana Scanferla

 

99-un_parco_a_Berlino.jpgMENTRE BERLINO FELICE DANZAVA

di Adriana Scanferla

 

Scaturisco da te primavera

primizia di corolle che ammiccano

tra filamenti d’erba verde

Trasmigrata di terra in terra

fu la mia anima bambina

ma sempre l’intimo pensiero

mi fu fedele compagno di viaggio

L’anima chiedeva chiarezza

mentre il dubbio si insinuava feroce

 

Ho percorso quel tratto di storia

che strappò vincoli rafforzati

di casta e frantumò docilità di figlie

Noi insofferenti al mondo adulto

ci agghindavamo di fiori felici

e tuniche svolazzanti lambivano

i nostri impudichi piedi scalzi

 

Al ritmo del liberato canto oscillava

la Storia dell’uguaglianza e della pietà

Il futuro ci ammaliava con lampi

accecanti di bagliore e di speranza

Figli di povera gente e di signori

seduti insieme allo stesso desco

operai con studenti le nottate intere

per poi dividere all’alba il destino

 

Abbiamo azzardato troppo oltre

nella speranza del mondo nuovo

mentre Berlino felice danzava

strappato il velo di muro dagli occhi

Oh, misera illusione di chi solo allora

si affacciava alla luce del giorno!

 

Il dio denaro rese impotente

ogni umano religioso sentimento

e quando l’ira annebbiò la ragione

altri muri di sangue si alzarono

per meglio dividere e odiare

Dalle macerie di straziati grattacieli

resi tumuli di odio sbucarono

carri armati di pace e mitraglie

e cavalli di frisia e stampelle

 

Genia divina devastatrice

dominatrice della natura spenta

Dove si sono persi i nostri passi

allegri e i nostri canti di speranza?

Per leggere la biografia di Adriana Scanferla: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/06/14/versi-di-adriana-scanferla.html

Quadro: “un parco a Berlino” del pittore Stubing Robert: http://www.quantarte.com/

VERSI DI ADRIANA SCANFERLA

 

GuernicaPicasso.jpgPICASSO – di Adriana Scanferla


Linee. S’innalzano, s’immergono

combaciano, coricate su un piano.

Curvano sinuosamente, s’involano

alle volute della pipa d’oppio.


Spazio, materia compatta,

immagine fusa e cristallizzata,

su sfondo Blu inglobante.

Di più e più blu, predomina

profondo blu malinconia.


Incessante metamorfosi,

manipolazione di sembianze

grottesche o ieratiche,

dai tratti semplificati

ma esageratamente allusivi.


Nudità maestosa e possente,

eterno femminino che sfugge alla morte,

trainato in cielo da cavallo bianco.

Elevazione dalla terra al cielo,

terra scura di Guernica,

fertile terra assassina.


Dai bordelli passa la rivoluzione

della Boheme parisienne.

Poeti, pittori e baccanti,

si inebriano alla medesima brocca.


Al di là di ogni religione,

più del conflitto che prefigura un nemico,

davanti al sepolcro della pietà cristiana,

rappresentare la tragedia umana,

governata da sofferenza e morte.


Né decorazione né decoro

ma riscatto di possanza primitiva,

la pittura arma di guerra,

in attacco e in difesa,

contro il nemico oscurantista.

 

 

Adriana Scanferla E’ nata a Venezia il 19 aprile del 1949. Nel 1957 con la famiglia si trasferisce in provincia di Varese a Gallarate, dove tuttora risiede con il marito.  Ha lavorato dapprima per anni in proprio nel commercio e in seguito nel settore tessile dell’abbigliamento. In qualità di Consigliera della Consulta Femminile Provinciale ha collaborato con la Provincia di Varese e in Regione Lombardia con il Centro Risorse Regionale per l’integrazione delle donne nella vita economica al progetto Recife finanziato Dall’ Unione Europea. Ha collaborato con Amnesty International in iniziative a sostegno dei diritti civili e umani e si è impegnata attivamente in Provincia di Varese nel “Comitato in difesa dei consultori pubblici” . Nel 2004 assieme ad altre costituisce a Gallarate “Le Donne del Circolo l’Incontro”, per denunciare la permanente violazione dei diritti civili e umani delle donne e dei bambini nel mondo, nonché le disuguaglianze di genere che ancora persistono nel nostro modello di democrazia nonostante la parità sia sancita per legge.Nel 2006 il “Circolo l’Incontro” assieme al Comitato provinciale “Libera dalla violenza”, ha organizzato un presidio in piazza Libertà a Gallarate contro la violenza sulle donne.Come responsabile di “Le Donne del Circolo l’Incontro”ha organizzato numerosi incontri con la cittadinanza Gallaratese sui temi: contro il lavoro minorile, la piaga dell’Aids in Africa, di contrasto alla prostituzione, collaborando attivamente con altre associazioni del territorio.Nel 2009 è tra i fondatori dell’Associazione Culturale Berlinguer, e del Circolo Arci di Cardano al Campo (VA).Da sempre appassionata lettrice, sperimentando la comunicazione online, ha sentito l’esigenza di cominciare a scrivere racconti e poesie.