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Dopo “David Bowie Renaissance”, esce “Romantronica” di Roby Guerra

Romantronica di Roby Guerra

romantronicada oggi disponibile in tutte le librerie la nuova pubblicazione del neofuturista ferrarese dedicata a David Bowie

Oggi, 6 giugno 2016, viene ufficialmente pubblicata nel Catalogo Internazionale delle pubblicazionI,Romantronica, l’ultima opera dello scritttore,  blogger,   ferrarese, Roby Guerra, esponente del neo-futurismo  e del transumanesimo, estremamente conosciuto e apprezzato negli ambienti culturali estensi. L’autore ha voluto dedicare questa silloge alla scomparsa superstar del rock David Bowie, e a lui è dedicato un intero capitolo.Edito da NETTarg ( a cura di Cosimo Dino- Guida) con prefazione della scrittrice Mary Blindflowers, Romantronica  è stato recentemente (26 maggio) presentato in anteprima performativa dell’autore al Festival del Nuovo Rinascimento di Milano ( a cura di D. Foschi, il Leonardo da Vinci e del Comune di Milano, evento rassegna ExpoCittà ufficiale). 

WE CAN BE HEROES FROM HERE TO ETERNITY!


*(da Romantronica, un testo: Il carillon del duca bianco lassù il melograno sussurrò/il peccato all’eclisse in lacrime/e pupille gentili mirano/il lucifero azzurro/verso la genesi di crisantemi e alieni/dove persempre/la bambola + animata dell’angelo/poserà il supercolore/nel bosco spaziale degli eroi

 

INFO

NETTARG EDITORE  *(DI COSIMO DINO GUIDA)

http://www.nettarg.it/autori.asp?cat=4&auth=11
http://www.nettarg.it/libri.asp?cat=4&genere=3&book=12
METEOWEB
http://www.meteoweb.eu/2016/05/david-bowie-al-festival-del-rinascimento-milano/691255/
FESTIVAL DEL NUOVO RINASCIMENTO
http://www.estense.com/?p=552031

Nuova Poesia Futurista, Roby Guerra Fiori della Scienza XXX

LIBRO FIORI DELLA SCIENZA XXX

 

cover FIORI DELLA SCIENZA XXXhttps://www.bookrepublic.it/book/9788899365059-fiori-della-scienza-xxx/

 

Meteo Web Eu

 

 

 

Fiori della Scienza XXX… (La Carmelina edizioni, eBook) Poesie di Roby (o Roberto) Guerra, futurista, dal 1985 al 2015. 30°ideale anniversario compleanno… della nuova poesia futurista di cui l’autore è protagonista nel futurismo contemporaneo e che ripropone in chiave digitale dopo l’edizione cartacea del 2000. Aggiornata con due nuove raccolte, Il Canto di Hal 9000 e Lotta amata x il futurismo (dedicato al futurista americano Zoltan Istvan) . “A che serve scrivere se non è dinamite?” divinava Nietzsche: e Guerra conferma l’iconoclastia perturbante di Marinetti e i futuristi storici, riformulando le parole in libertà in versi microchip e ultraminimali al passo con l’era prima elettronica nascente e oggi post Internet. Un inno 3.0 alla poesia come scienza, in orizzonti neuromantici e translirici. “Ninna Nanna Robot…”.

 

 

 

Poesia e Scienza: “I Fiori della Scienza ” di Roby Guerra

…estratto da Meteo Web eu

 

 

 

Ninna Nanna Robot..”… il primo testo in assoluto scritto e tradotto. anche in linguaggio binario! Il critico Riccardo Roversi (Come riportato anche graficamente nel libro digitale) ha già segnalato l’autore tra i più importanti poeti futuristi degli ultimi 30 anni dalle colonne de Il Resto del Carlino. La retrospettiva appare assai interessante in tal senso: le raccolte degli anni ’80 alla luce del divenire storico e del 2000, sembrano effettivamente “profetiche”, intuizioni che confermano l’artista come (secondo McLuhan) antenna della storia o persino, alla luce ad esempio di ricerche recenti (ad esempio di L. Zemer e S. Zeky, La Bella e la Bestia. Arte e Neuroscienze , Laterza, o dello stesso Vitaldo Conte, docente Belle Arti di Roma, Pulsional Gender Art, Avanguardia 21) della dimensione estetica e d’avanguardia in particolare come in certo senso via parallela alla conoscenza scientifica del cervello o la mente umana….

 

 

 

VIDEO-TRAILER  CORRADO GOVONI FUTURISTA 50 POESIE ELETTRONICHE


Arte Contemporanea oggi…. secondo Graziano Cecchini – da AsinoRosso.it –

6-anniversario-fontana-trevi-rossa-graziano-cecchini-466x450Prima si dovrebbe tentare di capire cosa vuole essere l’Arte Contemporanea oggi…. Ormai sembra che “arte contemporanea” debba coincidere per forza con “provocazione”. Purtroppo però assistiamo solo ad una provocazione fine a se stessa, senza contenuti e senza Vera provocazione. Esibire porno star e corpi nudi oggi, non significa provocare. Significa copiare la provocazione di ieri. Oggi la vera provocazione sarebbe mettere in mostra una vergine! Altro che pornostar! La gente è stanca di assistere a questi spettacoli, non la coinvolge e non vuole più sentirsi presa in giro. Ecco i miei artisti contemporanei, dopo e con Marinetti!: Giotto, Mantegna, Michelangelo, Raffaello e Cimabue, Van Gogh, Munch, Modigliani, Dalì, Picasso, Balla, Boccioni, Prampolini e Depero… pensate all’emozione che a distanza di tempo provocano ancora oggi. Non esistono confini temporali, geografici, culturali. Emozionano e basta. Hanno qualcosa da dire oggi e a tutti. Questa è contemporaneità.. L’Arte, non deve essere spiegata, deve essere l’espressione di un sentimento universale, tradotto in linee, colori e forme. Deve essere la traduzione di un sentire comune nonostante le differenze individuali. Comprensibile, accessibile, stimolante e anticonformista. Oggi come oggi c’è più conformismo in una pornostar che in una natura morta. E pornografica è l’Informazione: Ogni tanto fanno, come noto, grande manifestazioni per la libera stampa e la libera informazione. Ma è un bluff, un simulacro. Libera ..da che cosa? Un gatto che si morde la coda- Le persone libere non hanno bisogno di gridare e urlare… Il controllo dei Media è assoluto, ma in forme meno primordiali di quanto dicano giornalisti di sinistra e anche di destra cosiddette… Libertà di stampa e d’informazione da Berlusconi o Monti o Letta o Renzi, per sostituirlo con un altro big Brother? In realtà, i quotidiani sono sottomenu del potere editoriale e quest’ultimo delle Banche, in Italia comandano le Banche…. Il vero Regime esoterico e segreto (ma alla luce del Sole!). In realtà quando si è liberi di urlare e gridare in televisione o in piazza per la libertà di parola, stampa, informazione è anche un controsenso evidente…. In profondità il conflitto è individuale.. tra l’Imbecillità e la Creatività
Come magari anche a Roma: Nulla di nuovo sotto il Sole Romano, altro che libero e giocondo… I giovani a Roma sono costretti ad una esistenza virtuale, praticamente non esistono. La cultura è tornata nelle catacombe! Roma è soltanto una capitale abitata da fantasmi di Pietra. Come magari anche le…. celebrazioni del centenario futurista del 2009, almeno parzialmente :Molte celebrazioni istituzionali o accademiche doverose, appunto celebrazioni, anche positive se si vuole, ma tutte anche ovattate, per edulcorare il senso tutt’oggi rivoluzionario del futurismo; centenari tipo bricolage, o puzzle dell’ultimo saldo…. Il buon Bondi (e non il peggiore, meglio lui di Bonito Oliva) che raccoglie il centenario francese del Centre Pompidou, lo importa a Roma all’ultimo minuto, perché Veltroni si era dimenticato! E così via. Appunto per congelare la persistente vitalità del futurismo e di Marinetti.Vitalità contemporanea come, invece, abbiamo dimostrato io e gli amici futuristi di Ferrara, ( l’abbiam portato su Rai Due nello speciale più importante sul centenario trasmesso alla vigilia); i futuristi stessi transumanisti di Riccardo Campa e Stefano Vaj . Oppure anche altri compleanni e non celebrazioni son state fatte a Catanzaro, Bergamo- i Connettivisti fantascientifici- e pure a Cagliari dai giovani Netfuturisti del web, ancora, a Roma e Lecce dal gruppo di Antonio Fiore e Luigi Tallarico (del giro eroico post1944 fino agli anni novanta di Futurismo Oggi e Enzo Benedetto, quando i futuristi erano azzerati per stupidi motivi ideologici).
La Fontana Rossa, invece è ancora una grande evento, se ne parla ancora, nonostante oggi, era elettronica, 1 anno equivalga a 10; ogni anno ad esempio aumenta del 30% circa la pubblicazione di ricerche scientifiche Purtroppo, anche per quanto sopra, persino il Medioevo sarebbe già scenario ottimista: temo ancor più indietro, oltre Aristotele, oltre Platone (anzi, magari, qua!): politicanti ed economisti dovrebbero invece rivedere 100 volte 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, genio futurista! L’ouverture con l’homo neppure erectus che lancia in cielo un osso di mammut o simile… Questo è il probabile futuro…. Come sempre l’unica speranza sono i giovani, magari alla luce di Internet, futurismo non stop!: morte le ideologie soltanto nuovi slanci vitali, l’ideale del sopra-vivere e non del pur comprensibile sopravvivere (magari pianificano tutto a 20 anni, lavoro pensione e tomba a rate già prenotata).
Il futurismo scientifico offre le Macchine e le Idee per una nuova Igiene del Mondo aggiornata…. Purtroppo lo stato delle cose e lo status quo, ora, sono altri; un poco come l’autore che ha affermato in un libro… frase straordinaria e agghiacciante: “meglio godersi la guerra: la pace è molto + dura!” Ma chissà: magari, altre guerre puramente virtuali, voglio dire certa moda giovane di certi video games, in tal senso, indicano una speranza, un altro futuro, un vero futurismo sociale. Come sognava persino Gramsci che aveva ben capito l’essenza del futurismo, finalmente se ne parla:“I futuristi hanno avuto la concezione netta e chiara che l’epoca nostra, l’epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio”. Ecco il mio futurismo: ha la stessa concezione, la stessa forza. Il futurismo di domani non parlerà + di futurismo,… sarà il futurismo.

CONTINUA SU: http://www.asinorosso.it/marinetti-e-la-contemporary-art/

Transhumanist Art In Italy, manifesto di Giancarla Parisi… firmato da numerosi Artisti e Uomini di Cultura

10556498_672017056245328_5587769349244344044_nLa nota affermazione di Marinetti sul disprezzo delle donne contenuta nel suo manifesto futurista, che in qualità di donna di primo acchito potrebbe lasciarmi attonita e disgustata, è in realtà solo figlia del suo tempo. Fortunatamente disponiamo anche di un punto di vista femminile sul futurismo: leggendo attentamente il coevo testo della Valentine de Saint-Point, autrice del Manifesto della Lussuria e del Manifesto della donna futurista, si comprende che egli non si riferiva tanto al genere femminile in toto, bensì a quel femminino molle, femminista e degenerativo trasversale ad ambo i sessi e ritenuto antipatriottico, antieroico, non attivista, pacifista e buonista, affatto adatto al “virile” progetto rivoluzionario futurista.  Quello che Valentine cercava di esprimere con le parole, un’artista idealmente a me molto vicina, Tamara de Lempicka, lo esprimeva egregiamente con i suoi tratti di pennello.Contemporaneamente, dall’altra parte del mondo e su basi ideologicamente contrapposte, Frida Kahlo esprimeva potentemente, attraverso le sue stigmate, l’archetipa sofferta energia femminile alla luce dei nuovi tempi.
Il prototipo di entrambe queste eroiche e “virili” protagoniste del XX secolo era Artemisia Gentileschi, la prima pittrice donna che realmente influenzò la storia della pittura del diciassettesimo secolo, contro ogni stereotipo oscurantista del ruolo femminile. Sempre dal futuro anteriore o ancora. Ora, nel XXI secolo, (quando tutti dovevamo avere macchine volanti) la condizione femminile non è poi così diversa da quella della Roma papalina della fine del Cinquecento: solo poche donne hanno il coraggio e l’onestà intellettuale di ribellarsi al vigente status quo ed esprimere se stesse e la propria vera natura femminile, anche usando il proprio corpo in risposta a quella etichettatura banale e bassamente sessista che oramai da secoli pesa su di noi. Artiste come l’Abramovic, la Vita-More, la Anderson, Madonna e pochissime altre ne sono testimonianza pulsante. Per quanto mi riguarda, io stessa, attraverso le mie opere transfuturiste, voglio generare nello spettatore un impulso elettrico che riaccenda quell’encefalogramma piatto tipico di gran parte dell’attuale umanità, risvegliando anche solo per un istante la coscienza di quelle poche emozioni che da sempre hanno distinto l’essere umano dagli animali e ultimamente anche dalle nascenti macchine pensanti. Che cosa è quindi il transumanesimo artistico, almeno in Italia, dopo ormai quasi 30 anni di transumanesimo internazionale, una decina dalle nostre parti, e dopo il ritorno del futurismo, conclamato dalla grande retrospettiva al Guggenheim del 2014 (a cura di Vivien Green.  L’ arte transumanista in Italia è attualmente operativa in alcuni percorsi complementari e sul piano concettuale fa ovviamente riferimento al Transumanesimo italiano e al neo futurismo o futurismo contemporaneo. Basti citare i vari Riccardo Campa, Stefano Vaj, Roberto Guerra, Antonio Saccoccio, Vitaldo Conte, Sandro Giovannini, Graziano Cecchini, Luca Siniscalco, Maria Antonietta Pinna (quasi tutti anche artisti o scrittori con una notevole pubblicistica editoriale di alto livello), che evidenziano la stessa sinergia contemporanea futurismo-transumanesimo… Stefano Vaj l’ha dichiarato anche in una intervista su hPLus magazine, Guerra l’ha scritto in diversi suoi saggi; Saccoccio, Guerra e Cecchini sono persino stati ospiti a Transvision 2010, il congresso internazionale transumanista. Cecchini è attivo nell’arte contemporanea pura d’avanguardia, prossimo sia alla Street Art che alla cosmopittura neorinascimentale, erede del dinamismo boccioniano e dell’aeropittura storica. La mia arte (contemporanea e strettamente Visual) si estende dalla nuova tradizione al digitale stesso: fonde la classica e antica tecnica pittorica dell’olio su tela ed esprime pienamente quel concetto di principio proattivo perfettamente in linea con le teorizzazioni dell’ artista multimediale Natasha Vita-More (madre dell’ arte transumanista internazionale) e spiritualmente espresse dalle performances artistiche di Marina Abramovic. Si potrebbe anche dire che musicalmente le mie opere amano le atmosfere acustico-tecnologiche della stessa Laurie Anderson. La mia pittura esprima anche una certa inquietante sensualità: per me non è un plusvalore volutamente aggiunto, ma semplicemente un riflesso inconscio della mia interiorità. Quello che faccio è profondamente ispirato alla mia esperienza lavorativa nel campo dell’industrial design e della modellazione matematica 3D, quindi ognuno può interpretarlo autonomamente, in base alla propria esperienza estetica. Infine, negli ultimi lavori, esposti nelle mostre Transhuman Woman e Omegalfa (nel 2013 e nel 2014), intendo esprimere quel misto di speranza e paura tipica degli “ultimi giorni dell’impero”, quando tutti, più o meno consapevolmente, stanno traghettando attraverso quel periglioso tratto di mare che conduce verso una nuova e misteriosa epoca della nostra storia, che per la prima volta potrebbe diventare finalmente transumana, sperando altresì che non diventi inumana.
 
Giancarla Parisi, Pittrice, Torino

Futurismo, Graziano Cecchini, Asino Rosso Ferrara e continuità storica…

futurismo-2109Accenni di futurismo del terzo millennio di Graziano Cecchini

“Io non credo a definizioni come “neo-futurismo”, per me il Futurismo ha una sua continuità storica dal 1909 ad oggi, e non credo a classificazioni come “futurismo italiano, futurismo russo. Non vedo differenze tra essi, il futurismo è stato ed è solo Futurismo.

Nel Novecento il Futurismo sviluppava il concetto di azione e velocità attraverso le macchine del tempo e la loro meccanica; oggi, nel terzo millennio il Futurismo si può avvalere della potenza del gigabyte e della velocità di Internet.

La mia arte porta con sé il concetto di “arte immersa nel sociale, nella realtà storica e nella società attuale”.

Tecnicamente parlando io credo molto nella ridefinizione di forma. L’arte contemporanea, in seguito al famoso Taglio di Fontana è diventata sempre più astratta e sempre più lontana dai canoni classici di bellezza. Io credo sia arrivato il momento di chiudere il taglio e riconquistare la forma, per poter ripartire con la ricostruzione dell’universo”.

*Tratto da: http://lasinorosso.myblog.it/2014/01/25/futurismo-graziano-cecchini-la-continuita-storica/

Roberto Guerra ed il suo Futurismo ( made in Ferrara ) sbarcano in Sardegna


 

Da Marinetti a Guerra: sguardo sul Futurismo ( Articolo di Tigellio Sebis pubblicato su la “Nuova Sardegna” e segnalato da “asino rosso” da cui segue l’estratto )

ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più…

ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi». Questo era il pensiero di Antonio Gramsci sul movimento artistico e culturale italiano del XX secolo, che ha poi influenzato tutta l’arte d’avanguardia del Novecento italiano, che ebbe nel Marinetti il suo idealista e vate, la sua punta di diamante. Un giudizio per certi versi sorprendente su un movimento culturale e artistico molto distante dalle posizioni gramsciane.
Ecco così che la Biblioteca Gramsciana Onlus, in collaborazione con l’associazione Fitzcarraldo e la Nur, società per servizi culturali, in occasione del 104° anniversario della pubblicazione del Manifesto Futurista domani pomeriggio alle 19, presso il Museo Cinematografico (ex stalla caserma carabinieri) manderà in scena la videopresentazione di “Futurismo per la nuova umanità” di Roby Guerra.
Roby Guerra, con tutta probabilità ritornerà ad Ales nel mese di giugno in compagnia di quello….
….

Lotta Amata x il Futurismo (selezione di Nanopoesie inedite) di Roby Guerra

karl marx XXI secolo.png**Lotta Amata x il Futurismo (Nanopoesie)

 


0 Connessi di tutta Italia unitevi!

 

01 Linkarne 1 x terminarne 100!

 

001 Navigare pericolosamente

 

010 Eia Eia www

 

001 Politici di tutta Italia, unitevi e suicidatevi!

 

0010 Giornalisti di tutta Italia, unitevi e rottamatevi!

 

0101 La democrazia è il mouse del popolo x il popolo

 

0001 Tremate tremate le Schede Madri son tornate

 

0100 Un terrabyte di colore vi resetterà

 

00110 Meglio un giorno da Avatar che 100 da Professori

 

011010 I maya erano europeisti

 

010110 Tutto prima!

 

011001 Non fare oggi quel che puoi fare sempre (Paperino)

 

001001 Il lavoro nobilita le scimmie

 

010011 L’Italia è una repubblica fondata sul gioco del calcio (Ultras Juventus)

 

0101010 Interplanetaria (Ultras Inter)

 

0101001 Fiat Black Hole! (Ultras Torino)

 

0011001 Peggio un giorno da moglie che 100 da escort

 

0101011 E’ ora è ora Potere a chi colora

 

01010101 Tempi Netmoderni

 

01010110 J love you Madame Guillotine

 

01010010 Cranioterapia mon amour!

 

01100110 Sinapsismo sola igiene d’Italia!

 

010101010 Il download di troppi libri inutili genera troppi zombies inutili

 

010101001 Molti Download umani esige il Progresso

 

01001110 I libri? Atomi degenerati

 

01101010 Operai di tutta Italia, unitevi e estinguetevi!

 

01001010 Dipendenti pubblici di tutta Italia, unitevi e licenziatevi!

 

01101001 Imprenditori di tutta Italia, unitevi e licenziatevi

 

00101010 Giudici di tutta Italia, unitevi e ghigliottinatevi

 

010101010 Presidenti, giudici, senatori, parlamentari, sindaci? Tutti dipendenti pubblici! Il popolo unico datore di lavoro. Licenziamoli, Vaporizziamoli!

 

0 Connessi di tutta Italia unitevi! DA RIMBAUD AI ROBOT

 

by Futurguerra, 11 2012

**Versi ed immagine “karl marx XXI secolo” ricevuti direttamente dallo Stesso Autore

Il Robotpoema di Roby Guerra – il futurista torna alla poesia d’avanguardia-

 

 
poesia sonora.pngGià edito in cd limited edition nel 2006, la Carmelina, da poco sbarcata con il Gruppo Editoriale Este Edition anche a Roma) rilancia in questi giorni un lavoro poetico sonoro ai limiti della musica elettronica– The Mute Poem of the Robots– del netfuturista ferrarese Roby Futur Guerra, da tempo attivo anche nella capitale (membro di Netfuturismo di Antonio Saccoccio, tra le nuove avanguardie più rilevanti). La nuova versione remixa quella del 2006 con anche 2 bonus tracks. Poesia Sonora o Trans Art secondo lo storico d’arte Vitaldo Conte (che ha segnalato Guerra nei suoi recenti libri), Guerra celebra la poetica robotica, quasi abolendo le parole (solo nei bonus e anche in inglese sintetizzato,). Una lunga traccia è dedicata a Curiosity, il robot attualmente su Marte. . .
Playlist in canale futurguerra you tube. the mute poem of the robots (1-4)

*vedi youtube playlist completa

http://www.youtube.com/playlist?list=PL25PdZy7lsgLEEnqxngoYim-

http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=704

*Comunicato stampa ricevuto direttamente da: ufficio stampa Roby Guerra

GRAZIANO CECCHINI (12-11-2011): FONTANA DI TREVI BLINDATA E IO….CON UNA SCORTA INASPETTATA!

rossotrevi_fondo-magazine-400x266.jpgPER LE 19,00 DI OGGI ( 12 NOVEMBRE 2011 ) E’ PREVISTA UNA RI-EVOCAZIONE DELLA MITICA “FONTANA ROSSA DI TREVI” (2007).

AD ANTICIPARLO E’ STATO LO STESSO GRAZIANO CECCHINI (ROSSOTREVI).

L’EVENTO PUO’ ESSERE SEGUITO SU: http://www.mirorenzaglia.org/ .

PER IL MOMENTO LA SITUAZIONE E’ DAVVERO “CURIOSA” O – SE VOGLIAMO – DIVERTENTE…

Dalle 15.47 di oggi in poi, Fontana di Trevi è diventata pian piano una piazza blindata.

Una ventina di polizia municipale, 4 o 5 carabinieri e un numero imprecisato della Digos sono gli unici che riescono a transitare tranquillamente intorno alla Fontana.

Chiunque, turisti di tutte le età compresi, viene tenuto lontano dalla vasca.

Ed io, in compenso, che volevo fare una bella passeggiata per il centro, ho scoperto che, forse, mi è stata assegnata una scorta: cinque poliziotti che discretamente seguono ogni mio passo.

Ormai l’Arte fa veramente paura e la nano politica pensa di fermare le grandi idee con blocchi arbitrari delle manifestazioni e con blocchi preventivi al limite della legalità.

Roma, 12.11.2011 ore 16.10

Graziano Cecchini

L’ARTICOLO CONTINUA SU:

http://www.mirorenzaglia.org/2011/11/graziano-cecchini-in-cronaca-diretta-da-fontan-di-trevi/

Francesca Barbi Marinetti e la corsa del Futurismo verso il suo futuro!

page.jpgOgni passato genera il proprio futuro e, volendo capovolgere questa banale equazione, si può dire che: non esiste futuro che non abbia un proprio passato da raccontare.

Ecco perché, di seguito, vi regalo una “lettera” ricevuta proprio questa mattina dalla Dott.ssa Francesca Barbi ( Nipote del Maestro Filippo Tommaso Marinetti).

Il testo, scritto in occasione  dell’evento “ *Corsa Futurista 2010 ” , ci dona  un’occasione unica per riflettere sul ruolo che l’Artista, anche oggi, dovrebbe ricoprire.

Auspicando, in pieno stile dinanimista, una “ribellione” dal giogo “dell’intellettualismo” e della “casta”,  a favore di un’arte propulsiva e propositiva costruita in nome degli Uomini.

Zairo Ferrante

Nota: l’evento ” La corsa Futurista 2011 ” si terrà il 24 settembre p.v. , per maggiori informazioni accedere al sito ufficiale della manifestazione tramite il link che trovate alla fine di questo articolo.

 

«Nella carne dell’uomo dormono delle ali»

Lettera/Presentazione di Francesca Barbi

 

Un secolo fa ad infervorare ‘l’immaginazione senza fili’ di mio nonno F.T. Marinetti fu una cosmogonia visionaria legata al mito della Velocità. Un mondo imbrigliato da reti che permetteva l’immediatezza della comunicazione, lo sfrecciare di un esercito di supporti meccanici addomesticati che come nuove protesi modificavano in terra e in cielo il rapporto con lo Spazio ed il Tempo, permettevano di abbracciare le distanze terrestri in un amplesso dal ritmo rigeneratore. È l’annuncio della conquista di una identità e di uno spirito con cui l’uomo abiterà il mondo rifecondati dalla nuova tecnologia.

E allora correre – «correre correre correre volare volare» -, sfidare senza freni la barriera cronometrica, si impone per Marinetti come una preghiera laica essendo quella della Velocità la nuova religione-morale. Ed è così che intitola il suo manifesto pubblicato nel 1916.

Contro la lentezza melliflua e passatista tardo ottocentesca, il sentimentalismo retrogrado e impantanato di futili mollezze del pensiero, si preannuncia l’avvento di una umanità reattiva e votata alla bellezza della modernità sulla soglia della rivoluzione tecnologica.

«Noi crediamo alla possibilità di un numero incalcolabile di trasformazioni umane, e dichiariamo senza sorridere che nella carne dell’uomo dormono delle ali», scrive ne L’uomo moltiplicato e il Regno della macchina. Se la tecnologia sostiene la ‘nuova religione-morale della velocità’ porsi nelle condizioni fisiche e mentali di accogliere e assecondare questa inevitabile trasformazione diventa un must, a fronte di un vitalismo artificiale e ottimistico che rivoluzioni il rapporto con la vita in tutti i suoi aspetti.

«Gli sportsmen – scriveva – sono i primi catecumeni di questa religione».

La Corsa Futurista non solo prende spunto dall’attinenza che il tema ebbe per il movimento, ma ha una ragion d’essere ben radicata e riscontrabile nella documentazione storica. È noto quanto il futurismo auspicasse una rivoluzione del modus vivendi a 360° sempre imperniata sull’inscindibile equazione Arte-Vita. E attento quale era ai diversi ambiti del sociale e del costume, Marinetti più volte si esprime in merito allo Sport, non limitandosi alla suggestione esemplificativa del concetto perno ‘movimento-azione’.

In più occasioni egli auspica l’inserimento nelle discipline scolastiche di ‘corsi di coraggio fisico e patriottismo’. Il muscolo allenato all’azione predispone alla elasticità creativa, così che nella sua logica di Arte-Azione vi è Azione = Arte. Creatività che si affianca sempre ad un altro ideale per lui imprescindibile, che è quello di italianità, di fierezza dell’Amor patrio : «Mediante le scuole di coraggio che noi propugnamo, vogliamo aumentare questo vigore del sangue italiano, predisponendolo a tutte le audacie e a una sempre maggiore capacità artistica di creare, inventare e godere spiritualmente», leggiamo in Al di là del comunismo. E in Democrazia futurista «Ma noi artisti non siamo i così detti intellettuali. Siamo soprattutto dei cuori palpitanti, dei fasci di nervi in vibrazione, degli istintivi, degli esseri governati solo dalla divina, ubbriacante intuizione, e crediamo di essere, o siamo, tutti accesi del così detto fuoco sacro».

La competizione, elemento connaturato all’evoluzione della specie e alla conquista delle stelle, è la chiave per sviluppare un’intelligenza coraggiosa. Al quesito amletico Marinetti risponde senza pavide sfumature : «superare, superarsi o non essere»!

L’accettazione positiva della modernità implica necessariamente il superamento del sentimentalismo angoscioso e ossessivo, l’abbattimento delle paure nei confronti dell’ignoto. E la Corsa rappresenta lo sforzo primario e istintivo dell’uomo di competere per il raggiungimento di una meta. È metafora di intuizione, di slancio vitale ed energia primordiale. È l’affermazione della individualità e dell’originalità, nonché il superamento della moltitudine grigia e indistinta che rappresenta la contropartita negativa della società massificata.

La Corsa Futurista risponde all’appello marinettiano di resistere all’affossamento dell’io in una folla livellata. È lo sforzo positivo e competitivo di emancipazione da uomini senza volto in individui che insieme affermano il controllo sulle proprie esistenze diventando una ‘moltiplicazione di individualità originali’. È l’affermazione energica di voler appartenere ad una folla inegualista. È la prefigurazione di una rivoluzione che esalti le differenze all’insegna dell’assunto per cui «democrazia significa qualità e non quantità».

Un secolo fa… mio nonno… non è che pecchiamo per caso di passatismo? si perché – in fondo in fondo – ogni qualvolta si omaggia quest’avanguardia vecchia di un secolo, e che faceva a cazzotti con il passato, ci si pone un dilemma di contraddizione. La contraddizione risiede nell’impossibilità di farne una ricostruzione filologica senza sentirsi scivolare dalla parte del ‘nemico passatismo’. Nel rispetto della visione marinettiana occorre che questa sia sempre rinverdita di senso contemporaneo, farle spiccare il volo con le ali del suo sogno ma attraverso la percezione allargata sui confini sconfinati del pensiero creativo. Per non farle perdere quota, far prendere all’ala il vento.

Nel 1928 in seguito ad un viaggio a Madrid dove partecipò ad una partita di ‘golf reale’, con sottile ironia ne fa il resoconto tratteggiando un manifesto che verrà poi pubblicato sulla «Gazzetta del Popolo». I punti programmatici prevedono simultaneità tra le varie discipline sportive – con trovate esilaranti, come nel ‘Tiro al golf’ dove stabilisce che spettatori e spettatrici armati di fucili tenteranno di colpire la palla bianca nel suo volo – innervate da momenti di pura ispirazione artistica.

Arte e attività fisica si sposano costantemente: «Occorre arricchire lo Sport di simultaneità. Perciò propongo i seguenti giochi sportivi simultanei, che si possono dividere in doppi giuochi sportivi fisici ed in giuochi di muscolo e pensiero artistico». È qui che Marinetti propone una «Corsa a piedi con declamazioni di versi».

Non credo che Ferdy Colloca,  per quanto attento conoscitore di sport e appassionato di futurismo, avesse presente questo proclama marinettiano quando sognò di realizzare la sua corsa futurista. Indice che le idee hanno una loro forza, viaggiano per conto loro, affondano e riemergono nel tempo, fanno incontrare persone, chiarire i legami con la storia.

 

 

Francesca Barbi

 

*Nella Foto elaborata dalla Redazione: Francesca Barbi e suo Nonno F. T. Marinetti.

**Per maggiori informazioni sull’evento “ Corsa Futurista 2011 “:

http://www.corsafuturista.com/cfr11/

 


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