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La fine del mondo secondo il poeta argentino Carlos Sanchez… certco che può succedere.

swift-gamma-ray-lg.jpgCerto che può succedere

Se la poesia si stanca di andare
nei sotterfugi dell’amore
ed esce alla strada per comprovare
che l’amore non è personale
non è unidirezionale
e meno ancora eterno
in questa assoluta
mancanza di eternità
che ci circonda.
Se la poesia si prende un caffé
seduta col suo complice
col suo intermediario
se comprova
che nella finitezza
della sua esistenza in copia
sarà una vedova di carta
e non avrà più alito
solo cantori sconosciuti
che continueranno il suo mestiere.
Se smetterà di essere
l’alimento primordiale
gli occhi di una mente-cuore
la ragione di tanto dubbio
la felicità di tanto dolore.
Se la poesia si stanca e va.

Cierto que puede suceder

Si la poesía se cansa de andar
en los subterfugios del amor
y sale a la calle para comprobar
que el amor no es personal
no es unidireccional
y menos aún eterno
en esta absoluta
falta de eternidad
que nos rodea.
Si la poesía se toma un café
sentado con su cómplice
con su intermediario
si comprueba
que en la finitud
de su existencia en pareja
será una viuda de papel
y no tendrá más aliento
sólo cantores desconocidos
que continuaran su oficio.
Si dejará de ser
el alimento primordial
los ojos de una mente-corazón
la razón de tanta duda
la felicidad de tanto dolor.
Si la poesía se cansa y va.Visualizza altro

*Tratta da GUERRA E PACE di Carlos Sanchez e ricevuta dallo stesso autore tramite social-network.

**Foto supernova postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.climameteo24.com/astronomia/le-supernove/

Carlos Sanchez… segnali d’autunno

olive-moraiolo.pngSegnali

Questa brezza è di autunno
qualsiasi cosa dicano
a dispetto del sole
che stringe ancora i suoi denti.
Alcuni segni nel corpo
nella gente che ritorna.
L’olivo puntuale
ha notato il cambiamento
e matura in fretta i suoi frutti
i nidi del tetto
sono rimasti vuoti
le ocre in punte di piedi
camminano
per la campagna
per i boschi.
Così lentamente
vedo consumarsi
un altro pezzo
d’eternità.

Settembre – 2013

Señales

Esta brisa es de otoño
digan lo que digan
pese al sol
que aprieta aún sus dientes.
Algunas señales en el cuerpo
en la gente que vuelve.
El olivo puntual
ha notado el cambio
y madura de prisa sus frutos
los nidos del techo
han quedado vacíos
los ocres en puntas de pie
caminan por el campo
por los bosques.
Así lentamente
veo consumirse
otro pedazo
de eternidad.Visualizza altro

GUERRA E PACE di Carlos Sanchez.
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

Carlo Sanchez: “vizi ed altre virtù”

Bacco.jpgUn bicchiere di vino

di

Carlos Sanchez

Una corda senza nodo
un deserto senza sabbia
un duplicato
una palla da biliardo
che batte
una carezza senza mano
una resurrezione senza morte.
Così gli amici nuotano
nel mio bicchiere di vino.

Una copa de vino

Una cuerda sin nudo
un desierto sin arena
un duplicado
una bola de billar
que golpea
una caricia sin mano
una resurrección sin muerte.
Así los amigos nadan
en mi copa de vino.

*Versi ricevuti direttamente dall’autore tramite social network.

**Quadro “Bacco” di Caravaggio liberamente postato dalla redazione e tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Bacco.jpg

Carlos Sanchez: “Poesia è tutto quello che non si può dire al cellulare” – “Poesía es todo eso que no se puede decir al celular”

untitled.png

Aggiustando la mira

di

Carlos Sanchez

Che bello non avere niente da fare
ed appoggiarsi nella s…crivania
bagnare la piuma nel calamaio
e scrivere le cose più sballate
che mi attraversano per la testa.
Che fortuna non pensare al futuro
non dilapidare i pensieri
in vecchi lamenti
in avvenimenti irreparabili.
Che bene si sente uno
afferrando ogni momento che si vive
riconoscendo questa sensazione di presente
di frutti maturi
questa unica e ultima verità.
La scoperta dell’istante
che completa la balbuzie del mio canto.
L’ora è una somma d’infiniti
la morte non ha niente da offrirmi.

Primavera 2013
Folignano City

Ajustando la mira

Qué bello no tener nada que hacer
y recostarse en el escritorio
mojar la pluma en el tintero
y escribir las cosas más disparatadas
que se me cruzan por la cabeza.
Qué suerte no pensar en el futuro
no dilapidar los pensamientos
en viejas lamentaciones
en acontecimientos irreparables.
Qué bien se siente uno
aferrando a cada momento que se vive
reconociendo esa sensación de presente
de frutos maduros
esta única y última verdad.
El descubrimiento del instante
que completa la tartamudez de mi canto.

El ahora es una suma de infinitos
la muerte no tiene nada que ofrecerme.

Versi ed immagine ricevuti direttamente tramite social network da : Carlos Sanchez

Ritratto di Famiglia… di Carlos Sanchez

Cronaca familiare

di

Carlos Sanchez

944425_4917691535378_148554035_n.jpgGrazie a questa fotografia
potresti ricostruire la festa
l’atmosfera di quel Natale.
C’è un primo piano sfocato
con brillo di bottiglie da sidro
di coppe di cristallo di Murano
piatti sparsi senza simmetria
su un tavolo forse di pino,
suggerito appena sotto i fiori
de un tovagliolo di filo di Scozia.
La zia Giulia suona il pianoforte
nostalgia di uno zio mai comparso,
nonna Maria col suo sguardo di comando
rattiene l’abbraccio dei miei nei loro valzer.
Indietro la cugina più grande
in uno dei suoi tanti smarrimenti.
Suo padre come sempre assente.
Il volto del nonno esemplare
insinua nella sua sana indifferenza
un regno di infinite scaramucce.
La zia Rosaria ostenta una creatura
nella culla delle sue braccia robuste:
Quello che appena è entrato in scena sono io
che adesso non ricorda a cosa pensassi.

In quel momento stavamo tutti
a contendersi un posto nella foto,
adesso lei è solo un pallido riflesso
un bollettino di guerra e di fantasmi.

Di “Alta Marea” Editora Quasar, Roma 2005

Crónica familiar

Por esa fotografía amarillenta
podrías reconstruir la fiesta
la atmósfera de aquella Navidad.
Hay un primer plano desenfocado
con brillos de botellas de sidra
de copas de cristal de Murano
platos esparcidos sin simetría
en una mesa seguramente de pino,
apenas insinuada bajo las flores
de un mantel de hilo de Escocia.
La tía Julia está tocando el piano
añorado un tío que nunca llegará,
la abuela María con su mirada
de expresiva alertando a las tropas,                                                                                             mis padres en un abrazo tímido
de vals. Más atrás la prima mayor
en uno de sus tantos extravíos.
Su padre como siempre ausente.
El rostro del abuelo es ejemplar
insinúa en su sana indiferencia
un reinado de infinitas escaramuzas.
La tía Rosario ostenta una criatura
en la cuna de sus brazos robustos:
ese recién entrado en escena soy yo
que no recuerda ahora en qué pensaba.


En ese entonces estábamos todos
disputándonos un lugar en la foto,
ahora ella es sólo un pálido reflejo
un boletín de guerra y de fantasmas.

**Foto e Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social-network

Carlos Sanchez: A volte credo di essere alla fine: mi domando, alla fine di cosa?

Questa mia ginnastica – Esta gimnasia mía
di
Carlos Sanchez

carlos sanchez,versi,libro,poesia,dinanimismo,argentina,italiaSmarrito come un cane rauco
come una lucertola con impermeabile
transito per l’ampio viale di questa vita
senza freni né semafori verdi.
Sono un uomo moderno
informato dei contrattempi di questo mondo
vedo bruciare gli dei di cartone
ed il ruminare inesorabile della storia.
Penso che la poesia non mi giustifichi
e non riesco a spegnere questa ginnastica metafisica
con nessuna occasionale allegria.
A volte credo di essere alla fine:
mi domando, alla fine di cosa?

*Versi tratti Dal libro “La poesia, le nuvole e l’aglio”
– Librati 2009- e ricevuti direttamente dall’Autore tramite Social-Network

Esta gimnasia mía

Extraviado como un perro afónico
como un lagarto con impermeable
transito por la amplia avenida de esta vida
sin frenos ni semáforos verdes.
Soy un hombre moderno
enterado de los percances de este mundo
veo quemar los dioses de cartón
y el rumiar inexorable de la historia.
Pienso que la poesía no me justifica
y no logro apagar esta gimnasia metafísica
con ninguna ocasional alegría.
A veces creo que estoy en el final:
me pregunto, en el final de qué?

Il “Concerto” di Carlos Sanchez…

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Concerto
di Carlos Sanchez



In questo spazio piccolo
dove vivono le mie parti...
entra il sole
e chiarisce la luna
in questo disordine smisurato
di pensieri nuovi
di nuovi ricordi
pure topi attaccabrighe
roditori di vecchie speranze.
Qui la vita è più semplice
meno metaforica
in questa confusione di fritti
ed incensi orientali
qui io vivo
senza aspettare perdono
di chi possa perdonare
e chi può perdonare?
Chi può reclamarmi
per una vita migliore
di questa che consumo ogni giorno?
In questo “andante con moto”
della mia unica attuazione. 

Folignano City, 2013

Concierto

En este espacio pequeño
en donde viven mis partes
entra el sol
y clarea la luna
en este desorden descomunal
de pensamientos nuevos
de nuevos recuerdos
también ratones pendencieros
roedores de viejas esperanzas.
Aquí la vida es más simple
menos metafórica
en esta confusión de fritos
y inciensos orientales
aquí yo vivo
sin esperar perdón
de quien pueda perdonar
y quién puede perdonar?
Quién puede reclamarme
por una vida mejor
de esta que consumo cada día?
En este “andante con moto”
de mi única actuación.

*Versi Ricevuti direttamente dall'Autore
tramite social-network.

**Foto del quadro raffigurante
una schubertiade viennese postata
dalla redazione e liberamente tratta da:
http://www.musicamultimedia.net/musica
/schubert-incompiuta/
originalita-e-unicita.php

L’INVITO AL VOLO di Carlos Sanchez…

Invito al volo

di Carlos Sanchez

 

b7be063f5d_2046741_med.jpgT’invito a volare
come in un quadro di Chagall
dammi la mano
ed diamo inizio il viaggio.
 Lasciamo dietro
la certezza dei piedi
la prigione della casa
la trappola del tempo
la sicurezza che non abbiamo.
 Sono stanco di immaginare
di mettere la speranza
nel vuoto degli uomini.
 Godiamo del vento
che ci pulisce il viso
dell’inutilità delle scarpe
abbandoniamo la nostra invidia
degli uccelli
godiamo della fragilità
delle nuvole
della monotona legge
di gravità
mettiamo ali ai limiti
 valutiamo l’immaginazione
accettiamo l’istinto.
 Sarà una prova generale
di ritornare all’origine.
 Voliamo voliamo
in questo spazio enorme
in questo spazio vuoto.

 

Invitación al vuelo
 
Te invito a volar
 como en un cuadro de Chagall
 dame la mano
 y demos inicio al viaje.
 Dejemos atrás
 la certeza de los pies
 la cárcel de la casa
 la trampa del tiempo
 la seguridad que no tenemos.
 Estoy cansado de imaginar
 de poner la esperanza
 en el vacío de los hombres.
 Gocemos del viento
 que nos limpia la cara
 de la inutilidad de los zapatos
 abandonemos nuestra envidia
 de los pájaros
 gocemos de la fragilidad
 de la nubes
 de la monótona
ley de gravedad
 pongamos alas a los limites
 valoricemos la imaginación
 aceptemos el instinto.
 Será una prueba general
 de regresar al origen.
 Volemos volemos
 en este espacio enorme
 en este espacio vacío.

*VERSI RICEVUTI DIRETTAMENTE DALL’AUTORE TRAMITE SOCIAL NETWORK

**foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://foto.libero.it/gatto1001/uccelli/colibri-

Dono ( in versi ) di Carlos Sanchez…

 

“Dono”
di
Carlos Sanchez

untitled.pngCi sfugge ci sfugge
ci sfugge
il domani è una malattia
la malattia del domani.
Qui ora
prima che esploda il kamikaze
prima che deflagri l’universo
prima che il mistero si faccia a pezzi
senza avere corpo per pentirci.
Ci sfugge ci sfugge.
Apri le mani ed il cuore
apri questa vita indivisibile
unica
apri le porte e le finestre
prima che ci sfugga.

Folignano
14 luglio 2010

 


 

Dono

Se nos escapa se nos escapa
se nos escapa
el mañana es una enfermedad
la enfermedad del mañana.
Aquí ahora
antes que explote el kamikaze
antes que reviente el universo
antes que el misterio se haga pedazos
y no tengamos cuerpo para arrepentirnos.
Se nos escapa se nos escapa.
Abre las manos y el corazón
abre esta vida indivisible
única
abre las puertas y las ventanas
antes que se nos escape.

Folignano
14 luglio 2010

 

**Foto e Versi ricevuti direttamente dall’Autore Tramite social network
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