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Il Dinanimismo sostiene “Poesia, di Luigia Sorrentino” (il primo blog di Poesia della Rai).

AcquisisciIl Blog “Poesia, di Luigia Sorrentino” è on line dal settembre 2007; con i suoi 15 anni di attività e migliaia di post pubblicati, ha avuto il merito di promuovere e diffondere la poesia anche tra i “non addetti ai lavori”.

Un’opera di divulgazione lodevole e con rari precedenti (almeno nel nostro Paese). Un lavoro certosino di (ri-)scoperta della Poesia Italiana, anche contemporanea, che ha portato ad una capillare diffusione della Stessa perfino sui social. Cosa, quest’ultima, assolutamente non scontata e fondamentale per tutta la comunità poetica Italiana; soprattutto per chi, come il Dinanimismo, considera la Poesia quale possibile mezzo per arginare la dilagante superficialità dei nostri giorni che, spesso, proprio nelle reti sociali virtuali, trova terreno fertile per piantare radici.

Tale piattaforma, dal 27 dicembre 2021, non è più visibile on-line perciò, per amor d’Arte e per quanto nelle nostre possibilità, intendiamo manifestare il nostro incondizionato sostegno a Luigia Sorrentino ed al suo Staff, con l’augurio di ritornare al più presto a leggere ed a meravigliarci dei loro post, delle loro interviste e dei loro articoli; beni collettivi a cui non vogliamo disabituarci.

Zairo Ferrante

*Si riporta il Comunicato del 28 Dicembre, pubblicato sulla pagina facebook “Poesia, di Luigia Sorrentino (Sito ufficiale), alla quale si rimanda anche per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/raipoesia.luigiasorrentino

270584437_5037882962922646_361414072491182308_nCari amici,
Ci sono delle novità importanti che riguardano RAI POESIA (di Luigia Sorrentino) il primo blog di poesia della Rai nato nel settembre 2007 sul sito di RaiNews. Il primo post riguardò, come alcuni di voi ricorderanno, la grande poeta polacca, Julia Hartwig. Il post comprendeva l’intervista alla Hartwig scritta, ma anche il video dell’intervista da me realizzata e trasmessa sul canale televisivo Rainews24, per l’allora direttore Corradino Mineo.
Il blog di Poesia è andato avanti per quasi 15 anni sul sito di RaiNews. Quotidianamente ho pubblicato un post, almeno uno al giorno, per documentare e informare la comunità dei poeti che da allora, grazie anche all’avvento dei social, si è via via allargata smisuratamente. L’ultimo post pubblicato sulla piattaforma WordPress di RaiNews è del 27 dicembre 2021, e avevo pubblicato alcune poesie di Francesco Scarabicchi (edito da Einaudi), con il suo bellissimo libro postumo (Francesco ci ha lasciati prematuramente a aprile 2021) “La figlia che non piange”. Nei giorni precedenti avevo pubblicato una splendida recensione di Marco Marangoni sull’ultimo libro di versi di Milo De Angelis (da molti considerato in più importante poeta italiano) “Linea intera, linea spezzata”. Il post, sottolineo, ha fatto, ascoltate bene, 29mila95 condivisioni su Facebook, raggiungendo quello che si può definire un RECORD per una recensione su un libro di poesia. Potete vedere gli screenshot degli articoli dei quali vi sto parlando.
Ma perché vi scrivo queste cose?
Perché dal 27 dicembre 2021 il sito di RaiNews è diventato “l’aggregatore digitale di tutta l’informazione della Rai” ed è passato su una nuova piattaforma che non supporta più la precedente (WordPress), e il mio blog è sulla piattaforma WordPress. Questo non vuol dire che il blog è “morto”, questo significa che potrò continuare a gestirlo e amministrarlo su una piattaforma WordPress, mantenendo il logo RAI, ma Poesia non farà più parte dell’informazione della Rai. D’altra parte il blog non ha mai fatto “informazione in senso stretto” (cronaca, politica italiana o estera), ma si è occupato, e continuerà a farlo, di “Comunicazione culturale” nell’ambito della Poesia, dell’Arte, della Letteratura. Vi prego di avere un po’ di pazienza. I contenuti già pubblicati del blog, torneranno visibili molto presto, ma non so dirvi esattamente quando perché in questo momento “epocale” per RaiNews si sta lavorando principalmente sulla rivoluzione digitale del nuovo sito di e non si può pensare ad altro.
Proprio perché non desidero abbandonarvi, in questo tempo di attesa per voi e per me, posteremo un post al giorno su questa pagina , poesia, di Luigia Sorrentino, finché non tornerà attivo e visibile il NUOVO BLOG di Rai Poesia.
Non scoraggiatevi! Torneremo nel più breve tempo possibile e saremo più forti di prima. Continuate a seguirci qui. Nel prossimo post vi mostrerò tutto quanto abbiamo pubblicato nel solo mese di dicembre 2021.
Voglio solo ricordare che dagli articoli pubblicati sul blog Rai Poesia dal 27 marzo (giorno della morte “con il covid” di Mario Benedetti, poeta italiano) fino al 27 aprile 2020, è nata una collaborazione con Pordenonelegge, con Gian Mario Villalta e Alberto Garlini, suoi amici storici. È uscito quindi un libro “Per Mario Benedetti” che ha messo insieme alcuni articoli del blog, con quelli proposti da Pordenonelegge. Un libro molto bello, che dovrete leggere perché fotografa il poeta Mario Benedetti, osservato da un punto di vista emotivo e critico molto particolare (eravamo in pieno Lockdown). Il libro, edito da Mimesis nel 2021, è stato presentato a settembre a Pordenonelegge, dai curatori : Alberto Garlini, Luigia Sorrentino, Gian Mario Villalta.
i numerosi libri che mi avete inviato, vedranno luce… abbiate solo pazienza.
Vi abbraccio virtualmente e vi auguro uno splendido 2022.
Ci sentiremo presto! Non perdiamoci di vista!

Italia: politica e mercimonio… estratto dal blog della Scrittrice Giovanna Mulas

lughe4Vivevo da pochi mesi nel paese di Lanusei, quando venni fermata da un lontano parente che non sapevo di avere. Avvicinandosi complice, ricordandomi la nostra ‘parentela’, mi aveva mostrato fiero una sua foto elettorale; era in corsa per un sedicente partito politico con sede locale, modesta lobby di amici degli amici. L’avevo guardato, muta e interrogativa.
“DEVI votarmi, siamo parenti”.
Avevo sorriso, e mio marito con me.
“Io non vendo il mio voto”, avevo risposto con una certa durezza che mi appartiene.
Il ‘parente’ mi aveva guardato come una spostata; era evidente l’abitudine locale all’acquisto di voti al bar. Ci rimase così male da togliermi il saluto. Del resto sappiamo che il provincialismo fa molti più danni dell’ignoranza.
Il sistema corruzione Italia, così radicato, deve un deciso, storico ringraziamento tanto ai politicanti quanto agli elettori o aspiranti tali; cellule cancerogene che, ad oggi, continuano a causare, pascere o propagare il cancro.Eppure Amici miei, il voto, OGNI voto, è fondamentale; in grado di cambiare la Storia.
Non si mette in saldo la Storia, il futuro dei nostri ragazzi.
E l’assenza di meritocrazia in Italia, gli scandali dovuti a mancanza di professionalità ed etica, i posti di lavoro ereditati di padre in figlio… : tutto, tutto continua a comporre il marcio della Nazione, mediocre colonia abitata da elementi che non distinguono la politica dal mercimonio.
Indefinibile guasto per una Società in volontà di uniformità: chi non comprende i propri limiti non è in grado di metterne dove e quando necessari.
Chi, corrotto quindi corruttore, sceglie la scorciatoia, mai potrà comprendere il sacrificio: mai potrà sostenere, se non tramite inganno e mediocrità, un qualsiasi ruolo… ( CONTINUA SU: http://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2016/11/italia-politica-e-mercimonio.html )

Una ballata stonata per gli Amici … versi inediti di Zairo Ferrante

BALLATA STONATA

( agli Amici)

di

Zairo Ferrante

 

untitledAgli Amici questa

ballata tutta stonata

annegata nel vino

destino d’incontro

fatale, mortale, solare.

Di luce e d’affanno

di stelle cadute,

pescate, sognate,

morte e rinate brillanti.

Ballata un poco stonata

agli Amici di sempre,

a Quelli di oggi,

senz’avere un’età

che ci  accomuna,

qualcuno è una donna,

qualche altro sicuro

rassomiglia ad un uomo,

altri, ancora, chissà!

Una ballata suonata

dalle arpe di Dio,

benedetta e riletta

da mille sorrisi e risate

fatte in faccia alla sorte

alle volte cattiva altre,

invece, più buona.

Amori verdi son nati

e viola scoppiati

e azzurri son morti.

Eppure, testarda, continua

questa nostra ballata

ch’ancor canta stonata.

D’Amici spariti e altri,

in silenzio, restituiti.

S’alzan le foglie d’estate

sui rami del mondo,

e volano quelle d’autunno

nel mare del cielo,

e ghiacciano al freddo

i resti interrotti di frasi

di vita nel cuore d’inverno.

Ma quando risale dal nulla

la prima ver’acqua che fresca,

zampilla, gorgoglia e germoglia

ancora una volta questa,

che è la nostra risata,

ballata ancor più stonata.

E gli Angeli guardano,

ammirano, scrutano e

senza parole lanciano

lenti e sorpresi,

– come flotte d’uccelli

a settembre d’arancio

orizzonte che scalda –

benedetti pensieri

che colgono al cuore

gli Amici stonati,

che sbraitano al suono

di questa ballata

suonata nel fondo

di calici e piatti svuotati,

dal tempo passato e riempiti

da quello fuggente presente

in attesa dell’altro; futuro

che incerto ancor sul da farsi,

ci attende sornione sull’uscio

con le orecchie ben dritte a sentire,

ridendo, questa goffa stronzata

ballata ri-nata, nuovamente stonata.

 

E quando l’invenzione

– tutt’umana –

tanto buffa quanto incerta,

busserà alle nostre porte

scivoleremo dritti e lisci

su di una strada già spianata

a sprofondare senza impaccio

nel nostro tosto Paradiso,

che addosso ci si cucirà

come un mantello odor di nuovo

disegnato in toto e su misura.

E sarà una bettola di smeraldo

tanto uguale ad una strada

apparecchiata con tavole imbandite,

e poltrone di velluto, e bicchieri

quelli lindi e di cristallo colmi a festa

di vino pure per gli astemi e ogni

tavolo immancabilmente corredato

del suo splendido posacenere

e sigari, e sigarette che s’accendono

con il pensiero per incanto e

disincanto di quelli stolti

che tardi s’erano pentiti.

Ed in fondo alla pista d’atterraggio

del viaggio nostro ed ultimo,

già m’immagino un piccolo palchetto

con sopra tre jazzisti, due nocciola

ed uno panna, a suonare – mentre tutti

con il bicchiere e la sigaretta in mano

ad occhi chiusi sognando di volare –

questa nostra ed unica ballata

che pure lì, tra i glicini e le viole,

sembrerà stanca e più stonata.

Come oggi, come da tanto, per-tanto

ed ora e per sempre in ricchezza e

prosperità, finché vita non ci ri-unirà.

*Opera inedita di Zairo Ferrante ( tutti i diritti riservati a http://zairoferrante.xoom.it/ – sito personale dell’Autore – )

**Foto quadro di Pierre-Auguste Renoir: le Déjeuner des Canotiers (1880-8 (Phillips Collection, Washington) postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://anto291.typepad.com/blog/2008/08/un-quadro-e-un-romanzo-le-d%C3%A9jeuner-des-canotiers-o-della-vita-moderna.html

Il Dinanimismo segnala e sostiene “Poesie contro la Guerra” iniziativa del blog Rai ” Poesia di Luigia Sorrentino”

 

Mahatma-Gandhi-9305898-1-402.jpgNella ferma convinzione che l’unica possibilità di salvezza per l’intera Umanità sia rappresentata dalla convivenza leale e pacifica, il movimento Dinanimista, con questo post, segnala e sostiene l’iniziativa di – Poesie contro la guerra -, promossa dal blog ” Poesia di Luigia Sorrentino” ( 1° blog di poesia della Rai )

Una singolare e pacifica forma di protesta nata spontaneamente dal popolo di Facebook  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”, dove la Poesia ha deciso, per l’ennesima volta nella storia, di sfidare la guerra a colpi di versi con l’intento di restituire dignità all’Uomo.

PER LEGGERE LE POESIE E SEPERNE DI PIU’ SULL’INIZIATIVA  CHE SEMBRA DESTINATA A PROSEGUIRE ANCHE NEI PROSSIMI GIORNI ACCEDERE A:

http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/


 

Roma, 5 settembre 2013. L’iniziativa di Poesie contro la guerra è nata dal popolo di Facebook,  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”.
Vi hanno aderito: Anna Alessandrino, Enza Armiento, Alessandro Basile, Violetta Calanca, Alfonso Cataldi, Rosaria Di Donato, Maria Cristina Fraddosio, Emanuela Masseria, Giuseppe Nalli, Maria Grazia Palazzo, Costantino Posa, Loredana Savelli, Simone Zafferani e molti altri. Le poesie saranno postate anche nei prossimi giorni. Continuate a inviarle. – See more at: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/#sthash.FIQhcX06.dpuf

Roma, 5 settembre 2013. L’iniziativa di Poesie contro la guerra è nata dal popolo di Facebook,  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”.
Vi hanno aderito: Anna Alessandrino, Enza Armiento, Alessandro Basile, Violetta Calanca, Alfonso Cataldi, Rosaria Di Donato, Maria Cristina Fraddosio, Emanuela Masseria, Giuseppe Nalli, Maria Grazia Palazzo, Costantino Posa, Loredana Savelli, Simone Zafferani e molti altri. Le poesie saranno postate anche nei prossimi giorni. Continuate a inviarle. – See more at: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/#sthash.FIQhcX06.dpufjyhgdfgsdhv

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma, 5 settembre 2013. L’iniziativa di Poesie contro la guerra è nata dal popolo di Facebook,  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”.
Vi hanno aderito: Anna Alessandrino, Enza Armiento, Alessandro Basile, Violetta Calanca, Alfonso Cataldi, Rosaria Di Donato, Maria Cristina Fraddosio, Emanuela Masseria, Giuseppe Nalli, Maria Grazia Palazzo, Costantino Posa, Loredana Savelli, Simone Zafferani e molti altri. Le poesie saranno postate anche nei prossimi giorni. Continuate a inviarle. – See more at: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/#sthash.FIQhcX06.dpuf

Roma, 5 settembre 2013. L’iniziativa di Poesie contro la guerra è nata dal popolo di Facebook,  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”.
Vi hanno aderito: Anna Alessandrino, Enza Armiento, Alessandro Basile, Violetta Calanca, Alfonso Cataldi, Rosaria Di Donato, Maria Cristina Fraddosio, Emanuela Masseria, Giuseppe Nalli, Maria Grazia Palazzo, Costantino Posa, Loredana Savelli, Simone Zafferani e molti altri. Le poesie saranno postate anche nei prossimi giorni. Continuate a inviarle. – See more at: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/#sthash.FIQhcX06.dpuf
Roma, 5 settembre 2013. L’iniziativa di Poesie contro la guerra è nata dal popolo di Facebook,  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”.
Vi hanno aderito: Anna Alessandrino, Enza Armiento, Alessandro Basile, Violetta Calanca, Alfonso Cataldi, Rosaria Di Donato, Maria Cristina Fraddosio, Emanuela Masseria, Giuseppe Nalli, Maria Grazia Palazzo, Costantino Posa, Loredana Savelli, Simone Zafferani e molti altri. Le poesie saranno postate anche nei prossimi giorni. Continuate a inviarle. – See more at: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/#sthash.FIQhcX06.dpuf





Poesie contro la guerra
a cura di Luigia Sorrentino

Roma, 5 settembre 2013. L’iniziativa di Poesie contro la guerra è nata dal popolo di Facebook,  sulla pagina “Poesia, di Luigia Sorrentino”. – See more at: http://poesia.blog.rainews24.it/2013/09/05/poesie-contro-la-guerra/#sthash.FIQhcX06.dpuf

DIO E’ MORTO? PROGRES E LA VOCE ECCITATA DELLE DEBUTTANTI IN LETTERATURA di Giovanna Mulas

800px-Girolamo_Savonarola_statue_-_Ferrara,_Italy.jpgDIO E’ MORTO?
PROGRES E LA VOCE ECCITATA DELLE DEBUTTANTI IN LETTERATURA

di Giovanna Mulas

Da sempre tollero poco l’esagitata ambizione, il soffio venefico sulla realtà, la seduzione del nulla, quel desiderare, ‘aspirare a’ che minimizza l’intellettualità dell’uomo. Da quando sfioro la menopausa poi, rivelo meno pazienza, non amo regalare pubblicità a chi non ne
merita. E da sempre ho preferito sottrarmi, con conoscenza illuminata da istinto primordiale, agli abusi della ragione. Insomma mi chiedo, dall’alto di questo mio carro di buone intenzioni -e anche stoltamente, saltuariamente scivolandone- come si può concedere troppo alla stoltezza, in questo nostro Oggi dove l’umanità corre verso la rovina a causa di ‘idealità’ contrarie alla vita. Umanità paurosa, e la paura è la vera maledizione dell’uomo… non è la fame che provoca la rivoluzione, ma il fatto che al gregge, mangiando, è venuto l’appetito. Popolo stanco dell’istinto, soddisfatto di sé e solo per
sé, in infiacchimento morale, isteria, senza scopo, da telecomando. E’ lapalissiano che quando un popolo tramonta, quando avvisa dileguarsi definitivamente ogni fiducia nel domani, quando radica nella coscienza
la sottomissione e l’ integrità del sottomesso come condizione primaria di sussistenza, quando il popolo presenta un’involuzione fisiologica, allora anche il Pastore di turno deve mutare. Il Mago degli Oppressi può farsi donna, che reggendo se stessa regge destini:
metafora di madre protettiva diventa sorniona, umile, moraleggia, esorta all’amore per l’amico ed il nemico, è una costruita cosmopolita con ansia da prestazione. Pure mi domando come rifaccia capolino, tra le righe, quella storica stupidità insita nella passione, con la quale
si congiura per annientare la passione stessa: la cura è la
castrazione, la disciplina di ogni idea. Solo castrando, si divinizza.
Vero è che mai, come oggi, si è attentato in modo così evidente alle conquiste della civiltà: democrazia, libertà, giustizia. Coi media controllati dall’imperialismo statunitense e dal sionismo israeliano, complici di crimini, di colpi di Stato, di rapina contro i popoli e le nazioni indipendenti, di artifici e inganni. Media a costruire
opinioni favorevoli anche ad una guerra; capaci di renderla, dopo aver conquistato l’opinione del Gregge, un evento banale. Tramite la stessa tipologia dei giornalini succitati, apprendiamo di ProgReS

Leggi il pezzo da Giovanna Mulas, il Blog ufficiale:

http://giovannamulas.baab.it/2013/08/30/dio-morto-progres-leccitata-voce-delle-debuttanti-letteratura/

*Articolo ricevuto direttamente da Ufficio Stampa Isola Nera per Giovanna Mulas.

**Foto di Girolamo Savonarola, postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Girolamo_Savonarola_statue_-_Ferrara,_Italy.JPG

Giovanna Mulas: “oggi il popolo pretende ritorno alla piazza sempre stata sua”

Il tempo finito di un Centrosinistra mai Stato

di

Giovanna Mulas

giovanna mulas,dinanimismo,pezzo,blog,ineditoDobbiamo renderci conto che il cambio e’ necessario:
l’ acquiescenza della comodita’, l’afrodisiaco del potere quindi la corruzione, la pieta’ nel senso cristiano del termine, che aborro come nichilista, la divisione ineguale dei beni, la sopravvalutazione e la mancanza di autocritica sono serviti soltanto a creare altri muri tra popolo e popolo che, disperato, confluisce nella rete di chi, ad urlare democrazia, illude di sovranita’ innocua, da ordinaria amministrazione.
Dobbiamo renderci conto che le vie di mezzo, se ad oggi sono riuscite a plagiare le menti di ingenui o benpensanti di un’ aspirante sinistra salottiera, da ni o non saprei, da strumenti a fiato dai quali penzola infausta coda di shakespeariana memoria; oggi non bastano piu’ : oggi il popolo pretende ritorno alla piazza sempre stata sua, oggi il popolo ha gridato e da anni grida inascoltato il suo Verbo, e solo il suo, e noi non possiamo girare la testa da altra parte, abbandonando questa nostra Italia allo sfascio totale al quale e’ stata predisposta, destinata.

Arrivati all’orlo del precipizio si possono fare solo due cose: o ci si butta di sotto o si frena in tempo consegnandosi al nemico, che’ una libertà individuale non può concepirsi senza sicurezza economica ed indipendenza. Il tempo di questo centrosinistra e’ scaduto, amici miei, centrosinistra mai davvero stato e (…)

*Leggi tutto dal Blog ufficiale di Giovanna Mulas:

http://giovannamulas.baab.it/2013/02/27/il-tempo-finito-di-un-centrosinistra-mai-stato/

**Ricevuto direttamente da Uff. stampa Isola Nera ( per Giovanna Mulas ).

***Foto Monaci Buddisti postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://www.metaforum.it/archivio/2008/showthreadae48.html?t=1863

GIOVANNA MULAS: prossimi incontri!!!

524674_365578393539834_381565637_n.jpg“…Esistono ferite, Fiore Mio, che mai si rimargineranno, lo so. Ma un angelo e’ sempre un angelo, anche con le ali spezzate. Non sarà facile la vita perché si ha a che fare col resto del mondo; non siamo solo noi, il mondo. E il mondo non è clemente. Non sempre per cattiveria, sono la morale e i falsi pregiudizi a dare un nome (…)”.

(‘Lettera ad una Figlia’. Leggi il pezzo dal Blog Ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2013/02/12/un-angelo-e-un-angelo-anche-con-le-ali-spezzate/

 

Giovanna Mulas: incontri culturali – Aggiornamenti Blog Ufficiale

il 14 febbraio, al Palalixius di Lanusei, reading contro la violenza
sulla donna, per l’iniziativa internazionale ‘One Billion Rising’.
Durante l’evento si alterneranno diversi artisti, con letture o danze
a tema. La maratona culturale prendera’ il via alle h. 16.30.
Ulteriori info alla Biblioteca ‘Angelino Usai’, Lanusei (dott.ssa
Loredana Rosa).

17 febbraio reading al Teatro di Tortoli’ per ‘Il Coraggio delle
Donne’, evento fondato e diretto dalla scrittrice Margherita Musella, per il Caffe’ Letterario La Rosa dei Venti (Arbatax).
Ricordiamo la preziosa collaborazione di, nell’ordine: Anna P. Alves, Luisa Carracoi, Susanna Cortini, Simonetta Delussu, Nena Fenu, Veronica Lai, Mirella Loi, Marinella Mascia, Daniela Melis, Natalina Mulas, tiziana Murino, virginia Murru, Gonaria Nieddu, Francesca Pischedda oltre alla stessa Margherita Musella. Musiche di Alex Burati, accompagnato dalla voce di Susanne Ritcher.

Tutti gli appuntamenti culturali dal Blog ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2012/10/05/appuntamenti-culturali-dautunno/

**COMUNICATO STAMPA ED ESTRATTO RICEVUTO DIRETTAMENTE DA : Ufficio Stampa Isola Nera per Giovanna Mulas

Nuoro e i miei burocrati del libro gia’ scritto (Potere ai ragazzi) di Giovanna Mulas

 

giovanna mulas,blog,dinanimismo,articolo sulla censuraQualche settimana fa mi trovavo con Gabriel a Nuoro, mia citta’ natale, per un incontro coi ragazzi delle scuole superiori. Assieme a noi l’amica Etnairis Rivera, pluripremiata poetessa di Puerto Rico, in Italia per la presentazione della sua ultima silloge poetica tradotta all’italiano; davanti a noi, nell’auditorium della storica biblioteca S.Satta, una sessantina di ragazzi, professori, Tonino Cugusi, direttore della biblioteca, Vannina Mulas, commissario del consorzio Satta, e l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Nuoro.
Parlo a ruota libera di scrittura, di vita, Governo attuale, crisi in
eurozona. Leggo ‘Signor Giudice’, a tema anoressia, una ragazzina mi domanda timidamente il perche’ del tema violenza, ricorrente nella mia letteratura.

Nel frattempo non mi sfugge il nervosismo palese
dell’assessore che scatta dalla poltrona, domanda inquieta non so cosa a Gabriel, Vannina Mulas si aggira per l’auditorium. Vedo pararsi l’assessora dinanzi al controllo audio, farmi cenno con le mani (…)

Continua il pezzo dal blog ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2012/11/14/nuoro-e-i-miei-burocrati-del-libro-gia-scritto/

Ancora, a tema censura:
http://giovannamulas.baab.it/2012/06/17/nonostante-la-censura/

Biblioteca-Cultura che non può e non deve morire:
Un pezzo datato per Il Dialogo di Giovanni Sarubbi, contro la paventata chiusura della biblioteca Satta:
http://www.ildialogo.org/appelli/indice_1331219683.htm

Letteratura come impegno civile? Intervista rilasciata a Carlo Camboni, per il Magazine di Cultura e Societa’ Amedit. Qui la versione online: http://amedit.wordpress.com/2012/03/23/la-lettertura-come-impegno-civile-intervista-a-giovanna-mulas/

*Articoloricevuto direttamente dalla Scrittrice: Giovanna Mulas.

Giovanna Mulas: appunti di un viaggio di mezza estate!!!

 

Canarie e i Figli della Luna (aggiornamenti dal blog ufficiale)

di

Giovanna Mulas

“Penso che in parecchi conosciate la cerimonia del the saharaui.                                                                    

Per diverse notti di stelle accese e fino alle tre, le quattro del mattino, ho avuto le donne saharaui e i loro bambini gioiosi, urlanti –figli della luna, li ho chiamati-, davanti alla finestra, tra l’oceano atlantico furioso sempre e comunque, gruppi di gabbiani ciondolanti ed una sabbia grossa, nera, interrotta da palme alte e dune madri. Sono avvezzi a dormire durante il giorno i saharaui, per sopportare meglio le temperature del deserto. Ebbene, queste donne nascoste dai veli è difficile guardarle strappando il mio di velo, quello del pregiudizio, delle feroci impennate femministe. D’istinto penso a quel “…povera musa senza poeta / povero corpo senza investimento / povera donna senza nessuno che la sogni”, di Cristina P.Rossi. Non reggo la visione di una castrazione forzata imposta alla donna, di qualunque tipologia. Eppure, le saharaui, sanno un tempo di altra dimensione, dove tutto scorre lento, lontano da orologi e calendari, legato a stagioni, avvenimenti. Laddove la pioggia rappresenta, come nelle Canarie, benedizione che edifica e non distrugge, si può ascoltare qualcuno dire io sono nato durante le pellegrinazioni all’Est, o nell’anno della caduta del pozzo di Anayim.

Così si regala un nome al nostro tempo di occidentali distratti, nella mitologia saharaui. I saharaui non coltivano la foglia verde quanto, amano ripetere, la cerimonia che l’accompagna e che sotto vari aspetti collego al passaggio del mate argentino di mano in mano, di stessa bombilla, cannuccia, in segno di fiducia e amicizia. La cerimonia del the consiste in tre ronde che rappresentano i cicli dell’esistenza. Il primo sorso è amaro come la vita, il secondo dolce come l’amore, il terzo è soave, dicono, come la morte. Nel sahara una discussione che non si svolge attorno al the sarà poco feconda, formale, meno ispiratrice, spiega il poeta Limam Boicha. E’ un sortilegio, quel rituale che trascende al mero atto di bere il the: il gusto riempie l’aria fondendosi col lebjur, l’incenso, si espande in bocca e il dialogo nasce come spuma, le emozioni fluiscono.

L’alba canariense, preciosa, velata di bruma, ci saluta dalle spalle dell’isola di Tenerife, allungandosi su colline dolci, oceano e ancora oceano, su un’architettura affascinante, di chiara influenza portoghese, di legno intarsiato nelle balconate, pietra grezza e ceramica. Le Canarie sono terre aride ma ospitali, odorano di magia e rabbia repressa come la mia Sardegna. Segnate storicamente da invasioni aliene, ferite dalla crisi economica mondiale, patria di gruppi indipendentisti che alternano esperienze di teatro sociale alla radio comunitaria, in resistenza, da sempre, contro uno Stato padrone. La vita nelle isole, cosmopolite, si svolge lenta, violentata dal turismo di massa. Rappresenta una cerimonia del the saharaui: quel gusto ti esplode in bocca, ti affratella alla spuma dell’oceano, quindi al mondo stesso.

Con Samir, Antonio, Isa, Juan Carlos, Susi e gli altri amici poeti mangiamo papas con mojo picon, formaggio di capra, pescado, quel platano fritto che adoro, introvabile in Italia. Ridiamo amari…”

 

Continua a leggere il pezzo dal blog ufficiale: http://giovannamulas.baab.it/2012/09/23/canarie-e-i-figli-della-luna/

*Estratto ricevuto direttamente da Giovanna Mulas http://giovannamulas.baab.it/

**Immagine liberamente postata dalla redazione di questo blog e tratta da: http://it.paperblog.com/il-te-nel-deserto-e-una-tazza-piena-di-sabbia-e-stordimento-quella-che-bertolucci-ci-ha-offerto-543247/

Antes del Confine di Giovanna Mulas (‘Nocturno Oltre Confine’, diario di viaggio in Colombia, estratto):

giovanna mulas,diario,colombia,estratto,blog,dinanimismo“(…) Era di maggio, ricordo, avevo otto anni e camminavo diretta alla scuola.
Prima di arrivare dovevo attraversare un pezzo di campagna agreste sarda, la tanto fotografata dai turisti annoiati, in quel periodo dell’anno in piena fioritura, fragrante di terra umida, rugiada. Cartella sulle spalle, avevo l’abitudine di camminare a testa bassa per “cercare quadrifogli”, andavo ripetendo alle amiche dell’Azione Cattolica. Vidi un uccellino morto, buttato sul ciglio della strada. Un dettaglio comune se vogliamo e di cui, diversi anni più tardi, avrei scritto in un racconto. L’uccellino lo ricordo ancora oggi talmente…bello nell’orrore, nella fissità della sua morte. Imponente, quasi. Di colorito spento, il corpo martoriato, invaso da formiche e parassiti ma la morte, spogliandolo di ogni dignità, in realtà lo rendeva assai dignitoso, un Re in esilio: nella fugacità di quell’attimo rappresentava per me un guerriero che aveva perduto, combattendo ferocemente, la sua battaglia migliore ché l’ ultima. Orgoglioso, ali schierate, ancora e nonostante in trincea, piume disseminate attorno. Il suo onore mi colpiva, attirando un’ ammirazione che a distanza di tempo oserei definire morbosamente malinconica: accerchiato, presidiato ma lui, eroe di tempi ed eventi, lì continuava a stare, imperterrito e orrendo, sfacciatamente fisso, ancora padrone di un campo di battaglia dove, ne ero certa, si era dibattuto fino all’ultimo respiro. Pensai che doveva essere caduto in volo. Non so perché, ma in quell’istante lo pensai. Facile preda di un falco, forse. Ed eccoti qui, mio eroe: a lasciare che sia l’orrore della realtà a parlare del tuo orrore. Deriso dalla vita, sfigurato dalla morte mentre il Tutto attorno, mondo indifferente alla sua carne e ad un’ essenza -se mai c’era stata o c’è, in lui e in noi-; si affollava di erbe e fiori nuovi, odori e umori all’attenti della primavera.
Un mondo-sistema creato per deridere il più debole, macchina-sistema a sfigurarlo, a trasformare in eroicità la normalità di un uccellino che nient’altro domanda alla vita se non di essere un uccellino.
Rabbiosa per l’insensibilità diffusa, avevo calciato terra e sassi addosso a formiche e parassiti inutili…”.

*Estratto ricevuto dalla stessa Scrittrice:
 
 
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**Foto postata dalla redazione del dinanimismo e liberamente tratta da: http://www.viaggiscoop.it/foto/107688/colombia/san-agustin.ashx
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