IL Dinanimismo segnala: Beppe Costa e Friends…

FERMATI. RESPIRA. CHIUDI GLI OCCHI. RIAPRILI. LEGGI!!!

http://www.beppecostaandfriends.com/

Questo spazio vuole essere un omaggio e un invito; dopo tanti anni di attività e tanta poesia sparsa in giro, desidero continuare a segnalare, come sempre, quei pochi che della poesia “degli altri” si nutrono, in musica, in pittura, con la forza della parola rinunciando a tante inutilità “costose” che la vita offre, specchietti per allodole che vengono cacciate. Tanti sono venuti a mancare, questo spazio è dedicato anche a loro, ma soprattutto a chi continua a vivere vicino a ciò per cui ho sempre lottato.

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Giancarlo Fattori gioca ( d’anticipo ) coi versi.

AUTUNNO

di

Giancarlo Fattori

 

AUTUNNO.jpg

…pioggia, ruscello, fiume, oceano, lacrime:

 scorre il tempo come acqua, 

scivola da sguardi di melanconia

 

 e si frange su risacche di labbra, 

il volto tuo come spiaggia, 

muto testimone sbreccato di giorni;

 

 pioggia ruscello lacrime di gioia,

 il vento che spazza le tue superfici,

 incrostandole di sabbia, 

 

scava nel profondo, 

rilasciando i suoi gioielli più cari,

 da custodire come arcano scrigno;

 

 pioggia ruscello fiume oceano,

 là l’oscurità che opprime,

 e oltre la luce, che ti accarezza i declivi stanchi…


 

AUTUNNO: versi e digital painting di Giancarlo Fattori, ricevuti direttamente dallo stesso Autore: http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=6385

 

FIRMA ANCHE TU: Manifesto di Resistenza della Cultura per la Vita

Manifesto di Resistenza della Cultura per la Vita
( Firma e fai firmare: al fianco dei minatori, dei cassaintegrati, Uomini e Donne in resistenza )
Giovanna Mulas

 

Affinché l’ autentico intellettualismo etico, cultore di un moderno valore umanistico secondo cui l’agire morale è possibile soltanto in quanto si conosca e si razionalizzi il bene mediante l’intelletto;
tramite il presente Manifesto di Resistenza della Cultura Per la Vita vada a testimoniare sostegno coerente, costante al fianco dei minatori, dei cassaintegrati, Uomini e Donne in resistenza, Cittadini italiani provati nella loro dignità e privati della stessa, in un’ Italia da allarme sociale dove undici milioni di persone vivono in vergognosa povertà.
Una nazione che nel 2013, secondo la Banca d’Italia, supererà l’ undici per cento del tasso di disoccupazione stroncando, per lo più, l‘avvenire produttivo di giovani e donne.
Un’ Italia dove cultura ed arte muoiono in silenzio, dove affonda la stessa identità.
E mentre l’ indigenza mette in ginocchio una popolazione stordita, impreparata al peggio,
nell’assenza di un’informazione libera da condizionamenti,
Governo e partiti proseguono scandalosi, coesi, nel non privarsi di antichi privilegi, nel sostenere quella politica bancaria perversa, già scritta:
ai poveri si aggiungono e si aggiungeranno nuovi poveri, i ricchi si fanno più ricchi ché le possibilità di guidare, governare dal politico, culturale e territoriale, rappresentano porta aperta per quelle istituzioni-Stato che vivono nella e della corruzione.
E’ necessario pensare a modelli diversi di società rispetto al capitalismo, da sempre peggior nemico dell’Uomo: partorisce guerre, individualismo, egoismo. Non è accettabile che, ad oggi, multinazionali e pochi paesi prevarichino sull’Umanità, tentando di conquistare l’egemonia sul mondo.
L’Umanità deve e può lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del pianeta.
La realtà stessa, la prevaricazione fisiologica e storica del potere, il dominio sul più debole hanno trasportato il popolo nelle vie della risposta spesso violenta, non sempre voluta.
L’asfissiante situazione attuale deriva da una formattazione decennale inconscia sfociata in una generale tolleranza, nella rassegnazione, nel fatalismo acritico.
Da un modo perverso di esercitare proibizioni nell’essere umano, dal persuaderlo affinché durante tutta le sua vita non vada a rompere –e neppure ci pensi- gli schemi prestabiliti, imposti.
Dalla mancanza di un’informazione libera dai condizionamenti dei singoli gruppi di potere.
La vittimizzazione di un popolo si costruisce col tempo e la storia. E’ una cipolla coi suoi strati: il primo è rappresentato dall’impedire un lavoro e di conseguenza il cibo, quindi la dignità, fino ad arrivare al nucleo della cipolla: l’annullamento dell’uomo in quanto tale, la sua distruzione.
TU SEI se consumi, TU SEI se produci. Se crolli lasci di funzionare per il sistema. Se non consumi e non produci non esisti, o meglio: il sistema fa si che tu senta di non esistere. In base a questi crismi è inutile vivere senza esistere o almeno, esistere secondo il concetto imposto di esistenza.
In Italia, oggi, ogni singolo è chiamato sul ring da personaggio, a ricostruire, modellare, migliorarsi e migliorare.
E’ in questo contesto che urge la necessità del ritorno alle piazze simbolo del risorgimento del popolo, il Popolo Mondo. Piazze che mai hanno smesso di appartenere al popolo se non quando il popolo stesso le ha dimenticate, distratto dal nichilismo, da tutto ciò che comporta l’imperialismo.
Un cambio radicale è possibile con l’arte quindi la cultura, per una società dove la Comunità sarà protagonista per un cambio nella coscienza sociale, per la rottura delle catene dei dogma.
Non potremo e non dovremo dare riposo alla nostra coscienza, alla nostra intelligenza fino a quando sapremo un solo uomo nel sopruso, nel degrado iniquo e non voluto.
Un cambiamento è possibile; c’è da camminare e costruire un’ autocoscienza necessaria alla critica costante sulla e della realtà, che tenda la mano ai movimenti sociali in opposizione alla guerra, l’ingiustizia, alla disuguaglianza sociale.
Fragile uomo che solo una goccia d’acqua basta ad ucciderlo…l’unica sua dignità sta nel pensiero, nella conoscenza,
nel diritto di Essere.
 
 
Solo una ragione naturalmente libera, e vera, non è soggetta a nulla ché al Nulla è superiore:
Qui, ora, un Manifesto di Resistenza per la Cultura della Vita.


 
 
Il nostro Basta! per gli operai, i cassaintegrati e le loro famiglie, per i nostri figli, per i cervelli in fuga, per il domani:
 
 insieme è necessario, insieme è Futuro.

 
 
Abbiamo bisogno anche di Te!
 
Firma e fai firmare l’adesione al Manifesto
( nome, cognome, città di provenienza, professione )

 
invia i tuoi dati a: mulasgiovanna@ymail.com
 
 
Ti aspettiamo.

 
 
Giovanna Mulas
  (Seguono Le Firme)

 
 

Dal Blog Ufficiale:
 
http://giovannamulas.baab.it/2012/09/02/manifesto-di-resistenza-della-cultura-per-la-vita-al-fianco-dei-minatori-dei-cassaintegrati-di-uomini-e-donne-in-resistenza/

**LETTERA-PETIZIONE RICEVUTA DIRETTAMENTE DALLA SCRITTRICE GIOVANNA MULAS.

Il dinanimismo presenta Carlo Infante!!!

“Futurismo a colazione (Manifesto del Futurismo 2012)”

di Carlo Infante

 

27745130.jpgFuturismo! RossoTrevi!

Noi marciamo come ieri!

Quando c’era Marinetti

sull’aereo c’era Tato

quando il mondo era quadrato

quando l’arte era reato

faccio quadri col gelato

quando c’era l’avanguardia

quando il faro era italiano

e mi lancio d’aeroplano

a Firenze seni nudi

grandi, caldi e colorati

futuristi assatanati

i colori son palline

tutte rosse le fontane

le poesie per le puttane

le fanciulle son sparite

son sparite mondo cane!

Quadri fatti col catrame

voglio palle di cannone!

I nemici nel burrone!

Voglio la rivoluzione!

Futurismo a colazione!

 

(Carlo Infante, Lecce, 1° settembre 2012)

 

Carlo Infante, leccese del ’73, è poeta, aforista, giornalista, scrittore, storico, critico d’arte, fotoreporter e pittore.

E’ membro di varie associazioni culturali e sociali.

Si è distinto in molti concorsi, nazionali ed internazionali, di Letteratura e Fotografia.

Sue liriche sono state pubblicate in antologie, agende, riviste, quotidiani e siti internet.


*Versi ricevuti direttamente dal medesimo Autore che viene presentato su queste pagine in qualità di sostenitore/collaboratore del Dinanimismo.

Il Poeta Gabriel Impaglione canta i Minatori di Carbonia

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 “Ai minatori di Carbonia”

di

Gabriel Impaglione


 

 
Ha fiatato con tutte le sue forze
controvento
perche’ la voce arrivi all’altra riva della lotta
 
ha sudato affilata volontà
nelle viscere della terra
 
ha detto No! ai lampi del coro
di fronte al tempio della cupidigia
 
fu lui che porto’ notizie d’altro mondo
che guardo’ l’orizzonte
per dissotterrare l’alba
 
quando scavava nell’era
rivelava alla giornata il segreto della roccia
 
è morto nel nido del carbone
e da li’, resuscitato,
si alzo’ con la dignità tra le braccia
 
ascolto’ tanta inutileparola…
 
veniva l’ altacasta corazzata nelle sue cravatte
con seguito di lodatori e segretarie
a svuotare le parole, corromperle
senza la minima fatica
 
l’uomo che aprì incredibili cammini
nella citta’ occulta
che arrivo’ alla pietra originale cercando il pane
ha la storia nelle sue mani
ma per un po’ di qualcosa arricchi’ il boia
fino a perdere la calma
 
adesso di pietra rinasce si lancia e decide
 
scava galleria nell’ora profonda dell’uomo
per alzare il fiore del pugno all’altura
e rimpatriare alla terra tutto l’oro del cielo. 
  
  
 
Lanusei, Sardegna, agosto 2012
 

 
 
 
A los mineros de Carbonia 
  
  

Ha soplado con todas sus fuerzas
contraviento
para que la voz llegue a la otra orilla de la lucha
 
ha sudado filosa lluvia
en las entrañas de la tierra
 
ha  dicho No a los truenos del coro
frente al templo mismo de la codicia
 
fue él quien trajo noticia de otro mundo
quien miró el horizonte
para desenterrar el alba.
 
Cuando excavaba en la era
abría a la jornada el secreto de la roca
 
ha muerto en el nido del carbón
y desde allí, resucitado,
emergió con la dignidad en brazos
 
ha escuchado tanta inútilpalabra
 
venía la altacasta acorazada en sus corbatas
con un séquito de aduladores y secretarias
a vaciar las palabras, ahuecarlas,
corromperlas sin la menor fatiga.
 
El hombre que abrió caminos increibles
en la ciudad oculta
que llegó a la piedra original buscando el pan
tiene la historia en sus manos
y por un poco de algunas cosas
enriqueció al verdugo
hasta perder la calma.
 
Ahora de piedra se nace se lanza se decide
 
cava galería en la hora profunda del hombre
para llevar el puño a lo alto 
y devolver a la tierra todo el oro del cielo.


*Versi e traduzione ricevuti direttamente da “Isola Nera notizie letterarie” ( per Gabriel Impaglione ).

**Foto del Poeta liberamente tratta da: https://www.facebook.com/gabriel.impaglione

Giovanna Mulas: su Ogliastra (Sardegna), il Generale Angelino Usai, Agualuna.

nessuno_doveva_sapere_cover_180.jpg…Il Generale Angelino Usai, primo storiografo d’Ogliastra, mio prozio, scrisse nel suo saggio ‘Baunei’ (1968) della figura di Maria, strega nel villaggio di Eltili, distrutto secondo lo storico Vittorio Angius “…dalle crudeli inimicizie tra gli abitanti ed una grave pestilenza”.
Le prime citazioni del villaggio, quindi di Maria, risalgono al XIV secolo, in un manoscritto pubblicato da M.P. Boforul si racconta di una donna “venuta dal mare”, unica sopravvissuta alla pestilenza.

Dunque la nostra Maria, essendo divenuta padrona assoluta “per consuetudine non scritta ma con valore di legge” dei beni già appartenuti ai defunti del suo villaggio, un giorno, stanca di governare un paese abitato da scheletri umani insepolti, corvi e animali randagi, decise di recarsi a dorso di cavallo ad Urzulei per donare tutto a quel paese in cambio di una capra, un orto e una casa dove trascorrere la vecchiaia.
Questa figura di donna, già di prima lettura, mi affascinò oltre misura. A lei m’ispirai nell’ abbozzare il personaggio di Aradia in ‘Nessuno doveva Sapere, Nessuno doveva Sentire’.
Ma come poteva aver vissuto mi dicevo, come poteva aver amato e sofferto, gridato alla luna questa zingara del mare?
Pensavo a Maria e pensavo, curiosamente, a mia nonna: lei coi suoi sogni premonitori e i morti sempre vivi, il suo legame quasi morboso con la Natura, lo stesso mio.
Qualche settimana fa, durante uno scambio epistolare con l’amico regista e sceneggiatore babilonese Haydir Majeed, è nata Qamar di ‘Agualuna’.
Ma Maria-Qamar era già viva, già respirava, già parlava.
Esistono persone in grado di controllare il proprio destino, la vita e la morte.
Questa, forse, è la storia di una di quelle persone.
 
Leggi ‘Agualuna‘ dal Blog Ufficiale di Giovanna Mulas: http://giovannamulas.baab.it/2012/08/27/agualuna/
 
*per Ufficio stampa Isola Nera da Giovanna Mulas ( il Blog Ufficiale )

33 GIRI di Girolamo Melis – un estratto del 1969-

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngIl tuo caffè è più lento del mio. 
In mezzo sono le parole 
che dico e dico. 
Tu mi dài il tempo e non te lo riprendi 
se non per dire una parola svelta 
come un sorso che colma la distanza. 
E ci sepàra. 

Tu sei profondamente giusta. 
Come un amico. 

Radio: musica, web, poesia e dinanimismo!!!

img_poc13_67.JPGE’ ORA POSSIBILE SCARICARE GRATUITAMENTE – ED ASCOLTARE – LA PUNTATA RADIOFONICA DI “POESIA, L(‘)ABILE TRACCIA DELL’UNIVERSO” (UNO SPECIALE DEDICATO QUASI PER INTERO AL DINANIMISMO!!!) ANDATA IN ONDA IL 16-8-2012 SU “PULSANTE RADIO WEB” ( emittente webradiofonica di Milano ).

BASTA ACCEDERE al seguente link e cliccare sulla sfera downloads presente alla fine del riassunto dell’episodio: http://www.internettabile.org/prw/programs/artView.asp?ID=228&prg=poesialabile

Giancarlo Fattori… frammenti di visioni poetiche!!!

ViSIONE
di
G. Fattori
 
FATTORI-BUSCAINI-TOTEM 2.jpgLampi, niente altro che lampi:
l’avvicendarsi d’una tempesta,
o soltanto il richiamo della mia mente?
Forse un sogno, l’incanto arcano del sonno.

Esaltato dalle fiamme, toccato,
dalle luci avvolto, come coperta,
stretto da braccia straniere,
pioggia di terra, di ali bagnate.

Confuso, nel timore dell’ignoto,
ciò che è reale giace ai margini della luce,
la mia realtà tocca l’oscura vampata:
posso fingere dolore, la buia marea?

Se gli occhi chiudo, riesco ad ardere di libertà?
Niente più timore se non il fuoco dentro
che attanaglia gli occhi del cuore,
il respiro spezzato dell’amore in cui cado.

Resta, nel tichettare del tempo, l’eco
di voci che ogni piuma recidono,
soltanto se resti vicino posso volare,
l’abbandono mi rende eco silenziosa.

Brucia anche il gelo della notte,
questa gabbia di amarezza che si scioglie
e mi cattura, una goccia dopo l’altra,
lasciando perle di immaginazione.

Lampi, niente più che lampi:
tempesta che, sull’oceano, si scatena,
o la mia mente lontana, in granelli di notte?
Forse lo stupore del sogno, del tetro mare.

 

*VERSI E “TOTEM” ( digital painting di Giancarlo Fattori da un’idea originale di G.B. ) ricevuti direttamente dall’Autore. http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=6385

Il “Dinanimismo” e alcune poesie di Zairo Ferrante prossimamente in onda su “Pulsante Radio Web” all’interno del programma “Poesia, l(‘)abile traccia dell’universo”

zairo ferrante,dinanimismo,poesia,pulsante radio web,in onda,pietro pancamoGiovedì 16 agosto 2012 alle 22:30, su “Pulsante Radio Web”, andrà in onda una nuova puntata del  programma webradiofonico “Poesia, l(‘)abile traccia dell’universo”.

Uno speciale, nel corso del quale saranno declamate tre liriche di Zairo Ferrante ( http://zairoferrante.xoom.it/ ) e in cui sarà dato ampio spazio anche all’avanguardia Dinanimista.

Per ascoltare la trasmissione ( gratuitamente ) occorrerà prima accedere all’indirizzo http://www.internettabile.org/prw/main/main.asp; dopodiché, nella pagina che si sarà nel frattempo aperta, bisognerà scegliere (fra quelle elencate subito sotto la scritta “Per ascoltarci usa questi link”) la soluzione più congeniale al vostro computer.

E’possbile ascoltare la trasmissione anche in seguito, sfruttando la pagina podcast ai seguenti indirizzi ( gratuiti ):

http://www.internettabile.org/prw/programs/artView.asp?ID=228&prg=poesialabile

http://www.internettabile.org/prw/programs/main.asp?ID=7


Poesia, l(‘)abile traccia dell’universo

Una trasmissione a cura di Pietro Pancamo e Carla Burdese.

Tutti i gioved� alle 22.30, su Pulsante Radio Web!
In replica il venerd� alle 14, sempre sulle bitFrequenze di Pulsante Radio Web.
La trasmissione ha una cadenza mensile.

Direttore editoriale e conduttore: Pietro Pancamo.

Redattori: Andrea Borla (romanziere e critico), Carla Burdese (insegnante di matematica nelle scuole superiori e declamatrice ufficiale del programma), Paolo Ottaviani (poeta e saggista).

Pietro Pancamo (1972) è caporedattore per la poesia dell’e-zine «Progetto Babele» e coordinatore del portale «L(’)abile traccia» (citato in un libro della Zanichelli). Conduce un programma di poesia per “Pulsante Radio Web”, emittente di Milano. È autore di Manto di vita (LietoColle, 2005). Compare nelle antologie Geografie poetiche (Giulio Perrone Editore, 2005) e Poetando. L’uomo della notte (Aliberti editore, 2009) curate rispettivamente da Walter Mauro e Maurizio Costanzo…Biografia tratta da: http://poesia.blog.rainews24.it/2011/04/25/opere-inedite-pietro-pancamo/

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