Carlos Sanchez omaggia e saluta il maestro Mario Socrate – Di non essere la poesia –
Di non essere la poesia di Carlos Sanchez
A Mario Socrate
Posso misurare il tempo
nella pergamena ferita del tuo corpo
intuisco la mutazione inevitabile
che opera senza cessare
inesorabile.
Ritornano le immagini
dei momenti spartiti
il nostro spreco di speranze
la nostra imperfetta matematica.
Ora potremmo riassumere
i tiri mancini che la storia
fece di questa tremenda umanità.
Gli astri girano
le stelle si spengono
il pianeta respira e tossisce
in compimento di leggi
per noi incomprensibili.
Guardandomi nei tuoi occhi
diventa torbida la mia visione.
Stiamo vivi Mario
la nostra amicizia vola
e la poesia
nel silenzio di questo spazio vuoto.
Roma
febbraio 2010
Dal libro “Ricordati che non sai ricordare”
De no ser la poesía
A Mario Socrate
Puedo medir el tiempo
en el pergamino herido de tu cuerpo
intuyo la mutación inevitable
que opera sin cesar
inexorable.
Regresan las imágenes
de momentos compartidos
nuestro derroche de esperanzas
nuestra imperfecta matemáticas.
Ahora podríamos resumir
las jugarretas que la historia
hizo de esta tremenda humanidad.
Los astros giran
las estrellas se apagan
el planeta respira y tose
en cumplimiento de leyes
para nosotros incomprensibles.
Mirándome en tus ojos
se enturbia mi visión.
Estamos vivos Mario
nuestra amistad vuela
y la poesía
en el silencio de este espacio vacío.
*Versi ricevuti direttamente da Carlos Sanchez tramite social network.
**NOTIZIE SULLA SCOMPARSA DEL POETA MARIO SOCRATE: http://www.liberoquotidiano.it/news/968428/Scrittori-e–morto-Mario-Socrate-poeta-del-neorealismo.html