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SULLA TOMBA DI JEANNE E AMEDEO di Giancarlo Fattori ( aprile 2017 )

SULLA TOMBA DI JEANNE E AMEDEO
 

imageViewti cola attorno alle labbra un brivido di nebbia
un traffico di baci mortificato da malasolitudine
crederti piangerti impressa un’orma sul cuscino
mi manca un momento di buio mi manca l’abitudine
timore di ghiaccio asfalto compatto
altera notte di mille domande
che scava nel profondo cercando l’inquietudine

ti cola dietro la notte un drappeggio pesante
un arido amplesso di sabbie portate dal vento
spegni il tuo tempo il tramonto la luna la lama
l’insetto rampicante taglia la spora taglia il tormento
dialettico scontro velluto di ghiaccio
mesto fragore delirio frugale
cercando l’ombroso periglio quello che non si è mai spento

ti cola dal fondo degli occhi un grigio temporale
la luce che graffia che scuote che non sai spiegare
assalti all’arma bianca un vento nucleare virale
uno sbiancarsi di volti letale che non puoi controllare
buco nero barlume silenzio
lamiera contorta fiamma notturna
mentre deflagro all’ombra del tuo livido tiepido impavido mare

dammi dolore calore e spazio mentale
dammi un bicchiere pieno di ambra minerale

Giancarlo Fattori

Aprile 2017

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite e-mail

**Immagine postata dalla redazione del Blog e liberamente tratta da:http://www.minerali.it/scheda-scientifica/069b048f-97a5-425d-8b44-ceb32f690048/AMBRA.aspx

Il Dinanimismo saluta il Poeta Elio Pagliarani.

pagliarini_180x195.jpgCon un sorriso, carico di gratitudine e di stima, vogliamo salutare il Poeta Elio Pagliarani – figura illustre e Maestro della Neoavanguardia Italiana – convinti che le sue parole continueranno per molto tempo ancora a tracciare il sentiero. Almeno fino a quando, da qualche parte nel Mondo, continuerà ad esistere una “Ragazza Carla”:

Carla Dondi fu Ambrogio di anni
diciassette primo impiego stenodattilo
all’ombra del Duomo
Sollecitudine e amore, amore ci vuole al lavoro
sia svelta, sorrida e impari le lingue
le lingue qui dentro le lingue oggigiorno
capisce dove si trova? TRANSOCEAN LIMITED
qui tutto il mondo.
è certo che sarà orgogliosa.
Signorina, noi siamo abbonati
alle Pulizie Generali, due voIte
la settimana, ma il signor Praték è moIto
esigente – amore al lavoro è amore all’ambiente ]  [ – così
nello sgabuzzino lei trova la scopa e il piumino
sarà sua prima cura la mattina.
UFFICIO A UFFICIO B UFFICIO C
Perché non mangi? Adesso che lavori ne hai ]  [ bisogno
adesso che lavori ne hai diritto molto di più.
S’è lavata nel bagno e poi nel letto
s’è accarezzata tutta quella sera.
Non le mancava niente, c’era tutta
come la sera prima – pure con le mani e la bocca
si cerca si tocca si strofina, ha una voglia
di piangere di compatirsi
ma senza fantasia
come può immaginare di commuoversi?
Tira il collo all’indietro ed ecco tutto.

 “La ragazza Carla, di Elio Pagliarani 1962


*Foto del Poeta Elio Pagliarani fotografato da Giovanni Giovannetti (da «Le parole esposte», Crocetti) postata dalla Redazione e liberamente tratta da: http://www.corriere.it/cultura/12_marzo_09/di-stefano-pagliarani-epica-quotidiano_2ab03682-69e8-11e1-b42a-aa1beb6952a8.shtml

**Notizie sulla sua scomparsa: http://www.corriere.it/cultura/12_marzo_09/di-stefano-pagliarani-epica-quotidiano_2ab03682-69e8-11e1-b42a-aa1beb6952a8.shtml

***Una raccolta “completa” di Elio Pagliarani: http://www.amazon.it/poesie-1946-2005-elefanti-Poesia-Cinema/dp/8811678323/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1331380190&sr=1-1

IL DINANIMISMO SALUTA E RENDE OMAGGIO A JAMES HILLMAN

hillman.jpg…I grandi epici, e anche i poeti di oggi non usano astrazioni. Cercano di esprimere il mondo interiore con immagini e suoni molto precisi e concreti. I nostri sogni non dicono <<paura>> o <<sesso>>. Nei sogni incontriamo eventi e immagini…..  Ciò che la psiche fa per prima cosa è presentare la sua interiorità nei sogni….non in parole, non in concetti, non in sentimenti: in immagini! Quindi se l’attività primaria e congenita della psiche è  <<fare-immagine>>, poiesis in greco, allora la psicologia deve essere prima di tutto uno studio dell’immaginazione…”

Queste le parole di James Hillman rilasciate in una Sua intervista tanto illuminante da divenire uno splendido saggio edito da BUR – “Il piacere di pensare” conversazione con Silvia Ronchey -.

Queste le parole da cui prendevo spunto – più di due anni fa – per scrivere il secondo, e forse più importante, manifesto del dinanimismo.

Queste le parole con cui oggi voglio ricordare, ringraziare e salutare lo stesso Hillman, il piu’ famoso psicoanalista e filosofo americano contemporaneo.

Lui, il padre della psicologia archetipa e teorizzatore del “fare anima” come mezzo d’identificazione dell’uomo psicologico, ci ha definitivamente salutato due giorni fa ( ma da tempo hillman era ammalato di cancro ), non senza donarci un’ultima lezione.

Ha deciso, infatti,  di lasciare questo mondo –  sicuramente per lui abbondantemente compreso – con lucidita’, rinunciando alla somministrazione di dosi  massicce di morfina che avrebbero certamente lenito i suoi dolori  ma, nello stesso tempo, offuscato il suo pensiero. Volendoci, forse, in questo modo ricordare l’importanza del pensiero e delle idee che neppure con la morte possono e devono dissolversi.

A lui va il mio grazie, con la viva convinzione che il suo ‘daimon’ continuera’ ad elargire doni per molto tempo ancora.

zairo ferrante

 

 

*Per leggere la biografia di hillman: http://it.wikipedia.org/wiki/James_Hillman


** Un suo libro e il suo “daimon” : http://www.parodos.it/books/pensiero%20filosofico/hillman.htm

 

***ulteriori notizie sulla sua morte: http://blog.panorama.it/italia/2011/10/28/eutanasia-la-morte-di-james-hillman-e-una-lezione-sulla-vita/

 

****foto tratta da: http://www.scottlondon.com/interviews/hillman_italian.html

 

E’ COSì CHE L’ANIMA MUORE

L’Anima vive nelle cose del mondo. La Poesia vive nelle cose del mondo. L’uomo che preserva le cose del  mondo preserva l’Anima e la poesia.

Distruggiamo le prime e vediamo cosa resterà delle seconde, se non il ricordo.

Zairo Ferrante

Il video che segue è tratto da youTube…una vera poesia Ferrarese che lentamente muore: