SULLA TOMBA DI JEANNE E AMEDEO di Giancarlo Fattori ( aprile 2017 )
ti cola attorno alle labbra un brivido di nebbia
un traffico di baci mortificato da malasolitudine
crederti piangerti impressa un’orma sul cuscino
mi manca un momento di buio mi manca l’abitudine
timore di ghiaccio asfalto compatto
altera notte di mille domande
che scava nel profondo cercando l’inquietudine
ti cola dietro la notte un drappeggio pesante
un arido amplesso di sabbie portate dal vento
spegni il tuo tempo il tramonto la luna la lama
l’insetto rampicante taglia la spora taglia il tormento
dialettico scontro velluto di ghiaccio
mesto fragore delirio frugale
cercando l’ombroso periglio quello che non si è mai spento
ti cola dal fondo degli occhi un grigio temporale
la luce che graffia che scuote che non sai spiegare
assalti all’arma bianca un vento nucleare virale
uno sbiancarsi di volti letale che non puoi controllare
buco nero barlume silenzio
lamiera contorta fiamma notturna
mentre deflagro all’ombra del tuo livido tiepido impavido mare
dammi dolore calore e spazio mentale
dammi un bicchiere pieno di ambra minerale
Giancarlo Fattori
Aprile 2017
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite e-mail