Per non dimenticare “il giorno della memoria”
VERSI DI MARIA PELLINO
Nessun ricordo
Nessun ricordo restituisce oggi pace al grido del tempo sul ciglio della ferocia.
dalla sua fragilità.
VERSI DI MARIA PELLINO
Nessun ricordo
Nessun ricordo restituisce oggi pace al grido del tempo sul ciglio della ferocia.
dalla sua fragilità.
Cinzia Demi, abile Poetessa, nota e di caratura Internazionale ( vedi la recente traduzione per “Puntoacapo Ed.” di “Ecoul, doar el” – L’eco, solo lei – di Ion Deaconescu ); nei suoi versi si respira il profumo dei mercati, si assapora il gusto delle strade e si ascolta la voce della Gente. La Gente vera; quella che vive, s’innamora e si dispera.“Ero Maddalena”, un “piccolo” poema che ama, comprende e libera l’essenza dell’essere Donna. Un frutto fresco, da cogliere con delicatezza e da assaporare con la dovuta calma.
Nota critica di Zairo Ferrante
Maria Pellino, Poetessa alla sua prima pubblicazione ( ma già ampiamente presente on-line sia sul nostro blog che con “Nuovo rinascimento” ). Una voce nuova che canta d’amore e di dolore. Versi sempre puntuali e delicati, che sprigionano poesia tra le maglie di una elegante, a mai eccessiva, timidezza. “La curva immensa dei sogni”, un libro onirico che racconta il reale e difende l’Amore.
Nota critica di Zairo Ferrante
Ero Maddalena ( Cinzia Demi – “Puntoacapo Ed.” 2013 ): A essere sacra è in primis la persona, quella particolare persona che Cinzia Demi fa rivivere nel suo flusso lirico di trasformazioni e graffi sulla pelle e sul corpo dolente visibile per frammenti e inquadrature di scorcio dall’alto o dal basso. (Dalla Prefazione di Gabriella Sica)…
il vicolo si riempie
di luci di voci di suoni
è il giorno di Santa Rita
rose profumate a colori
(dio, dio, come son vestita!)
benedette da mani sapienti
donne in fila ai banchi
del mercato è salato il prezzo
del fiore in devozione
se mi vedono mi chiedono
chi sono cosa faccio
non reggerò l’emozione
Scheda libro: https://docs.wixstatic.com/ugd/465b88_e8bf12f4fe0ef3db48ce5b9394eb4b05.pdf
Cinzia Demi (Piombino – LI), lavora e vive a Bologna, dove ha conseguito la Laurea Magistrale in Italianistica. E’ operatrice culturale, poeta, scrittrice e saggista. Dirige con Giancarlo Pontiggia la collana di poesia under 40 Kleide per le Edizioni Minerva (Bologna). Cura per Altritaliani la rubrica “Missione poesia”. Tra le pubblicazioni: Incontriamoci all’Inferno. Parodia di fatti e personaggi della Divina Commedia di Dante Alighieri (Pendragon, 2007); Il tratto che ci unisce (Prova d’Autore, 2009); Incontri e Incantamenti (Raffaelli, 2012); Ero Maddalena e Maria e Gabriele. L’accoglienza delle madri (Puntoacapo , 2013 e 2015); Nel nome del mare (Carteggi Letterari, 2017). Ha curato diverse antologie, tra cui “Ritratti di Poeta” con oltre ottanta articoli di saggistica sulla poesia contemporanea (Puntooacapo, 2019). Suoi testi sono stati tradotti in inglese, rumeno, francese ed è lei stessa traduttrice per testi nelle lingue neolatine: è appena stato pubblicato “L’eco, solo lei” di Ion Deaconescu, in traduzione italiana dal romeno. E’ caporedattore della Rivista Trimestale Menabò (Terra d’Ulivi). Tra gli artisti con cui ha lavorato: Raoul Grassilli, Ivano Marescotti, Diego Bragonzi Bignami, Daniele Marchesini. Tra gli eventi culturali: “Un thè con la poesia”, ciclo di incontri con autori di poesia contemporanea, presso il Grand Hotel Majestic di Bologna, e il Festival “Populonia in Arte”.
“La curva immensa dei sogni” (Maria Pellino – “L’inedito letterario Ed. ” 2019): La poesia è un sogno. E molto spesso è un sogno che non si arrende. Perché la poesia riesce a riempire i vuoti che stanno nelle pieghe della carta, riempirne i bordi sino a colorarla di parole. Quella stessa carta che, ancora intonsa, esce dalle macchine che proprio la fanno quella carta. La costruiscono. Ed esce a rotoli. Giganti. E quello stesso foglio arrotolato, per opera del destino contiene già quei sogni dentro. Da sempre. Da quando lo fecero quel foglio. Da quando quella macchina macerante, pigiante e tagliente, che come un serpente sgomitola, sfogliò quella volta e poi avvolse quella grande bobina a modulo continuo…
Lungo gli argini
Lungo gli argini
il fiume che scorre in te
assapora l’ebrezza della felicità.
Tu custodiscila in attimi di libertà
e voragine sia il sentire del tuo cuore
dove l’inaspettato possa espandersi a nuovi albori.
Nutriti dal tuo immenso
perdizione e virtù
di irragionevole follia.
Pellino Maria lavora come educatrice. Ama autori classici della letteratura, la poesia e la forma breve qual’è l’aforisma. Autrice di oltre trecento aforismi, di poesie dal 2013. Ha ottenuto diversi riconoscimenti quali due primi premi al concorso “Scrittori ed Artisti del nuovo Rinascimento”, menzione di merito per monologo teatrale e per poesia con immagine al concorso dell’Accademia mondiale della poesia. Ha ottenuto un premio speciale stampa. Dal 2013 ha partecipato ad altri importanti e prestigiosi concorsi sia nazionali che internazionali ed europei giungendo più volte in finale. Ottenuto il riconoscimento come una delle Autrici del Nuovo Rinascimento (ndr. anche Autrice nell’ultimo e-book celebrativo del Dinanimismo https://asinorossoferrara.blogspot.com/2019/07/dinanimismo-x-intervista-maria-pellino.html ) . Ha ottenuto diploma di merito, menzioni d’onore, premio della giuria, Premio arte e cultura 2018 in vari concorsi . Diploma d’onore con menzione d’encomio al concorso prestigioso Michelangelo Buonarroti. Due volte finalista della sezione aforismi al Premio nazionale di Filosofia 2015 e 2019.
Siamo reduci
di
Maria Pellino
Siamo reduci
di trincee
dove combattiamo
il silenzio,
muraglie di paura
che sfibrano valori
e bruciano vite intatte.
Un barlume rimane vivido
di morte
tra le ceneri di nuove speranze
ed il ricordo che straziante si commemora.
*Versi ricevuti direttamente da @MariaPellino
1. Spesso l’idea che gli altri hanno di te è opposta alle tue intenzioni.
2. L’invidia è un intoppo che capita a tutti, anche sotto la falsa forma di un sorriso avvenente.
3. Il vuoto ha il sordido senso dell’insensatezza verace.
4. Allenati ad amare chi è facilmente odiabile.
5. I falsi amici si defileranno in tempo di tempesta, ma li ritroverai al tuo fianco
quando la quiete ti coglierà. Di sicuro ti lisceranno il pelo se dovessi acquisire prestigio socialmente.
6. L’amico è tale se accoglie il tuo modo d’essere in silenzio,
compensando il suo, con un lauto tornaconto d’affetto.
7. Siamo la sostanza di ciò che l’anima riflette negli occhi e medita nel pensiero.
8. L’uomo è l’attore della vita così come la vita è il palcoscenico di un atto anacronistico.
9. Siamo marionette che maldestramente strepitano con i fili tirati da mani distaccate dal cuore.
10. Al richiamo della luna, presagio e monito di un destino da avverarsi.
11. Ciò che suscita stupore e meraviglia è tutto quello che penetra l’anima di
bellezza, zampilli di mistero dove il divino si lascia cogliere.
12. La memoria è un fattore di muta intelligenza. Ciò che la fa gridare è l’impatto istantaneo di una reazione incontaminata dal sapere.
13. Distaccatevi dalla morale comune, se volete conoscere voi stessi, deponete le armi del pregiudizio.
Pellino Maria lavora come educatrice. Ama autori classici della letteratura, la poesia e la forma breve qual’è l’aforisma. Autrice di oltre trecento aforismi, di poesie dal 2013. Ha ottenuto diversi riconoscimenti quali due primi premi al concorso “Scrittori ed Artisti del nuovo Rinascimento”, menzione di merito per monologo teatrale e per poesia con immagine al concorso dell’Accademia mondiale della poesia. Ha ottenuto un premio speciale stampa. Dal 2013 ha partecipato ad altri importanti e prestigiosi concorsi sia nazionali che internazionali ed europei giungendo sempre in finale. Ottenuto il riconoscimento come una delle Autrici del Nuovo Rinascimento. Ha ottenuto diploma di merito, menzioni d’onore, premio della giuria, Premio arte e cultura 2018 in vari concorsi . Diploma d’onore con menzione d’encomio al concorso prestigioso Michelangelo Buonarroti. Due volte finalista della sezione aforismi al Premio nazionale di Filosofia 2015 e 2019.
*Aforismi ricevuti direttamente dall’Autrice tramite e-mail.
Rapsodia di primavera
di
Maria Pellino
Esplodono riverberi di luce
a coronare l’universo d’intensità,
mentre il cielo terso
ammanta d’azzurro il firmamento con le sue arcate,
un’orchestra d’anime che coglie in volo melodie in libertà.
Sorridono di gemme gli anfratti cupi,
rami spogli che il vento onora del suo amore.
Laddove il cuore consola ogni sguardo e
l’attimo rinasce nel suo infinito movimento,
lì si ode una musica d’ eterno, vivido intreccio di assoli,
rapsodia di primavera.
*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice
Una dea
di
Maria Pellino
Una dea dalle movenze sacre incarni,
donna.
Il cielo ricopre di stelle la tua anima,
delicata orchidea, gemma di cuore.
Sorreggi l’universo con materne radici
e partorisci fardelli di dolore nel silenzio
cadenzato dal pianto innocente dei figli dei tempi.
Riassesta l’ordine puro della tua dignità,
abbi cura dei tuoi sogni.
*Versi ricevuti dall’Autrice.
*Immagini liberamente tratte da: http://www.marilenacremaschini.it/8-marzo-festa-della-donna-la-vera-storia/
DATI ISTAT VIOLENZA DONNE: https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/numero-delle-vittime-e-forme-di-violenza
Spina di rosa
Maria Pellino
Donna, spina di una rosa mai sbocciata.
Tu sterpaia che generi umanità,
sangue e lacrime ricoprono ferite,
origami di fragilità sul tuo corpo.
Dal grembo a gocce zampillano
petali d’amore,
oasi di primavera
nel vuoto che scompagina il silenzio.
Parole mute fluiscono dal cuore
spogliato di sogni violati
dal crudele ghigno della vita.
Memore si espande a profusione
l’anima tua ribelle,
riverbero di un amore primordiale.
Impetuoso il tuo ondeggiare d’infinito mare .
*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice tramite e-mail.
Tu musica
di
Maria Pellino
Dell’eterno tu
zampillo travolgente
impronta percettibile dell’universo racchiuso in un sogno
cogli
ricolmi orizzonti di infinito lustro
e moti ritmati.
Puro artista.
L’ incanto precipuo spazia l’oltre.
Si svela a me un pensiero zelante
lo inseguo ed inizio a danzare sinuosamente.
Dispersa ritrovo il sentiero dell’anima.
Avverto l’ abbraccio di una melodia che mi avvolge
in lontananza scorgo l’arcobaleno di note
e tutto si riempie.