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COMUNICATO STAMPA DI GRAZIANO CECCHINI:” nel rispetto dell’Arte con la A maiuscola…”

untitled.pngMi trovo costretto a comunicare che la mostra evento “8 settembre tutti a casa… è arrivata la Ma-Donna!” è saltata perché non erano assicurate le condizioni minime e necessarie per allestire una mostra degna di questo nome.

 

Non essendo mia abitudine rischiare di deludere le aspettative ho preferito cancellare l’iniziativa nel rispetto dell’Arte con la A maiuscola, a dispetto di sterili trame di bottega di gente che si improvvisa mercanti e/o intenditori d’arte.

 

Essendo stati presentati da persona degna di fiducia ho infelicemente dato anche ai referenti di questa associazione la stessa fiducia.

 

Evidentemente sbagliando.

 

Eppure, sarei dovuto essere preparato, ricordando le parole di Shakespeariana memoria:Bisogna guardarsi bene dal concepire un’opinione molto buona delle persone di nuova conoscenza; altrimenti nella maggior parte dei casi si rimarrà delusi con proprio scorno o magari danno.”

 

 

 

L’appuntamento con Venezia è solo rimandato, e la prossima volta sarà mia cura affidare l’organizzazione a professionisti del settore non improvvisati e confusi come quelli in cui la sorte mi ha fatto inciampare.

 

Qualcosa però mi ha fatto dubitare da subito, così come, rileggendolo, affiora dalle righe del mio contributo della cartella stampa che riporto di seguito*.

 

 

 

Graziano Cecchini

 

*

LA MIA ARTE DA INCENDIARIO

 

 

 

Venezia 2011.

 

 

 

Non mi intratterrò a parlare e descrivere le opere esposte in occasione di questa mia personale.

 

 

 

Penso che le opere, in stretta simbiosi con il titolo della mostra, si spieghino da sole e, con soddisfazione, lascio ai collaboratori il compito di descriverne le tecniche, lo stile, il linguaggio multidisciplinare.

 

 

 

Preferisco approfittarne per parlare di ciò che le opere ancora non posso esprimere: le motivazioni, le aspettative, il mio modo di essere nel bene e nel male un Incendiario, modello Palazzeschi.

 

 

 

 

 

 

 

La Mostra-evento, eversiva e provocatoria nel titolo, “8 settembre, tutti a casa… è arrivata la Ma-Donna!”,vuole essere un omaggio alle donne di tutti i tempi, e insieme rievocare lo smarrimento di un’epoca che continua a festeggiare anniversari ma perde di vista il vero e autentico spirito di un popolo fatto di poeti, artisti ed eroi, della culla del diritto romano e di genialità costrette all’estero per colpa della cecità dell’interesse economico sempre e comunque e, ancora oggi, dell’appartenenza politica.

 

 

 

Ci vogliono far credere che l’unica cosa da fare sia non preoccuparsi, non indignarsi, non ribellarsi, tollerare ed adattarsi, continuando a guardarsi intorno senza voler vedere… come un Don Abbondio dei giorni nostri.

 

 

 

Ma io sono nato Incendiario, non Don Abbondio….

 

 

 

E così, anche qui a Venezia, tutti si aspettano la provocazione, la trasgressione e la sfida.

 

 

 

Ma forse nessuno è preparato ad una forma di provocazione più sottile, rivolta a quel potere accademico ormai scollato da un’arte contemporanea che sa provocare ed emozionare all’istante, senza bisogno di boriose didascalie.

 

 

 

Provocare tornando alla forma, una forma all’interno della quale si sposano arcaico, classico e tradizionale con immagini rubate al presente e stravolte dalle nuove tecniche grafiche.

 

 

 

La mia sfida qui a Venezia è fondere ogni stimolo visivo in un unicum artistico a 360° per permettere al visitatore di compenetrarsi nell’opera che riflette negli occhi immagini tecnologiche veloci e forme acriliche statiche.

 

 

 

Dov’è la sfida? La sfida risiede nel fatto che tutto ciò sarà possibile senza le eterne e pompose spiegazioni di un’arte che, per diventare concettuale, ha dimenticato l’emozione, universale e senza tempo.

 

 

 

Dopo tanto (troppo) “concetto”, il futurismo torna con passo veloce alla FORMA.

 

 

 

Ma è vero, le mie opere difficilmente potranno incontrare il favore di una critica compressa da tessere di partito e da un’Accademia cieca e passatista. Come i primi futuristi accetto il fischio ma mai accetterò la critica formulata senza sapere, senza vedere, senza conoscere e non porgerò mai l’altra guancia all’arroganza di piccini critici di quartiere, personaggi che… “pensano di navigar il mare Oceano, in realtà navigano in un laghetto”.

 

 

 

Purtroppo per loro, quando si parla di Arte e Cultura italiana, ci si trova veramente nell’oceano, quello vero, quello che con un’ondata ti travolge. Magari un’ondata di colori.

 

 

 

GRAZIANO CECCHINI

 

 

 

COMUNICATO RILANCIATO ANCHE DA:

 

http://lasinorosso.myblog.it/archive/2011/09/04/graziano-cecchini-comunicato-stampa-4-settembre-2011-venezia.html

 

 

 

FOTO POSTATA DALLA REDAZIONE: Copertina del catalogo

“Trespass: Uncommissioned Public Art”, edizione 2010

Graziano Cehhini è stato inserito dalla casa editrice Taschen USA nel catalogo “Trespass: Uncommissioned Public Art”, edizione 2010 come una delle più importanti e significative realtà artistiche internazionali per la performance realizzata con la Fontana di Trevi…. continua su:

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Graziano_Cecchini

 

 

Mag 6, 2011 - AZIONI DINANIMISTE    No Comments

COMUNICATO DI ZAIRO FERRANTE PRO GRAZIANO CECCHINI

230609_197162220328836_100001051791122_578227_3279577_n.jpgFONTANA DELLE NAIADI TRICOLORE: UN GESTO D’IMPORTANTE SENSIBILIZZAZIONE ARTISTICA.

Con questo comunicato, che pubblico a titolo personale sulla pagina ufficiale del DinAnimismo (movimento poetico/artistico rivoluzionario delle anime), intendo manifestare il mio sostegno nei confronti dell’Artista Graziano Cecchini per aver voluto, con la sua estemporanea artistica del 5 maggio 2011 (Fontana delle Naiadi Tricolore – Roma -), sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni su temi d’indiscusso valore Popolare come: la liberalizzazione dell’acqua, il taglio dei fondi alla cultura e l’incuria istituzionale nei confronti del NOSTRO patrimonio Artistico.

Ritengo inoltre che l’Artista, avendo utilizzato dei pigmenti naturali che non hanno assolutamente danneggiato la fontana (come da Lui Stesso dichiarato), abbia ancora una volta dimostrato un profondo rispetto verso l’Arte.

Pertanto, invito Tutti a riflettere sul vero senso di quest’Azione, sperando che, almeno questa volta, si possa evitare la solita retorica e demagogia “politica”, tanto cara a chi per professione cerca sempre di sviare l’attenzione da quelli che sono i veri problemi.

 

Ferrara 5-5-2011

Zairo Ferrante

 

 

*Per leggere le motivazioni dell’Artista ed avere una panoramica completa sull’azione:  http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2011/05/05/temp-2bdd7173724df8940f886ca4053b94b7.html

 

 

**Per leggere il proseguo e la reazione delle Autorità: http://lasinorosso.myblog.it/archive/2011/05/05/futuristi-di-roma-zampillizzare-l-addetto-alla-cultura-koatt.html

 

 

***Per leggere qualche reazione del mondo politico: http://www.lunico.eu/2011050546817/politica/fontana-naiadi-schiuma-pdl-qda-cecchini-gesto-artistico-e-nessun-dannoq.html

 

 

****Foto tratta dalla pagina ufficiale Facebook di Graziano Cecchini

 

 

 

Apr 11, 2010 - b) VERSI DINANIMISTI    1 Comment

POESIA di Zairo Ferrante

 

images.jpgPiazza di Spagna

(De-si-de-rio)


Ffffffffffffffffffff

Fffffiiiiiiiiiiiiiiiiiipalline-roma1-thumb.jpg

Fffffuuuuuuuuu

Trak, trik, troc.

Ruzzolano, rotolano,

schizzano, inondano.

Molecole colorate

come proiettili scagliati

sull’indifferenza, sulla

non curanza.

Ribaltano e fanno scivolare

il fare di omini a festa vestiti,

agghindati,

con mani sempre in pasta

ed anime messe all’asta.

Girano le palle e

si sporcano,

nella venduta acqua.

Piume sono diventate,

in molecole d’amore

per anime innocenti

si sono tramutate.

Accarezzano bambini!

Ffffffffffffffffffff

Fffffiiiiiiiiiiiiiiiiii

Fffffuuuuuuuuu

Trak, trik, troc.

Rotolano, scivolano,

sospingono ed

accompagnano

Stelle nascenti

desiderose

di futuro.

De-

       si-

            de-

                  rio

                  unico, infinito ed immortale

                  della tanto amata idea.

Solo.

                  Sospinto nell’unico viaggio.

                  Forse l’ultimo del presente

                  che si libra e poi esplodendo,

                  fa’ veloce Libertà!


di Zairo Ferrante (8-7-2010)


Versi liberamente ispirati dalla seconda azione di Graziano Cecchini (palline lanciate da Trinità dei monti in Roma).

 

– contro la casta culturale italiana-

 

FUTURISMO POST-MARINETTI

– contro la casta culturale italiana-


Il centenario futurista, che volge al termine, dopo centinaia di eventi in Italia e all’estero, ha rivelato non soltanto la persistente attualità dell’avanguardia italiana, certo interesse sorprendente dei contemporanei, la sua continuità, dimostrata da alcuni gruppi “neofuturisti”, tutt’oggi attivissimi e persino anche interfacciati, ma anche – neppure in controluce- certa casta culturale italiana, anche nell’area futurista, che è tempo di smascherare e terminare.


Come magari suggerisce uno dei gruppi “neofuturisti” protagonisti del rilancio del Futurismo, con il volume cartaceo più importante uscito nel fatidico 2009, Divenire 3 Futurismo, (con saggi o testi degli stessi Roberto Guerra e Graziano Cecchini) a cura infatti dei Transumanisti di Riccardo Campa, Sociologo della Scienza (sede a Milano), Associazione Culturale Scientifica, sezione Italia del celebre Humanity +, la casa madre internazionale, movimento disseminato in circa 100 paesi, con illustri scienziati, intellettuali tra i suoi aderenti, (da Marvin Minsky e il fondatore Nick Bostrom a …Bruce Sterling, padre del Cyberpunk con lo stesso William Gibson..), il futurismo contemporaneo, al passo con il suo DNA autentico e originario, ha come interlocutori privilegiati proprio il mondo della scienza e la sua evoluzione tecnoscientifica. Può benissimo recidere il residuo cordone ombelicale con l’arte convenzionale e i suoi glossatori… storici o critici d’arte, criptici…, fuori sincronia con il divenire estetico stesso.


L’ambiente storico-critico ha svolto per il centenario un ruolo ambiguo, contraddittorio: importante per la divulgazione contemporanea e -suo malagrado- per il rilancio del futurismo: involontario effetto, perchè, quasi esclusivamente si è trattato di celebrazioni e archiviazioni, tranne rare eccezioni (come i transumanisti), in flagrante disInformazione e scarso aggiornamento culturale.


Dagli anni sessanta ad oggi, la continuità futurista è documentata nella cultura italiana: dopo Internet i fatti e tale continuità ulteriormente rintracciabile….Azione Futurista Roma-Ferrara(Rosso Trevi e chi scrive…), Netfuturismo, Connettivismo, Post Futurismo Oggi… Evidentemente la casta culturale italiana, anche quella d’area futurista, non naviga in Internet, oppure in malafede ignorano la continuità futurista.


Quel che sorprende non sono tanto certi storici o critici d’arte convenzionali, magari improvvisatisi a volte curatori di eventi del centenario futurista: sorprendono certi critici d’area futurista o dell’avanguardia sicuramente a conoscenza di certa continuità futurista: intellettuali neppure banali, anzi persino relativamente creativi, alcuni di loro persino a suo tempo contestati per le loro ricerche e rilancio stesso del futurismo storico, operazione encomiabile che oggettivamente sarà sempre ricordata…


Va da sé, quasi sazi, del Centenario, siccome non han detto una parola sulla continuità futurista, complici della storicizzazione generale e d’archiviazione della casta culturale italiana tout court.


Unica eccezione, tra gli storici d’area, l’eterno Luigi Tallarico, non solo da sempre promotore della continuità futurista, ma curatore di un paio di eventi centenari live (coinvolgendo anche almeno uno degli ultimi futuristi, il pittore Antonio Fiore Ufagrà) e puntualmente, autore del volume Futurismo: la Continuità.


Invece, ad esempio: Giovanni Lista, che pure collaborò attivamente nel secondo novecento, storico di grande spessore sia ben chiaro, con il gruppo sopravvissuto all’inquisizione post seconda guerra mondiale, ovvero Enzo Benedetto e nei fatti- la rivista Futurismo Oggi, attiva fino al 1993, interfacciata persino con il Moma di New York e il Centre Pompidau…, ha nell’anno del centenario poco evidenziato se non il contrario tale continuità.

Oppure, lo stesso Bonito-Oliva, padre della transvanguardia, altra mente certamente elevata: nel più importante special telvisivo sul Futurismo, il Futuro del Futurismo, trasmesso da Rai Due (Palco e Retropalco del 19 2 , alla vigilia del 20, data ufficiale di fondazione dell’avanguardia di Marinetti), dedicato ai centenari più significativi, con scansioni rapide su tali eventi, era tra i critici intervenuti, con lo stesso Giovanni Lista oltre a Giordano Bruno Guerri (quest’ultimo rara eccezione perchè sempre attento e alla storia e al suo evolversi).

Ebbene sia Lista che Bonito Oliva evidentemente non hanno mai guardato la trasmissione mandata in onda. Visto che tra i centenari era evidenziato anche uno dei pochissimi eventi centenari non solo celebrativi ma a cura di futuristi contemporanei attivi. Vale a dire il centenario di Ferrara, a cura di Azione Futurista di un certo Graziano Cecchini Rosso Trevi e il futurista ferrarese Roberto Guerra (ex Futurismo Oggi!), con la presenza stessa tra gli altri dei transumanisti Riccardo Campa e Stefano Vaj, persino via video clip Antonio Fiore e lo stesso Valerio Zekkini.


Altri storici ben noti d’area non han- per così dire- parlato! E così via.

Va da sé, siccome la conoscenza aggiornata è almeno patrimonio acquisito anche per la storia dell’arte, quale metodo di credibilità e autorevolezza, metodo scientifico, o meno, la disinformazione italiana contemporanea sul Futurismo e la sua continuità, confuta in sé, piaccia o meno, la stessa critica futurista convenzionale.


Terminiamola! Se non altro, anche, ci si permetta un vezzo ultraoggettivo uno di noi (Guerra), ha edito diversi saggi in merito, fin dal 1989 (!), lunghi o brevi, proprio anche su Futurismo Oggi, oltre ai volumi Marinetti e il Duemila e l’Immaginario Futurista del 2000, il primo appunto ristampato nel 2009 dai transumanisti. Quindi anche Guerra appartiene alla casta culturale di storici e critici d’arte (come virus ovvio!).


AZIONE FUTURISTA NEOFUTURISTI DINANIMISMO FERRARA ROMA AQUARA (SALERNO)


Roby Guerra

Graziano Cecchini

Zairo Ferrante

Maurizio Ganzaroli

RECENSIONI

E RECENSIONI LINK SULL ‘-BOOK “DINANIMISMO” di Zairo Ferrante:

-ESTENSE. COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA:

http://www.estense.com/?module = displaystory & story_id =56874 & format = html

FUTURISMO-2009:

http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=198626630&blogId=518524226

-ADNKRONOS:

http://www.adnkronos.com/IGN/UGC/?ugcid=46645

N.B.

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BUONA LETTURA

Pagine:«12