Nuova Versi di Giancarlo Fattori!!!

giancarlo fattori,versi,inediti,dinanimismo,amici,amicizia,cosmica.GLI AMICI COSMICI
di
Giancarlo Fattori

L’acufene che, come treno in corsa,

ci attraversa la mente, selvaggia,

di rami spezzati, di contorti paesaggi;

forte il fischio del suo scorrere

e tu, anzi noi, che rinchiudiamo la speranza,

non cambiamo mai, è eredità di cammino,

è amore piccolo, cullato in robuste braccia.

Sdraiato sul palmo della mano,

(la mia mano onesta, fragile,

che accoglie fumo d’erba e voli di aquile,

vanto bradicardico d’affettuoso sguardo)

tu segui il mio perdersi lontano come vento leggero,

un velo, la pagina di un libro, la corda della chitarra,

mentre io accolgo i tuoi affranti affanni.

(Eh si, pizzichi le corde dell’anima, la mia, la tua,

scorrendo le dita sulla tastiera, risonanza

magnetica-musicale, cosmica, transazionale,

funzioni psichiche del suono, del canto,

stonato, della serie: lasciati andare,

lascia scorrere ciò che pulsa dentro,

lascia che esca, al limite incrinato della voce).

E si parla di figli, di coscienze celesti, col cuore

fluttuante e lo specchio che riflette le parole,

le masturbazioni, il calcio a un pallone,

e poi scendi, ruzzolando, le scale, saliscendi della vita.

(Eh già, ruzzolando insieme ad ogni spigolo,

vieni, dai che ti abbraccio forte,

abbraccio il tuo malessere leggero

e te lo rendo in forma di leggera carezza,

un tono più alto, uno medio, uno in fondo al pozzo,

un caffè, una pizza bollente da vescicola gengivale,

fratellanza di circoncisa carne).

Cosa dici? Parli di sentieri, di vuoti della mente, della rabbia.

Condividere le cose? Si, e stringi la fatica, le incomprensioni,

e qualche goccia di lacrima che diviene sciarpa di lana,

all’angola della strada buia, di un pensiero rimosso,

corsa all’indietro verso lontane ferite.

Guarite, forse, perdute, soccorse:

d’amore il tuo sguardo è pregno,

sei soltanto un altro pazzo nella collezione di pazzi,

una gramigna, un seme ben oleato,

e mi soccorro, appena posso, al silenzio, all’ascolto,

all’ebbrezza confusa, al confuso senso dell’esistere.

Senza perdersi, né perderti, né perdermi:

solo errando, di sbaglio in sbaglio

fino a un accecante abbaglio,

o all’unico possibile barbaglio di luce.


*Versi ricevuti direttamente dall’Autore Giancarlo Fattori, 28 aprile 2013

**Foto di “Eistein e Fisici 1931” postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da:http://www.vip.it/le-foto-piu-viste-in-cinque-anni-di-flickr/einstein-e-fisici-1931/

Nuova Versi di Giancarlo Fattori!!!ultima modifica: 2013-05-04T07:05:00+02:00da zairo-ferrante
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