Sul Confine di ogni terra (Giovanna Mulas)

confine1.jpgOccorre imparare a camminare fino al Confine di ogni Terra, a non temerne la notte. Dopo tutto in bus, Caronte, basta una monetina per ritornare al mondo ‘vero’,  quello da musica finita e montagne intinte nel rosa, frastornati da risate, culi al vento,  eros scapigliati.
Risorgi, Terra! Ora che  i nostri stracci sono i più laceri alzati, ti prego, da questa tua erba bagnata di rosso… .
Caronte guida selvaggiamente, sobbalziamo tremando: non so se arriveremo a destinazione senza vomitare, o cadere. Nel cielo, volo a cerchio, gli avvoltoi: conto quattro o cinque vistose macchie nere.
Ai fianchi del sentiero appaiono, inerpicate furiosamente, le nuove case: assi di legno marcio e plastica, tubi di ferro che fungono da pilastri, cartone. Una accanto all’altra e sopra l’altra, a togliersi il respiro e togliercelo; arrancano tra cima e strapiombi, pronte ad essere spazzate via al primo spread. Strano, capirlo davvero oggi, nel
2013, e qui. Dopo tanto studiare, vivere, leggere, ascoltare, vedere e scrivere. A cosa è servita questa mia cultura? A cosa serve, a cosa porta se non all’impotenza della conoscenza? Una verita’ che ora mi da
fastidio: punge, lotta, spinge per uscire, rivelarsi ad altri. Io che pensavo di conoscerlo il dolore, di conoscere la morte. A tratti mi pare un film ed io una comparsa da Eroe per caso, universo parallelo quasi. E vorrei che lo fosse. Ma non è un film ed io non sono un’eroina, sono soltanto un’europea cresciuta a telefilm yankee e consumismo.
Per noi l’idea di aiutare equivale all’assistenzialismo, al mendicare.
Che posso saperne io di storiche ribellioni di un popolo
all’imperialismo, se non quello che ci è stato dato da mangiare e leggere per una vita? Sono formattata, io.
Siamo formattati e male, amici miei. L’importante e’ esserne consapevoli.
Chi siamo noi liberi pensatori,  per pretendere di unire i confini di un mondo da sempre troppo piccolo?.
Sognatori, pazzi, esploratori d’utopia…e ancora: chi o cosa è, seppure è, uno scrittore?.  Già definirci ‘noi liberi pensatori’ è chiuderci in una categoria, casta protetta da cattedra e recensioni positive o negative poco importa, l’essenziale è essere. Imbottiti dal più classico degli onanismi intellettuali, introiettati. Micromondo fatto
di narrativa da bancomat, la fisica felicita’ di un bicchiere di quello buono, salotto, salamelecchi, interviste, servizio in camera, specchi e maschere, e maschere e maschere e, canne e riesumazione di Marx.

Implosioni mentali su come eliminare la violenza dal mondo con la minore violenza possibile.
Probabilmente occorre non farci distrarre dai voli alti, ma nello stesso tempo aspirare ad essi.
E lo vedo, il mio mondo,  e mi da fastidio. In quel ragazzo sporco, addormentato sul bordo del marciapiedi alle undici di una domenica mattina, faccia al sole e saranno 30 gradi all’ombra, coperta logora tirata al mento, la gente che continua a scorrere e correre attorno, fiume senz’ argini.
Che società è questa, in grado di rendere fantasma un ragazzino, dilaniarlo, spegnerne la voglia di spaccare questo mondo che pare uscito da una pellicola yankee di classe zeta?.
TU SEI se consumi, TU SEI se produci. Se crolli lasci di funzionare
per il sistema.

E noi Liberi Pensatori, noi Scrivani. Da bolla protetta e colorata, enfatizzata, mitizzata senza consenso ne’ merito, serrati a ipotizzare poeticamente come cambiare il mondo con la letteratura, uccidendoci della stessa e dimenticando, volutamente o meno, che il mondo ‘vero’
sta fuori da un albergo a cinque stelle: è giù da una cattedra di cui non conosce l’esistenza. E non ne sente la mancanza.

Forse il mondo vero sta fuori da ogni autore, e per sua natura (…)

*Continua la lettura dal Blog ufficiale di Giovanna Mulas:
http://giovannamulas.baab.it/2013/04/21/chi-siamo-e-perche-siamo-noi-scrittori-qui-ora/

**Ricevuto direttamente da Ufficio Stampa Isola Nera per Giovanna Mulas.

***Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.unradiologo.net/la-terra-di-confine

Sul Confine di ogni terra (Giovanna Mulas)ultima modifica: 2013-04-21T20:22:00+02:00da zairo-ferrante
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