Giancarlo Fattori: tra prosa e poesia!!!

100_3432-2 copia.jpgVENEZIA di Giancarlo Fattori
 
Sembra che tutto, all’improvviso,
sia giunto a termine,
nella luce trasfigurata
del tuo sogno di bellezza eterna.
Stai morendo? Che importa,
forse muoio anche io,
affondando nei tuoi diafani seni,
nella borghese melanconia
del tuo salotto da Titanic,
che cola a picco nei miasmi lagunari,
nelle acque infette della storia,
o nella superbia, dietro cui ti celi.
Adagiata sul mare
come sull’orlo dell’abisso,
con vista sulle tue viscere antiche.
Sto morendo?
Si, e tu non m’accogli nel tuo ventre,
distratta come sei dalle tue briciole d’Oriente,
e, nel silenzio, echeggiano i miei passi,
io, pallida maschera di porcellana
che si spegne, in un tormentato inganno.
E, dunque, chi sono io, adesso?
Io, che muoio con te,
che piango le tue stesse lacrime sovrane,
con le dita tese a Bisanzio,
e il lontano ricordo delle fiamme
che rasero al suolo Aquileia,
mentre sul mare languiva Grado,
e s’accendeva il tuo splendore.
Vedi? E’ tutto finito, persino noi,
e quando m’assale la tristezza
mi crogiolo nei marmi traforati
delle tue scollature,
perchè siamo uguali, io e te,
la nostra struttura è irrazionale.
Agli occhi frettolosi di chi passa,
di chi ti compra a pezzi
senza lasciarti amore,
sei l’amore dei luoghi comuni, e oscuri.
E non mostri i tuoi relitti
se non nei colori spenti
delle tue forme di vecchia amante,
senza peso, senza materia,
fino a divenire sfuggente, traditrice.
Sul delta di Venere del tuo abbandono 
io giaccio,
indifferente alla tua 
come alla mia stessa morte,
e m’addormento tra le tue braccia
come tra le cosce d’una sposa,
solo, col cuore ardente,
tra i veli del tuo spettro,
pregni di vento, di adriatico sale.

*Dipinto digitale e poesia ricevuti direttamente dall’Autore.
Giancarlo Fattori: tra prosa e poesia!!!ultima modifica: 2012-03-09T10:55:47+01:00da zairo-ferrante
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