Anima, Poesia e Teatro di Alessia D’errigo

alessia-foto-web.jpg“Nudo sensibile”

 

Nuda
dopo la nudità
spogliata persino della pelle

Il polline dei miei sensi
che feconda altri sensi
qualcuno volato nel vento
e un’altra manciata perduta
per sempre

Ho leccato le ferite e le gioie
tutto in una sola volta…
è come fare scopa con se stessi
ma
che bisogno c’è di toccare
i tasti dell’anima
se quello che premi
non emette suono?
Insistere
premere più forte
attendere…
non posso smettere di pensare al Miracolo Umano
che senso avrebbe la mia vita?
La Vita.

Così…
in una sera dai capelli scapigliati
che implora il mio ascolto
mete sporadiche di luna negli occhi
un volto mi appare
inquieto e incredulo
a parlarmi nel profondo…
il mio…
cosa c’è da c a p i r e
nella poesia, in un quadro
nella nostra anima?…

Niente.
assolutamente niente
semplicemente
niente…

E’ solo ascolto sensibile,
essenza del vuoto
che diventa per una volta
imprescindibile dolcezza
degli occhi
delle mani tutte
palpabile carne
al fuoco dei sensi
che esplora orizzonti
d’acquarello sottile
su uno sfondo nero
marea imprevista e suono
tuffo cristallino
al tatto
assenza desiderata
d’assoluto
per una volta
di nascosto dal mondo-tutto
in una tana sensoriale
che odora di abeti e viole
e di resina che ritorna
ad appiccicarti le labbra
alle labbra
in una sola ondata
di mare interiore
spremuto per bene
fino a toccare la salsedine
bagnata degli occhi…

un tuffo…

ancora…

O anima mia
ti bacio
nuda…

di nuovo

Alessia D’Errigo ricercatrice in campo teatrale e cinematografico. Inizia un percorso sulla verità della parola abolendo tutte le altre forme di re-citazione centrate sulla menzogna e la falsità. Inizia un intenso lavoro sulla poesia (voce-corpo, voce-musica, deformazione emotiva della parola), quella stessa poesia che contaminerà ogni suo atto artistico sia in campo teatrale sia in quello cinematografico.


“La poesia è un senso.

Io la definisco il mio sesto senso, ma forse, o almeno così mi piace pensare, lo è di tutti, solo che in alcune persone va risvegliato, stimolato, soffiato…

Ogni atto artistico, per come lo sento, dovrebbe partire da una necessità spontanea, e proprio da questo stimolo spontaneo e necessario ho iniziato a scrivere all’età di dieci anni ma, non mi sento un poeta, piuttosto un veicolo cavo attraverso il quale si esprime la poesia. E’ un mettersi a servizio il mio, un sentire e un affidarsi ad essa totalmente.

La poesia è ovunque, e scrivere è soltanto una delle innumerevoli possibilità che servono a renderla carne viva.”

* Scritti e foto ricevuti dalla stessa Autrice

Anima, Poesia e Teatro di Alessia D’errigoultima modifica: 2011-02-26T19:15:00+01:00da zairo-ferrante
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