Saggio di Marco Nuzzo

Se non puoi essere un poeta sii la poesia (David Carradine) – di Marco Nuzzo

 

Cosa c’è di più bello, di più liberatorio, se non scoprire la vera essenza di sé stessi, di quell’animale goliardico, autonomo e straordinario qual è l’essere veri, la somma delle proprie coscienze vissute strizzando la vita all’ultima goccia, tracannandola e ubriacandosi del proprio sentirsi vivi?

Allora perché continuiamo a mostrare le nostre miserabili maschere, evidenziandoci impettiti come se un palo nel culo ci trapassasse il colon da parte a parte come folgore che muore cervicale?

A che vi serve l’aver vissuto, l’aver respirato, se non avete assaporato l’ebbrezza, la paura che fa venire la pelle d’oca, la rabbia e l’amore allo stremo del vostro desiderio, quando tutti vi dicono di lasciar perdere, di non farvi coinvolgere dalle situazioni, dai sentimenti… chi sono costoro? automi forse? sono capaci di mandare in esilio le proprie sensazioni evitando così di sentire? Non penso.

 

Lao Tsu, il creatore del Tao Te Ching, evidenzia la necessità di restare morbidi come bambini, mai duri, mai impettiti. Un neonato quando ha fame piange e lo fa con tutte le sue forze, piange di santa ragione e se ne frega di tutto e di tutti proprio perché privo dei condizionamenti mentali cui verrà sottoposto da grande e nel tempo. Da adulti siamo incapaci di esprimere ciò che abbiamo dentro nei modi del neonato, sfruttando dunque tutta la nostra rabbia, tutto il nostro “volere” per ottenere, al fine di smascherare pian piano quella parte esagitata dentro di noi che ci farebbe tornare fanciulli, che ci farebbe tornare ai primordi, al nostro essere primitivi fruitori delle nostre passioni.

 

Parlando di Lao Tsu non posso non riportarvi l’esperienza delle arti marziali. Molti di voi si domanderanno cosa hanno a che vedere le arti marziali con la poesia o con la morbidezza. Ve lo spiego. Abbiamo detto che Lao Tsu, creatore del Tao Te Ching, nonché capostipite del Taoismo, evidenzia il concetto di morbidezza, ma perché? Semplicemente perché il morbido riesce a battere il duro; è un concetto difficile da comprendere, detto così, ma pensateci un momento: un albero, battuto dalla bufera, sarà estirpato, perché duro; un filo d’erba allo stesso modo, violentato dalla bufera, si piegherà, tuttavia resterà in vita, con le radici ben salde nella terra. Questo concetto viene ripreso nelle arti marziali per battere un avversario più forte (duro) fisicamente. Tuttavia il concetto di “morbido” nelle arti marziali non si ferma qui. Nasce il concetto di fa jing, ossia la forza esplosiva generata dal corpo. Per generare questa forza che si esprime come un colpo di frusta, un’onda, è necessario restare rilassati, è necessario essere naturali. L’effetto è devastante, spesso mortale. Il modo rilassato di generare fa jing è Poesia.

 

Se riuscirete a comprendere questo concetto avrete la chiave che aprirà porte inesplorate del vostro essere. Mantenere la calma fermenterà il vostro sapere, riuscirete quindi a valutare in modo chiaro e senza inutili filtri le varie situazioni. Mentalmente tutto diverrà chiaro.

 

David Carradine, attore di una fortunata serie dal titolo “Kung fu”, nonché maestro di Tai Chi e Qi Gong scrive: “se non puoi essere un poeta sii la poesia”. La frase si commenta da sé. Non tutti possiamo essere poeti, non tutti possiamo essere scrittori o uomini di scienza o matematici o chicchessia. Siamo tutti diversi e questo è bello, tuttavia possiamo essere tutti Poesia, proprio guardandoci dentro, proprio esplorando sempre più nel profondo ciò che di noi stessi è bellezza interiore, sincronizzandoci con l’esteriore bellezza di un’alba, di un tramonto, di un giorno di pioggia o di sole o di una notte stellata. Possiamo essere il meglio di qualunque cosa siamo, tanto per citare M. L. King, possiamo essere fa jing, forza esplosiva, possiamo essere Poesia, possiamo liberare i nostri sogni e renderli realtà esportandole all’esterno, facendo risuonare le nostre corde con quelle di altri per simpatia.

 

Toglietevi quella maschera, imparate a ricostruire il vostro vero essere, non inibitevi di fronte alla pazzia, siate pazzi, siate quel che pensate… volete gridare? fatelo! volete ballare sotto la pioggia? nessuno vi può fermare! volete gioire del vostro delirio di onnipotente pazzia? fregatevene di ciò che diranno, anzi, coinvolgeteli, suonatevi insieme in profondi accordi!

 

Siate illegali, rozzi… siate Poeti.

 

 

Marco Nuzzo: SITO

Saggio di Marco Nuzzoultima modifica: 2011-02-06T17:06:00+01:00da zairo-ferrante
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento