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Giovanna Mulas: Estratto da InFrAmmentos (di me), autobiografico.

191768023_1888529484659076_3283686870485905141_n(…) Rivedo una Giò di cinque anni, in quel paese tra montagna e mare. E’ in casa dei nonni paterni e rovista, approfittando del desiderio di pace di nonna e zie, nei cassetti scarni, dove la fanno da padrone fazzoletti ripiegati in quattro e i santini, minuscole medaglie della Vergine, boccioli passiti di rosa e corredi senza tempo o nome, quei merletti bianchi odorosi di amido e naftalina. La bambina, tra una carezza ai gatti del vicolo e saltelli annoiati, attende il ritorno dalle campagne dello zio esperto cacciatore. E l’uomo finalmente arriva: con pernici e quaglie porta un corpicino di lepre; vera fortuna, si dice in casa, per la povera gente. Lo poggia sull’unico tavolo della dimora, affinché venga pulito e preparato per il pranzo.
Rammento confusamente che salii sulla poltrona dell’adorata nonna (una donnona cieca nell’ultimo periodo della sua vita; mi ripeteva che la cecità era una sua precisa scelta, stanca com’era di vedere le cattiverie degli uomini), sotto la cui lunga gonna da entroterra sardo amavo nascondermi,
e presi a consolare il leprotto per la sua cattura.
L’avevo raccolto piano (“Strano che si faccia toccare così…lo lascerò dormire così potrò accarezzarlo ancora e ancora e lui dormirà meglio perché capirà tutto il bene che gli voglio”), eppoi stretto al petto. Si racconta che ingoiai le strette, storte scale di vecchio legno, nove ne ricordo, per fuggire a nascondermi sotto l’alto letto dei nonni, il corpicino inanime cullato tra le braccia. E così venni trovata varie ore dopo, non saprei dirvi quante, imbellettata dal sangue del povero leprotto che continuavo a stringere convinta che, prima o poi, col potere di carezze e baci sarei riuscita a risvegliare da un sonno che, effettivamente, stava durando troppo anche per i miei gusti
(Forse il leprotto vuole farmi un dispetto).
Quando mi dissero che la bestiola era morta e con la morte, “…Giovanna, figlia mia, non c’è davvero nulla da fare…”, piansi a calde lacrime l’ingiustizia che mio zio aveva compiuto contro un innocente; quindi la bugia di un Amore in grado di poter tutto, nel mondo.
Non volli lavarmi dal sangue fino a sera e a nulla servirono i rimbrotti di nonna e zii, uno schiaffo di mia madre. Mi rifiutai di mangiare: piansi rabbiosa contro qualcosa e senza sapere davvero cosa; comunque colpevole di permettere la morte di un indifeso, innocuo leprotto.
E a lungo non rivolsi la parola allo zio Giuseppe, il cacciatore.
Oggi rido di questo aneddoto; forte emblema o forse profezia, preludio di ciò che, poi, sono diventata con la maturità: sovente pronta a combattere, a ‘insanguinarmi’ anche per le cause già perse.
Rabbia e pianto: il primo passo necessario a capire il mondo (…).
*Estratto da InFrAmmentos (di me), autobiografico: https://www.facebook.com/giovanna.mulas.58/posts/1888519461326745 .
(Ritratto di mio marito, Gabriel impaglione)

“L’illusione del successo” (ndr… e forse la morte del talento ) di Giovanna Mulas

859px-Gustave_Léonard_de_Jonghe_Der_Liebesbrief_1867Il ‘successo’ come oggi s’intende, costruito a tavolino, legato a mera apparizione mediatica quindi al guadagno (e non importa che il mostrarsi significhi decadimento in una scala morale, uccisione della dignità umana.
Ma oggi ha ancora senso parlare di dignità?) 

rimane pura illusione, destinata a stordirSi e stordire un pubblico già inebetito. 
Ogni seria divagazione non è concessa.
Eppure, il pubblico è leone alla fame: alla lunga fiuta la bugia, e fagocita all’istante; lunedì ama il vitello d’oro, martedì, al primo cedimento del falso mito, è pronto a fonderlo e senza indugio. A cagare in testa, come le colombe, alla magnifica statua eretta in pieno centro. Come è giusto che sia del resto, per quanti riempiono portafoglio e pancia di sterile ambizione.
Camminare a pieni scalzi, di solo talento, volontà e conoscenza; un buon riferimento per le generazioni che verranno. Davvero, si avverte nella gente un forte, forte bisogno di purezza, una richiesta di ascolto disinteressato e lo vedo come un buon segno, nel cammino in questa società che ci vive. Il bisogno porta alla ricerca, a domandarsi un Perché, a non fermarsi ad una sola verità, quella normalmente presentata preconfezionata, pronta. Già domandarsi un altro Perché manifesta il volersi affacciare, perlomeno il tentare di uscire dalla caverna; premio, prima o poi, il sole.

CONTINUA SU: https://giovannamulasufficiale.blogspot.it/2017/10/l-illusione-del-successo.html

Giovanna Mulas, l’orgoglio e la dignità della Poesia e del Poeta… e la sua nuova opera.

mulasleggemulas2“Voi poeti esistete per raccontare al mondo quello che noi viviamo qui”. 

Così mi avevano detto, abbracciandomi, i bambini della scuola dei desplazados latinoamericani, figli della guerriglia e con la strada negli occhi, affogati nel fango di un Sistema che qualcuno neppure è in grado d’immaginare, e che un Uomo solo perché tale non deve conoscere, tanto meno vivere.

Diversi Progetti Culturali che mi riguardano stanno andando in porto in questo periodo e non a caso, dopo anni di mio voluto silenzio ché Storia e Paesi c’insegnano momenti in cui la Letteratura, l’Arte, devono camminare sottotono, altri nei quali debbono farsi voce potente ma non sola: unita alle simili volte alla consapevolezza, al messaggio costante.

Resto convinta che occorra lavorare nella trasformazione di coscienze (da quel Cum-scire latino, “sapere insieme”) anestetizzate; occorre soffiare coscienza di classe proprio dove le coscienze creative sono state schiacciate, nascoste, sequestrate dalla società del consumo. Ma per contrastare, contestare anni di dominazione mentale in tutte le classi sociali -in primis, lo sappiamo, in quella vulnerabilissima classe media- è necessario utilizzare strumenti teorici forti, adeguati, e dialettica, confronto, critica costante. Vige prima di tutto il pensiero nel pensiero: confermo questa, come autentica rivoluzione.

Mi, Ci si prospettano un fine 2014 e un 2015 pieni e impegnativi, con obbligata attenzione alle problematiche sociali e politiche della Nazione, del Mondo.

Intanto segnalo l’uscita del mio ‘Nocturno Oltre Confine’, diario di viaggio in latinoamerica e isole Canarie.
Quanto conosciamo, davvero, di quello ritenuto il Terzo Mondo?
Info/Prenotazioni: http://www.circumnavigarte.it/nocturno-oltre-confine.html 

E’ inoltre in distribuzione la nuova opera del Maestro della Fotografia Alois Ottiger ‘Sardegna e Sardi nella primavera del 1965’, per cui ho lavorato ad un brano ad hoc.

Prossimi incontri coi Lettori: 

Verona, 28 novembre 2014, h. 09.00, Università di Verona, Aula Magna del Polo Didattico G.Zanotto.Performance e dibattito col pubblico, a tema femminicidio.
Apertura del convegno a cura di Nicola Sartor, Magnifico Rettore dell’Università di Verona.
Seguiranno dibattiti con Riccardo Iacona, giornalista RAI, Il giornalista Giancarlo Beltrame, Donata Gottardi(Università di Verona).
L’ evento è in collaborazione con: Istituto Veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, Segretariato Italiano Studenti in Medicina di Verona, Vivi in Europa, IVRES-Associazione Veronese Ricerche Economiche e Sociali, Filo di Arianna, fuori Aula Network, Libre!Società Cooperativa,
rEsistenze-Associazione per la Memoria e la Storia delle Donne in Veneto, Isolina e… .

Vi aspettiamo numerosi.

 Segnalazione ricevuta direttamente da 
Giovanna Mulas 
Giovanna Mulas, Il Blog Ufficiale 
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Versi in bicicletta: Bicinuragica 2014

“BiciNuragica – Poesia” 2014, Sardegna come viaggio lento, scrittura, voce, musica, arte, cultura, territorio, tradizioni e oltre … (III edizione): Aggius, Ales, Logo BiciNuragica 2014Arzachena, Budoni, Cagliari, Gergei, La Corte, Monserrato, Nughedu San Nicolò, Olbia, Ollastra, Ortacesus, Padria, Quartu Sant’Elena, Sant’Antonio di Gallura, Selegas, Seulo e altre località sarde (letteratura, cicloturismo, ambiente, musica, arte, tradizioni), dal 2 al 17 agosto 2014.

 

Sabato 2 agosto 2014 si inaugura a Olbia, presso la Biblioteca Simpliciana, nell’ambito della rassegna “Sul filo del discorso”, la terza edizione dell’evento ciclopoetico “BiciNuragica – Poesia” 2014, Sardegna come viaggio lento, scrittura, voce, musica, arte, cultura, territorio, tradizioni e oltre …,  ideato e curato da Ugo Magnanti. 

Per questa edizione i bicinuragici sono: Daniele Contardo, Anna Nascimben, Claudia Tifi, Matteo Campulla, Numa Echos, Andrea Olla, Dona Amati, Ugo Magnanti, Marta Proietti Orzella.

La rassegna poetica itinerante in bicicletta, che prevede reading, musica, proiezioni, performance d’arte varia, happening, e altro, farà tappa, grazie al sostegno delle amministrazioni comunali, in diverse località dell’Isola: Aggius, Ales, Arzachena, Budoni, Cagliari, Gergei, La Corte, Monserrato, Nughedu San Nicolò, Olbia, Ollastra, Ortacesus, Padria, Quartu Sant’Elena, Sant’Antonio di Gallura, Selegas, Seulo.

La manifestazione si aprirà il 2 agosto ad Olbia per concludersi il 17 agosto a Cagliari.

Il gruppo di “BiciNuragica” percorrerà il tragitto in bicicletta portando poesia, in senso stretto e in senso lato, nei luoghi storici, nelle piazze e nelle strade delle città attraversate.

“BiciNuragica – Poesia” 2014, patrocinata dalla Regione Sardegna e dai Comuni di Cagliari e di Arzachena, è promossa e organizzata da Fusibilia Associazione e dall’Associazione HyperionArt di Cagliari, in collaborazione con Pragma srl di Arzachena, con il Club Unesco di Aggius, e con l’Associazione Italo-Tedesca di Olbia.

Trasbordi da e per il continente a cura del Consorzio GoinSardinia – nuove rotte per la Sardegna.

Ad ogni tappa di “BiciNuragica – Poesia” corrisponderà un incontro, nel quale, poeti, musicisti, e artisti sardi si affiancheranno al gruppo ciclo itinerante di BiciNuragica. Proprio alla cultura sarda, tradizionale e contemporanea, sarà riservato ampio spazio nel corso della manifestazione. Il progetto è stato sostenuto dalle amministrazioni comunali, nonché da varie realtà isolane, dalle più rilevanti istituzioni letterarie come la Biblioteca Simpliciana di Olbia, il Progetto OttobreInPoesia di Sassari, la Fondazione Cicitu Masala di Nughedo San Nicolò, la Biblioteca Comunale “Salvatore Sale” di Padria, alle più attive Associazioni locali che operano in ambito culturale o sociale sul territorio sardo, come l’Associazione Pro Loco di Ales,  l’Associazione Culturale Scirarindi, il Comitato Classe Settantaquattro Gergei, nonché dalle più dinamiche realtà turistiche o enogastronomiche dell’Isola, come l’Hotel Regina Margherita di Cagliari, il Parco Lu Cantaru SP 018 Sassari Argentiera, Enoturismo in Sardegna di Loiri Porto San Paolo, o da enti di servizio sociale come MAP Gestioni srl, Cooperativa KER – Centro Servizi Anziani “E. Jenner” di Quartu Sant’Elena.

Il logo di “BiciNuragica” è stato realizzato da Paolo Baghino.

 

 

BiciNuragici 2014

 

UGO MAGNANTI, poeta e promotore culturale, ha ideato e diretto numerose manifestazioni letterarie in diverse città italiane, fra cui la rassegna “Nettuno Fiera di Poesia 2010”, curando azioni ed eventi, come “Otto poeti nell’immondizia”, “Poesie vomitate contro la Turbogas”, il body poem “Notte di Valpurga”, “Petali-parole di desiderio”, “Icaro e Dedalo, Ditirambi No Turbogas: poeti paracadutati”, “Duetti Misti Incrociati” (2008-2011), “8 poetesse x l’8 marzo” (2008-12) e, in ambito ciclopoetico, “Sicilia Poetry Bike” (2008-2009), “EpoSillàBici (Il geometra e il poeta)”, 2011, e “BiciNuragica – Poesia 2012 e 2013”. Sempre in ambito ciclo poetico ha partecipato come ciclopoeta a “CicloPoEtica 2010” e a “CicloInVersoRoMagna 2011”. Ha pubblicato, fra l’altro, la raccolta di poesie “Rapido blé”, e le plaquette “20 risacche”, “Poesie del santo che non sei”, “Il battito argentino”. Nato a Nettuno, vive, e lavora come insegnante in un istituto superiore, nella città di Anzio e Nettuno.

 

DANIELE CONTARDO, musicista polistrumentista (chitarre, liuto, fisarmonica, organetto diatonico, flauti, percussioni) e cantastorie, è ormai noto con la dicitura piemontese Contador per la sua figura di moderno giullare in bicicletta. Ha appena portato a termine l’edizione 2014 del suo tour “2 Ruote di Resistenza – Alla Ricerca del Popolo che Manca” in cui ha attraversato lo Stivale tra musica, inchiesta e scambio culturale, in collaborazione con Italia che Cambia e Movimento Lento. Fin dagli anni ’90 sperimenta i linguaggi del teatro di strada, giullaresco e popolare, fino all’esperienza di ricostruzione di una Compagnia di Commedia dell’Arte, con spettacoli rappresentati in un carro-teatro trainato da cavalli. Collabora con i ‘Modena City Ramblers’, con i quali ha partecipato a quattro album e condiviso numerosi progetti e ha all’attivo concerti e incisioni con artisti internazionali. In ambito ciclomusicale e cicloletterario ha curato o partecipato a viaggi in bicicletta, quali “2 Ruote di Resistenza” 2008, (Valsusa-Mugello-Sicilia), “CicloPoEtica” 2010 (Torino-Venezia), “Lo Sbarco-La Nave dei Diritti” 2010 (Torino-Barcellona-Genova), “BiciNuragica – Poesia” 2012 e 2013. Animatore della fragorosa fanfara di strada Bandragola Orkestar e del funambolico duo FryDa, è nato e vive a Torino.

 

Anna Nascimben, violinista e cantante, diplomata in viola presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, ha fatto parte del complesso strumentale “Rondò Veneziano”, partecipando a numerose tournée in tutta Europa, nonché del Gruppo Orchestrale “S. Marco” di Pordenone e dell’Orchestra Filarmonica di Udine. Nel 2009 la sua esecuzione dell’inno di Mameli ha aperto ufficialmente la cerimonia inaugurale della Coppa del Mondo di Sci a Tarvisio. Fra i più recenti lavori pubblicati, l’album “Rondò”, con l’etichetta Plaza Mayor Company, il singolo “A night in Venice” (Nascimben-Cappuccio) e il singolo dance “Je suis a toi” che hanno avuto ampia diffusione in Francia. Polistrumentista (violino, viola, fisarmonica, tastiere) e musicista dal vasto repertorio, spazia dalla classica rivisitata in chiave moderna, fino al jazz, al pop, e alla musica chill-out. Come cantante spazia dal repertorio lirico-operistico, alla musica vocale da camera, fino al musical. Una parte della sua produzione è caratterizzata da una mescolanza di voce lirica e violino, il tutto proposto in chiave elettronica. Attualmente si esibisce nei più vari e prestigiosi contesti artistici italiani. È nata a Spilimbergo e vive a Pordenone.

 

CLAUDIA TIFI, poeta, scrittrice, giornalista, ha partecipato con i Giovani Poeti d’Azione a diversi eventi di poesia, tra cui: “La notte dei musei”, e “Parole in transito: incontri con l’Autore in Città”, Roma 2010. Come artista solista ha preso parte a “Bibliodiversi spiriti!”, nell’ambito di “Lib(e)ri sulla carta”, Fiera dell’editoria indipendente di Poggio Mirteto, Rieti, 2009, e  “Poesia combinatoria, acrostica, inversa, e double-face”, Fiera dell’editoria di poesia, Nettuno 2010. È stata redattrice di Abitarearoma.net,  ed è presente nelle antologie “Sono bella, ma non è colpa mia – L’inconvenienza dell’avvenenza” FusibiliaLibri, e “Costellazioni, letture e critiche sull’immaginario”, Lithoslibri. Impegnata nella promozione della mobilità sostenibile e di stili di vita ecocompatibili, dal 2010 è portavoce del Coordinamento Roma Ciclabile, attraverso il quale ha organizzato eventi e convegni, quali il “Forum per la ciclabilità”, “Da 4 a 2 ruote: Roma ci guadagna. Il futuro delle ciclabili nel IV Municipio” e “Dalla rigenerazione urbana alle politiche per la ciclabilità”. Dopo un periodo di formazione nelle ciclofficine popolari romane ha proposto stand, eventi e laboratori di ciclo meccanica nelle scuole e nei luoghi di aggregazione sociale. Ha collaborato con i Têtes de Bois in diverse tournée del “Palco a pedali” e ha partecipato alla II edizione di BiciNuragica – Poesia. È nata ad Ancona e vive a Roma.

 

MATTEO CAMPULLA, videoartista, con vari sconfinamenti in ambito pittorico, musicale e letterario. Componente dal 2009 del Movimento Oscurantista, collettivo di pittori apertamente schierati contro l’arte contemporanea. Operatore televisivo e montatore ha lavorato presso TCS – Telecostasmeralda, emittente televisiva appartenente al gruppo editoriale de “L’Unione Sarda”. Come freelancer, ha collaborato con Repubblica.it, prodotto videoclip musicali, realizzato diversi reportage di manifestazioni culturali e artistiche, concerti, spettacoli teatrali etc. Nel 2012 elabora “Scars (Video Project)”, un progetto di videoarte che si manifesta per la prima volta nell’ambito del XXV Festival Internazionale di Performing Arts “InterAzioni” del Teatro Arka. Nel 2013, in collaborazione con Marco Fadda, dà vita al progetto audiovisivo “Boga Bisuras!” e vince il Premio Babel nella sezione video. È nato ad Iglesias e vive ad Assemini, dopo avere trascorso la prima infanzia a Ditzingen, in Germania.

 

NUMA ECHOS, poliartista, si muove fra poesia, musica, fotografia d’arte e pittura. Miscelando testi, musiche sperimentali-alternative, gestualità, proiezioni visive, ha realizzato lo spettacolo poetico musicale notturno work in progress “Sogni di lucida-mente: allusioni e rivelazioni di un io follemente sano”, già presentato in vari contesti, fra cui “Terre Vulnerabili – a growing exhibition”, Hangar Bicocca, Milano; “Step 010”, Fiera annuale d’arte contemporanea, Museo della scienza e della tecnologia, Milano; “Miniera” – Futurizzonti in festa – “Shit Surfing day”, evento-laboratorio, Politecnico Bovisa, Milano; “Navigli Poetry Slam”, Milano; “BiciNuragica – Poesia 2013”, Sardegna: la versione editoriale è in corso di pubblicazione per Caosfera Edizioni – Vicenza. Selezionata tra i semifinalisti del concorso “Arezzo Wave Festival”, 2010 e 2012, e tra i dieci finalisti del concorso “Creamusica” 2009-2010, Centro Professione Musica, Milano, ha partecipato a numerosi festival musicali rock indipendenti e programmi radiofonici. Sempre in ambito musicale ha realizzato come voce solista, autrice di musica e testi, il long playing “Shady World”, nell’ambito di un progetto discografico di rock-elettronica con influenze dark, industrial, trip-hop, metal e new wave. Attiva in modalità live come cantante e strumentista (tastiere, sinterizzatori), con live shows” propri ed “opening act shows” per altri artisti (Fluon, Quintorigo, etc.), e con dj set. Attiva anche in ambito “fashion”, in qualità di passerellista e fotomodella.  Fra i suoi esercizi il ciclismo su strada. È nata a Castelfranco Veneto e vive a Milano.

 

ANDREA OLLA, performer monociclista, nei suoi interventi mescola palline, clave, monociclo, con letture poetiche ed ecologiche, sfidando i luoghi comuni sull’età matura.

Ha ideato e realizzato a livello locale e nazionale numerose manifestazioni, campagne e iniziative per promuovere l’uso della bicicletta, per favorire una mobilità sostenibile, per la tutela del territorio e per la conservazione del patrimonio paesaggistico sardo. Ciclista già fondatore a Cagliari della “Associazione Città Ciclabile” e successivamente della “Associazione Amici della bicicletta”, opera ormai da decenni anche nel settore della formazione, organizzando corsi e laboratori per adulti e bambini sul tema dell’educazione alla mobilità, nonché escursioni e cicloraduni. Ha partecipato con apporti tecnici a “BiciNuragica – Poesia” 2012 e 2013. Di formazione scientifica, ha insegnato per decenni matematica e fisica negli istituti superiori. È nato a Fluminimaggiore e vive a Cagliari.

 

DONA AMATI, poeta, performer, editore e organizzatrice culturale. È cofondatrice dell’associazione culturale per la diffusione della poesia “Le Mele-Grane” e cofondatrice e attuale presidente di Fusibilia Associazione, nonché responsabile della casa editrice FusibiliaLibri. Ha ideato e fondato “Saffo e le Altre –  movimento per la diffusione del patrimonio letterario delle donne”. Ha all’attivo diverse pubblicazioni di poesia. Ha ideato e curato, per FusibiliaLibri, i volumi antologici “Haiku tra meridiani e paralleli”, “Caro bastardo, ti scrivo. Storie di male e di miele (con variazioni sul tema)”, e “Haiku come fiori di ciliegio”. Come organizzatrice ha curato in collaborazione con l’Ass.ne Le Mele-Grane vari eventi che hanno coinvolto autori come Dacia Maraini, Ana Guillot, Duska Vrhovac, in contesti prestigiosi come Torino Fiera del Libro, Ambasciata del Messico, Ambasciata argentina, Ambasciata serba, Casa Internazionale delle Donne, Caffeina Cultura, Viterbo, e ha recentemente ideato e curato, insieme a Monica Maggi, “Eros e Kairos” 1° Festival Internazionale della poesia al femminile. È membro della community mondiale “Poetas del mundo” e ha partecipato tra i rappresentanti della poesia italiana al 49° Raduno Internazionale degli Scrittori a Belgrado. Ha già partecipato come poeta a manifestazioni ciclopoetiche: “CicloPoEtica 2010”, Pavia, “CicloInVersoRoMagna 2011(Ferrara e Ravenna), “EpoSillàBici (Il geometra e il poeta)”, 2011 (curatrice tappa di Viterbo), BiciNuragica – Poesia 2013.  Nata a Roma, vive e lavora fra la Tuscia, Roma e provincia.

 

MARTA PROIETTI ORZELLA, attrice e regista teatrale. Si laurea con lode in Scienze Politiche con la tesi “Teatro e rivoluzione: l’esperienza del maggio francese”. Vincitrice di una borsa di studio della Regione Sardegna, si diploma all’Ecole Florent di Parigi (4 anni) dove studia recitazione e regia. Seguono stages e masters (diretti, fra gli altri, da J. Sanchis Sinisterra, G. De Monticelli, A. Alvarado, K. Crawford, F. Manetti, S. Tcherkasskij, A. Dosio, J.C. Penchenat). Nel 2013 vince la selezione di un master della compagnia “Los sentidos” di Barcellona per lo spettacolo “Fermentaciòn” regia E. Vargas. È vincitrice di concorsi e premi teatrali, fra cui il Premio Nazionale Plauto e il Premio Regionale Francesco Masala. Coordina laboratori teatrali e corsi di dizione (anche per la Scuola d’arte Drammatica di Cagliari) e collabora come regista e attrice per diverse compagnie teatrali. Fra i suoi progetti lo spettacolo comico musicale “Fritto misto e baccalà”. Partecipa a Festival teatrali e letterari anche con progetti legati alla cultura della Sardegna, fra cui “Cantar l’altrove – prosa e poesia di Sergio Atzeni” con il sound designer Alessandro Aresu (sinth, chitarra, percussioni, cajón). È attrice in cortometraggi (fra cui “Sinuaria”, regia Roberto Carta, vincitore Concorso ISRE, “Tu ridi”, regia Chiara Sulis, vincitore della IV edizione del Concorso “Il cinema racconta il lavoro”) e nel film di L. Pieraccioni “Finalmente la felicità”. È nata e vive a Cagliari. 

*Comunicato stampa ricevuto direttamente da: 

Ufficio Stampa:

BiciNuragica – Poesia 2012

“Il pianto di un’Isola” di Giovanna Mulas

IL PIANTO DI UN’ ISOLA

di

Giovanna Mulas

201311200940-800-sardegna_alluvione_fotoansa“…L’immensa onda di acqua e detriti giunse, in un rombo furioso, a ingoiare terra e cristiani

Ssssssssssssiiiiiissooscriistianooooooos… .

Passò la notte e passò un giorno di pioggia, prima dell’arrivo deisoccorsi, passarono ancora due notti prima che Elvira potesse rivedere ciò che restava della sua casa e della terra d’intorno. E Mama de sa Suferentzia cadde in ginocchio sul deserto di fango, pietre e legni, non un cadavere da piangere, e strappò il fazzoletto dai capelli e i capelli li strappò a ciocche e le ciocche le affidò al fango perché potesse inghiottirle come i figli suoi, e a Iddio ché potesse serbarle, battè i pugni sul cuore e allargò le braccia, crocifissa, il volto alto al cielo, sempre fiero, non una lacrima, non un sospiro, né più un urlo suo echeggiò. E così rimase, e rimase. E rimase. “

( Giovanna Mulas, Estratto da ‘Mater Doloris’, romanzo, 2002 )

Dal Blog ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2013/11/20/mama-de-sa-suferentzia/ In questi casi sappiamo quanto le parole possano essere inutili, perfino dannose, ma si desidera comunque esprimere la vicinanza alle famiglie duramente colpite dall’alluvione. Dopo la disperazione, solo dopo, che vengano rabbia e domande: perché il cedimento di una struttura e di chi le responsabilità, perché disabili e allettati lasciati soli, il perché dei soccorsi in ritardo o dei Non soccorsi. Ma ora solo rispetto, e pianto.

PREMIO SIRMIONE LUGANA ARTE & CULTURA 2013

Il prestigioso Premio Internazionale Arte e Cultura Sirmione Lugana 2013 e’ stato assegnato a Giovanna Mulas. Nella ristretta rosa dei candidati al Premio erano presenti, con la Mulas, l’attrice di teatro Lina Sastri, il cantautore Roberto Vecchioni, la cantante lirica Cecilia Gasdia, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, lo scrittore Mauro Corona, la Poetessa Alda Merini (in memoria).
“Riservato ad artisti”, scrive la causale della Giuria, “… che nel panorama nazionale siano riferimento non solo sotto il ristretto punto di vista artistico ma che con la loro personalità, impegno sociale e artistico, la loro creatività, lascino in continuazione impronte indelebili nel patrimonio culturale del nostro paese, diventandone essi stessi patrimonio.”.
L’annuncio ufficiale dell’assegnazione del Premio avverra’ il 23 c.m., in occasione della premiazione del Concorso Letterario Sirmione Lugana – CircumnavigArte.
Il Premio della Critica verrà consegnato alla Mulas durante serata a Tema.

*Articolo ricevuto direttamente da Ufficio stampa Isola Nera per Giovanna Mulas

**Foto postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.parmaonline.info/notizie/2013/11/20/sardegna-allerta-meteo-dopo-lalluvione_45300

 

ELOGIO ALLE STREGHE – Giovanna Mulas (appunti, riflessioni prima di ‘Nessuno doveva Sapere, Nessuno doveva Sentire’)

giovanna mulas,attivista dinanimista,collaboratrice,estratto,edito,dinanimismo,ferrara,sardegna“Ma in Dio crede?”
“Non ho piu’ bisogno di credere.Ora so.”  (C.G.Jung)

“Uomo conosci te stesso, e conoscerai l’Universo e gli Dei che in esso dimorano”. Così e’ inciso sul frontespizio del Tempio di Delfi. Penso alle donne e non necessariamente ‘streghe’, reiette comunque e nonostante del passato e del presente, e penso ai Sileni di Alcibiade.
Si dice fossero immagini ad intaglio, fatte in modo da poter essere aperte e dispiegate. Quando erano chiuse riproducevano la simpatica immagine deforme di un flautista, aprendosi rivelavano lo splendore e
la purezza di un’immagine divina. “Avendone fatto esperienza, anche lo stolto sa”, dichiarava Omero. Gl’ impedimenti basilari per farsi un’idea della realta’ sono l’ imbarazzo e la paura che, ostentando i pericoli, distoglie dal prendere iniziative. Erasmo avrebbe scritto che la follia libera magnificamente da entrambi. Fra gli uomini si e’
in pochi ad ascoltare il suo richiamo, a comprendere per quanti altri
vantaggi riesca utile non vergognarsi e essere pronti al vivere, non sopravvivere. E del resto cosa e’ lavita degli uomini se non un gran teatro in cui diversi attori recitano la propria parte fino a che un regista (IL Gran Regista? Natura o Dio
Burlone) chiede loro di uscire dalla scena. Credo che l’augurio da fare ai nostri figli sia quello di riuscire a sottrarsi, con conoscenza illuminata da un istinto primordiale, agli abusi della ragione.
Al momento della creazione di Abbaccai, la mia strega-accabadora in ‘Nessuno doveva Sapere, Nessuno doveva Sentire’, mi chiedevo costantemente cosa poteva avvenire in una giovane vergine per non farle temere più la morte, quindi il sacro che l’accompagna. La sfida era far vivere un mito. Pure riflettevo sull’ iter che, si racconta, anticipa l’arrivo in loco dell’accabadora: quel levare ogni immagine sacra o amuleto dalla stanza del moribondo. Processando le streghe-reiette, i membri dell’Élite dominante non intendevano forse eliminare devianti o ribelli nel senso tradizionale della parola ma tentavano di rendere la comunità più omogenea, piu’ armonica: sostenevano gli ideali correnti del comportamento femminile. Una sorta di selezione della specie. Eppure, l’orientamento etico del Nuovo Testamento era opposto alla schiavitù come alla servitù troppo dura. Ogni enunciazione degli insegnamenti di Cristo sul perdono e l’amore, l’umiltà e la carita’ rappresentavano amaro rimprovero non solo di tutti i signori e padroni della terra ma anche della Chiesa stessa e dei prelati arroganti. Alexander King e Aurelio Peccei, fondatori del neo-malthusiano Club di Roma, nella prefazione al quinto rapporto al Club intitolato ‘obiettivi per l’umanità’ ’’ avvertivano: “si può
applicare la logica soltanto quando la gente e’ culturalmente preparata ad accettarne le severe necessità” (…)

Continua la lettura del pezzo dal Blog ufficiale di Giovanna Mulas:
http://giovannamulas.baab.it/2013/07/07/elogio-alle-streghe-appunti-e-riflessioni-prima-di-nessuno-doveva-saperenessuno-doveva-sentire/

*Estratto ricevuto direttamente da Ufficio stampa Isola Nera per Giovanna Mulas.

Roberto Guerra ed il suo Futurismo ( made in Ferrara ) sbarcano in Sardegna


 

Da Marinetti a Guerra: sguardo sul Futurismo ( Articolo di Tigellio Sebis pubblicato su la “Nuova Sardegna” e segnalato da “asino rosso” da cui segue l’estratto )

ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più…

ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi». Questo era il pensiero di Antonio Gramsci sul movimento artistico e culturale italiano del XX secolo, che ha poi influenzato tutta l’arte d’avanguardia del Novecento italiano, che ebbe nel Marinetti il suo idealista e vate, la sua punta di diamante. Un giudizio per certi versi sorprendente su un movimento culturale e artistico molto distante dalle posizioni gramsciane.
Ecco così che la Biblioteca Gramsciana Onlus, in collaborazione con l’associazione Fitzcarraldo e la Nur, società per servizi culturali, in occasione del 104° anniversario della pubblicazione del Manifesto Futurista domani pomeriggio alle 19, presso il Museo Cinematografico (ex stalla caserma carabinieri) manderà in scena la videopresentazione di “Futurismo per la nuova umanità” di Roby Guerra.
Roby Guerra, con tutta probabilità ritornerà ad Ales nel mese di giugno in compagnia di quello….
….

‘Parola Nel Mondo’ 2013 aperte ufficialmente le iscrizioni!!!

*PAROLE

di

Z. Ferrante


Aria
(di suoni)
nell’anima filtrata.



**’Parola Nel Mondo’ e’ Festival Internazionale membro della Rete dei Festivals di Poesia ‘Nuestra America’.

E’ Festival co-fondatore del MPM – Movimento Poetico Mondiale.

Nell’ultima Edizione abbiamo felicemente superato i 400 Readings simultanei di poesia, nel Mondo.

 

Ora aspettiamo anche Voi: uniti in Poesia, per la Pace.


Leggi la versione integrale del bando della VII Edizione del Festival da ‘Giovanna Mulas, il Blog Ufficiale’: http://giovannamulas.baab.it/2012/11/01/vii-ed-festival-internazionale-di-poesia-parola-nel-mondo-palabra-en-el-mundo/

 

*”PAROLE” versi di Zairo Ferrante tratti da “i bisbigli di un’anima muta” (CSA-editrice 2011).


**Comunicato stampa ricevuto direttamente dalla scrittrice: Giovanna Mulas (http://giovannamulas.baab.it/ , il Blog – Quattro Pagine Ufficiali in Facebook Italia -Profilo ufficiale in Twitter )


Giovanna Mulas: su Ogliastra (Sardegna), il Generale Angelino Usai, Agualuna.

nessuno_doveva_sapere_cover_180.jpg…Il Generale Angelino Usai, primo storiografo d’Ogliastra, mio prozio, scrisse nel suo saggio ‘Baunei’ (1968) della figura di Maria, strega nel villaggio di Eltili, distrutto secondo lo storico Vittorio Angius “…dalle crudeli inimicizie tra gli abitanti ed una grave pestilenza”.
Le prime citazioni del villaggio, quindi di Maria, risalgono al XIV secolo, in un manoscritto pubblicato da M.P. Boforul si racconta di una donna “venuta dal mare”, unica sopravvissuta alla pestilenza.

Dunque la nostra Maria, essendo divenuta padrona assoluta “per consuetudine non scritta ma con valore di legge” dei beni già appartenuti ai defunti del suo villaggio, un giorno, stanca di governare un paese abitato da scheletri umani insepolti, corvi e animali randagi, decise di recarsi a dorso di cavallo ad Urzulei per donare tutto a quel paese in cambio di una capra, un orto e una casa dove trascorrere la vecchiaia.
Questa figura di donna, già di prima lettura, mi affascinò oltre misura. A lei m’ispirai nell’ abbozzare il personaggio di Aradia in ‘Nessuno doveva Sapere, Nessuno doveva Sentire’.
Ma come poteva aver vissuto mi dicevo, come poteva aver amato e sofferto, gridato alla luna questa zingara del mare?
Pensavo a Maria e pensavo, curiosamente, a mia nonna: lei coi suoi sogni premonitori e i morti sempre vivi, il suo legame quasi morboso con la Natura, lo stesso mio.
Qualche settimana fa, durante uno scambio epistolare con l’amico regista e sceneggiatore babilonese Haydir Majeed, è nata Qamar di ‘Agualuna’.
Ma Maria-Qamar era già viva, già respirava, già parlava.
Esistono persone in grado di controllare il proprio destino, la vita e la morte.
Questa, forse, è la storia di una di quelle persone.
 
Leggi ‘Agualuna‘ dal Blog Ufficiale di Giovanna Mulas: http://giovannamulas.baab.it/2012/08/27/agualuna/
 
*per Ufficio stampa Isola Nera da Giovanna Mulas ( il Blog Ufficiale )

Giovanna Mulas per Rossella Urru e contro l’ipocrisia!!!

urru rossella,sardegna,mulas giovanna,incontri,dinanimismoIn questi giorni ho evitato, e non a caso, di scrivere su Rossella, quella che è diventata per tutti la ‘nostra’ Rossella Urru. Non amo l’ipocrisia e le strumentalizzazioni in genere e ultimamente, mio malgrado, ne sto constatando troppe sul caso, politiche o mediatiche, fisiologiche certo, e comunque assolutamente irrispettose a mio parere nei confronti di chi davvero soffre in silenzio, nell’attesa quindi la speranza che ne deriva.
Penso pure che, a volte, il silenzio o meglio il tempo siano necessari per chi, come in questo caso, opera solo attraverso la diplomazia per salvare una vita in terra straniera, in mezzo a un conflitto di natura internazionale. 
Detto questo, tra le numerose iniziative in corso ricordo che a Sant’Antioco si terrà una tre giorni di cultura, in nome della nostra Rossella.
Venerdì 9 marzo vi aspetto nell’Aula Consiliare di Sant’Antioco per un reading a tema sociale.
La mattina del 10 sarò al Liceo Scientifico locale per un incontro con studenti e docenti, aperto al pubblico.
Alle 18.00 Gabriel terrà un reading di poesia nell’aula consiliare.
Iniziative promosse dalle Associazioni Culturali Agorà e Sant’Antioco abbraccia il Mare.
Vi aspettiamo numerosi.

Aggiornamenti al blog ufficiale, sulla piaga anoressia: http://giovannamulas.blogspot.com/2012/03/signor-giudice-capisca-che.html
 
Sorciopolis e la nuova bottega degli hamburgers McPapp’S 
nasce come critica sociale:  leggi hamburgers come Stati Uniti e destino manifesto. 
Consumismo/capitalismo a invadere, plagiare, spremere menti e corpi: http://giovannamulas.blogspot.com/2012/03/sorciopolis-e-la-nuova-bottega-degli.html
 
A Milano il Primo simposio del Forum delle Associazioni: http://giovannamulas.blogspot.com/2012/03/primo-simposio-organizzato-dal-forum.html
 
Vi abbraccio.

Giovanna Mulas

**Foto postata dalla Redazione e liberamente tratta da: http://piras-sassari.blogautore.repubblica.it/2012/02/29/rossella-libera/

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