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– Masticando Sabbia – di Fausta Dumano

The_Maiden_Heist_-_The_Lonely_MaidenE  masticando la sabbia  Carla cammina a piedi scalzi sulla sabbia, ogni volta corre tra le dune, poi fantastica di scrivere il suo best seller ambientato in quella villa che campeggia per la sua imponenza, la villa volpi, il suo sogno, diventare veramente la grande scrittrice che vive di diritti d’ autore, come recita una sentenza nel tribunale, dove è rimasta impigliata in una mattonella.

Carla della giustizia non ha più la minima fiducia, ha incontrato nel suo cammino diversi giudici che  kATKA le fa solletico. Colleziona sconfitte incredibili, che suonano surreali. Cammina con l’ultima sentenza in mano, consapevole che questa storia può raccontarla solo a chi legge realmente i fogli.

Questa volta la realtà ha proprio superato la sua fervida fantasia.

I FOGLI  pur portando il suo nome  Carla Maini si riferiscono alle richieste di un’altra donna, che era sposata con un dentista, lei chiedeva invece all’ex marito la condivisione di spese scolastiche, di istruzione, ma le vengono respinte perché nella sentenza lei si è rivolta per le spese dentistiche ad un altro dentista. Vorrebbe  conoscerlo questo ex marito dentista per farsi regalare un sorriso Durbans. La rete le consegna le immagini del suo giudice impegnato con dei giovani studenti in ”un processo farsa” un processo simulato, un gioco per spiegare che la giustizia è uguale per tutti….

Masticando la sabbia, scrive il suo commento ”nella realtà è tutto un gioco, a tua insaputa puoi diventare, in un’aula di un tribunale, l’ex moglie di un dentista, puoi ritenerti fortunata non sei finita in un altro fascicolo dove si dispone l’allontanamento del figlio, perché sei violenta ”Ciro il bagnino, che è diventato il suo psicanalista, la guarda scrivere, commenta,”sei una scrittrice troppo realista, ecco perché non diventi famosa, – Carla sorride – ( lui è l’unico che riesce a strapparle sorrisi ) “grazie dottore” – Ciro obietta – “non sono dottore”.

– Masticando la sabbia- anche io con la mia fantasia di scrittrice posso creare personaggi ,così come la realtà può farti diventare l’ attore e l’ attrice  di un altro processo. Nel linguaggio giuridico solo oggi capisco perché si usa il termine attore, colui che spiega le sue ragioni, a insaputa gli attori e le attrici vagano nelle aule dei tribunali, vengono catturati da un giudice e vengono catapultati in un’altra commedia . Non scrivo tragedie greche, altrimenti ci sarebbe un finale tragico, quella che con un mitra fa una strage in un’aula del tribunale e correndo dice ”pensavo di essere sul set cinematografico sono scappata da un processo per banda armata ”.

*Racconto ricevuto direttamente dall’Autrice.

**Immagine postata dalla redazione e liberamente tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/The_Maiden_Heist_-_Colpo_grosso_al_museo#/media/File:The_Maiden_Heist_-_The_Lonely_Maiden.jpg

 

QuellA pArolA AnArchicA che le sfugge… di Fausta Dumano

50Nel cuore della notte Carla si sveglia  , puntuale quando le fa male il cuore si sveglia nel cuore della notte , proprio in quell’ istante realizza che la notte ha un cuore ,è quel momento che sta nel mezzo ed è circondato dal buio ,per vedere deve accendere la luce , quella artificiale , le servirebbe un cuore artificiale,il suo è pieno di graffi, di lividi , di cicatrici ,sembra  un paese straziato di croci .Fumo di pall mall,un attacco di asma , parole soffocate,parole strozzate ,no, non è colpa di quella sigaretta , sa riconoscere i sintomi .Lui le ha fottuto il cervello,ha gettato i semi ,l’ ha ingravidata .Lei vorrebbe fuggire lontano , m è come paralizzata ,Una striscia nera le riga il volto,non dovrebbe usare il mascara , perché poi con le lacrime si forma un impacco colloso .Carla non dorme mai a casa con un uomo, a meno che non sia un gay irriducibile,Carla ieri sera dopo quel cuba  libre avrebbe voluto invitarlo a salire a casa sua , vorrebbe scrivere un racconto d’ amore , lui è un artista della parola,le costruisce arcobaleni di versi  che lancia come aquiloni nel cielo .L’ invita a correre ,a raggiungere quell’ aquilone .Per lei ha composto la nuova versione di ”un viaggio chiamato amore”Appena prova a sfiorarle il corpo, Carla fugge,getta la scheda del cellulare,diventa per giorni irrintracciabile,poi il cuore le scoppia , le si poggia sulla mano ,lei timidamente ricompone quel numero , chiedendogli di accompagnarla al reparto cardiologia, ci sarà un cuore per amanti smarriti lasciato in donazione organi?Vorrebbe un cuore appartenuto a quelle storie d’ amore di quelli che sono invecchiati invece,quei cuori  che smettono di battere insieme e all’ unisono partono per l’ altrove per inseguirsi in un viaggio lunare……Nel cuore della notte lei da tempo apre il computer per dar voce alle protagoniste dei suoi racconti,occhi neri , occhi sbattuti agli armadietti,corpi sventrati, corpi saccheggiati , lei scrive  con il sangue delle donne , lei è un corpo sventrato , saccheggiato .Si guarda allo specchio,vede due donne , una ride,una piange , quella che ride , le dice che anche il cuore è rosso , potrebbe scrivere con il rosso del cuore, l’ altra le consegna SANTA SEBASTIANA  dicendole puoi scrivere con le frecce insanguinate .Lui assiste silenzioso e come un cavaliere errante della notte le scrive ”Sono venuto da un pianeta lontano per squarciare le tenebre della notte , oltre il cuba libre c’è un coctail ”Orgasmo”lo sanno miscellare solo pochi cavalieri ”Lei Marco Lodoli  dopo SNACK BAR  ha divorziato ”Lui ”Adesso non citarmi pure ”l’ albergo delle donne tristi, ”il cuore cucito,pensa ”LA DONNA ALLA RICERCA DEL DIAFRAMMA ”……Carla ”Certo , ma quella l’ avrà trovata poi quella parola anarchica che le sfugge , che la tiene sveglia la notte??Lui ”Cerchiamola insieme  quella parola anarchica che mi tiene sveglio la notte ,…..altrimenti Dante per l’ eternità  mi farà dormire  cercando quella parola”

* Scritto ricevuto direttamente da Fausta Dumano.

**Foto di Ferdinando Tartaglia postata dalla redazione del blog e liberamente tratta:http://www.arivista.org/riviste/Arivista/325/50.htm

Due parole su Tartaglia:

« Tu già fosti ruscello
e poi quel fiume
che inondò la terra dei miei giorni.
Così la tua alluvione fosse alta
e tracimasse l’argine di fine
io m’abbandonerei lento per lune
bianco di bianco a l’acqua di morire »
(F. Tartaglia, Poesie. Esercizi di verbo, 2004)

Il pensiero di Tartaglia si muove dalla necessità di una trasformazione radicale del cristianesimo, che provocò il suo progressivo allontanamento dalle istituzioni ecclesiastiche.[5] Molti dei suoi scritti ci raccontano della lotta contro la disperazione di questo sacerdote vitando che cerca il rimedio ai sintomi apocalittici della terra: rinnovare e capovolgere tutto dall’interno, con la fede nella Realtà Nuova. Essa, senza più divisioni e barriere confessionali, può trasformare radicalmente il quadro buio e sanguinante del mondo “antico” in cui siamo costretti a vivere.

L’impossibilità di Dio a rispondere alle implorazioni umane, sentita intimamente da Tartaglia, corrispondeva al suo desiderio missionario di reagire lottando, al suo desiderio di raccogliere vecchi e bambini abbandonati nella sua villa di campagna, al suo legame con Germaine Muhlethaler… continua su: https://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_Tartaglia

L’UOMO CHE ……SORRIDE AL TEMPO di Fausta Dumano, una nuova amica del dinanimismo!!!

935887_588172394559539_1370893932_n.jpgE’ con immenso piacere che oggi presentiamo nella ” sez. collaboratori e sostenitori del dinanimismo ” un micro-racconto di Fausta Dumano, artista “sognatrice, viaggiatrice instancabile del corpo e della mente”

Oggi  pomeriggio l’ insognata camminava distratta, sempre in fuga da qualcuno, da qualcosa, sempre alla ricerca di qualcuno, di qualcosa,mentre masticava l’ ansia delle ansie con i vestiti sporchi di sabbia,quella sabbia che si frantuma dei suoi castelli , costruiti durante la notte, meno male che non fa l’ architetta…..altrimenti ogni mattina un crollo di edifici, distratta come è si è inciampata in un uomo, che procedeva nel senso contrario.L’uomo l’ ha guardata e”LE OFFRO UN CAFFè?????…….l’ INSOGNATA stava per dire no”ENGAGE”,MA INCREDIBILE IL TURBINIO COMBINATORIO………conosceva quell’uomo,l’ aveva smarrito nella corsa del tempo…..Si è fermata, lui ha presa per mano,guidandola nei luoghi invisibili della città, che sfuggono all’ occhio frenetico, mentre esplodeva una miscela deflagrante di odori,nello scoprire i nomi delle piante , che sprigionavano profumi.Un esperto non solo di archeologia,ma anche di botanica,il famoso archeologo,il topo di archivi, dal linguaggio aulico ed erudito,lontano dalla società dei consumi,che beve ancora la ”STREGA” non corre dietro al tempo con violenza, ma sorride al tempo…….Nel suo sorridere al tempo, si ferma ad aspettare i tempi dell’ insognata,la guida nei ricordi……quella noce mangiata insieme  sulle scale di una chiesa sconsacrata,la invita a schiacciare una noce, sforzo necessario per trovare il nucleo essenziale e nutriente per una sognatrice. Scompaginata nel tempo e nello spazio,l’ insognata piange, ma sorride nell’ osservare quell’ uomo che sorride al tempo,,,,che non ha fretta.Da quanto tempo l’ insognata non stava così bene con il suo dentro,,,,una noce, guscio duro e legnoso, un frutto gustoso, profumato e nel dentro quello che deve essere scoperto.Un macrocosmo che si nasconde nel microcosmo…..trovare il nucleo per rispondere ai problemi, per scoprire le qualità.La noce forma semicircolare divisa in due parti le sembra il suo cervello.Per incanto arriva nella notte di SAN GIOVANNI……le streghe che danzano ,gli antichi romani facevano piovere noci sugli sposi, noce simbolo di morte e di rigenerazione…….Non  corrrete……altrimenti non vi inciampate nell’ uomo che sorride al tempo e vi dona la noce……


Fausta Dumano,insegnante di lettere al liceo artistico di frosinone, ha pubblicato  diversi libri, tra cui ”un dritto e un rovescio”.
Vincitrice di alcuni concorsi letterari, tra cui i ”racconti di sabaudia” e il  premio lidia serenari.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.