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BUONA PASQUA 2017 dal Dinanimismo.

Fai la presentazione di tuo padre

2381769_1936_immagini.quotidiano.net.jpg.pagespeed.ce.ZUrHLCa5NEMio padre fa il cartunaio, va a prendere i cartoni alla notte. Qualche volta l’accompagno anch’io, e andiamo col furgoncino.
   Mio padre non so quanti hanni ha, però non è troppo vecchio: un poco è anche giovane!
   Lui di mattina fa un altro mestiere, e poi si arritira il pomeriggio; dorme un po’, magnia, e poi esce la notte a fare i cartoni.
   Mio padre non è tanto vecchio, però è zelluso, tiene il mellone in testa*.
   La domenica ci porta alla messa, e ci vuole bene. Noi nella piazza giochiamo cogli altri bambini, poi lui compra il cartoccio delle paste.
   Mio padre è molto povero, i cartoni non bastano, perciò si appiccica sempre con mia madre.
   A Pasqua lui porta a casa il piecoro per scannarlo, ma esso ci fa sempre pena, e alla fine lo regaliamo sempre. E così lui si appiccica un’altra volta con mia madre che gli dice : Ma che cazzo o puort a fa ogn’anno stu piecoro comm a te, si po nun tien mai o curaggio do scannà?! «Io t’scannass’io a te!».

**Dal libro: “Io speriamo che me la cavo”: https://www.ibs.it/io-speriamo-che-me-cavo-libro-vari/e/9788804388661?lgw_code=1122-B9788804388661&gclid=CPL1vdvlqNMCFccy0wodWUcMjw&gclsrc=aw.ds

***IMMAGINE TRATTA DA: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/pastore_sardo_boldrini_agnelli_berlusconi_pasqua-2381769.html

Apr 22, 2011 - AZIONI DINANIMISTE    No Comments

IL DINANIMISMO AUGURA A TUTTI UNA PASQUA ALLA RICERCA DELL’UOMO

caravaggio_tommasoR375.jpgIl dinanimismo augura a tutti i suoi lettori una felice e serena Pasqua.

Dio si è fatto Carne ed ha consegnato l’Umanità nelle mani dell’Uomo affinché potesse essere salvata, protetta ed amata.

Questo è il nostro compito, ieri come oggi ed oggi come domani.

ZF

Elegia Pasquale -Andrea Zanzotto

Pasqua ventosa


che sali ai crocifissi


con tutto il tuo pallore


disperato, dov’è il crudo


preludio del sole?


e la rosa la vaga profezia?


Dagli orti di marmo


ecco l’agnello flagellato


a brucare scarsa primavera


e illumina i mali dei morti


Pasqua ventosa


che i mali fa più acuti


E se è vero che oppresso


mi composero a questo tempo


vuoto per l’esaltazione del domani,


ho tanto desiderato questa


ghirlanda di vento e di sale


queste pendici che lenirono


il mio corpo ferita di cristallo;


ho consumato purissimo pane


Discrete febbri screpolano la luce


di tutte le pendici della pasqua,


svenano il vino gelido dell’odio;


è mia questa inquieta Gerusalemme


di residue nevi, il belletto


s’accumula nelle stanze


nelle gabbie spalancate


dove grandi uccelli


covarono colori d’uova


e di rosei regali, e il cielo


e il mondo è l’indegno sacrario


dei propri lievi silenzi.


Crocifissa ai raggi ultimi


è l’ombra le bocche


non sono che sangue


i cuori non sono che neve


le mani sono immagini


inferme della sera


che miti vittime cela nel seno.
*Poesia postata dalla Redazione e liberamente tratta da:  http://www.poesie.reportonline.it/poesie-di-andrea-zanzotto/elegia-pasquale.html
**Quadro “l’Incredulità di San Tommaso” (Caravaggio 1600-1601) postato dalla Redazione e liberamente tratto da: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/4/22/PASQUA-Aldo-Trento-la-vittoria-sull-oscuro-male-del-vivere-quotidiano/170283/