Tagged with " omaggio"

Il Dinanimismo saluta il Poeta Elio Pagliarani.

pagliarini_180x195.jpgCon un sorriso, carico di gratitudine e di stima, vogliamo salutare il Poeta Elio Pagliarani – figura illustre e Maestro della Neoavanguardia Italiana – convinti che le sue parole continueranno per molto tempo ancora a tracciare il sentiero. Almeno fino a quando, da qualche parte nel Mondo, continuerà ad esistere una “Ragazza Carla”:

Carla Dondi fu Ambrogio di anni
diciassette primo impiego stenodattilo
all’ombra del Duomo
Sollecitudine e amore, amore ci vuole al lavoro
sia svelta, sorrida e impari le lingue
le lingue qui dentro le lingue oggigiorno
capisce dove si trova? TRANSOCEAN LIMITED
qui tutto il mondo.
è certo che sarà orgogliosa.
Signorina, noi siamo abbonati
alle Pulizie Generali, due voIte
la settimana, ma il signor Praték è moIto
esigente – amore al lavoro è amore all’ambiente ]  [ – così
nello sgabuzzino lei trova la scopa e il piumino
sarà sua prima cura la mattina.
UFFICIO A UFFICIO B UFFICIO C
Perché non mangi? Adesso che lavori ne hai ]  [ bisogno
adesso che lavori ne hai diritto molto di più.
S’è lavata nel bagno e poi nel letto
s’è accarezzata tutta quella sera.
Non le mancava niente, c’era tutta
come la sera prima – pure con le mani e la bocca
si cerca si tocca si strofina, ha una voglia
di piangere di compatirsi
ma senza fantasia
come può immaginare di commuoversi?
Tira il collo all’indietro ed ecco tutto.

 “La ragazza Carla, di Elio Pagliarani 1962


*Foto del Poeta Elio Pagliarani fotografato da Giovanni Giovannetti (da «Le parole esposte», Crocetti) postata dalla Redazione e liberamente tratta da: http://www.corriere.it/cultura/12_marzo_09/di-stefano-pagliarani-epica-quotidiano_2ab03682-69e8-11e1-b42a-aa1beb6952a8.shtml

**Notizie sulla sua scomparsa: http://www.corriere.it/cultura/12_marzo_09/di-stefano-pagliarani-epica-quotidiano_2ab03682-69e8-11e1-b42a-aa1beb6952a8.shtml

***Una raccolta “completa” di Elio Pagliarani: http://www.amazon.it/poesie-1946-2005-elefanti-Poesia-Cinema/dp/8811678323/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1331380190&sr=1-1

IL DINANIMISMO SALUTA E RENDE OMAGGIO A JAMES HILLMAN

hillman.jpg…I grandi epici, e anche i poeti di oggi non usano astrazioni. Cercano di esprimere il mondo interiore con immagini e suoni molto precisi e concreti. I nostri sogni non dicono <<paura>> o <<sesso>>. Nei sogni incontriamo eventi e immagini…..  Ciò che la psiche fa per prima cosa è presentare la sua interiorità nei sogni….non in parole, non in concetti, non in sentimenti: in immagini! Quindi se l’attività primaria e congenita della psiche è  <<fare-immagine>>, poiesis in greco, allora la psicologia deve essere prima di tutto uno studio dell’immaginazione…”

Queste le parole di James Hillman rilasciate in una Sua intervista tanto illuminante da divenire uno splendido saggio edito da BUR – “Il piacere di pensare” conversazione con Silvia Ronchey -.

Queste le parole da cui prendevo spunto – più di due anni fa – per scrivere il secondo, e forse più importante, manifesto del dinanimismo.

Queste le parole con cui oggi voglio ricordare, ringraziare e salutare lo stesso Hillman, il piu’ famoso psicoanalista e filosofo americano contemporaneo.

Lui, il padre della psicologia archetipa e teorizzatore del “fare anima” come mezzo d’identificazione dell’uomo psicologico, ci ha definitivamente salutato due giorni fa ( ma da tempo hillman era ammalato di cancro ), non senza donarci un’ultima lezione.

Ha deciso, infatti,  di lasciare questo mondo –  sicuramente per lui abbondantemente compreso – con lucidita’, rinunciando alla somministrazione di dosi  massicce di morfina che avrebbero certamente lenito i suoi dolori  ma, nello stesso tempo, offuscato il suo pensiero. Volendoci, forse, in questo modo ricordare l’importanza del pensiero e delle idee che neppure con la morte possono e devono dissolversi.

A lui va il mio grazie, con la viva convinzione che il suo ‘daimon’ continuera’ ad elargire doni per molto tempo ancora.

zairo ferrante

 

 

*Per leggere la biografia di hillman: http://it.wikipedia.org/wiki/James_Hillman


** Un suo libro e il suo “daimon” : http://www.parodos.it/books/pensiero%20filosofico/hillman.htm

 

***ulteriori notizie sulla sua morte: http://blog.panorama.it/italia/2011/10/28/eutanasia-la-morte-di-james-hillman-e-una-lezione-sulla-vita/

 

****foto tratta da: http://www.scottlondon.com/interviews/hillman_italian.html

 

Per la scrittrice – nonchè amica – Giovanna Mulas: di Salvatore Fittipaldi

161543_1599732497_3913096_n.jpgPer te

che metti l’oceano dei golfi d’occidente

nei tuoi testi

e il sapore del mirto

e l’arsura del sughero:

 

per te

che strappi la roccia d’ Orosei

dai tuoi capelli neri

e per amore del mondo

scali il Gurtei e il Gennargentu:

 

 

…ci vorrebbe un critico e un poeta:

ognuno deve fare il suo mestiere:

 

qui, mi pratico il mio

quello dell’amico e niente più…

Il linguaggio di Giovanna Mulas è talmente personalizzato che mi verrebbe di dire”personificato” se non addirittura “pietrificato”, nel senso metaforico del termine:

lo stile di Giovanna è qualità pregiata: scrittrice non per “imposizione” di natura ma per intelligenza, sapienza e rigore:

i libri di Giovanna sono un “documento unico”, se pure nelle piccole differenze che li uniscono:

la sua è la scelta di misurarsi subito, senza indugi, senza mezzi termini, con le delusioni, le sconfitte, le catastrofi, con le cose che “succedono” ma anche con i paradossali margini della speranza, del riscatto , della redenzione:

nessun altro scrittore ha condotto una lotta così radicale, così lucida, così “ripugnante” (?), con le lunghe ombre della consolazione, a rischio di distruggersi, di diventare la lavagna della propria scommessa, di sparire nella frana di ghiaia della funzione identificata:

il linguaggio, lo ripeto, è avvincente, glorificante, come una croce di ghisa, ricco e poetato: amarezze e stranezze della vita, diversamente “capite” e sublimate, hanno determinato nella sua”visione linguistica” del mondo un nuovo equilibrio tra amore e ripudio, tra rassegnazione e durezza:

in questo senso, credo, vanno intesi alcuni scritti di Giovanna: ed è tipico, a livello di scrittura, il suo disegno metrico, il suo riempire il naturale corso del discorso: ed ecco…che Giovanna butta, più che in faccia, nel cuore del lettore, le monete taglienti di un impegno letterario tanto irrefutabile quanto ai limiti dell’impossibilità.

Salvatore Fittipaldi 17 giugno 2010  (scritto ricevuto dell’Autore il 17-2-2011)