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Giu 11, 2020 - Senza categoria    No Comments

“L’Olimpia” di Luigia Sorrentino al “Napoli Teatro Festival Italia”.

Cattura1Come annunciato dalla stessa poetessa e giornalista sulla sua pagina facebook: “E’ ufficiale. Andrà in scena al Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, la mia drammaturgia: OLIMPIA, TRAGEDIA DEL PASSAGGIO, per la regia di Luisa Corcione.

Luigia Sorrentino continua precisando che: “Sarà un primo studio, perché il coronavirus ci ha impedito di realizzare il progetto iniziale. Abbiamo dovuto tener conto delle regole di distanziamento imposte dal governo, e di molto altro… comunque sarà bello, perché seppure lo spettacolo è stato drasticamente ridotto, avremo in scena attori del calibro di Emilio Vacca, Noemi Francesca, Peppe Voltarelli. Nessuna scena, ma architettura dei personaggi, con le opere di Luisa, Rosaria e Anna Corcione. Nella drammaturgia tratta da “OLIMPIA” (libro) si fa strada un nuovo personaggio: Empedocle. Spero sia uno spettacolo che ridia speranza nel futuro… è quello che mi auguro.”

Nel riadattamento di Olimpia, tragedia del passaggio, per la drammaturgia di Luigia Sorrentino, si dà spazio alla collaborazione artistica di varie discipline artistiche, da rendere così la pièce un lavoro multidisciplinare. Gli elementi scenografici e quelli di costume sono sostituiti da opere pittoriche, scultoree e istallazioni. Le musiche originali si uniscono alla Danza. Il collante resta la Poesia: un linguaggio che sembra perduto nel tempo ma comunque contemporaneo che dona il giusto bisogno di essere espressa in questo momento storico. L’arte cerca spesso di raggiungere la poesia; per raggiungere questo scopo, abbiamo eseguito una ‘chiamata alle arti’, perché sosteniamo che oggi, più di ogni altro momento, sia il tempo delle collaborazioni. Il tempo di fare “gruppo”. Bisogna lasciare alle spalle un passato fatto di individualismo, di isolamento e di tristezza emotiva per dare spazio a nuove forme composte da un’unica energia e un solo obbiettivo: la vera bellezza possibile. Nell’ Olimpia che metto in scena, l’artista si trova all’interno, nell’umidità del pensiero, dove nasce l’arte. Composto d’arte, ma non è ancora maturo per chiamarsi tale. La Figura di Iperione è emblematica. Viene al mondo dall’oscurità della madre terra ma una volta fuori si rende conto che il suo destino è quello di soccombere. Resterà confinato nella non luce, in quella sottile linea che divide la notte dal giorno. Poi Iperione si trasforma in Empedocle, che bene presto prenderà coscienza che non può difendere la sua sete di potere perché egli stesso è l’artista che sconfina, supera la soglia, il confine fra l’umano e il divino. Empedocle cercherà di innalzare ponti sull’acqua, per il suo spietato desiderio di fama e di conquista, ma non ce la farà. Olimpia, la deità arrivata nella città per restituire all’umanità il sé sacro, si contrapporrà a Empedolce, che ha cercato di raggiungere il Divino violando il sacro. Ma anche la sorte di Empedocle è segnata: Crollerà su se stesso e alla fine si lascerà morire roso dal senso di colpa. Questo Studio sul Testo della Sorrentino, fa comprendere che anche l’arte è destinata alla distruzione, come tutte le opere di ingegno dell’umano. Prendiamo per esempio l’artista sudafricano William Kenttridge, che ha realizzato un fregio sul Lungo Tevere a Roma “TRIUMPHS AND LAMENTS”. Kentridge ha dichiarato che “L’artista che non sa fallire, è un integralista”. Il fregio, realizzato con una tecnica volutamente effimera e fragile, offre una lettura della storia della città, che contrappone fasti e miserie, glorie e sconfitte.

Il palco/grembo, è il corpo di Olimpia: in essa tutti i corpi diventano armonici. La musica invece richiama il canto del ritorno alla città, nella consapevolezza che il passaggio dell’umano e dell’artista è al tempo stesso… CONTINUA SU: https://napoliteatrofestival.it/spettacolo/olimpia-tragedia-del-passaggio/?fbclid=IwAR2LX8d_JP-Ayt7lp3RIOkQLRWePYqbg4Uv_ebXB0NCxRAmbOzXAHcnAfEc

Versi di Maria Teresa Sica

34521_138222812874476_100000602747842_288468_8217882_n.jpgIMMOBILI  da “Voli Emozionali”

di Maria Teresa Sica

 

Seduta di fronte a te sfioro i contorni del tuo viso, i tuoi capelli,

sorrido, dolcemente, ed i miei occhi sembrano sereni.

La tua espressione è grave, ma i tuoi occhi lucenti la tradiscono,

vorresti accarezzarmi, resti immobile.

Dolci sensazioni fanno vibrare i nostri corpi, le nostre menti,

comunichiamo, silenziosamente, ed intorno sembra esserci il vuoto.

Vorremmo poterci scambiare in dono un magico istante carico d’affetto,

non possiamo, restiamo immobili.

Per un attimo ti regalerei tutta me stessa,

per riempire, con amore, quel vuoto che pare ti accompagni,

colmare fugacemente un bisogno d’amore che ci teniamo dentro,

e dare, a te che sento così dolce, ma resto immobile.

Scompare il mio sorriso, sparisce la luce dei tuoi occhi,

la mia mano s’allontana dal tuo viso.

Rumori.

Scompare il vuoto intorno.

*Quadro: “Donna e Dama” della pittrice messinese Francesca  Lo Presti

 

 

 

Biografia della Poetessa:

 

Nata a Napoli il 15 Aprile 1967 Maria Teresa Sica è una maestra di scuola elementare. Diplomata ISEF, per un breve periodo ha gareggiato come mezzofondista; tecnico audiometrista, nel periodo in cui era tirocinante in ospedale ha seguito un corso di LIS (lingua italiana dei sordi) perché trovava necessario saper interagire con i pazienti che ne avevano bisogno. Molto di quanto appreso nella sua formazione, in particolare le nozioni di fonetica, logopedia, fonologia e linguistica, le utilizza nell’espletamento della sua attuale professione; ricorre anche alle conoscenze di acustica, per avvicinare i suoi alunni alla musica ed al canto, il quale rappresenta da sempre una sua passione cui si dedica a livello amatoriale. Il percorso professionale è affiancato da molteplici interessi: oltre il canto c’è la matematica, intorno alla quale ha effettuato uno studio sui numeri primi pubblicato su una rivista on-line; la grafica pubblicitaria, che ha perfezionato seguendo un corso inerente; l’astrologia, cui si è dedicata per un periodo interessandosi a quadri astrali, effemeridi, aspetti ed relative influenze sulla personalità; la scrittura, che ha abbracciato sin da adolescente dando origine a poesie, testi ed altre produzioni molte delle quali… ancora inedite.

Nel dicembre 2009 ha pubblicato “Voli Emozionali” una raccolta di poesie caratterizzate, più che da una metrica, da un ritmo musicale interiore; il libro, a detta di chi lo ha letto, è un profondo viaggio nelle emozioni che, espresse in maniera semplice e fluida spingono alla riflessione ed aprono, in parte, la via per meglio conoscere la natura dell’autrice.

INTERVISTA DINANIMISTA A DANIELA SCHIARINI

 

IMMAGINE COPERTINA.JPGINTERVISTA DINANIMISTA ALLA POTESSA DANIELA SCHIARINI (TRA GLI AUTORI DELL’E-BOOK L’ANIMA IN PERSONAL)


1) Cos’è per te l’arte in generale e la poesia nello specifico?


R. La mia idea di arte può essere raccontata da un arcobaleno,che non si potrebbe definire tale,se non avesse in sé tutti i suoi colori..ecco, per me l’arte è espressione totale di noi stessi,nella maniera che più si confà alla nostra anima:pittura,prosa,poesia,ma anche il dialogo,l’ascolto..un sorriso:quando l’anima parla,per me è sempre arte!

La poesia,a me tanto cara,è l’anima che teme di restare intrappolata e che,furba,trova la via più timida per esprimersi e che, verso dopo verso, si libera di quella sua timidezza per raccontarsi integralmente nella sua più totale interezza.


2) I tuoi miti ed obiettivi artistici


R. Non riesco a pensare ad un solo poeta che abbia lasciato su di me una traccia più di altri,perché amo imparare ed ogni volta scopro in un autore un tassello in più,capace di arricchirmi.

Anelo ad indagare,in modo sempre più efficace,i moti dell’anima,perché mi appassionano:sento vivo e ardente in me,il desiderio di conoscere e comprendere per poi far conoscere e far comprendere quanto la vita di ognuno di noi potrebbe migliorare ed essere dipinta da sfumature nuove e affascinanti,se solo facessimo respirare l’ Anima nostra.

3) Il ruolo delle avanguardie oggi


R. Considero le avanguardie artistiche fondamentali per l’acquisizione di nuovi punti di veduta sulle diverse espressività dell’anima, attraverso forme di arte,che non necessariamente devono essere di contrasto alle tradizionali,piuttosto, devono possedere una nuova intensità di dialogo tra l’arista e l’arte stessa,così che il pubblico possa percepirne e assorbirne l’innovazione,in una maniera che apparirà propositiva e non impositiva,per il raggiungimento di nuovi ed ambiziosi traguardi.


4) L’arte e suoi possibili sviluppi nel futuro trans e post umano


R. Attraverso l’arte,che l’uomo nel corso della sua evoluzione ha elaborato,in relazione a se stesso e al ruolo che occupava nel mondo,abbiamo l’opportunità di sapere chi eravamo e,dunque,quale bagaglio artistico,di pregiato valore possediamo. E’ teoria inverosimile,a mio umile parere, ritenere che l’essere umano non crei,non esprima se stesso,che non lasci traccia di sè; è altresì certezza che questi aggiunga, giorno dopo giorno, ulteriore valore al suo bagaglio artistico. Immagino per l’arte,nel suo futuro trans e post umano,o forse mi auguro per l’arte, il raggiungimento quasi totale di quella espressività totale,capace di “librarsi in volo”,nella piena libertà e priva di condizionamenti di genere…

5) Cos’è per te l’anima e quale ruolo credi possa occupare in futuro?


R. Prima di scrivere o dipingere o cimentarmi in una qualunque forma di espressione di me stessa io mi pongo in ascolto e non del mondo caotico che mi abbraccia,ma ascolto la mia anima:è lei il mio filtro per percepire davvero il mondo:”non puoi dire di aver visto il mondo intero,se non l’hai visto con gli occhi dell’anima”,ascoltato con la sensibilità dell’anima,raccontato con la voce dell’anima…

Mi auguro che sempre più persone individuino nella percezione dell’anima la propria fonte riflessiva,attraverso la quale elaborare la possibilità di “Vivere non con l’anima”,sapendo cioè di possedere un’anima,in quanto esseri umani,ma di “Vivere attraverso la propria anima”…per vivere meglio!

6) I tuoi progetti:


R. La mia anima respira attraverso l’arte e attraverso essa trova espressione,dunque,nel mio caso,il fine e il mezzo si sovrappongono. Spero,come artista,di trovare sempre nuovi stimoli capaci di nutrire la mia creatività e che questa possa giungere sempre al cuore di chi mi onora di ammirarla,toccandogli l’anima…

Per leggere la biografia: http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2010/03/29/dizionario-biografico-autori-2-e-book-dinanimismo.html