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TU PUOI… ALLORA Dài!!! By Girolamo Melis

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngTu puoi costruire il Futuro della memoria e del valore: investi sul tuo mito terrestre. Conserva il tuo Nome. Non “fare cultura”, come la gonza Società, come l’ipocrisia sociale, ti stimola a fare. Continua a Coltivare, come prima, più di prima. Coltiva uomini e sogni. 
Raduna intorno a te i Ragazzi, le Ragazze, i Vecchi della tua Famiglia, della tua Terra, delle Terre vicine. Suona la campana del Campanile che porta il tuo Nome. Costruisci Capannoni al chiuso e all’aperto, apri Scuole e Laboratori, trasforma il misero utile in Gloria. 
Che tu sia diventato un Principe dei Motori o dei Vini, del Vestire o del Nutrire, da quel preciso momento nutrirai di sapere, di saper fare, di voglia e di invenzioni, di cento discipline d’Impresa e di generosa condivisione, di Modelli, di Pulsioni desideranti, e di Benessere… il tuo Popolo, la tua Gente. 
Trasformerai il Denaro in prosperità, la Fabbrica in sacrario. La Memoria di Te in Amore.

…CONTINUA SU: http://girolamo.melis.it/2012/07/la-morte-del-capitalismo-non-e-morte.html

FINALMENTE SI PUO’ ESSERE VECCHI…uno scritto di Girolamo Melis.

 

…E SE QUALCUNO TI CHIAMA “ANZIANO”, ABBATTILO!

 

Vecchio.

Parola grandiosa, dunque intollerabile dalla mediocrità del Linguaggio del nostro ex-Popolo. Te la sparo davanti in tutta la sua potenza, affinché schiaffeggi la parola “anziano”, e, abbattutala, infilzi con la sua spada le oscene zecche che hanno codificato la Lingua It’alièna del secondo cinquantennio del secolo XX, sputacchiando – dai loro antri ministeriali, sindacali, categoriali, circondariali, ecoambientali – eczemi e rigurgiti. E ti regalo la parola “Vecchio” affinché tu ne faccia il tuo monumento di Vecchio che si erge, di Vecchio incazzato, di Vecchia nerchia, di Vecchio sapiente, di Vecchio ricostruttore. E ti regalo la parola “Vecchio” affinché, munito di un bastone nodoso, tu rincorra l’ansimante arzillo azzimato “anziano” fino a farlo inciampare nella sua indecente rinuncia nonnesca e pensionistica. E poi ti esorto, Grande Vecchio, a non farti mai chiamare “anziano” dai milioni di tafani detti “adulti”, che ti circondano, ti assediano, ti umiliano.Dài, Vecchio!

LIBERAMENTE TRATTO DA:

http://girolamo.melis.it/2012/05/e-se-qualcuno-ti-chiama-anziano.html

 

 

 

ANTEPRIMA PROGETTO DàI: http://www.progettodai.com/

PROSSIMAMENTE Dài: Giovani & Vecchi S.p.A. Perché il futuro è oggi.

Dài!-edit.png














Sei curioso di sapere cos’è questo “Dài !” !?… allora non perdere tempo, scoprilo: http://girolamo.melis.it/2012/04/prossimamente-dai.html

IL VECCHIO DEL BOSCO

Il vecchio del bosco
accasciato
ed il vento
le lecca, le lecca
le mani
di verde vestite
nell’ora del vespro.
Sta fermo il vecchio
nel bosco.
Il giorno è finito.
Lui s’alza la giacca
e l’aiuta la brezza,
la brezza, la brezza.
E si fa dolce riparo
per uccelli assonnati.
La notte è vicina
nel bosco! nel bosco! nel bosco!

Zaìro Ferrante
I bisbigli di un’anima muta
CSA Editrice, 2011