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Il dinanimismo presenta: Sara Comuzzo “Dove i clown vanno quando sono tristi” (Bré Edizioni)

Nel 2009, all’interno del 1° manifesto del Dinanimismo, scrivevo: – Sempre più gente si allontana o evita di avvicinarsi a questa forma “Innata d’Arte” (ndr. la Poesia) e sempre più “Dotti” cercano di spacciare la Poesia come un qualcosa di non accessibile a tutti. Signori miei, “mercanti di classismo”, secondo me siete sulla strada sbagliata! La Poesia è Anima, anzi è la voce dell’Anima, è istinto, è voglia di vivere, è uno dei pochi mezzi (insieme alla Musica ed alle Arti visive e figurative) che permette, a mio avviso, di dialogare in silenzio con noi stessi.

Bene!

Oggi, nella Poesia di Sara Comuzzo troviamo tutto questo. Istinto, rottura degli schemi, forza, rivoluzione e una sana irriverenza. Ingredienti che la rendono una Poetessa della (per la) Gente.

Un vulcano che non può essere assolutamente contenuto in un vecchio salotto impolverato ed inquinato da “finti dotti” che si spacciano per Maestri.

ZF

Cattura*Sisifo
Sisifo rallenta un po’
si asciuga il sudore
salita.
[fottuta]
un’eterna
tutto
è

 

 

 

*Pozzanghere
Raccolgo pozzanghere,
le offro al Sahara
giusto per trattenere la pioggia
fuori dalla nostra storia.
In Irlanda, col tempo che fa,
nessuno si accorge quando piangi.

 

*Rovescio
La quarantena incomincia negli incubi
da cui non riesci a svegliarti.
La prossima volta,
mi mostrerai un centinaio di modi diversi
per dire la stessa cosa.
I miei libri – hai detto –
sono tenuti nel reparto Tristezza.
Al centro della guancia
sta sempre immobile
l’attesa di un rovescio.

BIOGRAFIA
Sara Comuzzo (Udine, 1988) ha pubblicato cinque raccolte di poesie e una di racconti. Sue poesie appaiono su siti, riviste e blog letterari in Italia e all’estero e sono state tradotte in portoghese,
spagnolo, russo e inglese. Ha studiato letteratura moderna e studi di genere alla Sussex University con una tesi sul teatro di Sarah Kane.
Collabora con YAWP nel reparto “Poesia”, come critica e traduttrice. Vive e lavora in Inghilterra.

*Versi Tratti da  “Dove i clown vanno quando sono tristi” (Bré Edizioni) e ricevuti direttamente dall’Autrice.

Il dinanimismo vi regala Nicole Stella

Il sonno della ragione

gx8_2300-copia1IL SONNO DELLA RAGIONE.

SORDITÀ.

 La pioggia muove i fianchi

Dell’aurora.

I fianchi generosi della terra,

che sovrastano i campi

della follia.

FOLLIA.

 IL SONNO DELLA RAGIONE.

 

Amor Aeternus

Sconveniente, 

misto all’odio,

dirompente, 

e insensibilmente dolce.

La ricchezza e il potere si dissolveranno.

Le parole e le idee si dissolveranno

(così come pronunciate dalla mia mano

finalmente ancora ispirata),

ma l’amore è tra le cose che sono immortali

e che superano quella fragile materia

che noi siamo.

(Liberamente ispirata ad una poesia di Percy Bysshe Shelley) 

 

Il cielo sopra di noi

Il cielo sopra di noi

Era urlante di pioggia

Scrosciava di gelo

E annaspava 

Negli oscuri raggi della notte

(insonne).

Non chiedeva di comprendere

Le sue poesie improvvise

Né di attingere 

Evocazioni dal futuro. 

Evocazioni dal passato

Lo serravano nella morsa

Di un doloroso abbandono

Sentito nel gelo di un abbraccio

Stanco. 

Nel cupo cammino di chi 

Si arrende. 

E tornava a piangere in un talamo

Scolpito nella pietra

E scolpito nel vento. 

 

Non ho mai scritto così tanto. 

NICOLE STELLA (nata a Verbania il 25 Novembre 1991)

Fin da piccola si dedica alla musica, in particolare al pianoforte e al canto. Ancora adolescente inizia a scrivere canzoni, poesie e racconti. 

Nel 2013, dopo aver conseguito la Laurea in “Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali” presso l’Università degli Studi di Pavia, si trasferisce a Londra. Qui Nicole concilia la propria carriera musicale alla gestione di un blog di poesia, arte e musica (www.nicolestella.com). 

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**Foto di Nicole Stella ( copyright Giorgia Carena ) liberamente postata dalla redazione e tratta da: http://nicolestella.com/