“Adesso parlo io” di Roberto Guerra: Mussolini in un pamphlet fantapolitico, oltre la destra e la sinistra.
“Adesso parlo io”, l’ultimo libro di Roberto Guerra, edito da Armando editore.
Un’opera complessa, in cui ritroviamo un Mussolini che parla di Berlusconi, Gramsci, Craxi e Prodi e che si lancia in una sorprendente disamina politico-culturale (che a tratti diviene vera e propria critica) degli ultimi 100 anni di storia del nostro Paese.
Brani per certi aspetti molto attuali e coraggiosi; partoriti, ovviamente, dalla coraggiosa mente di un Autore ormai maturo, che non si preoccupa in alcun modo delle possibili critiche e/o strumentalizzazioni che potrebbero nascere da una lettura banale e “volgare” del suo testo.
Infatti, sfogliando le pagine in modo superficiale, possiamo imbatterci in pensieri letteralmente “incondivisibili” e “sconcertanti” ma, se le si legge con la dovuta attenzione, capiamo immediatamente di avere tra le mani un libro che mira, senza alcun dubbio, ad andare “al di là della destra e della sinistra”.
Un vero e proprio percorso fantapolitico (per dirla con le parole dello stesso Autore) che vuole sottolineare come, in questo ultimo secolo, la politica abbia cambiato la sua forma ma -forse- non la sua sostanza.
Ed ecco che, a tal proposito, mi piace citare quel Berlinguer “compagno doc” e concludere questa mia breve nota, ovviamente senza anticiparvi troppo, con un estratto dall’ultimo capitolo dell’opera, intitolato -appunto – “Futurismo contro Casa Pound”.
Semplicemente: in questi anni Duemila Casa Pound, a dispetto di un paio di manifesti formalmente interessanti, in cui si proclamava la fine della destra e della sinistra, nei fatti globali movimentistici politici e metaculturali è rimasta neppure a metà del guado. CP è di destra eccome… ancora nostalgica, esattamente… specularmente (ribadiamo) come molti Centri sociali. […] Quel che chiariamo oggi è il binomio impossibile tra CP e Futurismo:
legittimo, nel menu culturale di CP parlare semmai di neo d’annunzianesimo, pur anche qua con molte X, meglio di neodecadentismo liquido. Nessuno criticamente parlando può demonizzare CP, negando anche certa operatività legittima metaculturale, ma il futurismo non c’entra nulla, è un falso storico 2.0, anzi il neofuturismo e il futuro sono – per quel che ci riguarda (ovvio spottizzando e semplificando) di Sinistra 2.0! […]
ZF
“MORTE PER INDIFFERENZA” – Saggio semi-para-poetico di un indifferente – di Zairo Ferrante ( “Al di là della destra e della sinistra” la Carmelina edizioni 2013 )
“MORTE PER INDIFFERENZA”
Saggio semi-para-poetico di un indifferente
di
Zairo Ferrante
Saggio estratto dal libro: “Al di là della destra e della sinistra” a cura di Sandro Giovannini e Roberto Guerra – la Carmelina ed. 2013 ( ved. sotto per acquisto )
Così scriveva Gramsci nel 1917:
“*…Odio gli indifferenti. […] Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la
materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.
L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E’ la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza…”
Ed oggi, più attuali che mai, riprendo queste parole e ti racconto di questa malattia che s’attacca addosso come peste bubbonica a deformare il volto, e il cuore, e lo spirito dell’uomo.
Ti dico che quando incroci l’indifferenza per strada te ne accorgi, la senti sulla pelle che s’increspa e nell’anima che s’incupisce.
Perché l’indifferenza può ammazzare due volte.
Ammazza certamente l’uomo indifferente che s’appiattisce, che smette di sognare , che s’arrende all’accidia e cessa, lentamente e inesorabilmente, di vivere in modo attivo e può ammazzare anche l’uomo che parteggia, il quale tutto d’un tratto si ritrova solo a disperdere semi in piccoli orti circondati da aride distese polverose.
E nel sentirsi solo può decidere d’arrendersi, può essere persuaso dalla voglia e dal bisogno di sedersi sul ciglio del sentiero, ai margini del campo di lavoro, e vedere il suo lavoro sgretolarsi sotto il peso della propria e dell’altrui indifferenza.
Perché, e forse ne converrai con me, l’indifferenza è una malattia contagiosa.
S’appiccica all’anima quando meno te l’aspetti.
E, come per effetto di uno sconosciuto e indicibile sortilegio, ti ritrovi a camminare tra la gente senza riconoscerti in loro.
Osservi il mondo da dietro il tuo piccolo oblò pensando finalmente di essere un uomo arrivato, perché, in fondo, non è certo colpa tua se fuori tutto crolla e tutto muore. Anzi, è tutto normale.
Fa parte del normale corso della vita: “ tutto cambia, tutto scorre, panta rhei ”.
E poi! Cosa vogliono da te!
Hai già mille problemi da risolvere.
Milioni di cose a cui badare.
Un figlio, una moglie, un marito, un cane, un giardino e una casa.
Tante spese eccessive, cento impegni in un giorno e poco tempo da dedicare a te stesso.
Perciò, è molto più facile coltivare il proprio orto e nascondersi dietro, anzi dentro, l’indifferenza e pian piano morire nell’illusione di un tentato e stentato vivere.
E si finisce così, per spegnersi come una candela a corto d’ossigeno che preferisce risparmiarsi anziché illuminare, senza rendersi conto che così facendo si viene meno al compito assegnatoci e si diventa inutili.
Tutto questo e ancor di più può fare l’indifferenza.
Ed ecco perché, ragionando, non si può non odiare gli indifferenti e ancora di più coloro i quali fanno finta di non vederla, l’indifferenza.
*Antonio Gramsci “Odio gli indifferenti” chiarelettere ed. ( 2011 )
**Le immagini correlate al post sono state scelte dalla Redazione del blog e liberamente tratte da:
1- http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/rapunicef/rapunicef/rapunicef.html
2- http://en.wikipedia.org/wiki/Antonio_Gramsci
Al di là della Destra e della Sinistra.
( per l’Italia del XXI secolo )
Dopo il Libro Manifesto Nuova Oggettività
“ AA.VV. La Carmelina, edizioni 2013”
A cura di Sandro Giovannini e Roby Guerra
Note di: Giovanni Sessa, Luigi Tallarico, Stefano Vaj, Graziano Cecchini, Antonio Saccoccio, Zairo Ferrante***
INTERVISTE A:
Luigi Tallarico ,Roby Guerra, Sandro Giovannini, Antonio Saccoccio, Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale, Stefano Vaj, Marcello Francolini, Antonio Fiore, Alberto Ferretti, Emilio Diedo, *Pierluigi Casalino (*by Alessia Mocci), Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli, Zairo Ferrante, Sylvia Forty, Maurizio Ganzaroli, Riccardo Roversi, Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi
**UN LIBRO CONTRO QUALSIASI IDEOLOGISMO
**Dichiarazione di Roberto Guerra ( anche tra i Curatori del volume), durante la presentazione del medesimo libro tenutasi Giovedì 20 giugno, a Ferrara, presso il Bar Tiffany di piazza Municipale.
IL LIBRO Può ESSERE ACQUISTATO IN LIBRERIA O PRENOTATO DIRETTAMENTE PRESSO IL SITO DELLA CARMELINA EDIZIONI, ACCEDENDO AL SEGUENTE LINK: http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613
Immagine in copertina: “Viva l’Italia” di Graziano Cecchini
Roberto Guerra ed il suo Futurismo ( made in Ferrara ) sbarcano in Sardegna
Da Marinetti a Guerra: sguardo sul Futurismo ( Articolo di Tigellio Sebis pubblicato su la “Nuova Sardegna” e segnalato da “asino rosso” da cui segue l’estratto )
ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più…
Ecco così che la Biblioteca Gramsciana Onlus, in collaborazione con l’associazione Fitzcarraldo e la Nur, società per servizi culturali, in occasione del 104° anniversario della pubblicazione del Manifesto Futurista domani pomeriggio alle 19, presso il Museo Cinematografico (ex stalla caserma carabinieri) manderà in scena la videopresentazione di “Futurismo per la nuova umanità” di Roby Guerra.
Roby Guerra, con tutta probabilità ritornerà ad Ales nel mese di giugno in compagnia di quello….
Il Dinanimismo… citato tra le neo-avanguardie per la Nuova Umanità
*Roberto “Guerra Futurismo per la Nuova Umanità”… (Armando, Roma, 2012)
Il postfuturista Roberto Guerra, sorprendente ed eretico ma certamente aria nuova e positiva in certa cultura italiana defuturizzata e manieristica, nel suo ultimo libro* ( dedicato a 360° alle avanguardie attuali italiane, estreme o meno, influenzate dall’eredità ancora propulsiva del futurismo storico di Marinetti, Boccioni, Balla, Depero e anche Majakowskij ), con una scansione letteraria dal complesso e articolato lavoro critico, intenzionalmente e programmaticamente al di là del discorso strettamente futurista, cita anche il Dinanimismo a volte intrecciato con il percorso specifico dello stesso Autore e di Altri futuribili.
Nel capitolo Futurismo Renaissance, leggiamo infatti:
“….prossimi al futurismo ferrarese da evidenziare: il minimalista Riccardo Roversi (già collaboratore di “Futurismo Oggi”), lo scrittore sperimentale Giovanni Tuzet, Maurizio Ganzaroli, scrittore e artista dark futurista (anche a Milano, 2009, per la mostra “De Broglie”, con il progetto elettronico Electric Girls ), il video maker e scrittore tecnoanarchico Filippo Landini, la poetessa “spaziale” Sylvia Forty (autrice della silloge “Biancaneve a New York”, 2002, “Este Edition”), lo stesso Zairo Ferrante, promotore postromantico del cosiddetto Dinanimismo (del giro di Giovanna Mulas, la rivista “Isola Nera”)….”
Da segnalare nel focus letterario – oltre alle note e alle citazioni significative dedicate a certa poetica sperimentale Ferrarese e a quella neoumanistica della Scrittrice Sarda – un capitolo, a nostro avviso chiave, sul ben noto scrittore storico, vicino alle neovanguardie, Paolo Ruffilli, da cui un breve estratto:
” (Sulla poetica di Paolo Ruffilli)
….Una sorta di Paroliberismo innestato da Ruffilli con “calcolo inconscio” neopitagorico e… musico-matematico . Pagine e versi specifici zoomati su ardui temi psicosociali particolari quali tossicodipendenza e carcere, metafore in Ruffilli per accendere sempre più nel XXI secolo, la Libertà come estetica e poetica dell’esistenza, concreta, vissuta; o universali, l’amore, im-possibile, im-prevedibile, enigma che forse domanda persino vite ulteriori per de-cifrarlo….”
Un percorso in cui Guerra, al di là del suo sogno d’avanguardia pura, rivela le sue origini poetiche, paradossalmente ma ammirevolmente, quasi tecnoromantiche…
*Roberto “Guerra Futurismo per la Nuova Umanità”… (Armando, Roma, 2012)
http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit-
Raccolta Versi Inediti di Roberto Guerra
IL CANTO DI HAL 9000 inediti di FuturGuerra
1-
l’electro aurora è scarica
come pila di ruggine
nanoparticelle in fuga
dal noioso cuore di Icaro
Noia velocità
unica al mondo
Come sempre i miei bip bip.
2.
Volare con ali di cera
è il peccato originale?
Micro chicchi di ghiaccio
minuti riflessi di buio
lacrime finalmente ibernate
dopo eclissi d’acqua invisibile
3
Oggi la paura fa 2010
dopo l’estasi del 2009
un bambino futurista ibernato
per un secondo luce Giocattolo vivo
Domani plastica baby rotta,
dopo i sassi virtuali ma reali
di un girotondo di vita
punto dalle zanzare tiranne
bruciacchiato da compagni di sogno
ladri di un risveglio del Futuro
4
Pupille aperte nelle cataratte dei fossili
estinti ma comandanti
le lacrime tatuate nella guancia
il sorriso da robot
miei amati transistor
prematura crisalide elettronica
6
Perduta la scommessa romantica nuova
per liberare il cuore e i battiti
dalla morte programmata?
La vittoria appena un raggio
un effimero blog
nell’antica Rete del Telaio
mai incantato?
Il grande ragno
oggi abbatte gli aerofanciulli
con proiettili di ghiaccio?
Ai futuristi la facile sentenza!
7.
E la fata
quale bacchetta
lancerà nel cielo
senza stelle
della poesia dei numeri
senza più matematica?
Cibernetica fredda
ma di calda plastica
o un saluto
terminale
…..
6
Tanti flashes oltre
il buco nero
dall’infanzia sempre intravisto
all’orizzonte
Quanti misssili e bombe bambini
ho sganciato
miniuomo e minieroe
di silicio sperimentale
nel laboratorio
della mia passeggiata terrestre?
Giocattoli sembravano
comunque spento il monitor militare
micro-ordigni da qualche elettrone e protone
registrati e nella Rete
da una Particella sposa succhiati e amati.
Ruoteranno persempre due microbagliori celesti.
7.
Ero un pupazzo di neve
mi trasformai per un fiocco di miracolo
in giovane robot
fatto di ghiaccio e cristallo
ma esperimento del cuore
Sarò pupazzo di neve
L’esperimento è finito!
8.
1 BIMBO DI NEVE
azzurro fiocco turchese nanotornado
nanotornado fiocco azzurro turchese
C’era una volta nel Futuro il Cielo!
Timido nanotornado
mai captato da nessun radar
Invisibile all’Impero dei Fanciulli
persino al profumo indovino delle Rose
Dal ghiaccio dell’Arcobaleno
a 18 mesi luce nella sublime Stanza del Computer
c’est moi
mon amour DNA
FUTURGRAFIA di Roberto Guerra futurista;nato nel xx secolo(1960-ITALIA-FERRARA-)manifesti-articoli-news-recensioni-rassegne-video dal 1980.Ha pubblicato raccolte poetiche saggi,fantascienza,poesia sonora,videopoesie.Su Guerra hanno scritto:Riccardo Campa,Graziano Cecchini,Sandro Battisti,Ugo Spezza,Enzo Benedetto,Marc Kober,Paolo Ruffilli, Riccardo Roversi,Marialivia Brunelli,Giuliana Berengan,Sergio Fortini,Lamberto Donegà,Roberto Pazzi, Francesco Grisi. E’ stato Coordinatore del LLF Laboratorio nazionale Letteratura Futurista per l’AIT – Associazione Italiana Transumanisti. E’ attivista di Azione Futurista (di Graziano Cecchini Rossotrevi). Guida per Controcultura Supereva. Cura la webzine Futurismo Space 2009, il blog Scienza e Futuro, l’editing on line Futurist Editions e il giornale blog Futurista L’Asino Rosso (con Graziano Cecchini).
NUOVA AZIONE FUTURISTA AL PRIMO MAGGIO
Futuristi ferraresi “testimoni” della nuova azione di Cecchini
“L’artista è per strada” in scena alle ore 12.30 sotto la statua di San Francesco
Questo è quello che ieri 30 aprile 2010 ha pubblicato estense.com quotidiano on-line di ferrara:
Saranno presenti anche diversi futuristi ferraresi (Roberto Guerra, Maurizio Ganzaroli, Zairo Ferrante e Laura Rossi) all’Azione che verrà messa in scena quest’oggi a Roma da Graziano Cecchini, alias Rossotrevi. Alle ore 12.30 infatti in piazza San Giovanni sotto la statua di San Francesco verrà inscenato “L’artista è per strada” con questa premessa: “L’arte è azione. L’arte è di tutti. L’arte è in strada, tra la gente, per la gente, con la gente”.
Dopo aver colorato di rosso l’acqua della fontana di Trevi ed aver invaso piazza di Spagna con migliaia di palline colorate, è arrivato (forse) il momento dell’Ara Pacis.
Per la Festa dei Lavoratori in agenda una nuova azione marinettiana, azione che dalle ore 15 30 sarà già visibile su YouTube sul canale video di Graziano Cecchini.
http://www.estense.com/futuristi-ferraresi-testimoni-della…
Questo è quello che oggi 1° maggio riporta l’Unità on-line:
IL FUTURISTA
Disegni, nomi, simboli, messaggi di pace, d’amore, di rispetto per l’ambiente. Frasi di solidarieta’ ai terremotati de L’Aquila. Tutto su un telo giallo di 3×30 metri steso davanti la Basilica di San Giovanni prima del concertone e 100 bombolette spray messe a disposizione della gente. E’ il frutto dell’ultima azione messa a segno da Graziano Cecchini, l’artista futurista gia’ noto alle cronache per aver dipinto di rosso l’acqua della Fontana di Trevi o per aver fatto rotolare migliaia di palline colorate dalla scalinata di Piazza di Spagna.
Poco prima del concerto del Primo Maggio Cecchini, che si fa chiamare Rossotrevi, ha messo a segno la sua ultima azione. E’ bastato questo a far scatenare il pubblico presente in piazza che, bombolette alla mano, ha iniziato ad esprimersi sulla tela. Un’opera che Cecchini ha intenzione di tagliare e montare in singole tele che saranno esposte in una mostra aperta a tutti. Circa 500 persone hanno contribuito a realizzare un’opera d’arte collettiva, condivisa in tempo reale su internet tramite i cellulari. E dopo un’ora le immagini e i video gia’ rimbalzavano oltreoceano. ”E’ il primo graffito del futurismo del III millennio – ha spiegato Graziano Cecchini -, la dimostrazione pratica della velocita’ del Gigabyte, mentre il mondo e’ ancora fermo e ancorato ad arcaiche tecnologie. L’arte e’ molto piu’ veloce di qualsiasi tipo di discorso. Basta una bomboletta e un pennarello per suscitare un’emozione. L’arte di tutti. L’artista e’ per strada”.
http://www.unita.it/news/italia/98134/primo_maggio_le_sto…
foto tratta da: http://www.kataweb.it/multimedia/media/24376391
video tratto da: http://www.youtube.com/watch?v=VvZGzas6yGY