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Buona Pasqua 2020: #iorestoacasa con un numero speciale de “Il Ronzìo” a cura dell’Associazione culturale “L’Alveare”

ilRonzìoPer questo numero speciale de “Il Ronzìo – covid 19” si ringraziano i collaboratori: Giuseppe Fauceglia, Andrea Aloia, Angelina Consolmagno, Zairo Ferrante, Vito Lupo, Georgia Gratsia, Giovanna Luongo, Samyra Maucione, Enza Mastrantuono, Marco Marino, Antonio Stabile, Livia Di Gioia, Federico Nicoletta, Anthony Scorzelli, Raffaele Luongo, Arturo Stabile e Nicola Pagano.

Ad Arturo Stabile, Antonio Stabile, Georgia Gratsia e Nicola Pagano un ringraziamento non soltanto per questo numero, ma anche per l’impegno profuso nel tenere le fila di un’Associazione costituita da persone/amici non sempre fisicamente presenti, perché cittadini del Mondo.

Il resto lo dedichiamo a Serraino Fioravante, il nostro Fiore, delle cui idee ancora siam qui a raccogliere i frutti, non sempre appariscenti ma sicuramente veri.

A tutti noi, anche oggi, piace pensarti “dietro ai motori, mentre fai correre la macchina a vapore, perché ci giunga un giorno la notizia di una locomotiva come una cosa viva lanciata a bomba contro l’ingiustizia” (cit. Francesco Guccini “la Locomotiva”).

È evidente che non siamo più quelli dell’ultimo numero de “il Ronzìo”. Siamo cambiati e ognuno di noi ha cercato o sta ancora cercando la propria strada. Dopo tanti anni sentiamo ancora l’esigenza di realizzare un “verso ufficiale”, una sorta di verbale d’assemblea aperto che non si vuole e non si deve chiudere.

Questo che state leggendo è l’ennesima sintesi associativa unita all’osmosi con ciò che ci circonda. I tempi cambiano, e per la prima volta nella sua pur breve vita, anche se lunga essendo spinto da uno spirito no-profit, “il Ronzìo” compare in formato elettronico: per chi come noi, che non hanno più il tempo libero di una volta e non si vuole essere legati al “ricatto” della cadenza periodica, la scelta migliore è di concepirlo come strumento di indagine sociale da brandire in occasione di eventi particolari. Una serie di tanti numero “zero”.

Abbiamo, quindi, realizzato “il Ronzìo” Emergenza Covid-19, sperando risulti interessante. Per l’occasione si ringraziano coloro che hanno curato le sezioni. Un ringraziamento particolare è doveroso al professore Giuseppe Fauceglia per il contributo dato e per l’entusiasmo mostrato.

Siamo cambiati, e forse manca la scintilla iniziale, ma chi manca davvero è l’amico Fiore. “il Ronzìo”, per come era modellato, era una sua manifestazione. È inevitabile non (ri)partire da lui. Se questo “verso”, da un lato sarà classificato come quello prima e dopo di Fiore, dall’altro lato sarà sempre anche il suo “verso”. Infatti ci parla attraverso i suoi scritti e i suoi pensieri, sempre attuali.

Caro Fiore, siamo qui idealmente con te a lanciare il “verso ufficiale” Emergenza Covid-19, augurandoci che ve ne saranno altri in futuro di diverso tenore. Noi ripartiamo dal tuo pensiero, ben consapevoli che sarai sempre con tutti noi attraverso i tuoi scritti.

PER SCARICARE GRATUITAMENTE IL NUMERO SPECIALE DE “IL RONZIO -covid19”:https://www.acalveare.it/wp-content/uploads/2020/04/Ronzio_covid_compressed.pdf

Ago 25, 2019 - Senza categoria    No Comments

Aquara Music Fest – Contest “Serraino Fioravante”: Premio della critica per il miglior testo agli “Spina” e Menzione D’onore al cantautore “Jean Riva”.

68453600_349449869295651_6571628407619059712_nLa prima edizione dell’Aquara Music Fest ( Ass. Culturale Alveare https://www.facebook.com/acalveare/ ) si è conclusa con l’assegnazione del “Premio della critica – Serraino Fioravante”  per il miglior testo agli Spina (Band della provincia di Salerno)  e con una “Menzione D’onore”, sempre per i suoi testi, al cantautore Jean Riva ( Iseo – Lombardia).

Di seguito riproponiamo i testi premiati e le motivazioni della Giuria Critica, composta da Maria Capozzoli e Zairo Ferrante:

Testo: SOBRIO – Autore: SPINA

 https://www.youtube.com/watch?v=S6UJ4HDxyQA 

https://www.facebook.com/michele.spina.14
68857133_2551953924897942_3426818521303089152_nNon sai che strano
perdersi dentro ai suoi discorsi
un po’ di più dentro al suo sguardo vago
profondo come il buio,
avvelenarsi tutti i giorni e per un attimo
sentirsi vivo.
Vivo.
Pensa che buffo:
guardare il mondo da una prospettiva da cui non l’avevi mai visto,
osservare tutto questo
per poi capire che la vita corre
anche se tu stai fermo.
Devi essere parecchio sobrio
o forse non devi esserlo per niente,
per convivere con l’odio tra la gente
devi essere talmente sobrio
da cogliere l’ambiguità del mondo,
capire l’autenticità di ogni momento:
devi essere parecchio sobrio
o forse non devi esserlo per niente.
Non sai che strano
scrivere per dimenticare di aver considerato il suicidio,
ma senti cosa dico!
Lo scrivo perché a dirlo ad alta voce
non ci sono mai riuscito.
Devi essere parecchio sobrio
o forse non devi esserlo per niente,
per convivere con l’odio tra la gente
devi essere talmente sobrio
da cogliere l’ambiguità del mondo,
capire l’autenticità di ogni momento.
Devi essere parecchio sobrio
o forse non devi esserlo per niente
oh, devi essere parecchio sobrio.
Devi essere parecchio sobrio
o forse non devi esserlo per niente
devi essere parecchio
niente.

MOTIVAZIONE: “Per aver trattato, con l’eleganza del verso, in puro stile cantautorale, l’essere in bilico dell’uomo tra ragione follia come unica chiave per comprendere l’ambiguità universale, contrapposta all’autenticità individuale; quest’ultima intesa anche come qualità capace di dare un senso all’essere Uomo, nell’inevitabile scorrere del tempo e della vita.”

 

69433404_353160308924607_4885393778711461888_nTesto: PIUME   – Autore:  JEAN RIVA 

https://www.facebook.com/jeanrivaofficial/

 

Com’è possibile fermare il tempo che passa?

Le foglie volano al fiume

Lasciate dai rami le piume

Com’è difficile amare la luce intensa?

Il sole è l’unica coperta

I campi hanno perso la testa

 

Stringimi ancora fra le tue braccia

che sia una nuova conquista

oppure una guerra persa

Sentirlo ancora dalle tue labbra

che noi non avremo mai freddo

l’inverno non sarà eterno

 

Stelle più umide

dal pianto coltivo la terra

la luna sorride alla sera

la vista diventa più nera

Tu cara e docile

ci lasci con la tua partenza

col tuo scialle vicino al camino

il tuo pensiero a noi sarà vicino

 

Stringimi ancora fra le tue braccia

che sia una nuova conquista

oppure una guerra persa

Sentirlo ancora dalle tue labbra

che noi non avremo mai freddo

l’inverno non sarà eterno

MOTIVAZIONE: “Per i suoi testi raffinati, ricercati e dal taglio spiccatamente intimista; che compiono una sintesi perfetta tra musica e poesia.”