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La poetessa francese Laura Mucelli Klemm traduce Zairo Ferrante

“Je t’écris” – “Ti scrivo”

de Zairo Ferrante 

Traduit par Laura Mucelli Klemm

12065501_971129406282272_212082662067908919_nJe t’écris ,maintenant silencieux en douceur,
pendant que je pars seul sur des chemins denses, de feuilles,
qui vert émeraude agitent
-des mouchoirs dans des gares peuplées-

et moi je t’écris, maintenant.

Et je te caresse lentement, quand le soleil
embrasse le sein des femmes étendues depuis des siècles
sur des lits de grain, encore belles, et douces, et légères.

Moi je t’écris, maintenant.

Quand le vent soulève des flocons de coton
grands comme des maisons, des palais et des tours en l’air,
suspendus dans le voile azur d’un souvenir .

Moi, c’est pourquoi, ici je t’écris.

Et j’effleure avec force des dés blancs et noirs
comme l’eau qui glisse sur de jeunes visages 
frais,brillant à la lumière d’un couchant.
Et ce sont des étoiles chaudes et rouges, ces notes qui
dansent sous la lune, à présent presque haute dans le ciel
qui scandent les heures qui se sont écoulées, pendant que
moi, passage fou et heureux,je t(e)’ (d)écrivais
et les siècles parcourus désespérément à te chercher
avant que soudainement je ne te rencontre.

Et voici que…en volant dans les anfractuosités de mon esprit,
couché sur des mouettes tournoyantes qui virent aiguës
mouillées par la rosée qui descend tiède de la mer au ciel,
moi encore je t’écris et je te dis… : « Dors à présent,
demain est déjà avec nous », alors qu’avec la main,
qui devine et qui douce s’accroche à la vie,
je laisse tomber le rideau, muet et même jaloux
de cette nuit qui pendant quelques heures encore
avide, dans ses bras, t’accueillera en te berçant.

Zairo Ferrante, Italie
Traduit par Laura Mucelli Klemm, France,13-10-15
Tableau de Evelyn De Morgan, Night and Sleep ,1878
Tous droits réservés

VIDEO ORIGINALE DI “TI SCRIVO” recitata da ELIANA FARINON LAZZARINO

Ti scrivo, ora dolcemente in silenzio, 
mentre parto da solo su strade folte, di foglie, 
che verdi smeraldo sventolano 
– fazzoletti in stazioni affollate –

e io ti scrivo, ora.

E ti accarezzo piano, quando il sole 
bacia il seno di donne distese da secoli 
su letti di grano, ancor belle, e dolci, e leggere. 

Io ti scrivo, adesso.

Quando il vento spinge batuffoli di cotone 
grandi come case, palazzi e torri a mezz’aria, 
sospese nell’azzurro velo di un ricordo.

Io, per questo, qui ti scrivo. 

E sfioro forte dadi bianchi e neri 
come acqua che scivola su facce giovani 
e fresche, brillando alla luce d’un tramonto. 
E son stelle calde e rosse, queste note che 
danzano alla luna, ormai quasi alta nel cielo 
a scandire le ore che sono passate, mentre 
io, folle corridore felice, ti (de)scrivevo 
e i secoli trascorsi disperatamente a cercarti 
prima ch’io d’improvviso t’incontrassi. 

Ed ecco… volando negli anfratti della mia testa, 
disteso su volteggianti gabbiani che virano acuti 
bagnati dalla rugiada che cade tiepida dal mare al cielo, 
io ancora ti scrivo e ti dico…:”adesso dormi, 
che domani è già con noi”, mentre con la mano, 
che brancola e s’aggrappa dolce alla vita, 
calo il sipario, zitto e geloso perfino 
di questa notte che per qualche ora ancora 
avida, tra le sue braccia, t’accoglierà cullandoti. 

Zairo Ferrante

Carlos Sanchez il Poeta della semplicità: “Continuerò a cantare” – l’ultimo suo libro – recensione di Z. Ferrante

11350528_10204256279942429_7896820520720753055_nHo avuto il piacere di riceverlo in dono l’ultimo libro di Carlos Sanchez, con all’interno una piccola dedica: “Caro Zairo: tra colline, montagne e boschi, sempre la stessa passione. Un abbraccio”.

Leggendolo immediatamente mi sono accorto che Carlos aveva ragione, nei suoi versi, nelle sue parole e nelle sue pagine c’è sempre la stessa passione.

La passione di un grande Poeta che, con cuore di bambino, ancora si sforza di cercare l’introvabile e di frugare nella sua anima che, come per miracolo, pagina dopo pagina, diventa l’Anima di tutti, l’Anima del mondo.

Diviene la lente d’ingrandimento con la quale il lettore può guardarsi dentro.

E di colpo, magicamente, chi legge scopre la felicità e si rende conto che l’aveva avuta sempre lì, a portata mano, solo che non riusciva a vederla.

Con “continuerò a cantare” Sanchez ci insegna dove si nasconde quella felicità, alza il suo braccio, distende il suo secondo dito e ci indica la strada da percorrere; sorridendo ci dice: “andate e cercate tra la semplicità”, mentre lui, abile Maestro, semplicemente continua a cantare e ad incantare.

Zairo Ferrante

La Ballerina ( Tratta da “Continuerò a cantare” di Carlos Sanchez – Lìbrati edizione 2015-)

Ho scelto

con tutto il pudore del vocabolo

questo posto desolato

dove vivo

abbaiano i cani

crescono gli orti

e gli uomini camminano.

Non ci sono luci che accecano

né grandi vanità

girando per le strade 

si vive ridotti

stretti

quasi senza parole.

Si sa che più in là

c’è il mondo

che ancora ricordo 

nel suo terribile sgomento.

Non si sta male qui

l’aria è buona

e ogni tanto

entra nella casa

la poesia

dalla finestra aperta

una ballerina russa

in punta di piedi.

Il libro lo trovate su: http://www.ibs.it/ebook/S%C3%A1nchez-Carlos/Continuer%C3%B2-a-cantare/9788866455288.html