“Le sere di Maggio” da “I bisbigli di un’anima muta” di Zairo Ferrante (CSA ed. 2012)
*LE SERE DI MAGGIO
(Ad Aquara)…
di
Zairo Ferrante
come candela nel mare.
E, rubine, le nubi salutano
uno spicchio color di limone
che nel vuoto si dondola.
E nell’aria…non aspro
fumo di fiamma bagnata, ma
profumo di rose appena rinate!
E una musica coccola
le sere di maggio.
E dal faggio lontano
s’appresta la notte
a salire sospinta
dal canto smarrito
di una civetta.
Che ancora è coperto
dall’ultima corsa
di giovani rondini
che, sospese nel nulla,
si lanciano fischi.
Ed io solo seduto
sul filo di vita,
la quiete mi godo
nelle sere di maggio.
E spenti i miei occhi,
nella mente ricerco
il bottone.
La chiave nascosta
per la fine del giorno.
Con mano tremante
lo pigio in silenzio
e son mille scintille
che cadono lente.
Si chiamano stelle
che sfiorano l’erba,
che danzano dolci
nei campi di grano.
Ed ecco, in un attimo
la morte è lontana!
Ritorno bambino
vicino ai miei sogni,
ritrovo le lacrime,
e rivedo le lucciole
in quest’aria volante
delle sere di maggio.
*Ad Aquara mia terra ed ai suoi Figli miei Amici e Fratelli.
**Immagine Aquara tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/Aquara#/media/File:Aquara_notte.jpg