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33 GIRI di Girolamo Melis – un estratto del 1969-

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngIl tuo caffè è più lento del mio. 
In mezzo sono le parole 
che dico e dico. 
Tu mi dài il tempo e non te lo riprendi 
se non per dire una parola svelta 
come un sorso che colma la distanza. 
E ci sepàra. 

Tu sei profondamente giusta. 
Come un amico. 

L’uomo-automa e il mito-rincoglionito dal “progresso” di Mikael Martin Marino ( parafrasando Girolamo Melis ed Edward Sapir ).

 

 

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngL’uomo-automa attraversa la strada rigorosamente sulle “striscie” ( strisce ) bianche senza guardare ai lati, perché l’uomo-automa corre a lavoro assorto nei suoi pensieri.

Ha sempre molta fretta l’uomo-automa, con il cervello rinsecchito, sì, ma con un incarico carico di prestigio e stracolmo di responsabilità.

Non si può fermare l’uomo-automa e per questo motivo l’automobilista-automatico, con le mani occupate da iphone e ipad, s’incazza. Il mega-sensore della sua automobile ha prontamente percepito la presenza del rincoglionito responsabilizzato e, con un beep, ha subito comandato l’arresto/inchiodata della modernissima vettura.

Anche l’automobilista –automatico ha molto da fare e ha molta fretta.

Anche Lui ha le sue responsabilità.

Sono entrambi dei professionisti ( avvocati, medici, ingegneri o economisti… questo ha poca importanza. ), hanno entrambi delle responsabilità, hanno fretta tutti e due e per questi motivi sanno benissimo di non essere più degli uomini.

Entrambi sono macchine manipolate dalla scienza e dalla tecnica.

Hanno ben compreso, nel profondo del loro animo, di essere i figli del progresso e per questo, sempre nel profondo del loro animo, sono morti proprio mentre l’Uomo, fermo a chiedere monete al semaforo delle “striscie”, osservava tutto questo e sornione sorrideva.

Ma, come scrive Girolamo Melis, “ Il grande Maestro (ndr. Edward Sapir ) aveva già immaginato che – nemmeno mezzo secolo dopo – il “progresso” avrebbe… scientificamente… smantellato ogni Integrità di Individuo e di Popolo, e ridotto l’Uomo a io-massa occidentale.

**M. M. Marino

( per la Redazione del dinanimismo )

*Per leggere “Edward Sapir 1949 uno squarcio di luce su ciò che chiamiamo progresso” accedere a: http://girolamo.melis.it/2012/07/edward-sapir-1949-uno-squarcio-di-luce.html


**BIOGRAFIA

Mikael Martin Marino è nato nell’isola di “fatti-i-fatti-tuoi” in un bel giorno di bufera soleggiata. Come tutti ha un Nome e un Congnome registrati in un registro di un’anagrafe ma, quando ha i coglioni girati ( e questo capita spesso ndr.), preferisce farsi chiamare Mikael Martin Marino.

Mikael, in onore dell’Arcangelo Michele e della sua  Giustizia.

Martin, in onore dell’omonimo Santo e della sua leggendaria Estate.

Marino, di buon auspicio per la sua Anima affinché essa sia sempre in grado di guardare oltre le apparenze del mondo con occhi “color del mare”, attenti, profondi, luminosi e imperscrutabili.

Non ha alcuna intenzione di pubblicare libri e raccolte, scrive senza chiedere nulla in cambio, non si sente uno scrittore e, per questi motivi, ha chiesto “asilo artistico” al Dinanimismo che, ovviamente e con enorme soddisfazione, gliel’ha concesso senza indugiare.

 

 

“La Rivoluzione è Noi”… di Girolamo Melis ( segnalato da Mikael Martin Marino )

A me non me lo dici “vedremo”. 
Dillo ai cadaveri dei tuoi fantasmi. 
E finché non mi guardi con gli occhi 
che dicono “noi” 
non dirmi “noi” 
con le parole avare 
del conflitto d’interessi 
tra te e il tuo corpo 
tra te e la speranza. 
Tra l’Io e il Noi tutto corre 
e tutto esplode 
tranne l’azzeramento della tua 
e della mia persona. 
Il Noi si avvera 
se l’Io si specchia nell’abisso del Dio 
sì dello stesso Dio che avvera il Tu.

*Da: http://girolamo.melis.it/2012/07/la-rivoluzione.html

TU PUOI… ALLORA Dài!!! By Girolamo Melis

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngTu puoi costruire il Futuro della memoria e del valore: investi sul tuo mito terrestre. Conserva il tuo Nome. Non “fare cultura”, come la gonza Società, come l’ipocrisia sociale, ti stimola a fare. Continua a Coltivare, come prima, più di prima. Coltiva uomini e sogni. 
Raduna intorno a te i Ragazzi, le Ragazze, i Vecchi della tua Famiglia, della tua Terra, delle Terre vicine. Suona la campana del Campanile che porta il tuo Nome. Costruisci Capannoni al chiuso e all’aperto, apri Scuole e Laboratori, trasforma il misero utile in Gloria. 
Che tu sia diventato un Principe dei Motori o dei Vini, del Vestire o del Nutrire, da quel preciso momento nutrirai di sapere, di saper fare, di voglia e di invenzioni, di cento discipline d’Impresa e di generosa condivisione, di Modelli, di Pulsioni desideranti, e di Benessere… il tuo Popolo, la tua Gente. 
Trasformerai il Denaro in prosperità, la Fabbrica in sacrario. La Memoria di Te in Amore.

…CONTINUA SU: http://girolamo.melis.it/2012/07/la-morte-del-capitalismo-non-e-morte.html

In risposta all’amico Giro ( Melis per i nemici ) che scrive: ” Ma che fanno, le stelle, mentre tu le vedi? “

cometa1.jpgCaro Amico,

anch’io le vedo le Stelle e qualche volta le guardo. Intenzionalmente le osservo e loro restano ferme e, per questo, anch’io mi chiedo cosa pensano di me le Stelle. Mi domando cosa pensano del mondo le Stelle e ho come l’impressione che, alcune volte, si rompono le palle d’osservarci, di apprendere che spesso – volutamente e non – facciamo delle cazzate e allora si lasciano cadere.

In realtà le stelle cadono non perché si vogliono ammazzare.!

Proprio l’altra sera una me lo ha spiegato bene: a cadere sono soltanto le stelle buone e con “due palle così” ( l’ha detto Lei ). Quelle che, colte da sentimenti d’amore verso gli uomini e sentendosi impotenti perché bloccate nel firmamento, si ribellano al loro destino e cercano di raggiungerci.

L’unico modo per arrivare sulla terra è cadere e, una volta atterrate, perdono la loro essenza di Stelle e si trasformano in “colpi di fortuna” ( …ad essere sincero, la Stella che mi ha spiegato tutto questo ha usato l’espressione “Botta di culo”… ma credo che il senso sia lo stesso ).

La Stella decide di cadere perché mossa dall’irrefrenabile voglia di aiutare un uomo e quell’uomo, anche se non l’ha vista sfrecciare e spegnersi nel cielo, in quell’attimo – l’attimo della sua vita – può finalmente scartare e gordersi la sua fortuna.

Questa è la vera storia e comunque – e con questo concludo – io le Stelle le ringrazio a prescindere perché anche quando non cadono mi danno sempre un motivo per alzare gli occhi al cielo, per guardare al di là del mio naso e per continuare a sperare.

Zairo Ferrante

in risposta a: http://girolamo.melis.it/2012/06/ma-che-fanno-le-stelle-mentre-tu-le.html

**Foto liberamente tratta da: http://www.iljournal.it/2011/la-vera-storia-della-stella-cometa/290906

FINALMENTE SI PUO’ ESSERE VECCHI…uno scritto di Girolamo Melis.

 

…E SE QUALCUNO TI CHIAMA “ANZIANO”, ABBATTILO!

 

Vecchio.

Parola grandiosa, dunque intollerabile dalla mediocrità del Linguaggio del nostro ex-Popolo. Te la sparo davanti in tutta la sua potenza, affinché schiaffeggi la parola “anziano”, e, abbattutala, infilzi con la sua spada le oscene zecche che hanno codificato la Lingua It’alièna del secondo cinquantennio del secolo XX, sputacchiando – dai loro antri ministeriali, sindacali, categoriali, circondariali, ecoambientali – eczemi e rigurgiti. E ti regalo la parola “Vecchio” affinché tu ne faccia il tuo monumento di Vecchio che si erge, di Vecchio incazzato, di Vecchia nerchia, di Vecchio sapiente, di Vecchio ricostruttore. E ti regalo la parola “Vecchio” affinché, munito di un bastone nodoso, tu rincorra l’ansimante arzillo azzimato “anziano” fino a farlo inciampare nella sua indecente rinuncia nonnesca e pensionistica. E poi ti esorto, Grande Vecchio, a non farti mai chiamare “anziano” dai milioni di tafani detti “adulti”, che ti circondano, ti assediano, ti umiliano.Dài, Vecchio!

LIBERAMENTE TRATTO DA:

http://girolamo.melis.it/2012/05/e-se-qualcuno-ti-chiama-anziano.html

 

 

 

ANTEPRIMA PROGETTO DàI: http://www.progettodai.com/

Chi è Dio 3000 anni di gossip, e nessuno l’ha mai visto in faccia: GIROLAMO MELIS – LUISA ALLENA

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngConfesso di credere
Confesso di credere, con fede essenzialmente religiosa, che esiste un
solo grande miracolo e che non ci sono miracoli al plurale; ossia,
secondo l’espressione del poeta filosofo Kurd Lasswitz, che Dio non
ha bisogno di compiere miracoli.

Konrad Lorenz
Gli otto peccati capitali della nostra civiltà
Adelphi, 2003

 

Quanto m’annoio
Quanto m’annoio tra questi muri nudi
E dipinti di pallidi colori
E una mosca che corre a passettini
Sulla carta sui righi disuguali
Che sarà di me, o Dio, tu che conosci
Il mio dolore, tu che me l’hai dato
Abbi pietà dei miei occhi senza lacrime
Del mio pallore e il rumore della sedia incatenata
E di tutti quei poveri cuori che battono in prigione
E dell’Amore che mi fa compagnia
E soprattutto pietà di mia debole ragione
E di ciò che la vince, la disperazione

(Traduzione di G.M.)

Guillaume Apollinaire
Que je m’ennuis entre ces murs tout nus
In Alcools
Gallimard, nrf – 1969

**Scritti estratti dal libro “Chi è Dio – 3000 anni di gossip, e nessuno l’ha mai visto in faccia -” di GIROLAMO MELIS – LUISA ALLENA… che potete leggere gratuitamente accedendo al seguente link: http://gmj.melis.it/ebook/Chi%20e%20Dio/Chi%20e%20Dio%20-%20Girolamo%20Melis.pdf

Allora Dài!!! Diamoci del Tu.

LA POETICA DEL TU

di

Zairo Ferrante

la poetica del tu,zairo ferrante,aldo capitini,dinanimismo,mensile dài,girolamo melisLa ringrazio è stato davvero gentile!!!
Di nulla, si figuri e poi… mi dia del tu.
In queste poche parole è racchiusa tutta la poesia del genere umano.
Mi dia del tu: non un semplice invito, non una semplice richiesta, non una mera cortesia, ma una vera comunione e un messaggio pesantissimo.

L’invito al tu vuole essere un invito ad entrare in sintonia con l’altro, uguale a te.
Chi dice: “mi dia del tu”, sta dicendo: “fai pure, prego, sono un uomo anche io”.
Lo stesso Capitini (Filosofo e maggiore esponente del movimento Nonviolento italiano) attribuiva un’importanza fondamentale all’apertura interpersonale che poteva e doveva nascere dal Tu ed infatti in uno dei suoi scritti Egli affermava: “Oltre il Dio delle opere, sentiamo il Dio dei tu… Ma se il Dio che così si aggiunge alla nostra vita anche più alta, è il Dio che dice Tu a tutti e li vuole in eterno liberati, è chiaro che grande valore della nostra vita ha non solo l’atto creante valori, ma l’atto dei tu ai singoli esseri, quello aperto alla realtà liberata per tutti. Dire tu è atto divino. E così la vita religiosa non è tanto dire Tu con la maiuscola a quel Dio, ma dire tu con la minuscola ad ogni essere.”
Come a dire: non preoccupatevi del rapporto con Dio ma di quello con gli uomini suoi figli, quasi un invito a ricercare la vera essenza Divina nella collettività quotidiana.
Insomma, dare del tu significa sentirsi quel tu, significa trasferire e meglio proiettare la propria anima in quel tu e per quel tu.
Un’evoluzione dell’antico e semplicissimo, ma pur sempre valido, concetto: “Rispetta il prossimo tuo come te stesso”.
Ed è proprio in virtù di questi semplici “valori”, che oggi ri-lancio la mia provocazione e qui, ora,  invito tutti a dare un senso alla poetica del tu.
Il Tu che potrebbe contribuire a rendere migliore il mondo, quel Tu che potrebbe far riscoprire il vero valore d’essere Uomo, quel Tu che potrebbe insegnare il rispetto e smascherare l’orrido.
Non un semplice pronome, ma una poesia.
Non una semplice parola, ma uno stile di vita da abbracciare.
Non una semplice abitudine ma un mezzo per raggiungere la meta.
Sì, proprio quella meta che fino ad oggi è stata sempre mancata dai tanti ” Lei, Signori in cravatta “.

Allora Dài!!! Diamoci da fare.

Zairo Ferrante ( 6-9-2010 )

http://e-bookdinanimismo.myblog.it/tag/saggio%20poetico

**Ora, se vuoi, investi un attimo del tuo tempo e leggi anche questo scritto del giovane Girolamo Melis così forse scoprirai che anche TU puoi: girolamo.melis.it/2012/05/ora-ti-spiego-come-si-fa-ad-essere.html

“PROGETTO Dài”: cronaca di una rivoluzione annunciata…

 

DAI OK bassa 4_Pagina_01.pngChe si trattasse di una rivoluzione te l’avevo già detto ma che fosse una rivoluzione così rivoluzionaria… beh! Questo non me l’aspettavo nemmeno io.

Infatti, vagando in rete, ho scoperto che quel “folle” di Girolamo Melis ha persuaso anche il talentuoso Ossido Master.

Ora, prima di cliccare sul link in fondo a questa pagina per ascoltare “DAI” di Ossido Master e Girolamo Melis ( il sound hip-hop di un’anteprima che un po’ svela e un po’ no ), fai una cosa:

prendi martello e picchetti ed inizia a piantare la tua tenda, perché lo si sa, ogni vento nuovo spesso porta tempesta.

 

parola del già persuaso

Zairo Ferrante

 

ASCOLTA “DAI”, IL NUOVO INEDITO: http://girolamo.melis.it/2012/05/dai-di-ossido-master-e-gm-unanteprima.html

**Progetto Dài… : http://progettodai.blogspot.it/

NOTIZIA ANSiA: è scattato un mandato di arresto per Girolamo Melis… e ” Collaboratori “

373027_328761890511911_435995394_n.jpgE’ stato emanato questa mattina un mandato d’arresto nei confronti del noto sovversivo, facinoroso, rivoluzionario GIROLAMO MELIS e dei suoi ” COLLABORATORI ” con l’accusa DI AVER DIFESO E DI DIFENDERE CON FORZA LA VITA E LA GIOIA DI VIVERE.

372826_207932389291540_377694802_n.jpgIl pericoloso bandito e il suo “entourage” al momento sono in fuga.

Forse si nascondono a Milano, forse hanno chiesto ” asilo ” presso la redazione del DinAnimismo ( noto nascondiglio frequentato da folli e visionari ) o forse stanno preparando un altro colpo… Dài, aiutaci anche tu a stanarli:

http://girolamo.melis.it/2011/07/che-cosa-significa-guarire-alessio.html

http://progettodai.blogspot.it/

http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2012/03/23/e-magari-presto-ci-sara.html

http://girolamo.melis.it/2012/03/dai-unalleanza-rivoluzionaria.html

ZF

per la Redazione del DinAnimismo

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