Ma oggi ha ancora senso parlare di dignità?)
rimane pura illusione, destinata a stordirSi e stordire un pubblico già inebetito.
Ogni seria divagazione non è concessa.
Eppure, il pubblico è leone alla fame: alla lunga fiuta la bugia, e fagocita all’istante; lunedì ama il vitello d’oro, martedì, al primo cedimento del falso mito, è pronto a fonderlo e senza indugio. A cagare in testa, come le colombe, alla magnifica statua eretta in pieno centro. Come è giusto che sia del resto, per quanti riempiono portafoglio e pancia di sterile ambizione.
Camminare a pieni scalzi, di solo talento, volontà e conoscenza; un buon riferimento per le generazioni che verranno. Davvero, si avverte nella gente un forte, forte bisogno di purezza, una richiesta di ascolto disinteressato e lo vedo come un buon segno, nel cammino in questa società che ci vive. Il bisogno porta alla ricerca, a domandarsi un Perché, a non fermarsi ad una sola verità, quella normalmente presentata preconfezionata, pronta. Già domandarsi un altro Perché manifesta il volersi affacciare, perlomeno il tentare di uscire dalla caverna; premio, prima o poi, il sole.
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