SCHIAVO DI LEI
di
Fausta Dumano
Si narrava che lo chiamassero ”lo sciupafemmine”, impossibile ricordare le avventure vere da quelle immaginarie del bel Massimo. La moglie, come tante mogli, sapeva, ma era consapevole che sempre a casa sarebbe tornato. La loro storia era scivolata come tante, tra un litigio, un broncio e un figlio.
Carla anche crescendo, le era rimasta quella passione, ma non era mai finita nel gioco ”di una botta e via”.
Una volta era salita sull’auto di lui, utilizzata come ”alcova”e caratterizzata da preservativi e fazzolettini .
Avrebbe voluto cambiarlo, trasformarlo, ma la parola fedeltà era una retta parallela che sfuggiva .
L’aveva rincontrato spesso, sorridendo all’infantile cotta. Sabaudia, estate 2017, un uomo con i primi segni del tempo sta giocando con la sabbia, una bimbetta gli si rotola addosso, si avvicina.
Incredibile è proprio lui, il bel Massimo attempato.
Basta poco per capire che quella bimbetta l’ha steso al suolo, gioca con la nipotina, senza neanche accorgersi che Carla ha ancora due tette da fantasticarci.
Salendo in auto per un passaggio in piazza, la scoperta, la macchina è un parco giochi, dal seggiolino ai giocattoli seminati in ogni dove.
I preservativi hanno ceduto il posto agli orsetti di peluche, ai fazzolettini imbevuti e profumati, non si fuma in macchina e come musica una canzoncina.
Fidati, pensa Carla, l’ unica donna che cambia un uomo, che lo rende schiavo suo, è solo la nipote.
Prova tenerezza, lei non è stata mai nipote, non ha cambiato nessun uomo, lo saluta, quella passione infantile si è chiusa nell’ estate 2017.
*Scritto ricevuto direttamente dall’Autrice.