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Distrazione… Carlos Sanchez segue l’incessante cammino della Primavera.

Distrazione

di

Carlos Sanchez

300px-Botticelli-primaveraUn vento indeciso
percorre questo paesaggio
muove timidamente le foglie
accarezza i ritagli di neve
nelle montagne.
Tra nuvole
e raggi di sole
la primavera non spera
prosegue il suo cammino.
Gli uomini dubitano
e pensano
che il tempo si fermi
e annegano
senza saperlo
nei giorni che passano.

Folignano City, 2017

Distracción

Un viento indeciso
recorre este paisaje
mueve tímidamente las hojas
acaricia los retazos de nieve
en las montañas.
Entre nubes
y rayos de sol
la primavera no espera
prosigue su camino.
Sólo los hombres dudan
y piensan
que el tiempo se detiene
y se ahogan
sin saberlo
en los días que pasan.

Folignano City, 2017

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

**quadro “la Primavera” del Botticelli postato dalla redazione del blog e liberamente tratto da: https://it.wikipedia.org/wiki/Primavera_(Botticelli)

Ritornare cambiato… poesia di Carlos Sanchez

Ritornare cambiato

di

Carlos Sanchez

1469773931138.JPG--cilento__sulla_provinciale_c_e_un_oggetto_enorme__ecco_cos_e_e_perche_nessuno_vuole_ancora_rimuoverlo__ma_il_disagio_e_tutto_per_le_autoSe io mi reincarnassi
dico
– si fa per dire –
desidererei
un passaggio semplice
non umano
di sicuro
magari un albero
un airone
una pietra
non preziosa.
L’esperienza
è stata sufficiente
sono morto
e rinato
in questa vita.
tante volte
come ho potuto. 
L’esperienza
per me
è stata sufficiente.

Folignano City, 2015

Volver cambiado

Si yo me reencarnara
digo
– es un decir –
desearía
un pasaje simple
no humano
por cierto
quizás un árbol
una garza
una piedra
no preciosa.
La experiencia
ha sido suficiente
he muerto
y renacido
en esta vida.
tantas veces
como he podido
La experiencia
para mí
ha sido suficiente.

Folignano City, 2015

*Versi ricevuti direttamente dal Poeta Argentino tramite social network.

**Foto del “masso di Aquara” postata dalla redazione liberamente tratta da: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11935217/cilento-masso-strada-un-anno.html

Amore travolgente di Maria Pellino… versi per il Dinanimismo con quadro di Chagall

Amore travolgente

di

Maria Pellino

094140512-625f3f4b-6007-43e7-a86c-e6420ce6351eSognai di te un amore travolgente,

di tale gagliardia così intangibile

che si impresse desiderabile

 nel mio cuor servente.

Dimenticai quel volto che sfuggiva ai miei occhi

e mi rivolsi alla fiamma

che infuocava le sfinite membra.

 Amai, di passione sconvolta.

Come un uragano fagocitai

 sul mio cammino il nulla.

Della forza che mi invase

 ne conservai un barlume

che distante si affievolì di colpo.

Orsù con ardore, attinsi vigore e lustro

 dai colori dell’universo tutto intero,

così che il mio sogno si dipinse

   della luce infinita di un amore travolgente.

*Versi ricevuti direttamente dalla Poetessa tramite e-mail.

**Immagine quadro di Chagall, ”Compleanno” postata dalla redazione del Blog e liberamente tratta da: http://www.repubblica.it/speciali/arte/gallerie/2014/11/08/foto/amore-100058180/1/#1

Senza privilegi di Carlos Sanchez… …difendiamo la nostra terra!!!

Senza privilegi

di

Carlos Sanchez

wounded-knee-1973-ap-240Abbiamo consumato un altro pezzo de sole
ritagli di montagne
gli esigui boschi
le correnti di acqua multicolori
che assediano i formicai
le piazze le strade
abbiamo consumato
le incertezze di un mondo migliore
l’idea indemoniata di avanguardia
lo sterile benessere di pochi
le vacche volatili
le galline che depongono le uova
l’orto astratto
la cucina oziosa
i territori recintati
le ribellioni rinchiuse
alcuni dei disuguali
competitive
il diritto storto
la giustizia assai bendata
l’eccesso di velocità
nei sentieri incas
maya aztechi
– per suggerire soltanto
una parte del mondo –
socratizziamo
il ragionamento incoronato
l’interpretazione dei sogni
la nefasta globalizzazione
frutto di un errore di base
idealizziamo un principio
che ignoriamo
una fine che non vedremo
un illuso ritorno messianico
al rodeo
pidocchi di un cane
rognoso
affabulatori disinformati
manifestanti afoni
nella visibilità di nascoste astuzie
di poteri nuvolosi
nel cielo di questo mondo.
La poesia non è un privilegio
né un arma intelligente
è una querelle
un ululato forzoso
civilizzatore
in questa oscura calamità.

Di “Tutto scorre come un fiume”
Lìbrati, Ascoli Piceno, 2012

Sin privilegios

Consumamos otro pedazo de sol
retazos de montañas
los exiguos bosques
las corrientes de agua multicolores
que acechan los hormigueros
las plazas los caminos
consumamos
las incertezas de un mundo mejor
la idea endemoniada de vanguardias
el estéril bienestar de unos pocos
las vacas voladoras
la gallinas ponedoras
el huerto abstracto
la cocina ociosa
los territorios alambrados
la rebeldías encerradas
unos dioses desiguales
competitivos
el derecho torcido
la justicia harto vendada
el exceso de velocidad
en los senderos incas
mayas aztecas
– para sugerir sólo
una parte del mundo –
socratisemos
el coronado razonamiento
la interpretación de los sueños
la nefasta globalización
fruto de un error de base
idealicemos un principio
que desconocemos
un final que no veremos
un iluso retorno mesiánico
al rodeo
piojos de un perro
sarnoso
fabuladores desinformados
manifestantes afónicos
en la visibilidad de ocultas astucias
de poderes nublados
en el cielo de este mundo.
La poesía no es un privilegio
ni un arma inteligente
es una querella
La poesía no es un privilegio
civilizador
en esta oscura calamidad.

De “Todo fluye como un río”
Lìbrati, Ascoli Piceno, 2012

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network

**Foto postata dalla redazione e liberamente tratta da:http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/05/storie-storia-resa-wounded-knee.shtml

Carlos Sanchez… …cosa fare prima di…

Cosa fare?

di

Carlos Sanche

Disturbi-di-Origine-Post-Traumatica-o-da-stress-e1364427258818Niente né nessuno è eterno 
inutile che porti fiori 
a quelli che non ci sono più 
che pianga un amore perso 
un’opportunità sprecata 
un fiore morto.
Non puoi misurare 
il tempo che ti rimane 
quanto ti dureranno le scarpe 
quel dolore che insidia.
Se ti metti in cammino 
cammina 
cammina 
finché c’è orizzonte 
mentre le tue cellule cambiano 
cammina.

Da “Continuerò a cantare”
Lìbrati, Ascoli Piceno, 2015

¿Qué hacer?

Nada ni nadie es eterno
inútil que lleves flores
a los que ya no están
que llores un amor perdido 
una oportunidad malgastada
una flor muerta.
No puedes medir
el tiempo que te queda
cuánto te durarán los zapatos
ese dolor que asecha.
Si sales al camino
camina
camina
mientras haya horizonte
mientas tus células cambien
camina.

De “Continuaré a cantar”
Lìbrati, Ascoli Piceno, 2015

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore.

**Quadro: Van Gogh – particolare del Uomo anziano nel dispiacere, Museo Kröller-Müller, Otterlo

Con i Versi di Carlos Sanchez… per e nelle Marche!

Una cartolina di Folignano City

Di

Carlos Sanchez

MarcheLo splendore del paesaggio marchigiano 

nella mia mente nata lontana 

la festa del silenzio 
i pioppi gli olivi le querce 
i vigneti
e quel colore del cielo limpido 
i boschi le valle i fiumi 
le creste dorate delle montagne 
il sole graffiando i tetti 
dei paesi con secoli di storia
de cultura.
Tutto questo in questo dolore presente
in questa terra che non finisce 
di placarsi.
Qui stiamo sperando 
senza sapere 
in questa nuvola oscura 
col respiro contenuto 
misurando il tempo 
tra macerie
tra crepe 
fra tremori.
Ci fa male che la terra respiri
così voracemente 
noi che amiamo questa terra.

Novembre, 2016

Una postal de Folignano City

El esplendor del paisaje marchigiano
en mi mente nacida lejana
la fiesta del silencio
los álamos los olivos los robles
los viñedos
y ese color del cielo límpido
los bosques los valles los ríos
la crestas doradas de la montañas
el sol arañando los tejados
de los pueblos 
con siglos de historia
de cultura.
Todo eso en este dolor presente
en esta tierra que no termina
de placarse.
Aquí estamos esperando
sin saber
en esta nube oscura
con el respiro contenido
midiendo el tiempo
entre escombros
entre grietas 
entre temblores.
Nos duele que la tierra respire
tan vorazmente 
nosotros que amamos esta tierra.

Noviembre, 2016

**Versi ricevuti dall’Autore tramite social Network

Nuovi versi di Maria Pellino… e l’eterna diatriba tra amore e ragione.

psiche_nozzeAmore travolgente.

di

Maria Pellino

 

Sognai di te un amore travolgente,

di tale gagliardia così intangibile

che si impresse desiderabile

 nel mio cuor servente.

Dimenticai quel volto che sfuggiva ai miei occhi

e mi rivolsi alla fiamma

che infuocava le sfinite membra.

 Amai, di passione sconvolta.

Come un uragano fagocitai

 sul mio cammino il nulla.

Della forza che mi invase

 ne conservai un barlume

che distante si affievolì di colpo.

Orsù con ardore, attinsi vigore e lustro

 dai colori dell’universo tutto intero,

così che il mio sogno si dipinse

   della luce infinita di un amore travolgente.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice: http://e-bookdinanimismo.myblog.it/2016/06/04/il-dinanimismo-presenta-maria-pellino-i-versi-regalo/

**Immagine postata dalla Redazione del blog e tratta da:http://www.settemuse.it/arte/storia_di_amore_e_psiche.htm  

Carlos Sanchez: “Magari un’ode”… …all’Uomo nostro Fratello

E dopo la pausa estiva siamo ancora qui… …a ricordarci che prima di tutto e sopra ogni cosa c’è “l’Uomo” … … “l’Uomo” con la sua Anima.

Un semplice pensiero rivolto a tutte quelle Donne e a tutti quegli Uomini che, proprio in questo momento, stanno cercando di ritornare alla Vita.

Perché… …prima di tutto e sopra ogni cosa… dobbiamo essere Fratelli!!!

La redazione del Dinanimismo

 

Invasion of the Barbarians or The Huns approaching Rome - Color Painting“Come faremo ora senza i barbari?
Dopo di tutto, quella gente era una soluzione”.
Constantino Kavafis

Magari un’ode

di 

Carlos Sanchez

Conto i satelliti che passano
indifferente alle stelle
ti grido e-mail esasperate
cambio canale con desolazione
scaldo il cibo precotto
in un forno senza fuoco
leggo il giornale con le sue afonie
consumo frutti senza semi e senza aromi
passeggio per la spiaggia
dribblando scorie
apro gli occhi
vedo il tuo corpo tra nuvole di fumo tossico
lascio il cellulare a casa
per isolarmi da me stesso
trascino i miei libri
in una stanza senza finestre
cerimoniosamente li sotterro.
Soffro di modernità materiale:
compro scarpe cinesi
camicie thailandesi
pantaloni indù.
Passivamente partecipo al tramonto
della flora e della fauna
e altri biblici frutti
Osservo le armi sempre più intelligenti
e la spartizione del mondo
vedo come si vestono di bandiere multicolori
le bare folkloristiche.
Pago imposte in un buco nero
Vado a votare calamità
resisto appena alla moralità immorale
del mio regno animale.
Mi stordisce l’avanzata della tecnologia
nella crescente fame nera regnante.
Mi sorprende tanta solidarietà
per le foche in estinzione
tanto turbamento per l’ambiente
tanto parassitismo mascherato:
tanta inflazione di solitudini
nella moltitudine.
Purtroppo mi rimane poco tempo
per ammirare il successo finale
di tanto immenso progresso civilizzatore.

Da “Ricordati che non sai ricordare”
Lìbratì, Ascoli Piceno, 2010

Quizás una oda

¿Cómo haremos ahora sin los bárbaros?
Después de todo, aquella gente era una solución.

Constantino Kavafis

Cuento los satélites que pasan
indiferente a las estrellas
te grito e-mail exasperados
cambio canal con desconsuelo
caliento la comida prefabricada
en un horno sin fuego
leo los periódico con sus afonías
consumo frutos sin semillas y aroma
paseo por la playa
gambeteando escorias
abro los ojos
veo tu cuerpo entre nubes de humo tóxicos
dejo el celular en la casa
para aislarme de mi mismo
arrastro mis libros
en un cuarto sin ventanas
los entierro ceremoniosamente.
Sufro de modernidad material:
compro zapatos chinos
camisas tailandeses
pantalones hindúes.
Pasivamente participo en el ocaso
de la flora y la fauna
y otros bíblicos frutos
Observo las armas siempre más inteligentes
y la repartición del mundo
veo como se visten de banderas multicolores
los ataúdes folklóricos.
Pago impuestos en un agujero negro
voy a votar calamidades
resisto apenas a la moralidad inmoral
de mi reino animal.
Me aturde el avance de la tecnología 
en la creciente hambruna reinante.
Me sorprende tanta solidaridad
por las focas en extinción
tanta turbación por el ambiente
tantos parasitismo camuflado:
tanta inflación de soledades 
en la multitud.
Lamentablemente me resta poco tiempo
para admirar el éxito final
de tan inmenso progreso civilizador.

De “Recuérdate que no sabes recordar”
Lìbrati, Ascoli Piceno, 2010

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

**Immagine, La entrada de los Hunos en Roma dello spagnolo Ulpiano Checa, 1887, postata dalla redazione e liberamente tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/Barbaro

Politica, Poesia e rassegnazione di Carlos Sanchez

Signora rassegnazione

di

Carlos Sanchez

350px-Tizian_102 venereMagari questa poesia potesse cambiare il mondo
ma non mi permetto per niente sogni cosi smisurati.
Accetto che mi raccontino Le mille e una notte
– poiché conosco bene la storia non credo a nessuno –
lascio che ripetano i concetti di più alto linguaggio
– anche se so che ne stravolgono il senso –
partecipo attivamente all’elezioni del potere
– ma non affido a loro nessuna fantasticheria. –
Mi rassegno pensando che forse questa poesia
ti arrivi in un momento di Dei ben disposti
e che a forza possano stamparti un sorriso sulla bocca
e facciano scuotere i tuoi saldi seni rinascimentali. 
E’ quanto oggi posso pretendere con la mia poesia,
Questo, e un po’ di sostegno alle mie smanie di giustizia.

Di “Alta marea”, Quasar, Roma 2005

A La Señora Resignación

Ojalá esta poesía pudiera cambiar el mundo
pero no me permito para nada sueños tan desmesurados.
Permito que me cuenten Las mil y una noches
— como conozco bien la historia no les creo —
dejo que repitan los conceptos del más alto leguaje 
— aunque sé que tergiversan el sentido —
participo activamente en las elecciones del poder
— pero no les confío a ellos ninguna fantasía —
Me conformo pensando que quizás esta poesía
te llegue en un momento de dioses bien dispuestos
y que ellos puedan estamparte una sonrisa en la boca
y hagan estremecer tus firmes senos renacentistas.
Es cuanto hoy puedo pretender con mi poesía
esto, y un poco de sostén a mis deseos de justicia.

*Versi ricevuti direttamente da Carlos Sanchez tramite Social

**Quadro “Venere di Urbino” di Tiziano tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/Venere_di_Urbino

Il dinanimismo presenta Maria Pellino e i suoi versi ( in regalo ).

D’amore.

13012652_10206324786779245_5477511117569020096_nRespirami come la brezza marina

che si infrange su scogli scolpiti di infinito.

Cercami tra la miriade variopinta

di petali che avvolge le mie membra

su una soffice alcova d’amore.

Sconvolgimi di desiderio nell’anima

che di te si riempie

nello scompiglio di un bacio malandrino.

“A mio figlio”

Un intimo abbraccio cinge nel mio animo

 le tue membra avvolte in teneri e candidi cenci

inebriate dall’odore di innocenti sogni

e rapite dalla delizia di disperse paure.

Memore l’attimo che di luce fece brillare

in un’ istante di timido pudore la vita,

ora dinanzi ad occhi materni  si incarna

 in universi di traboccanti speranze

e bocconi di amara lontananza.

 Va errando la tua giovine barca

tra mari in tempesta ed onde illusorie

  a bramar luoghi di sicuro approdo 

 e placar acque spoglie di possenti baluardi.

All’ombra di un amore eterno e premuroso,

sigillo immacolato,

con passo mite e paziente e in tenebroso silenzio,

 ti accoglie nell’intimo il sospirar del mio cuor.

Pellino Maria, nata a Sant’ Agata dei Goti (Bn) nel 1973, residente aTrezzo sull’Adda (Mi).

Attualmente lavora come educatrice. Nutre forte interesse per autori classici e la poesia,

nonché per la forma breve quale può definirsi l’aforisma. Ha partecipato a vari concorsi dal 2013. Alcune liriche sono pubblicate nelle corrispettive antologie.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.

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