Apr 13, 2010 - b) VERSI DINANIMISTI    3 Comments

Saggio sulla parola KAMIKAZE

 

hokusai-grande-onda.jpgKAMIKAZE: “IL VENTO DIVINO”


saggio e versi di Zairo Ferrante

quadro “La Grande Onda” di Katsushika Hokusai


Specchio della cultura di una comunità, di un popolo o di una Nazione può essere anche il linguaggio, inteso come uso corretto delle parole.

Quindi oggi, accogliendo il suggerimento del Sig. Shingo Hamada, vi racconto della parola KAMIKAZE.

Nel mondo occidentale la si usa solo per indicare “degli attacchi suicidi da parte di militari o civili”.

Invece, e questo può sembrare strano, in Giappone è usata “solo per indicare un leggendario tifone che nel 1281 salvò il Giappone da un’invasione Mongola” .

Tradotta letteralmente questa parola significa (KA= ispirare, ZE= espirare KAZE= vento e KAMI= divino) Vento Divino (Vd. Wikipedia).

Ecco che ritengo giusto iniziare ad usare in modo appropriato questo termine riscoprendone, così, il significato originale, sia per rispettare una cultura millenaria come quella Giapponese, sia per ricominciare a sperare in un mondo in cui l’originale significato di questa parola non venga più sostituito da nessun altro.

Credo fermamente che l’uomo, per il bene del “Futuro”, debba perseguire e difendere la Pace e sono convinto, in pieno stile DinAnimista, che validi mezzi per perseguire tale obbiettivo possano essere anche, se non soprattutto, le parole ed i versi:


KAMIKAZE


Soffia sui volti spaventati

di attoniti soldati.

A mutar la storia

in un sol Divin respiro .

E’ fu bagliore,

fulmine,

e tempesta

ad opporsi alla natura

dell’uomo che s’espande

quasi a dir qual’era

il suo avvenire.

In un attimo soffiò.

Ed il battito nel mare

in quell’attimo l’aprì.

Rombò il tuono

dagli infiniti monti e

come voce del divino

sordamente riecheggiò

che dinanzi a tal potenza

ogni arma s’abbassò.

Soffia ancora il vento

lì sulle colline

e ancor canta l’Alito Divino.

Lo ritrovo anche nell’aurora

quale sole tiepo del mattino,

quel vento che ancor soffia

come un lento sussurrare.

Quasi a ricordarci

il compito dell’uomo.

Quasi ad indicarci

il passo del futuro.

Ed ecco che ancor fischia

tra gli alberi e la steppa

e se cattura e bacia

le lacrime dal cielo

come corde di violino,

immediato dona vita

ad una musica sonante.

E se s’infila muto…

nella bocca d’una grotta ,

subito diventa

una voce sussurante.


 

E tutto tace in un sol colpo!


 

E pur la rima si nasconde,

se la musica e la voce

cantano sole,

la parola Pace.


di ZAIRO FERRANTE (13-04-2010)

 

 

Saggio sulla parola KAMIKAZEultima modifica: 2010-04-13T11:49:00+02:00da zairo-ferrante
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3 Commenti

  • Badate bene il “Qual’era” apostrofato è da ritenersi una licenza poetica, usata perchè l’apostrofo, secondo me, dona maggiore continuità alla due parole che di conseguenza scorrono meglio.
    Ovviamente volendolo scrivere in modo corretto bisogna eliminarlo!!!!!
    ZF

  • “Fischia il vento, infuria la bufera”, altro vento che cambiò la storia stavolta della nostra Nazione. Bella e potente lirica, rieccheggia dagli occhi all’anima speranza e monito, indicandoci la Pace quale sola via di salvezza verso un futuro migliore.
    Ma se è vero, come è vero che “Non c’è Pace senza giustizia”, temo che malgrado i nostri auspici e quelli del Poeta, l’Umanità dovrà tardare ancora a lungo l’attesa ascesa del “Sole dell’Avvenire”. Complimenti al Poeta e alle intenzioni.

  • “Fischia il vento, infuria la bufera”, altro vento che cambiò la storia stavolta della nostra Nazione. Bella e potente lirica, rieccheggia dagli occhi all’anima speranza e monito, indicandoci la Pace quale sola via di salvezza verso un futuro migliore.
    Ma se è vero, come è vero che “Non c’è Pace senza giustizia”, temo che malgrado i nostri auspici e quelli del Poeta, l’Umanità dovrà tardare ancora a lungo l’attesa ascesa del “Sole dell’Avvenire”. Complimenti al Poeta e alle intenzioni.

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